Tutto sta a decidere se stiamo ragionando in linea teorica o pratica. In linea teorica, beh... sì, forse arrivarci sarà possibile. In linea teorica un giorno potrà esistere anche il teletrasporto, ma qualsiasi scienziato che non sia un visionario ti dirà che il trasporto della materia non sarà mai realizzabile.
A mio modo di vedere, che per carità, è quello di un povero cristiano qualsiasi che usa anche la calcolatrice per fare 2+2, la tecnologia andrà avanti in maniera esponenziale, ma il limite del possibile, specie appunto quando si ha a che fare con un sistema che almeno ad oggi è imprevedibile, avrà sempre e comunque un limite che non potrà essere superato.
Ovvio che 50 anni fa nessuno si sarebbe immaginato che per comprare un oggetto sarebbe stato sufficiente premere un pulsante su uno smartphone (che appunto manco esisteva), ma qui stiamo parlando sempre e comunque di tecnologia nuda e cruda, che non si scontra con quello che è la natura e quel sistema così complesso e ripeto, per fortuna imprevedibile, che la governa. Sono 2 cose completamente diverse secondo me. Un limite in certi campi ci sarà sempre. Forse sì, si assottiglierà, si ridurrà, ma non riusciremo a mio avviso ad eliminarlo.
Previsioni esatte nel medio/lungo periodo: eterna utopia o traguardo da evitare?
Titolo: Re: Previsioni esatte nel medio/lungo periodo: eterna utopia o traguardo da evitare?
E' quello che ho cercato, magari male, di dire pocanzi. OK, magari raggiungeremo un livello di precisione più elevato. Si allungherà quello che adesso viene considerato un limite di media attendibilità. Ma se si parla di precisione assoluta, sono convinto, sicuramente sbagliando, che a quello non arriveremo mai. Ma per me nemmeno a 24 ore.
E se poi davvero ci si dovesse arrivare, beh... non esisterà più di certo una "passione per la meteorologia" a quel punto. Peccato per chi ci si troverà. :)
Fili ha scritto: [Visualizza Messaggio]
E' quello che ho cercato, magari male, di dire pocanzi. OK, magari raggiungeremo un livello di precisione più elevato. Si allungherà quello che adesso viene considerato un limite di media attendibilità. Ma se si parla di precisione assoluta, sono convinto, sicuramente sbagliando, che a quello non arriveremo mai. Ma per me nemmeno a 24 ore.
E se poi davvero ci si dovesse arrivare, beh... non esisterà più di certo una "passione per la meteorologia" a quel punto. Peccato per chi ci si troverà. :)
Titolo: Re: Previsioni Esatte Nel Medio/lungo Periodo: Eterna Utopia O Traguardo Da Evitare?
Migliorerà la precisione, anche se negli ultimi anni mi pare che abbiano cercato di migliorare solo la precisione nello spazio (modelli a risoluzione maggiore) con esiti altalenanti, piuttosto che nel tempo, con modelli che hanno sempre svarioni ridicoli e imbarazzanti dalle 48/72 ore in su
Titolo: aaa
......Il sunto di tutta la questione è racchiuso in questo passaggio:
quel "purtroppo" suona sempre come un qualcosa di patologico, una sorta di male oscuro che pensiamo caratterizzi le stagioni ormai da troppo tempo e che pervade le nostre menti inondandole di un pessimismo a volte peggiore di quello cosmico.......
E l'avvento dei modelli non ha fatto altro che acutizzare o addirittura creare questa sindrome pseudo depressiva.
Poi è vero che qualcosa nel tempo si è modificato, vuoi per motivi naturali e non ancora ben comporesi, vuoi per motivi antropici, ma anche in passato le cose non erano poi così tanto diverse da adesso:
quando andava di lusso, dalle nostre parti la neve al piano durante l'inverno la vedevi due-tre volte al massimo, a volte solo una volta a dicembre o in extremis a fine inverno........Ed il resto del periodo invernale ? Pioggia con relativa mitezza e neve spesso solo ben sopra i 1000 mt, HP ed inversioni termiche, giornate ventose ma secche.........
I "vecchietti" qui dentro non potranno che confermare........
Ma ora non ci si accontenta più di sapere che tempo potrà fare domani o potrebbe fare tra due-tre giorni, ormai bisogna sapere assiduamente cosa potrebbe fare tra 15-20 giorni, 1-2 mesi, magari anche tra un anno se fosse possibile, consultando i modelli come fossero il vangelo o l'oracolo del sapere......Modelli a lungo termine sicuramente concepiti e nati con l'obiettivo ambizioso di spingere le previsioni sempre più in là, ma finendo per rivelarsi una specie di droga sempre più richiesta i cui effetti sono solo temporanei, per poi lasciar posto ad una senso di frustrazione e malessere sempre più profondo.......
