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Messaggio Re: Discorso serio sull'Inverno che inizierà il 1° dicembre.

#46  burjan Gio 07 Dic, 2006 08:47

zerogradi ha scritto: [Visualizza Messaggio]

I modelli io li seguo per lavoro, quindi mi tocchrà continuare a consultarli...  
Comunque quello che secondo me sbagliate è l'approccio vero e proprio con questa scienza. La meteorologia è bella, sempre. Questa situazione particolare (termicamente) a me piace, mi piace studiarne l'evoluzione, mi piace cercare di intuire come e quando vi sarà il cambio di direzione tanto atteso da tutti noi. E comunque non è che sia una configurazione (barica) così anomala in dicembre...rovistando negli archivi se ne trovano a iosa...
Io, ripeto, non ci vdo nulla di strano.


Una precisazione, Ale.

Dicendo che, a mio giudizio, questa situazione di zonalità "alta" è destinata a permanere per molto tempo, e forse a caratterizzare in modo determinante l'intera stagione fredda, non voglio assolutamente dire che si tratta di una situazione che non vale la pena studiare, approfondire, e della quale non si debbano apprezzare i lati positivi. Ci mancherebbe altro.

Non mi sogno minimamente di dire che gli sforzi per individuare il cambio siano inutili; solo, a questo punto preferisco sinceramente lasciarli ai professionisti (come è giusto che sia). Lungi da me prendere in giro o disprezzare chi riesce ad andare più a fondo nell'analisi, andando oltre la teoria generale dei fronti (io + o - son fermo lì).

So anche bene che non si tratta di una configurazione anomala per dicembre. Soprattutto per questi ultimi dicembri. La mia preoccupazione maggiore è proprio questa: ormai la persistenza delle alte pressioni durante i periodi che in teoria dovrebbero garantire l'approvigionamento idrico non è più un'anomalia.

Non c'è nulla di strano, ormai, ma c'è molto, moltissimo per cui preoccuparsi.
 




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Messaggio Re: Discorso serio sull'Inverno che inizierà il 1° dicembre.

#47  Francesco Gio 07 Dic, 2006 08:57

Luisito, mi metti l'ansia!  
Con quali dati affermi che questa situazione avrà caratteristiche di persistenza?
Si, potrebbe essere, è vero. Ma ci sono molte più probabilità che si torni sul binario giusto vista l'esperienza del passato.

Non fasciamoci troppo la testa e consoliamoci con un po' di SUPER fantameteo  

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Messaggio Re: Discorso serio sull'Inverno che inizierà il 1° dicembre.

#48  zerogradi Gio 07 Dic, 2006 08:58

burjan ha scritto: [Visualizza Messaggio]
zerogradi ha scritto: [Visualizza Messaggio]

I modelli io li seguo per lavoro, quindi mi tocchrà continuare a consultarli...  
Comunque quello che secondo me sbagliate è l'approccio vero e proprio con questa scienza. La meteorologia è bella, sempre. Questa situazione particolare (termicamente) a me piace, mi piace studiarne l'evoluzione, mi piace cercare di intuire come e quando vi sarà il cambio di direzione tanto atteso da tutti noi. E comunque non è che sia una configurazione (barica) così anomala in dicembre...rovistando negli archivi se ne trovano a iosa...
Io, ripeto, non ci vdo nulla di strano.


Una precisazione, Ale.

Dicendo che, a mio giudizio, questa situazione di zonalità "alta" è destinata a permanere per molto tempo, e forse a caratterizzare in modo determinante l'intera stagione fredda, non voglio assolutamente dire che si tratta di una situazione che non vale la pena studiare, approfondire, e della quale non si debbano apprezzare i lati positivi. Ci mancherebbe altro.

Non mi sogno minimamente di dire che gli sforzi per individuare il cambio siano inutili; solo, a questo punto preferisco sinceramente lasciarli ai professionisti (come è giusto che sia). Lungi da me prendere in giro o disprezzare chi riesce ad andare più a fondo nell'analisi, andando oltre la teoria generale dei fronti (io + o - son fermo lì).

