#1 burjan Gio 16 Lug, 2009 22:17
La nota rivista Altronsumo pubblica un bel riassunto delle principali precauzioni da adottare in questi giorni di grande calura.
Mi sembra doveroso diffonderli quanto più possibile.
Bere molto
Bere almeno 2 litri di liquidi al giorno. Evitare le bevande alcoliche e quelle eccessivamente fredde. Limitare l'assunzione di bevande gasate e caffè.
Mangiare frutta e verdura
Mangiare frutta e verdura, che contengono acqua e sali minerali. Preferire più pasti frequenti e leggeri durante la giornata. Evitare i cibi ipercalorici (fritti, carni grasse). Non c'è bisogno di ricorrere a integratori di sali o vitamine, a meno che non lo prescriva il medico.
Abbigliamento leggero
Indossare un abbigliamento leggero e comodo, preferendo fibre come il cotone o il lino, evitare tessuti waterproof o antitraspiranti. Capi di abbigliamento in fibre sintetiche ed attillati, in particolare i colori scuri, possono favorire le allergie.
Attenti in auto
Se la macchina è stata parcheggiata al sole, aprire gli sportelli e aspettare il ricambio d'aria prima di entrare. Verificare la temperatura dei seggiolini per bambini prima di farli sedere. Controllare le condizioni del traffico prima di mettersi in viaggio e premunirsi di una buona scorta di acqua. Regolare il climatizzatore di pochi gradi (al massimo cinque) inferiore all'esterno e non indirizzare le bocchette direttamente sulla persona.
In casa o in ufficio
Per migliorare il clima negli edifici è importante schermare le finestre con tende e veneziane, in particolare quelle rivolte a sud. Aprire le finestre al mattino o nei momenti in cui è meno caldo per favorire la ventilazione e il ricambio d'aria. Se si utilizza un ventilatore evitare di rivolgerlo direttamente sulla persona. Se si utilizza un condizionatore, chiudere porte e finestre della stanza, regolare il termostato a 26-28°, in ogni caso evitare sbalzi di temperatura con l'esterno superiori a 5-6°. Vedi i nostri consigli su come scegliere il condizionatore ed usarlo nel modo corretto.
Farmaci al sicuro
D'estate le temperature possono raggiungere e anche oltrepassare i 30 °C. Come conservare correttamente i farmaci che avete in casa? I consigli sono differenti a seconda dei medicinali.
* I farmaci sulla cui confezione è specificato "conservare tra i 2 e gli 8 °C" vanno tenuti in frigorifero ed estratti una decina di minuti prima dell'uso.
* I medicinali sulla cui confezione non è riportata alcuna indicazione della temperatura di conservazione vanno mantenuti in un luogo fresco della casa (quindi né in bagno né in cucina), ma non in frigorifero.
* Supposte, ovuli e creme sono più sensibili all'azione del calore rispetto alle compresse: vanno quindi protetti dalla luce diretta del sole; se in seguito a una esposizione accidentale si sciolgono o si alterano nella forma o nel colore è meglio non utilizzarli.
* Durante il trasporto dalla farmacia alla casa, nei giorni di canicola, i farmaci da conservare in frigorifero devono essere protetti in una borsa termica o avvolti in carta da giornale. Quelli da tenere a temperatura ambiente possono anche rimanere per qualche ora esposti alla calura senza subire danni. È comunque buona norma proteggerli dalla luce diretta del sole.
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#2 and1966 Gio 16 Lug, 2009 23:06
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#4 prometeo Ven 17 Lug, 2009 07:30
Perfetto...... io addirittura ho fatto la scelta di eliminare l'AC, la accendo solo per lunghi viaggi e quando torno ho un mal di testa allucinante
SApete? spesso mi chiedo fino a 20anni fa quando non c'era l'aria condizionata come si faceva? Tutti mi dicono che le estati erano diverse , però nell83 e nell89 Perugia superò i 39°C, forse era solo spirito di sopportazione, la stessa cosa che diceva Riccardodoc l'altro giorno in merito ai muratori sul suo tetto in pieno pomeriggio
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#5 Poranese457 Ven 17 Lug, 2009 07:45
Perfetto...... io addirittura ho fatto la scelta di eliminare l'AC, la accendo solo per lunghi viaggi e quando torno ho un mal di testa allucinante
SApete? spesso mi chiedo fino a 20anni fa quando non c'era l'aria condizionata come si faceva? Tutti mi dicono che le estati erano diverse , però nell83 e nell89 Perugia superò i 39°C, forse era solo spirito di sopportazione, la stessa cosa che diceva Riccardodoc l'altro giorno in merito ai muratori sul suo tetto in pieno pomeriggio 
Dice che si campava lo stesso anche senza cellulari 20 anni fa, e senza internet, e senza email........ discorsi che non capirò mai!
Confermo però il discorso sull'AC: in ufficio proprio non ce l'ho quindi il problema non si pone, in auto l'accendo solo quando mi rimane tutta la mattinata al sole (425cm di macchina nera metallizata con interni neri in tessuto, mi capite no?) e per massimo 10/15 minuti......
Grazie Zio, sei sempre il migliore!!
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#6 prometeo Ven 17 Lug, 2009 08:51
Perfetto...... io addirittura ho fatto la scelta di eliminare l'AC, la accendo solo per lunghi viaggi e quando torno ho un mal di testa allucinante
SApete? spesso mi chiedo fino a 20anni fa quando non c'era l'aria condizionata come si faceva? Tutti mi dicono che le estati erano diverse , però nell83 e nell89 Perugia superò i 39°C, forse era solo spirito di sopportazione, la stessa cosa che diceva Riccardodoc l'altro giorno in merito ai muratori sul suo tetto in pieno pomeriggio 
Dice che si campava lo stesso anche senza cellulari 20 anni fa, e senza internet, e senza email........ discorsi che non capirò mai!
