Queste foto si riferiscono alla salita, in due giorni il 212 e 22 agosto 2015, sino al Col des Ecrins, che si raggiunge dopo aver camminato per almeno 7/8 km sul ghiacciaio Glacier Blanc, che quest'anno, causa le temperature estremamente elevate di luglio e di inizio agosto, era per la maggio parte spoglio sia della neve di quest'anno, sia di quella non fusa lo scorso anno, per cui la sua superficie era infestata da numerosi crepacci.
Ambiente spettacolare di alta montagna, in una zona purtroppo venuta tragicamente alla ribalta la scorsa settimana per la valanga che ha ucciso 7 alpinisti.
Per velocizzare metto il link al racconto ed alle fotografie che ho postato su sito di montagna.
Buona visione
Ecco il link alla documentazione fotografica
http://www.lafiocavenmola.it/module....php?album=8763
ed al racconto
http://www.lafiocavenmola.it/module...HP?storyid=8197
Ecco un'anteprima

I quasi 4000 mt del Pelvoux

Il torrente e la lontana lingua terminale del ghiacciaio. Quando intorno al 1973/74 sono venuto qui per la prima volta, in questo punto ho dovuto attraversare ancora il ghiacciaio

Bei crepacci

Un caotico amamsso di ghiaccio e crepacci, con sullo sfondo il bel pendio glaciale che culmina ai 4015 mt del Dome des Ecrins ed ai 4102 della Barre des Ecrins, la più alta montagna del Delfinato


Il pendio glaciale che sale alla Roche Faurio, circa 3700 mt

Eccolo il Col des Ecrins, uno stretto intaglio nella roccia, che sull'altro versante precipita in una vertiginosa parete, attrazzata con corde fisse

Al ritorno, slalom in mezzo ai crepacci