So anche bene che non si tratta di una configurazione anomala per dicembre. Soprattutto per questi ultimi dicembri. La mia preoccupazione maggiore è proprio questa: ormai la persistenza delle alte pressioni durante i periodi che in teoria dovrebbero garantire l'approvigionamento idrico non è più un'anomalia.

Non c'è nulla di strano, ormai, ma c'è molto, moltissimo per cui preoccuparsi.


Non mi riferivo a te....!!

Dammi retta, ci sarà una virata stagionale verso il freddo piuttosto fisiologica. Magari dovremo sorbirci un po' di HP subtropicale prima, però...
 




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Messaggio Re: Discorso Serio Sull'Inverno Che Inizierà Il 1° Dicembre.

#49  thunderstorm Gio 07 Dic, 2006 14:57

burjan ha scritto: [Visualizza Messaggio]
zerogradi ha scritto: [Visualizza Messaggio]

I modelli io li seguo per lavoro, quindi mi tocchrà continuare a consultarli...  
Comunque quello che secondo me sbagliate è l'approccio vero e proprio con questa scienza. La meteorologia è bella, sempre. Questa situazione particolare (termicamente) a me piace, mi piace studiarne l'evoluzione, mi piace cercare di intuire come e quando vi sarà il cambio di direzione tanto atteso da tutti noi. E comunque non è che sia una configurazione (barica) così anomala in dicembre...rovistando negli archivi se ne trovano a iosa...
Io, ripeto, non ci vdo nulla di strano.


Una precisazione, Ale.

Dicendo che, a mio giudizio, questa situazione di zonalità "alta" è destinata a permanere per molto tempo, e forse a caratterizzare in modo determinante l'intera stagione fredda, non voglio assolutamente dire che si tratta di una situazione che non vale la pena studiare, approfondire, e della quale non si debbano apprezzare i lati positivi. Ci mancherebbe altro.

Non mi sogno minimamente di dire che gli sforzi per individuare il cambio siano inutili; solo, a questo punto preferisco sinceramente lasciarli ai professionisti (come è giusto che sia). Lungi da me prendere in giro o disprezzare chi riesce ad andare più a fondo nell'analisi, andando oltre la teoria generale dei fronti (io + o - son fermo lì).

So anche bene che non si tratta di una configurazione anomala per dicembre. Soprattutto per questi ultimi dicembri. La mia preoccupazione maggiore è proprio questa: ormai la persistenza delle alte pressioni durante i periodi che in teoria dovrebbero garantire l'approvigionamento idrico non è più un'anomalia.

Non c'è nulla di strano, ormai, ma c'è molto, moltissimo per cui preoccuparsi.


