Quando il vento soffiò a 370 Km/h

Quando il vento soffiò a 370 Km/h
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Messaggio Quando il vento soffiò a 370 Km/h 
 
Quando il vento soffiò a 370 Km/h

Gio, 06/03/2008 - 16:04 NEW YORK, Usa

Un vento a oltre 200 km/h in Italia non si vede tanto facilmente. Eppure sull'Ortles, in Alto Adige, le conseguenze dell'uragano Emma hanno spinto l'anemometro anche oltre. Nulla, tuttavia, se confrontate con le folate fredde che si registrarono il 12 aprile 1934 sul Monte Washington (1971 metri d'altezza, negli Stati Uniti). Quel giorno le raffiche toccarono i 370 chilometri l'ora.

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Si tratta della velocità del vento più alta mai registrata da una stazione di superficie. Quel giorno lo staff dell'osservatorio costruito lassù - composto da Salvatore Pagliuca, Alex McKenzie, Wendell Stephenson e un paio di ospiti - stava completando il suo secondo inverno trascorso interamente sulla montagna.
 
L'installazione era stata costruita solo 2 anni prima e progettata per resistere a venti fino a 300 miglia orarie. Due giorni prima del "fattaccio", i meteorologi registrarono una debole perturbazione frontale situata sui Grandi Laghi occidentali che si stava lentamente avvicinando al New England. Un altro "serbatoio" d'energia stazionava al largo della costa del North Carolina. E infine, una vasta fascia di alta pressione si estendeva dal Canada e l'Atlantico settentrionale.
 
Il 10 aprile, sulla vetta di Mount Washington, dunque non accadde nulla di significativo. Sui registri dell'osservatorio, infatti, è scritto: "Un giorno perfetto, senza nubi e calmo".
 
Le cose cominciarono a cambiare il giorno dopo. Quando la fascia di alta pressione si estese sull'Oceano, costringendo il serbatoio di energia allo spostamento verso nord-ovest, e congiungendo  quindi questa perturbazione con il sistema nuvoloso che si stava sviluppando sui Grandi Laghi.
 
L'11 aprile, Pagliuca, Stephenson, McKenzie e  i soci si svegliarono con uno splendido sole, racconta sempre il diario dell'osservatorio.  La stufa a carbone dell'ufficio teneva il freddo fuori dalla stanza. "Mentre godevamo una bella veduta sull'Oceano Atlantico, faticavamo a renderci conto che nelle successive 48 ore avremmo dovuto passare attraverso una delle peggiori tempeste nella storia di tutti gli osservatori", annotò poi Pagliuca sul manoscritto.
 
Il cielo quasi sereno lasciò presto il posto alle nubi. Verso sera la nebbia oscurò la sommità e congelò, fino a formare uno strato di ghiaccio. I gatti dell'osservatorio si accucciarono tutti intorno alla stufa, il posto più caldo.
 
Intanto le condizioni meteo si facevano sempre pìù anomale. Le differenze di pressione stavano per scatenare il più violento vento della storia. Già prima della mezzanotte, le raffiche erano rinforzate sensibilmente, raggiungendo le 136 miglia orarie, ben oltre la velocità da uragano. Alcuni scienziati rimasero svegli quella notte. A controllare quel che stava accadendo. "Non c'è alcun dubbio che un super-uragano sia in pieno sviluppo": queste parole scritte da Pagliuca la mattina di giovedì 12 aprile 1934.
 
Dopo aver ceduto a un breve sonnellino, Stephenson si svegliò alle 4 del mattino. Sebbene intontito, controllò il registratore dei dati. Il vento era fortissimo ma lo strumento segnava "solo" 105 miglia orarie: impossibile: il dispositivo era ghiacciato.
 
Stephenson si scosse, prese una mazza di legno e mise la testa fuori dalla porta. Il vento era così violento che fu sbattuto a terra appena aperta. Lottò per farsi strada verso la scala. Dopo qualche colpetto al registratore, cominciò a contare i "clic" del ricevitore telegrafico. Ebbene, la reale velocità del vento in quel momento raggiungeva le 150 miglia orarie (oltre 240 km/h).
 
