E' vero, Nadal e Djokovic hanno vinto più "tituli" dello svizzero. E' vero, negli "head to head" Federer è in negativo con entrambi. Ma per lo stile di gioco sempre aggressivo, i colpi in anticipo, le voleè deliziose, per il modo di essere in campo e fuori dal campo, un titolo di Federer vale il doppio di quelli dei suoi (pur grandissimi) rivali.
Federer è stato colui che mi ha fatto svegliare alle 5 di notte per una sua partita, non necessariamente una finale. Un atleta capace di travalicare il proprio sport, diventando un'icona a livello mondiale. Dici tennis, dici Federer. Probabilmente non nascerà nessun altro come lui, nessun altro capace di unire classe, colpi, carisma e risultati.
Un difetto? Ma sì, probabilmente "di testa" non è mai stato il numero uno. Emblematica la finale di Wimbledon 2019 contro Djokovic, con 2 match point sprecati che lo avrebbero consegnato ULTERIORMENTE alla leggenda ed al mito. Nole e Rafa in questo aspetto sono sicuramente stati superiori.
Ma ne Nadal, ne Djokovic, rimaranno nella memoria come Federer. Lo si percepisce da tempo negli stadi di tutto il mondo, l'ovazione riservata allo svizzero non ha eguali. Il tifo per lui travalica nazionalità, età, sesso e religione. Federer è l'essenza stessa del Tennis. E' riuscito a vincere in un tennis che sempre di più abbandona l'eleganza in favore della potenza. Quasi un come fosse un "fossile". La classe contro la robotica potenza dei colpi.
Chiudo con un estratto di David Foster Wallace riferito a Federer:
"Il genio non è riproducibile. L'ispirazione, però, è contagiosa, e multiforme, ed anche soltanto vedere, da vicino, la potenza e l'aggressività rese vulnerabili dalla bellezza significa sentirsi ispirati e (in un modo fugace, mortale) riconciliati."
Aggiungo l'immagine che per me più di tutte rappresenta Roger: il suo rovescio ad una mano, l'armonia del colpo, l'eleganza del gesto, il "gesto bianco" come direbbe il compianto Gianni Clerici. Lo stile degno del miglior Rudolf Nureev.
God save the King.

