Ormai sanno anche i sassi che la differenza fra una replica della sòla del 27 scorso e un bell'episodio di burjan artico la farà la depressione spagnola, che stavolta qualcuno spera riesca a diventare anche tirrenica. Sta di fatto che, anziché regalare la neve al Portogallo, si prepara a piombare sul Tirreno meridionale a velocità inaudita...
In cosa si differenzia la situazione attuale rispetto a quella precedente?
Riesco solo a cogliere questi fattori: la provenienza della massa d'aria è continentale artica, mentre allora era artica marittima; posto un persistente fattore antizonale (la tendenza c'è e ve lo devo concedere, amici stratosferici), l'arco alpino potrebbe convogliarla su di noi tramite la Porta della Bora, anziché farla rimbalzare sulla Spagna. Resta il fatto che, anziché restare sul posto, il minimo si ampia, crea un minimo secondario sul Tirreno che fa da calamita...
Sento che l'analisi è monca: forse la differenza fra le due situazioni è anche nella tempistica della formazione del minimo... o c'è qualcos'altro nell'analisi sinottica che mi sfugge?
Purtroppo non ho salvato le carte di quei giorni, sarebbe stato invece importante.
Il dibattito è comunque interessante, facciamo finta che le cose vadano davvero come ipotizza GFS18... in ogni caso simulazione utile per capire alcune dinamiche.