E poi si tratta sempre di tecnologia (la sonda Deep Impact) e di ambiente (anche se di ambiente spaziale

Bhé, insomma, missione compiuta, la sonda ha sganciato il suo proiettile che, colpendo la cometa alla velocitá di 10km al secondo, ha provocato una profonda ferita (un cratere molto profondo) sulla superficie della cometa, provocando l'emissione di particelle di tutte le dimensioni, che hanno reso la cometa 6 volte piú luninosa rispetto all'istante prima dell'impatto.
La NASA ha reso immediatamente pubbliche le prime immagini dell'impatto. Anche quattro telescopi spaziali e numerosi osservatori di terra hanno osservato le conseguenze del tremendo scontro.
Nei prossimi giorni, i ricercatori studieranno la nube di ghiaccio, polvere e detriti prodotta dalla collisione. Gli scienziati ipotizzano che il "proiettile" si sia vaporizzato in profondità dopo essersi scontrato violentemente con la cometa.
Dopo aver sganciato l'impactor, il vettore è sopravvissuto all'esplosione e ai detriti provenienti dalla chioma della cometa. "È completamente intatto", ha confermato Keyur Patel, project manager di Deep Impact. La missione intende fornire indizi sulla struttura interna di una cometa e potrebbe rispondere a questioni sulla formazione del sistema solare e addirittura sull'origine della vita.
[web]http://www.nasa.gov/mov/121520main_HRI-Movie.mov[/web]
[web]http://deepimpact.jpl.nasa.gov/home/index.html[/web]