Ed anche quando riescono a prevedere un evento notevole (magari eccezionale) con diversi giorni di anticipo, questo poi non ha più quel sapore deciso e appagante che avrebbe dovuto o potuto avere, con l'effetto di declassarlo psicologicamente come evento ordinario.......
Una volta, al risveglio mattutino speravi di cogliere qualche sonorità dall'esterno che facesse pensare ad una nevicata in corso o avvenuta da poco e correvi subito alla finestra sbirciando attraverso le stecche delle tapparelle sperando di vedere tutto bianco........Quando succedeva era l'apoteosi, ma in caso contrario pensavi "beh, sarà per un'altra volta.....".
L'effetto sopresa ora non esiste più, è come se un mese prima di Natale uno sapesse già che regali riceverà perdendo tutto il gusto dell'attesa e, magari, storcendo anche la bocca se sa già che gli faranno schifo...........
Esempio:
Il 1985 ? Evento notevole, meraviglioso, avvicente, entusiasmante perchè arrivò all'improvviso senza nessuna avvisaglia, se non due-tre giorni prima.....
Il 2012 ? Evento notevole, ma vissuto in modo quasi scontato ed anzi, in certi casi anche con un po' di amaro in bocca per quello che poteva essere per potenzialità e non è stato......
La differenza ? Nel 1985 i modelli non c'erano, nel 2012 sì............
Insomma, era meglio quando se stava peggio.......... :lol: :lol:
:bye: :bye:
Ultima modifica di stefc il Gio 21 Dic, 2017 17:25, modificato 1 volta in totale
Ricca Gubbio ha scritto: [Visualizza Messaggio]
......Il sunto di tutta la questione è racchiuso in questo passaggio:
quel "purtroppo" suona sempre come un qualcosa di patologico, una sorta di male oscuro che pensiamo caratterizzi le stagioni ormai da troppo tempo e che pervade le nostre menti inondandole di un pessimismo a volte peggiore di quello cosmico.......
E l'avvento dei modelli non ha fatto altro che acutizzare o addirittura creare questa sindrome pseudo depressiva.
Poi è vero che qualcosa nel tempo si è modificato, vuoi per motivi naturali e non ancora ben comporesi, vuoi per motivi antropici, ma anche in passato le cose non erano poi così tanto diverse da adesso:
quando andava di lusso, dalle nostre parti la neve al piano durante l'inverno la vedevi due-tre volte al massimo, a volte solo una volta a dicembre o in extremis a fine inverno........Ed il resto del periodo invernale ? Pioggia con relativa mitezza e neve spesso solo ben sopra i 1000 mt, HP ed inversioni termiche, giornate ventose ma secche.........
I "vecchietti" qui dentro non potranno che confermare........
Ma ora non ci si accontenta più di sapere che tempo potrà fare domani o potrebbe fare tra due-tre giorni, ormai bisogna sapere assiduamente cosa potrebbe fare tra 15-20 giorni, 1-2 mesi, magari anche tra un anno se fosse possibile, consultando i modelli come fossero il vangelo o l'oracolo del sapere......Modelli a lungo termine sicuramente concepiti e nati con l'obiettivo ambizioso di spingere le previsioni sempre più in là, ma finendo per rivelarsi una specie di droga sempre più richiesta i cui effetti sono solo temporanei, per poi lasciar posto ad una senso di frustrazione e malessere sempre più profondo.......
Ed anche quando riescono a prevedere un evento notevole (magari eccezionale) con diversi giorni di anticipo, questo poi non ha più quel sapore deciso e appagante che avrebbe dovuto o potuto avere, con l'effetto di declassarlo psicologicamente come evento ordinario.......
Una volta, al risveglio mattutino speravi di cogliere qualche sonorità dall'esterno che facesse pensare ad una nevicata in corso o avvenuta da poco e correvi subito alla finestra sbirciando attraverso le stecche delle tapparelle sperando di vedere tutto bianco........Quando succedeva era l'apoteosi, ma in caso contrario pensavi "beh, sarà per un'altra volta.....".
L'effetto sopresa ora non esiste più, è come se un mese prima di Natale uno sapesse già che regali riceverà perdendo tutto il gusto dell'attesa e, magari, storcendo anche la bocca se sa già che gli faranno schifo...........
Esempio:
Il 1985 ? Evento notevole, meraviglioso, avvicente, entusiasmante perchè arrivò all'improvviso senza nessuna avvisaglia, se non due-tre giorni prima.....
Il 2012 ? Evento notevole, ma vissuto in modo quasi scontato ed anzi, in certi casi anche con un po' di amaro in bocca per quello che poteva essere per potenzialità e non è stato......
La differenza ? Nel 1985 i modelli non c'erano, nel 2012 sì............
