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Messaggio L'Oceano Atlantico influenza le estati torride

#1  marvel Mer 06 Lug, 2005 11:10

L'Oceano Atlantico influenza le estati torride
Le acque più calde sono associate alle temperature estive
  

L'Oceano Atlantico svolge un ruolo molto più importante del previsto nel controllo del clima estivo in Europa e in Nord America. Lo rivela uno studio britannico pubblicato sul numero del primo luglio della rivista "Science".
Rowan Sutton e colleghi del Centre for Global Atmospheric Modelling dell'Università di Reading e del Natural Environment Research Council hanno scoperto che negli ultimi cento anni ogni grande cambiamento di temperatura nell' Atlantico settentrionale - ciascuno durato per decenni - ha influito sul clima estivo su entrambi i lati dell'oceano.
"Per la prima volta - spiega Sutton - abbiamo dimostrato che i cambiamenti nell'Oceano Atlantico possono effettivamente modificare il clima che sperimentiamo in entrambi i continenti. Confrontando le osservazioni con i risultati forniti dai nostri modelli, abbiamo scoperto che quando l'Atlantico settentrionale è caldo, le estati negli Stati Uniti sono calde e secche e le siccità più frequenti. Al contrario, quando l'oceano è freddo anche le estati sono più fresche e umide. Gli effetti in Europa sono più moderati, ma comunque significativi".
L'individuazione di questo legame è importante perché consentirà di quantificare il ruolo dell'Atlantico nel clima dei paesi vicini. Si tratta di un'informazione che permetterà di migliorare le previsioni climatiche e prevedere gli effetti dei futuri cambiamenti della circolazione e delle correnti oceaniche, dovuti al riscaldamento globale.
 
[Le Scienze]

Se piccole differenze di temperatura superficiale stagionali dell'Oceano Atlantico sono in grado di influenzare in modo così marcato le temperature estive, figuriamoci che cosa potranno produrre anolamie più sensibili e durature (anche fredde)... meditate gente  

Qui sotto c'è un confronto tra la mappa delle temperature superficiali oceaniche globali (carta sopra), e le temperature medie tipiche (climatologia) per la stessa settimana.

fs_km5000
TEMPERATURE DEGLI OCEANI DELLA PRIMA SETTIMANA DI LUGLIO


fs_km5001
TEMPERATURE TIPICHE CLIMATOLOGICHE DELLA PRIMA SETTIMANA DI LUGLIO

Premesso che un'analisi di questo tipo ha poco significato, visto che queste analisi vanno fatte su periodi molto piú lunghi, ma volendo analizzare la situazione attuale possono servirci a farci un'idea sulla stagione.
Si notano principalmente due cose:

1) generalmente le temperature degli oceani settentrionali (artico) sono meno besse di quelle climatologiche (probabile una banchisa meno estesa)

2)allo stesso tempo quelle delle latitudini immediatamente più basse sono più fredde del solito.

In poche parole il tutto potrebbe anche essere spiegato dall'aumentata meridianizzazione della circolazione che, in questo modo, favorisce gli scambi termici alle diverse latitudini, producendo, così, queste anomalie.

NB (estesa anomalia negativa nell'Atlantico settentrionale)

Massimiliano
 



 
Ultima modifica di marvel il Gio 07 Lug, 2005 11:42, modificato 3 volte in totale 
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#2  burjan Mer 06 Lug, 2005 11:53

Ma allora con il rallentamento della Corrente del Golfo dovremmo avere estati più fresche... invece la tendenza è tutt'altra...
Mi sembra che siano considerazioni molto generali, benché interessanti.
Temo che la causa delle nostre estati più calde sia, più semplicemente, lo spostamento verso Nord della fascia anticiclonica subtropicale, dovuto all'aumento della temperatura globale che "gonfia" la fascia equatoriale. Tutto qui, purtroppo.  
 




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#3  marvel Mer 06 Lug, 2005 12:05

burjan ha scritto: 
Ma allora con il rallentamento della Corrente del Golfo dovremmo avere estati più fresche... invece la tendenza è tutt'altra...
Mi sembra che siano considerazioni molto generali, benché interessanti.
Temo che la causa delle nostre estati più calde sia, più semplicemente, lo spostamento verso Nord della fascia anticiclonica subtropicale, dovuto all'aumento della temperatura globale che "gonfia" la fascia equatoriale. Tutto qui, purtroppo.  


A parte la Corrente del Golfo, non sono convinto che un aumento termico globale debba per forza produrre un anticiclone subtropicale più forte, infatti, come sta accadendo in questi anni, l'effetto potrebbe essere proprio quello di potenziare i moti meridiani, oltre che a quelli verticali, con conseguenze difficili da prevedere.
Inoltre molta influenza, sulla circolazione atmosferica complessiva, potrebbero averla i forti cambiamenti termici che stanno avvenendo in Stratosfera (anche bassa).
Un aumento dei gradienti termici a quelle quote può facilmente indurre un'accelerazione delle JS, producendo, quindi, esagerati cut off o risalite subtropicali.
Quello che sta accadendo in questi anni, 2003 compreso, è proprio una esagerata produzione di onde di Rossby, in qualsiasi stagione, che poi tendono a produrre dei cut-off.
L'aumentata attività solare di questi ultimi decenni (mai stata così potente negli ultimi 8000 anni, senza andare per forza a scomodare l'effetto serra), che dovrebbe indicare l'approssimarsi di un declino, sta producendo effetti di estremizzazione della circolazione, con un aumento di assorbimento termico al suolo ed un contemporaneo e curioso raffreddamento stratosferico.

Insomma, che ci sia più energia in atmosfera è sicuro, che debba per forza significare un subtropicale invadente... ne dubito... credo che invece dipenderà dalle stagioni, a seconda che la circolazione meridianizzata ci farà capitare in un'onda calda o in quella fredda.


jetstream_atl_anal_03

jetstream_atl_anal_02

jetstream_atl_init_01

jetstream_atl_init_00

Cut-off a raffica causati da JS troppo energiche che non permettono un classico flusso zonale ... ed è una situazione che ci portiamo dietro da tanto tempo.
Il "problema" potrebbe essere dovuto proprio agli aumentati gradienti termici -> barici a quote prossime alla tropopausa-bassa stratosfera.

 
 



 
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