Le alternative quindi girano sempre intorno allo Scand+ (confermato da tutti i modelli almeno fino al 20-21).
Dopo di che c'è la tipica "situazione lacunosa", con il Mediterraneo e l'Europa centrale apparentemente preda di nessuno.
L'HP scandinavo, infatti, come dissi l'altro ieri, si indebolirà proprio per la cessazione dell'apporto dinamico dall'alto, quindi non dovrebbe rappresentare un serio pericolo per noi, infatti nello spanciarsi perderà completamente i geopotenziali.
Ma possibile che quel vortice siberiano (che poi è proprio il VP in persona) non venga spalleggiato da una rimonta pressoria in Atlantico?
Lo sgonfiamento del vortice canadese potrebbe effettivamente non incoraggiare una rimonta atlantica, ma vista l'assenza dello zonale, per il troppo decentramento del VP verso il comparto siberiano, non vedo plausibile una falla barica (nè alte ne basse) su tutta la fascia temperata dall'Atlantico all'Europa Orientale.
Consideriamo anche la tendenza ad antizonalità di quest'anno...
Ricollegandomi quindi al discorso in http://www.lineameteo.it/viewtopic.php?t=4331&p=51287 propenderei per una strada diversa rispetto al modellame.
Certo molto dipenderà da come andranno le cose nella fase cruciale del 17-19 c.m. , ma l'Atlantico, inteso come HP, a mio parere, dovrebbe tornare a far parlare di se fra non molto.