Tutti i tasselli indicavano un evento meteorologico straordinario. Ancora Pagliuca scrive: "Ho interrotto le altre attività e mi sono concentrato sulle osservazioni. Ognuno nella casa è mobilitato come durante un attacco bellico e aveva un preciso compito da svolgere. Gli strumenti erano controllati continuamente, in particolare l'anemometro".
 
Il vento si fece più violento. Fra le 12 e le 13 gli strumenti registrarono più volte 220 miglia orarie (oltre 320 chilometri l'ora). Poi alle 13 e 21, lassù su quell'osservatorio in alta quota, fu registrato il valore record: vento da sudest a 231 miglia orarie, 372 km/h. Il più alto mai registrato sulla superficie terrestre.

Le raffiche proseguirono fortissime per tutto il pomeriggio. Poi la tempesta iniziò lentamente a muoversi verso nord e il vento cominciò a calare. Durò solo un giorno. Cadde un po' di neve e vi fu una tremenda gelata. Ma tutto era finito.
 
L'anemometro usato per registrare il record era stato progettato appositamente per la stazione di Mount Washington. Costruito a Cambridge, Massachussets, era stato testato nella gelleria del vento dell'MIT di Boston. Dopo la misura del vento record, l'anemometro subì una serie di test dal National Weather Bureau. Funzionava perfettamente e la storica misura di 231 miglia orarie fu confermata nella sua validità.

Wainer Preda



 
Ultima modifica di marvel il Gio 06 Mar, 2008 16:28, modificato 1 volta in totale 
 marvel [ Gio 06 Mar, 2008 16:28 ]


Quando il vento soffiò a 370 Km/h
Commenti
Messaggio Re: Quando il vento soffiò a 370 Km/h 
 
Interessantissimo Massimiliano! 372 km/h!!!  :shock: Davvero soroprendente!!! :shock:



 
 andrea75 [ Gio 06 Mar, 2008 19:03 ]
Messaggio Re: Quando Il Vento Soffiò A 370 Km/h 
 
mammamia!!!che storia avvincente!!!DAVVERO INCREDIBILE!! grazie per questo affascinante racconto, massimiliano!!! :inchino:  :inchino:  :inchino:  :ok:  :ok:



 
 snow4ever [ Gio 06 Mar, 2008 19:54 ]
Messaggio Re: Quando Il Vento Soffiò A 370 Km/h 
 
marvel ha scritto: [Visualizza Messaggio]

 
L'installazione era stata costruita solo 2 anni prima e progettata per resistere a venti fino a 300 miglia orarie.


Quando si dice essere previdenti! :ok:



 
 Marco376 [ Gio 06 Mar, 2008 20:07 ]
Messaggio Re: Quando il vento soffiò a 370 Km/h 
 
Magnifico racconto, grazie Marvel.



 
 burjan [ Mar 01 Apr, 2008 22:56 ]
Messaggio Re: Quando Il Vento Soffiò A 370 Km/h 
 
Mi piacciono molto gli estremi della Natura e molto di più gli avamposti dell'uomo che vuole avvicinare il Leviatano conservando un margine di sicurezza.
Per questo mi affascina l'Antartide, la Base Artica Zebra di un vecchio film, i rifugi in montagna, il clima di the Day After Tomorrow, così come quello della Tempesta Perfetta......mervaiglioso!

Al cinema! ;-)

Bel racconto!!! Grazie 1000.

P.S. Avete visto l'altra sera la Yukon Quest in Alska? Ecco quello è IL freddo!



 
 Fede [ Dom 31 Ago, 2008 18:31 ]
Messaggio Re: Quando Il Vento Soffiò A 370 Km/h 
 
grazie x questo racconto



 
 UMBERTO82 [ Dom 31 Ago, 2008 22:30 ]
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