I sintomi dei cambiamenti climatici sono all'ordine del giorno, e quello che sta accadendo in questi mesi è palese, temperature massime che per più giorni se non settimana sono sopra ai 15°, minime che non toccano lo 0°.
L'effetto serra è una realtà di cui dobbiamo prendere atto.
La circolazione atmosferica della troposfera europea dalla fine degli anni 80 ha subito un radicale e direi repentino cambiamento, con la scomparsa dell'anticilcone russo e un decremento dell'ingresso delle perturbazioni atlantiche sul bacino occidentale del Mediterraneo.
Non c'è nulla da eccepire, l'anticiclone russo non riesce più a sconfinare verso ovest , gli anticicloni che si formano sull'Europa centro settentrionali hanno radici più dinamiche che termiche.
La causa va ricercata nell'aumento della temperatura del suolo e dell'intensità del flusso zonale atlantico in parole povere più energia in gioco. Se osserviamo attentamente l'archivio delle mappe di wetterzentrale ci accorgiamo come una volta la persistenza dell'aria fredda per più giorni sul comparto russo ed est europeo generava spesso e volentieri nuclei di aria gelida che grazie al moto retrogrado visitavano spesso le latitudini più basse e quindi il nostro paese.
Oggi questo non avviene più ormai sono 10 anni che non arriva più il burian e la neve la possiamo solo sperare con colate di aria artica che non si possono equiparare a quelle di aria gelida continenetali.
In più ormai è arcinota lo spostamento a latitudini settentrionali degli anticicloni subtropicali o dinamici, essi si formano grazie all'avvitamento nei bassi strati dell'aria calda , tale aria calda deriva dalle depressioni termiche che si formano generalmente nella fascia equatoriale. Essendoci più calore e più energia alle fascie equatoriali e sub questo eccesso si riperquote più a nord su tutto il sistema, ed ecco perche il cammello è sempre più onnipresente alle nostre latitudini alimentata da una semipermanente depressione termica al largo del Portogallo.
L'unica speranza e credo che alla fine si avvererà nella stagione invernale è si nell'ondulazione del flusso, ma anche in una traslazione o verso ovest o verso est del flusso caldo sub tropicale, in modo che permetterebbe l'entrata delle correnti  atlantiche oppure aria più fredda dalla Scandinavia. Credo personalmente che questo sia l'unica via di uscita sperare che nei prossimi mesi qualcun altro si venga a trovare nella nostra situazione attuale.  L'inverno 2004/2005 è stato freddo non perchè il riscaldamento non ci fosse più, ma semplicemente ci siamo trovati nella traiettoria giusta.
Poi un'altra possibilità è legata allo stratwarming degli anni 29, 56, 85, per la legge dei grandi numeri tale ondate di gelo si hanno ogni 25-30 anni. ormai dal 1985 sono passati 22 anni è cominciato il conto alla rovescia chissà che per una volta  non anticipi???
 




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Messaggio Re: Discorso serio sull'Inverno che inizierà il 1° dicembre.

#50  Francesco Gio 07 Dic, 2006 15:07

27 dicembre 1963

no comment

rrea00119631227
 




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Messaggio Re: Discorso Serio Sull'Inverno Che Inizierà Il 1° Dicembre.

#51  thunderstorm Gio 07 Dic, 2006 15:38

Francesco ha scritto: [Visualizza Messaggio]
27 dicembre 1963

no comment

rrea00119631227


sei andato a prendere l'unico inverno degli anni 60 meno freddo!!
beccate queste:

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Messaggio Re: Discorso serio sull'Inverno che inizierà il 1° dicembre.

#52  burjan Gio 07 Dic, 2006 16:43

thunderstorm ha scritto: [Visualizza Messaggio]
In più ormai è arcinota lo spostamento a latitudini settentrionali degli anticicloni subtropicali o dinamici, essi si formano grazie all'avvitamento nei bassi strati dell'aria calda , tale aria calda deriva dalle depressioni termiche che si formano generalmente nella fascia equatoriale. Essendoci più calore e più energia alle fascie equatoriali e sub questo eccesso si riperquote più a nord su tutto il sistema, ed ecco perche il cammello è sempre più onnipresente alle nostre latitudini alimentata da una semipermanente depressione termica al largo del Portogallo.


Teoria davvero interessante...  puoi dirci qualcosa di più? Nel mio lavoro direi "tira fuori dottrina e giurisprudenza a supporto"... mi piacerebbe molto sapere anche cosa ne pensano gli altri.

Per il resto ottimo intervento davvero, che quoto totalmente.

Il 1963 sarà anche stato poco freddo, ma è stato davvero umido... sarebbe una manna per il Mediterraneo occidentale.

Ma poi, ragazzi, se si va indietro nel passato di zonale forte nel semestre freddo ne troviamo a iosa e con tutti gli sviluppi successivi possibili e immaginabili. Il problema è che situazioni del genere negli ultimi anni si ripresentano sempre...
 




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Messaggio Re: Discorso serio sull'Inverno che inizierà il 1° dicembre.