Insomma, era meglio quando se stava peggio.......... :lol: :lol:
:bye: :bye:
Ultima modifica di stefc il Gio 21 Dic, 2017 17:25, modificato 1 volta in totale
Titolo: Re: Terza Decade Di Dicembre - Evoluzione 20/31, Stasi E Movimento
Parole sante caro Stefano!! Mi hai fatto rivivere in me tanti momenti della mia gioventù.
Comunque quando ci fu il televideo con le segnalazioni.... :lol: :lol: Lo frequentavo spesso! Fu una novità epocale.... :mrgreen:
stefc ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Parole sante caro Stefano!! Mi hai fatto rivivere in me tanti momenti della mia gioventù.
Comunque quando ci fu il televideo con le segnalazioni.... :lol: :lol: Lo frequentavo spesso! Fu una novità epocale.... :mrgreen:
Titolo: Re: Terza Decade Di Dicembre - Evoluzione 20/31, Stasi E Movimento
In realtà non sono pienamente d'accordo,
In questi ultimi anni abbiamo tutti notato una persistenza davvero notevole di figure ANTICICLONICHE che una volta , almeno per quello che io mi ricordo, non c'erano! Sono d'accordo invece sul fatto che anche una volta le nevicate si contavano sulle punte delle dita(di una mano).
stefc ha scritto: [Visualizza Messaggio]
In realtà non sono pienamente d'accordo,
In questi ultimi anni abbiamo tutti notato una persistenza davvero notevole di figure ANTICICLONICHE che una volta , almeno per quello che io mi ricordo, non c'erano! Sono d'accordo invece sul fatto che anche una volta le nevicate si contavano sulle punte delle dita(di una mano).
Titolo: Re: Terza Decade Di Dicembre - Evoluzione 20/31, Stasi E Movimento
Il televideo era fantastico!!! io andavo in estasi quando vedevo le segnalazioni del "MONTE SCURO SILA" :inchino: :inchino:
Francesco ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Il televideo era fantastico!!! io andavo in estasi quando vedevo le segnalazioni del "MONTE SCURO SILA" :inchino: :inchino:
Titolo: Re: Terza Decade Di Dicembre - Evoluzione 20/31, Stasi E Movimento
Il discorso non fa una piega.... però è come dire: Quanto dava gusto guardare i giornaletti porno di nascosto.. che sfigati che sono i giovani di oggi che guardano i video su youporn in hd.... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
stefc ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Il discorso non fa una piega.... però è come dire: Quanto dava gusto guardare i giornaletti porno di nascosto.. che sfigati che sono i giovani di oggi che guardano i video su youporn in hd.... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Titolo: Re: Terza Decade Di Dicembre - Evoluzione 20/31, Stasi E Movimento
Insomma, era meglio quando se stava peggio.......... :lol: :lol: da tuo quasi coetaneo..quoto fino all ultima virgola..
:bye: :bye:
Ultima modifica di Fili il Gio 21 Dic, 2017 21:43, modificato 1 volta in totale
stefc ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Insomma, era meglio quando se stava peggio.......... :lol: :lol: da tuo quasi coetaneo..quoto fino all ultima virgola..
:bye: :bye:
Ultima modifica di Fili il Gio 21 Dic, 2017 21:43, modificato 1 volta in totale
Titolo: Re: Terza Decade Di Dicembre - Evoluzione 20/31, Stasi E Movimento
Grande Stefc... non fa una piega. La realtà è questa... sempre troppe aspettative irrealistiche su quello che dovrebbe essere il nostro inverno.
Titolo: Re: Terza Decade Di Dicembre - Evoluzione 20/31, Stasi E Movimento
Bravissimo Stefc, anch'io ho biasimato più volte la "memoria selettiva" di chi ha vissuto quegli anni oppure l'eccessiva mitizzazione degli stessi da parte di chi non c'era o era troppo piccolo.
Ora si vive troppo di virtuale, di modellame, di grafici; mentre molto meno e troppo poco si guarda il cielo o altre manifestazioni naturali in qualche modo correlate con il tempo meteorologico.
In verità sono utili tutti e due gli aspetti, se presi con equilibrio.
Se sopravanza uno, ti immergi in un mondo troppo virtuale e magari ti carichi di aspettative a volte palesemente assurde, figlie di stupidi robot; se sopravanza l'altro (difficile di questi tempi oramai :lol: ) sei giustamente classificabile come anacronista.
Sì, lo split dell'85 fu una cosa davvero sorprendente e meravigliosa, riscaldamento stratosferico che il grande Baroni annunciò mi sembra neanche due giorni prima degli inizi dell'evento, che a quei tempi non sapevo neppure che fosse e cosa producesse (tra me e me mi dissi: embé?), ma del quale poi il colonnello spiegò quali sarebbero state le imminenti ricadute in troposfera.