Confermo però il discorso sull'AC: in ufficio proprio non ce l'ho quindi il problema non si pone, in auto l'accendo solo quando mi rimane tutta la mattinata al sole (425cm di macchina nera metallizata con interni neri in tessuto, mi capite no?) e per massimo 10/15 minuti......
Grazie Zio, sei sempre il migliore!! 
lo stesso vale anche per i cellulari, tutti li abbiamo e nessuno ora ne farebbe a meno, la socetà va avanti ed è giusto che sia cosi'.. ma l'AC secondo me è una discriminante: lasciamo stare i gas, il consumo di energia e le tematiche ambientali ma parliamo di gente, avete mai provato a camminare in un vicolo un pomeriggio d'estate dove le unità esterne dei condizionatori espellono l'aria calda?Ecco un esempio, dentro l'ambiente si sta in pieno confort ed all'esterno crei disagio alle altre persone, certo se abiti in campagna il problema non si pone: Un altro aspetto è l'edilizia moderna basata sui materili sempre a buon mercato, fino a qualche secolo fa, complice anche la mano d'opera a costo pari a 0 si facevano dei muri spessi anche un metro( ho la casa in centro a Perugia a finestre chiuse perde tra giorno e notte 2/3 °C, la casa in cui abito ora in campagna è moderna ma nello stesso tempo il delta è sui 7/8°C  )Il mio concetto parte da queste considerazioni, la socetà va avanti e guai a tornare in dietro ma nello stesso tempo non è più abituata a sopportare più nulla she stravolga il fare quotidiano.
Per il resto lo Zio è sempre un grande
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#7 burjan Ven 17 Lug, 2009 09:30
L'edilizia moderna, però, dà anche la possibilità di realizzare cappotti termici come quello di casa mia, che ti tengono a 25°C mentre fuori se ne registrano 37°C e questo senza aria condizionata.
In realtà, io penso che il caldo sia un problema sociale.
Se tutti noi potessimo tenere le finestre aperte senza paura dei ladri, se la maleducazione di massa imperante non ci costringesse a chiudere le finestre per poter dormire, se fosse socialmente consentito andare a lavorare in un abbigliamento consono alla stagione e non vestiti come tanti pinguini, sicuramente staremmo tutti molto meglio. Staremmo ancora meglio se non pretendessimo di fare quello che ci pare a prescindere dal tempo: quanti idioti a fare jogging alle 15 del pomeriggio, intabarrati in k-way per poter dimagrire prima... quanti bambini piccoli portati a spasso sotto lo schioppo del sole nelle ore più incredibili... quanti anziani in carrozzella portati a spasso sotto il medesimo schioppo da badanti torve ed annoiate...
Il problema del caldo siamo noi.
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#8 and1966 Ven 17 Lug, 2009 10:21
.........
Il problema del caldo siamo noi.
 Quoto totalmente.
Ed estendo il concetto oltre al caldo, anche al freddo: caldaie accese quando già fuori è + 20°C (marzo-aprile, sonde temperature esterna: chi erano costoro? e come si posizionano e si tarano? boh.....), gente che mette il riscaldamento a manetta per stare in canottiera in casa (ne conosco, ahi voglia....) et similia.
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#9 Poranese457 Ven 17 Lug, 2009 10:39
L'edilizia moderna, però, dà anche la possibilità di realizzare cappotti termici come quello di casa mia, che ti tengono a 25°C mentre fuori se ne registrano 37°C e questo senza aria condizionata.
In realtà, io penso che il caldo sia un problema sociale.
Se tutti noi potessimo tenere le finestre aperte senza paura dei ladri, se la maleducazione di massa imperante non ci costringesse a chiudere le finestre per poter dormire, se fosse socialmente consentito andare a lavorare in un abbigliamento consono alla stagione e non vestiti come tanti pinguini, sicuramente staremmo tutti molto meglio. Staremmo ancora meglio se non pretendessimo di fare quello che ci pare a prescindere dal tempo: quanti idioti a fare jogging alle 15 del pomeriggio, intabarrati in k-way per poter dimagrire prima... quanti bambini piccoli portati a spasso sotto lo schioppo del sole nelle ore più incredibili... quanti anziani in carrozzella portati a spasso sotto il medesimo schioppo da badanti torve ed annoiate...
Il problema del caldo siamo noi.
Io sono due mesi che vengo a lavorare con pantaloncini corti e maglietta a mezze maniche... sto in una sorta di ufficio/deposito e per fortuna ho dei capi molto accondiscendenti che non rompono assolutamente le scatole per l'abbigliamento.
Poi però... il condizionatore lo vedo passare di notte nei miei sogni (quando dormo)
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#10 stefc Ven 17 Lug, 2009 13:11
1) Mangiare e bere in modo adeguato come ben già specificato sopra
2) Abusare meno dei condizionatori. Sono necessari ed utili solo in casi estremi (debilitazione fisica e in genere sopra un indice di calore di 35°C). In tutti gli altri casi servono solo a ridurre le nostre capacità di adattamento al caldo che una volta avevamo molto di più.
In genere, i ventilatori (non puntati addosso) sono più che sufficienti
3) Vestirsi in modo adeguato. Non che uno debba andare a lavorare in costume, ma nemmeno in giacca e cravatta e doppio petto. Si può essere eleganti e decorosi anche vestiti più leggeri. Al diavolo il protocollo........
4) Non farsi terrorizzare ed influenzare dai media, anche la predisposizione psicologica conta.....
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