#53  Icestorm Gio 07 Dic, 2006 21:08

Regà annamo a pescà carte indietro di 5000 anni per provà a tirarci su il morale..

Può succedere di tutto...potrebbe essere HP subtropicale da oggi al 31 marzo, potrebbe venire il superfreddo dal 15 dicembre al 31 marzo, passando per tutte le variabili intermedie possibili immaginabili!

Booooooni....state bboniiiiii....
 




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Messaggio Re: Discorso serio sull'Inverno che inizierà il 1° dicembre.

#54  andrea75 Gio 07 Dic, 2006 21:19

ternano ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Regà annamo a pescà carte indietro di 5000 anni per provà a tirarci su il morale..

Può succedere di tutto...potrebbe essere HP subtropicale da oggi al 31 marzo, potrebbe venire il superfreddo dal 15 dicembre al 31 marzo, passando per tutte le variabili intermedie possibili immaginabili!


Quoto... può accadere tutto e il contrario di tutto. Non esistono teorie o leggi che possano stabilire cosa potrà accadere da qui alla fine dell'inverno. Ma considerando che sono trascorsi appena 8 giorni su 90... beh, questo penso possa dirla tutta.

Comunque rovistare tra le carte del passato può essere utile per capire le dinamiche e studiare i movimenti che le correnti hanno subito a parità di condizoni. Certo è inutile postare una carta con un HP subtropicale il 5 Dicembre e poi un'altra con una -15 su tutta la penisola il 10 Marzo! E' chiaro che la cosa non ha senso, ma come ripeto, lo studio delle dinamiche può darci indicazioni su cosa potrebbe accadere nel prossimo futuro.
 




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Messaggio Re: Discorso Serio Sull'Inverno Che Inizierà Il 1° Dicembre.

#55  marvel Gio 07 Dic, 2006 21:41

thunderstorm ha scritto: [Visualizza Messaggio]

I sintomi dei cambiamenti climatici sono all'ordine del giorno, e quello che sta accadendo in questi mesi è palese, temperature massime che per più giorni se non settimana sono sopra ai 15°, minime che non toccano lo 0°.
L'effetto serra è una realtà di cui dobbiamo prendere atto.
La circolazione atmosferica della troposfera europea dalla fine degli anni 80 ha subito un radicale e direi repentino cambiamento, con la scomparsa dell'anticilcone russo e un decremento dell'ingresso delle perturbazioni atlantiche sul bacino occidentale del Mediterraneo.
Non c'è nulla da eccepire, l'anticiclone russo non riesce più a sconfinare verso ovest , gli anticicloni che si formano sull'Europa centro settentrionali hanno radici più dinamiche che termiche.
La causa va ricercata nell'aumento della temperatura del suolo e dell'intensità del flusso zonale atlantico in parole povere più energia in gioco. Se osserviamo attentamente l'archivio delle mappe di wetterzentrale ci accorgiamo come una volta la persistenza dell'aria fredda per più giorni sul comparto russo ed est europeo generava spesso e volentieri nuclei di aria gelida che grazie al moto retrogrado visitavano spesso le latitudini più basse e quindi il nostro paese.
Oggi questo non avviene più ormai sono 10 anni che non arriva più il burian e la neve la possiamo solo sperare con colate di aria artica che non si possono equiparare a quelle di aria gelida continenetali.
In più ormai è arcinota lo spostamento a latitudini settentrionali degli anticicloni subtropicali o dinamici, essi si formano grazie all'avvitamento nei bassi strati dell'aria calda , tale aria calda deriva dalle depressioni termiche che si formano generalmente nella fascia equatoriale. Essendoci più calore e più energia alle fascie equatoriali e sub questo eccesso si riperquote più a nord su tutto il sistema, ed ecco perche il cammello è sempre più onnipresente alle nostre latitudini alimentata da una semipermanente depressione termica al largo del Portogallo.
L'unica speranza e credo che alla fine si avvererà nella stagione invernale è si nell'ondulazione del flusso, ma anche in una traslazione o verso ovest o verso est del flusso caldo sub tropicale, in modo che permetterebbe l'entrata delle correnti  atlantiche oppure aria più fredda dalla Scandinavia. Credo personalmente che questo sia l'unica via di uscita sperare che nei prossimi mesi qualcun altro si venga a trovare nella nostra situazione attuale.  L'inverno 2004/2005 è stato freddo non perchè il riscaldamento non ci fosse più, ma semplicemente ci siamo trovati nella traiettoria giusta.
Poi un'altra possibilità è legata allo stratwarming degli anni 29, 56, 85, per la legge dei grandi numeri tale ondate di gelo si hanno ogni 25-30 anni. ormai dal 1985 sono passati 22 anni è cominciato il conto alla rovescia chissà che per una volta  non anticipi???


