Fuga di notizie, clamoroso!
SCRITTO DA CLAUDIO GRAVINA IL 20 - NOVEMBRE - 2009 - su climatemonitor.it
Aggiornamenti: la situazione è in evoluzione, aggiornamenti in fondo all’articolo.
Come ottenere il file: non possiamo fornire link nè il file è presente sui nostri server, tuttavia Google vi fornirà una ampia copertura, semplicemente cercando “FOI2009.zip”. Usate un antivirus prima di aprire il file, non siamo responsabili di alcun danno che possa derivare dall’utilizzo di quelle informazioni e da quel file.
La notizia è di quelle che vanno prese assolutamente con cautela.
Diversamente da molti siti sulla rete (in questi minuti la notizia sta dilagando incontrollata), abbiamo deciso di analizzare l’accaduto ma anche di aspettare una verifica di credibilità della notizia stessa. Veniamo ai fatti.
Poche ore orsono è apparso un file su un sito FTP (File Transfer Protocol) russo contenente centinaia di email, quindi corrispondenza privata, tra una serie di scienziati. Non faremo i nomi di alcuno, nè riporteremo per il momento il testo di queste email perchè, non dimentichiamolo, in Italia è reato divulgare il contenuto della corrispondenza privata. Piuttosto aspettiamo che qualche organo ufficiale ci dia delle indicazioni.
Il file è stato successivamente messo offline dal sito russo ma, come spesso accade, la rete aveva già colpito riproponendolo su una molteplicità di altri siti. Al momento è difficilissimo reperirlo perchè i file, per non chiari motivi (probabilmente legali) vengono immediatamente messi offline. Cosa contiene questo file?
62 megabyte di corrispondenza scottante tra scienziati del clima che discutono degli aspetti più svariati del dibattito climatico e codice. Già, codice utilizzato da un centro meteo (di cui non faremo il nome) e mai svelato al pubblico, nonostante ne fosse stata fatta richiesta in base ai principi del Freedom of Information Act.
In totale il file contiene 1073 mail e numerosi documenti allegati. Si tratta dell’elaborato piano di un truffatore? Potrebbe essere, proprio per questo motivo noi di CM abbiamo deciso di riportare la notizia, senza entrare nel dettaglio, per il momento, delle mail. In ogni caso, fosse una truffa, sarebbe talmente elaborata da risultare perfetta: inventarsi più di mille email con dialoghi credibili, coerenti e con riferimenti a fatti e persone, non è un semplice esercizio della domenica pomeriggio. Sappiamo tuttavia che lo scontro sul clima è esasperato a livelli ragguardevoli e quindi siamo pronti a tutto.
Se, tuttavia, il file o meglio il suo contenuto si rivelasse veritiero, sarebbe una notizia davvero sconvolgente, perchè le email parlano di strumenti e metodi per filtrare le informazioni, per selezionare cosa far passare al pubblico e cosa non divulgare. Insomma, uno scenario piuttosto desolante che mette in luce una rete di connivenze davvero insopportabili a livello scientifico. E’ di pochi minuti fa la notizia che il grande centro meteo cui sono state sottratte queste informazioni abbia sospeso tutti gli account elettronici per una modifica completa delle password.
Sappiamo per certo che molti siti stanno pubblicando e continueranno a pubblicare il contenuto di queste email, noi per il momento facciamo un passo indietro e osserviamo con tutta la cautela necessaria l’evolversi di questa incredibile fuga di notizie. In questa ottica, ci sentiamo di approvare completamente l’approccio1 di Thomas Fuller.
D’altro canto, siamo assolutamente certi che questa notizia avrà uno seguito lunghissimo, non fosse altro per la mole di dati rivelati ai nostri occhi.
Aggiornamento 1
Sto ricevendo molte email che mi chiedono di essere più preciso, magari di fare nomi e cognomi. Per il momento, lo ribadisco, abbiamo deciso di adottare una linea molto cauta e rispettosa delle persone coinvolte.
Aggiornamento 2
Pare che il direttore dell’Hadley Center, Phil Jones abbia confermato durante una intervista2 che la fuga di notizie è avvenuta realmente e il materiale online “sembra” genuino. — NOTA BENE — Nutriamo perplessità sulla natura di questa intervista, non togliamo il link per consentire a ognuno di trarre le proprie conclusioni, tuttavia per quanto ci riguarda, stiamo declassando l’attendibilità di questa fonte.
Aggiornamento 3 (12:19:58)
Stiamo conducendo verifiche incrociate per venire a capo di questo caso mediatico. Rimanete in contatto per ulteriori aggiornamenti.
Aggiornamento 4 (14:23:30)
Al momento i media mainstream sono silenziosi, proabilmente stanno indagando sull’attendibilità delle informazioni. Le fonti sparse sulla rete stanno parlando sempre più insistentemente non tanto di un attacco hacker, quanto di un informatore interno all’Hadley Center. Un caso di coscienza?
Aggiornamento 5 (15:53:52)
Un nostro gentile utente ci segnala la prima fonte davvero ufficiale che si sia spinta a commentare l’accaduto. Parliamo della BBC. Avremo modo di analizzare meglio l’articolo3 , qui è importante capire che viene confermata la fuga di notizie e che le autorità competenti sono state allertate.
http://www.climatemonitor.it/?p=5388