Dopo quasi due anni passati nel nord Italia non posso fare a meno di constatare quanto l'isola di calore sia da queste parti un fenomeno importantissimo.
Vivo a Vicenza, una cittadina in fondo di 120.000 abitanti, come agglomerato urbano. Chiaramente il livello di urbanizzazione è tale che si può arrivare a Schio o Thiene (20/30 km) senza trovare aree di vera e aperta campagna. Campagne, colline e zone rurali propriamente dette si incontrano facilmente invece sui colli Berici, in prossimità della città, e a ridosso dell'Altopiano (Piovene - Rocchette), ma siamo già ad oltre 30 km dalla città. Marostica e Bassano sono molto più "rurali", con separazione più netta fra il centro e la campagna. Ma siamo davvero distanti da Vicenza.
In questo contesto non estremo l'isola di calore è comunque fortissima! Tutte le mattine prendo l'auto da casa, vicino al centro della città, e percorro in 15 minuti gli 8 km che mi separano dall'ufficio. La zona in cui lavoro è un'area industriale a ridosso dei colli Berici, per cui contornata dal verde su almeno due punti cardinali.
Ogni mattina, in condizioni di stabilità atmosferica, riscontro una differenza di ALMENO 3°C fra il centro e la periferia.
Stamattina ad esempio sono partito da casa con 6° e sono arrivato in ufficio con 2° e forte brina....
Non parliamo di Milano. Due volte ho avuto modo di uscire da Milano di notte: in entrambe i casi la differenza di temperatura fra il centro della città e posti come Agrate Brianza era di almeno 5°!
Dati che fanno riflettere....