??? Riconosco che la circolazione dinamica delle celle di Hadley possa avere un ruolo fondamentale nella formazione dei maledettissimi anticicloni subtropicali a latitudini più settentrionali di quanto "non dovrebbe". Ho già sentito questa teoria e l'ho sentita pronunciata da meteorologi di alto livello... ma mi sono sempre chiesto se non fosse poco opportuno avallare una tesi del genere senza nessun riscontro scientifico, cioè senza prove.
Infatti sono stati fatti numerosi studi e ricerche di ogni genere per cercare una interconnessione tra questi fenomeni, e il risultato è stato sempre lo stesso:
l'ipotesi dell'aumento di calore e quindi di più energia per le depressioni equatoriali non è comprovata.

Anzi, è stato verificato che, nonostante che i media e i meteomen continuino ad urlarlo ai 4 venti, non esiste nessuna relazione tra l'aumento delle temperature e le tempeste tropicali e depressioni equatoriali.
Che ci sia stato una variazione nella circolazione atmosferica durante il secolo scorso, e non solo, visto che dalla fine della PEG è stato un continuo cambiamento, probabilmente non ancora terminato, è accertato.
Che questo cambiamento sia dovuto all'effetto serra è ancora da accertare, che sia dovuto alla combinazione di fattori esterni al sistema Terra (Sole... con attività "alle stelle" negli ultimi 80 anni) è molto probabile.

Ma sulla persistenza unidirezionale e univoca, di questo tipo di circolazione nutro molti dubbi.
Abbiamo assistito a ciclicità di periodo corto e lungo, stiamo probabilmente vivendo un ciclo la cui oscillazione potrebbe determinare un cambiamento della situazione che abbiamo vissuto nella nostra stessa esistenza.
Molti fattori ed indici climatici fanno presagire, ad esempio, la possibilità di una nuova oscillazione NAO.
Se fosse come dici tu allora dovremmo pensare che le incursioni verso nord degli HP di blocco, situazioni che hanno di fatto invertito il trend NAO+ verso una NAO neutra tendente a NAO- (VEDI GRAFICI SOTTO), siano dovute all'aumento di energia a disposizione (secondo il meccanismo prima descritto), ma allo stesso tempo dici che il flusso zonale è più forte perchè c'è più energia in gioco... e qui trovo una potenziale contraddizione, visto che gli anticicloni dinamici di blocco sono tipici di situazioni con Vortice Polare debole e correnti zonali pressochè latenti (cosa che è stata praticamente la caratteristica di questi ultimi anni e che, appunto, ha prodotto l'abbassamento dell'indice NAO... fate caso che la NAO- o neutra ha caratterizzato proprio i periodi freddi dello scorso secolo).

Quello che dici si sarebbe potuto verificare, casomai, nei periodi a forte NAO+, quando i flussi atlantici producevano inverni umidi e miti.
Invece una caratteristica di questi anni, e non solo in inverno, uando sarebbe più tipico, è stata l'assenza di questo forte flusso zonale.
Al contrario, la risalita di anticicloni subtropicali sull'area Mediterranea, può essere proprio collegata a un tipo di circolazione meridiana, tanto quanto la situazione a noi più gradita di cavi d'onda freddi sul Mediterraneo e HP più ad ovest.

