Risuscito il topic per mettere un rapido punto, su cosa sta emergendo dagli studi recenti alla ricerca delle cause del fortissimo spunto che ha avuto il
GW, e sull’evoluzione più recente.
Mi scuserete per la brevità della trattazione, che necessiterebbe descrizioni molto più articolate, ma per mancanza di tempo e migliorare fruibilità/comprensione, cercherò di riassumere i punti salienti.
Abbiamo visto come, l’eruzione di Tonga, insieme agli effetti delle oscillazioni ENSO (particolarmente incisive perché la fase positiva si è sviluppata rapidamente, liberando velocemente il grande quantitativo di energia accumulata durante la lunga fase negativa), e alle modifiche nell’albedo oceanico citate da Giagi; sembravano e sembravano tutt’ora i principali indiziati. Oltre ovviamente agli effetti umani (emissioni di gas serra, modificazioni nell’albedo dei continenti, deforestazione tropicale ecc… ecc…) che fungono certamente da amplificatori.
Osserviamo dunque l’andamento degli indicatori, sapendo che i cicli oceanici, insieme all’albedo terrestre e alla modellazione del contenuto di vapore atmosferico; sono i principali attori endogeni che modulano il quantitativo di radiazione solare trattenuta e assorbita dal pianeta (poi ci sarebbero gli altrettanto importanti fattori esogeni, ma non divaghiamo troppo :D).
Nell’immagine possiamo osservare evidentissimo, il grande quantitativo di vapore espulso in stratosfera dall’eruzione, in misura mai osservata…
Avevamo già visto questa immagine, ma ora possiamo osservare come nei mesi, il vapore si stia lentamente disperdendo sui vari livelli isobarici, ricadendo anche in troposfera e perdendo in concentrazione; ma ci vorranno ancora parecchi mesi per la normalizzazione.
Sappiamo come, la modulazione della radiazione assorbita dal pianeta e immagazzinata negli oceani;
Dipende in larga parte dalle nubi. Maggiori quantità di nubi e umidità specifica nei bassi strati riflette, al contrario nei strati alti trattiene.
ENSO- “dissolve” le nubi basse, specie ai tropici… Tonga ha nettamente aumentato l’umidità specifica in stratosfera e in alta troposfera…
Ma quanto? Nell’era satellitare possiamo misurarlo, grazie a CERES, che oltre ad essere una birra

è anche, insieme a COPERNICUS, un grande progetto europeo di monitoraggio;
Possiamo osservare in grigio le aree a maggiore assorbimento, tra le quali spicca anche il vicino atlantico e l’Europa occidentale, come abbiamo avuto modo di vivere sulla nostra pelle…
Qui possiamo osservare l’andamento negli anni. Ho evidenziato il primo step in giallo, causato, a partire dal 2014, dal super Nino; che ha avviato la serie di feedback positivi, ai quali si è andato a sommare Tonga…barra rossa…
Nel grafico il bilancio tra energia trattenuta e energia emessa.
Possiamo osservare i vari step, la fase circa stabile di inizio millennio; il primo step dal super Nino e l’improvvisa ulteriore impennata da Tonga…
Possiamo però osservare l’inizio di calo, e anche il netto incremento dell’energia ceduta nell’ultimo periodo… quindi oltre alla lenta riduzione degli effetti di Tonga, il sistema climatico prova coi suoi “anticorpi” a preservare la stabilità di bilancio; trovando l’uomo come probabile principale ostacolo…
Comunque gli effetti di questa riduzione si possono osservare anche nei dati “terrestri”.
Possiamo osservare come, sia le temperature della troposfera tropicale, sia quelle superficiali oceaniche, benché ancora alte, “provino” a tornare verso una certa normalizzazione… vedremo come andrà, ce lo potrà dire solo il tempo.
Chiudo dedicando una parentesi all’andamento della stagione invernale. Avrei voluto fare la mia proiezione invernale, ma in questi tempi di forti modificazioni dei sistemi meteorologici dominanti, rischia di essere uno sforzo vano… troppe le differenze di segnale di risposta alle forzanti teleconnettive , anche rispetto al recente passato.
Però voglio comunque fare un cenno osservando le attuali prospettive.
Abbiamo avuto un inizio inverno, senza dubbio prossimo alla norma climatica, e già questo fa notizia.
Un inizio inverno con forte scollamento tra le vicende troposferiche, risultate piuttosto dinamiche, e quelle in stratosfera, che si è dimostrata al contrario molto resiliente alle azioni dal basso, con forte accelerazione e raffreddamento.
Questo può risultare “pericoloso” in questo periodo in cui anche il VPT tende a raggiungere i massimi di forza. Un’eventuale “accoppiamento” con la strato, può portare un evento estremo di raffreddamento.
Ma questo pericolo pare essere scongiurato.
L’azione intrusiva dell’alta aleutinica che sembra reiterarsi, causerà una ripresa dei flussi di calore verso la strato, e il primo SW stagionale.
Vedremo se evolverà come azione intrusiva o come semplice disturbo frenante.
La MJO che sembra progredire, dopo breve inibizione, con discreta magnitudo verso fasi 6/7, può essere un buon viatico per ulteriori azioni frenanti dal basso.
Ovviamente queste azioni frenanti si esplicano dalla troposfera come onde di blocco.
La prima infilata dal Pacifico andrà a rex, e avrà il merito di portare massa artica verso il Canada orientale; mentre da noi sarà in atto un onda di alta, per aggancio polare basso in medio atlantico;
Poi un ulteriore azione dal Pacifico sembra portare affondo canadese, che può riportare un incremento della pressione in medio atlantico, aprendo la strada a incursioni polari/artiche verso l’Europa…
Vedremo, speriamo di vivere un periodo finalmente per lo meno dinamico durante le festività natalizie…
Ci aggiorneremo nel topic apposito.