Roba da infarto collettivo.
Pensa tu un evento del genere al giorno d'oggi... bellezza? Nooo!!! Sai quante lagne!!!! :ohno: Sì, perché per quanto evento epocale, mica portò la neve dappertutto, eh! Sai le crisi isteriche!... Zone d'ombra, zone sottovento, zone schivate dai nuclei... c'erano anche nel 1985, nel 1963, nel 1956 eccetera. E decine e decine di volte con le nevicate a guardarle da Porta Sole... sì, ma come lontana tendina fino al pre-Appennino.
E giù, rosica, rosica... ma è stato sempre così.
In conclusione sì, per certi aspetti (non tutti, eh, sia chiaro) si stava meglio quando si stava peggio. Lo vediamo tutti i giorni anche per moltissime altre questioni... avete capito a cosa mi riferisco. ;)
Ora si vive troppo di virtuale, di modellame, di grafici; mentre molto meno e troppo poco si guarda il cielo o altre manifestazioni naturali in qualche modo correlate con il tempo meteorologico.
In verità sono utili tutti e due gli aspetti, se presi con equilibrio.
Se sopravanza uno, ti immergi in un mondo troppo virtuale e magari ti carichi di aspettative a volte palesemente assurde, figlie di stupidi robot; se sopravanza l'altro (difficile di questi tempi oramai :lol: ) sei giustamente classificabile come anacronista.
Sì, lo split dell'85 fu una cosa davvero sorprendente e meravigliosa, riscaldamento stratosferico che il grande Baroni annunciò mi sembra neanche due giorni prima degli inizi dell'evento, che a quei tempi non sapevo neppure che fosse e cosa producesse (tra me e me mi dissi: embé?), ma del quale poi il colonnello spiegò quali sarebbero state le imminenti ricadute in troposfera.
Roba da infarto collettivo.
Pensa tu un evento del genere al giorno d'oggi... bellezza? Nooo!!! Sai quante lagne!!!! :ohno: Sì, perché per quanto evento epocale, mica portò la neve dappertutto, eh! Sai le crisi isteriche!... Zone d'ombra, zone sottovento, zone schivate dai nuclei... c'erano anche nel 1985, nel 1963, nel 1956 eccetera. E decine e decine di volte con le nevicate a guardarle da Porta Sole... sì, ma come lontana tendina fino al pre-Appennino.
E giù, rosica, rosica... ma è stato sempre così.
In conclusione sì, per certi aspetti (non tutti, eh, sia chiaro) si stava meglio quando si stava peggio. Lo vediamo tutti i giorni anche per moltissime altre questioni... avete capito a cosa mi riferisco. ;)
Titolo: Re: Previsioni esatte nel medio/lungo periodo: eterna utopia o traguardo da evitare?
Dividiamo il discorso in due punti di vista.
Se adottiamo quello dell'appassionato, hanno ragione stefc e Filippo: non è da augurare un perfetto determinismo delle previsioni meteorologiche, che toglierebbero molto piacere alla nostra passione.
Dobbiamo però ricordare che le previsioni del tempo non servono tanto ad alimentare la nostra passione, quanto ad orientare i comportamenti di tutta la collettività. Il nostro paese sperimenta troppo spesso i mali di previsioni terribilmente imprecise, dovute agli scarsi investimenti pubblici nella rete di rilevazione dei dati meteo e nello sviluppo di software adeguati allo standard degli altri paesi europei. Pensate se si potesse prevedere con certezza una flash flood, per non parlare di una siccità.
La stessa Repubblica del Titano ci dà abbondantemente sui denti e lo sperimentiamo ogni giorno.
Insomma: all'esattezza non arriveremo mai, ma più vicino ci arriviamo e meglio sarà. Anche perchè siamo ben al di sotto della soglia della "noia"....
Se adottiamo quello dell'appassionato, hanno ragione stefc e Filippo: non è da augurare un perfetto determinismo delle previsioni meteorologiche, che toglierebbero molto piacere alla nostra passione.
Dobbiamo però ricordare che le previsioni del tempo non servono tanto ad alimentare la nostra passione, quanto ad orientare i comportamenti di tutta la collettività. Il nostro paese sperimenta troppo spesso i mali di previsioni terribilmente imprecise, dovute agli scarsi investimenti pubblici nella rete di rilevazione dei dati meteo e nello sviluppo di software adeguati allo standard degli altri paesi europei. Pensate se si potesse prevedere con certezza una flash flood, per non parlare di una siccità.
La stessa Repubblica del Titano ci dà abbondantemente sui denti e lo sperimentiamo ogni giorno.
Insomma: all'esattezza non arriveremo mai, ma più vicino ci arriviamo e meglio sarà. Anche perchè siamo ben al di sotto della soglia della "noia"....
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