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La situazione odierna, invece, la reputo, come ha evidenziato anche Alessandro, abbastanza "normale", se osservata in relazione alla circolazione emisferica, dove, come accade spesso, lo spostamento del baricentro di un VP, al massimo dei giri, verso l'area canadese-terranoviana, e siberiana (con asse maggiore dell'ellisse trasversale rispetto a noi), lasci spazio alla risalita di un HP subtropicale con valori e struttura per niente invincibili... anzi..
Il ritorno ad una forma meno allungata, pur dimostrando la buona salute del VP, permetterà alle correnti atlantiche di ricominciare a guadagnare terreno verso l'Europa centrale e meridionale. (poi ritornerò, più tardi, sopra a questa caratteristica e importante propensione del VP verso l'America)
Poi, dopo questo ennesimo sforzo ed allargamento della LP polare, probabilmente lo stesso VP sarà più attaccabile e la circolazione comincerà ad assumere caratteristiche più invernali anche su di noi (in altre zone del globo l'inverno è già bello che arrivato... eppure l'effetto serra dovrebbe essere arrivato pure là o sbaglio? )

Il fattore più inquietante, invece, è la mancanza dell'anticiclone termico russo...e, stando ad alcune proiezioni stagionali, si rischierebbe di assistere anche quest'anno ad una sua latitanza...
In un editoriale che scrissi qualche tempo fa per ML e per UM parlai dell'ipotesi che fosse la spiccata circolazione meridiana ad ostacolare l'avvicinamento dell'Orso all'Europa...  EDITORIALE 15/05/2004 : RISCALDAMENTO GLOBALE : SOLO UN FATTO DI CIRCOLAZIONE ATMOSFERICA? ma poi, recentemente mi sono parzialmente ricreduto.
Infatti è vero che discese di rami del VP verso l'Europa centrale producano risalite di aria calda verso est, ma è altrettanto vero che un tempo questo avveniva regolarmente e nella stessa stagione si assisteva pure ad incursioni fredde da est.
Allora mi sono reso conto che, praticamente sempre, la presenza dell'HP russo in sede europea è da ricollegarsi ad HP dinamici nordeuropeo-scandinavi, figure, cioè, che possano fungere da supporto all'HP freddo orientale e all'aria gelida e densa, tipica del termico, permettendogli di fluire e avanzare verso ovest.
Questa e solo questa è la componente chiave, e tale componente viene automaticamente ostacolata da situazioni con HP dinamico di blocco sull'Atlantico Settentrionale, che, appunto, produce saccature poco chiuse e risalite calde troppo orientali.
Insomma, non si producono più "facilmente" figure ad OMEGA rovesciata, capaci di isolare LP europee fredde.
Ma c'è pure da dire che se questo fenomeno non avviene lo si deve anche alla mancanza del giusto supporto groenlandese, che raramente riesce a contribuire nella chiusura della porta settentrionale, mentre non di rado fornisce timidi appoggi alle risalite bariche atralntiche.

Ma se mi si viene a dire che "gli anticicloni europei hanno radici più dinamiche che termiche" non mi viene altro che rispondere:
e bhè? Perchè quancuno pensa che l'Europa (in tempi non glaciali), anche settentrionale, sia mai stata capace di produrre anticicloni termici ???
A meno che tu non ti riferica agli scandinavi, che però sono più artici che europei

E adesso lo scoop    ...
Al contrario io credo che la colpa di questo handicap di cui parlavo poco sopra, quello della mancanza di HP dinamiche (chiaramente, poi, anche in termicizzazione) settentrionali, non oceaniche, spalleggiatrici di termiche russe in avvicinamento,........ sia solo dell'America!  
Si, nei decenni il baricentro del freddo polare si è andato spostando ulteriormente verso il comparto artico americano, con i conseguenti stravolgimenti di circolazione, a tutto discapito dell'azione di supporto groenlandese-scandinava, e le risalite dell'HP Atlantica, ecc.
Sempre più spesso, infatti, si assiste a situazioni statiche, della durata di settimane e settimane, in cui si hanno pattern wave (ovvero modelli d'onda o forme d'onda) a risonanza doppia o tripla, permanentemente ancorate all'Alaska o a Terranova... ma difficilmente in trasferimento sull'Europa.
E la risalita dell'HP atlantico sarebbe solo una conseguenza di questà caratteristica, e non una causa.

