E’ un quadro che necessita ancora di qualche conferma. Ma sembra ormai abbastanza assodato un dato di fondo: a metà settimana l’Italia sarà raggiunta da una perturbazione a carattere freddo, proveniente dal Nord Europa.
La massa d’aria in ingresso sembra a stasera in grado di raggiungere, fra mercoledì e giovedì prossimi, il Golfo di Genova, scavandovi una depressione in veloce spostamento verso sud-est. L’impatto termico sarà semplicemente devastante: alla quota strategica di 850 hpa, quella cui si forma il bulbo delle nuvole, passeremo dagli attuali 15 gradi ai 4-5 di giovedì prossimo.
Un passaggio brusco dall’estate all’inverno,quindi. I temporali che inevitabilmente si formeranno assumeranno con allarmante frequenza carattere grandinigeno, a causa del massiccio e ripetuto sollevamento dell’aria all’interno delle nubi. Non possiamo nemmeno escludere, allo stato attuale, la caduta della prima neve stagionale sulle cime più alte dei Sibillini.
I fenomeni più intensi si svilupperanno senz’altro lungo le coste adriatiche, dove è purtroppo lecito attendersi il ripetersi dei nubifragi già verificatisi in occasione del passaggio di “Christine”. Ma le zone interne del Centro Italia, anche del versante tirrenico, non possono ritenersi al riparo.
La traiettoria della perturbazione è tuttavia ancora da definire nei dettagli; non è affatto escluso che, alla fine, per Umbria e Toscana non debba risolversi tutto in una sensibile rinfrescata e in giornate molto ventose. E’ tuttavia doveroso segnalare, oggi, il rischio di un evento che, se si annuncia abbastanza utile per apportare preziosa acqua all’ecosistema, possiede potenzialmente tutti i requisiti per assumere carattere di pericolosità.
Per comprendere fino in fondo la portata del calo termico, potete paragonare le temperature a 850 hpa previste per lunedì ore 12 UTC

con quelle previste per la stessa ora di giovedì prossimo

I colori della mappa mostrano molto chiaramente la provenienza dell’aria fredda: addirittura dalla Carelia, mentre lungo le coste atlantiche spagnole prosegue indisturbata l’Estate.
L’aria fredda darà luogo a potenti moti di instabilità in quota, come ben si può vedere dalla mappa della situazione prevista, sempre per giovedì ore 12 UTC, alla quota di 5500 metri (500 hpa). In rosso, i nuclei di maggiore vorticità.

Ancora una volta, vi prego di notare l’enorme e anomala campana anticiclonica estesa dal Marocco fino alla Bretagna, a sbarrare il passo ad ogni perturbazione medio-atlantica. Ad aprire la tremenda ferita sul Tirreno provvede l’asse di saccatura centro/nord europeo, che anche a 500 hpa mette in comunicazione l’Italia con la Carelia ed addirittura con la penisola di Kola.
Si tratterebbe di aria gelida, instabile ed anche piuttosto secca. Gli ingredienti per la grandine sono serviti.