Il sospetto, che poi è base delle mie speranze, è che la fase transitoria alla quale stiamo assistendo, sia una fase di passaggio, in vista di una circolazione fortemente a NAO- (e non solo neutra, blanda e saltuaria) che possa produrre lo spostamento del baricentro del VP più segnatamente, e meno occasionalmente vero si noi.
PS( la NAO è un fattore strettamente collegato alla circolazione nord-americana)


Aho, e mo' non ditemi che non scrivo mai!!!   

 
 




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#56  Icestorm Gio 07 Dic, 2006 21:55

    
 




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Messaggio Re: Discorso serio sull'Inverno che inizierà il 1° dicembre.

#57  tifernate Gio 07 Dic, 2006 22:03

....maledetti, m'avete rovinato il mio Thread serio!      

.......Andrea voglio un funzione in cui io possa scegliere chi è autorizzato ascrivere nei miei thread!    

....così, il Marvel non mi riempe sempre tutto con i suoi mattoni che non ce la faccio proprio a finire di leggere              

...p.s. che spettacolo sti smile  
 



 
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Messaggio Re: Discorso serio sull'Inverno che inizierà il 1° dicembre.

#58  Icestorm Gio 07 Dic, 2006 22:13

eheheheheheheheh

Vedo un principio di invidia caro Tife eh.... Scherzo ovviamente  
 




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Messaggio Re: Discorso serio sull'Inverno che inizierà il 1° dicembre.

#59  marvel Gio 07 Dic, 2006 22:14

tifernate ha scritto: [Visualizza Messaggio]
....maledetti, m'avete rovinato il mio Thread serio!      

.......Andrea voglio un funzione in cui io possa scegliere chi è autorizzato ascrivere nei miei thread!    

....così, il Marvel non mi riempe sempre tutto con i suoi mattoni che non ce la faccio proprio a finire di leggere              

...p.s. che spettacolo sti smile  


A Fa'... troppa fatica per quell'ultimo neurone che t'è rimasto?      
 




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Messaggio Re: Discorso serio sull'Inverno che inizierà il 1° dicembre.

#60  burjan Gio 07 Dic, 2006 22:15

Beh, Marvel, che dire...  è anche una dimostrazione che si può parlare di meteo ad alti livelli facendosi capire e in un italiano semplice, anche se tecnico.

Sulle depressioni equatoriali come motori delle celle di Hadley molto si è detto, ricordo come Enrico Paci, nel corso tenuto qualche anno fa a Poggiodomo, le vedeva come motore principale di tutto il sistema. Però, se ho capito bene come funziona, una più accentuata discesa di aria fredda e secca dal comparto equatoriale, con spostamento verso Nord della ITCZ, dovrebbe accentuare la presenza in Mediterraneo degli anticicloni zonali di blocco a carattere dinamico: schema 1988-89, ma anche, se non sbaglio, schema attuale. Non vedo grandi risalite, solo uno zonale piuttosto uniforme e tignoso. Abbiamo avuto anche più di una fase con classici assi di Woejkof. Che le depressioni equatoriali, invece, possano alimentare le anomale alte scandinave di questi ultimi anni, invece, mi risultava nuovo e per questo avevo chiesto maggiori lumi a Thunderstorm.

Altra cosa sono le HP subtropicali innescate dalla circolazione meridiana: ma non mi pare questo il caso. In questo periodo dell'anno, non sarebbe stata una configurazione così stabile.
 




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