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Messaggio Re: Monitoraggio Teleconnessioni E Andamenti Meteoclimatici

#91  Cyborg Mer 25 Dic, 2024 11:09

Grazie Paolo, analisi che è un bel regalo di Natale al forum  
 




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Messaggio Re: Monitoraggio Teleconnessioni E Andamenti Meteoclimatici

#92  GiagiMeteo Mer 25 Dic, 2024 20:30

Secondo me in questa fase è stato davvero importante il contributo della MJO in una fase forzante ed adatta alla ripartenza dei flussi come la 7. Se avessimo avuto una convezione nel cerchio o anche al difuori ma in fasi di "stanca" probabilmente ci sarebbe toccato sul serio l'ESE cold con condizionamento su tutta la colonna.
D'altronde l'allineamento delle vorticità sui piani isoentropici, bassi flussi di calore, momentum flux negativi erano tutti fattori propensi ad un rinforzo stabile e duraturo del VPT.
E invece ci ritroviamo a commentare un'azione di accentramento del VP assolutamente temporanea e con un'immediata risposta troposferica.
Devo essere onesto, non credevo che questa risposta ci sarebbe stata ad evitare un forte condizionamento ma, per fortuna, mi sbagliavo.
Ora vediamo effettivamente come prenderà piede la manovra di ripartizione di vorticità in troposfera e se un'azione forte dal Pacifico ed, eventualmente, dall'Atlantico potrà portare delle conseguenze in stratosfera.
Comunque periodo veramente interessante a livello di dinamiche di interazione strato-tropo ed anche veramente istruttivo dopo alcuni inverni in cui, invece, i due piani erano stati quasi scollegati.
 




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Messaggio Re: Monitoraggio Teleconnessioni E Andamenti Meteoclimatici

#93  Olimeteo Gio 26 Dic, 2024 01:34

Riallacciandomi alla risposta che ha dato Paolo tra le righe (probabilmente riferita alla mia domanda/dubbio "condizionamento sì o no?" appiccicata in fondo all'analisi nell'altra stanza) e leggendo il termine "condizionamento" qui da parte di Giagi come in tante altre occasioni, anche dalla bocca di addetti ai lavori (giusto la Vigilia stavo seguendo un video didattico semplificato di Nucera al riguardo, ove si parla di pre-condizionamento e di condizionamento, coupling ecc.), tirando al solito in ballo soglie numeriche come il NAM, capiamo comunque che una soglia numerica non è un interruttore, premuto il quale, come per magia, si cambia mondo.
Insomma, questo termine o viene inteso ed usato "lato sensu", ovverosia per come lo ha precisato Paolo ("un volano che può acuire o smorzare le dinamiche troposferiche, ma non condiziona mai") o dobbiamo cambiare terminologia.
 



 
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Messaggio Re: Monitoraggio Teleconnessioni E Andamenti Meteoclimatici

#94  il fosso Gio 26 Dic, 2024 09:11

Infatti Oli il problema è proprio ciò che si sottintende con la parola condizionamento, purtroppo ancora, dopo tanti anni di osservazione, continuano a circolare idee sbagliate sulle dinamiche T-S, e questo termine con la sua “ambiguità” le alimenta.

Rispondendo a Giagi vale lo stesso, la convezione tropicale è molto importante, un lungo periodo di bassa attività tende a produrre onde tangenti, e certamente aumenta la possibilità che il VP si stabilizzi. Ma anche questa è uno dei tanti parametri che in parte hai elencato, che letti come “freddi numeri” o “soglie statistiche” non possono raccontarci tutto dei dettagli su ciò che sta avvenendo.

Hai visto da solo, quando ne abbiamo discusso in privato, quante volte ho sbugiardato le varie sentenze forumistiche e puntualmente la natura ha fatto il suo corso…
Nei forum va proprio cambiato il paradigma osservativo, le letture statistiche vanno prese per quello che sono, importanti si, ma inutili se non si è in grado di leggere il qui ed ora… Questo perché come ho spiegato, la natura può produrre dinamiche simili ma MAI uguali, e noi se vogliamo cercare di capire cosa sta avvenendo, dobbiamo essere bravi ad osservare ciò che è in quel momento… e anche stavolta , al di là di ciò che avverrà da noi, ne abbiamo avuto un grande esempio dalla natura  
 




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Messaggio Re: Monitoraggio Teleconnessioni E Andamenti Meteoclimatici

#95  setra85 Ven 27 Dic, 2024 21:42

il fosso ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Infatti Oli il problema è proprio ciò che si sottintende con la parola condizionamento, purtroppo ancora, dopo tanti anni di osservazione, continuano a circolare idee sbagliate sulle dinamiche T-S, e questo termine con la sua “ambiguità” le alimenta.

Rispondendo a Giagi vale lo stesso, la convezione tropicale è molto importante, un lungo periodo di bassa attività tende a produrre onde tangenti, e certamente aumenta la possibilità che il VP si stabilizzi. Ma anche questa è uno dei tanti parametri che in parte hai elencato, che letti come “freddi numeri” o “soglie statistiche” non possono raccontarci tutto dei dettagli su ciò che sta avvenendo.

Hai visto da solo, quando ne abbiamo discusso in privato, quante volte ho sbugiardato le varie sentenze forumistiche e puntualmente la natura ha fatto il suo corso…
Nei forum va proprio cambiato il paradigma osservativo, le letture statistiche vanno prese per quello che sono, importanti si, ma inutili se non si è in grado di leggere il qui ed ora… Questo perché come ho spiegato, la natura può produrre dinamiche simili ma MAI uguali, e noi se vogliamo cercare di capire cosa sta avvenendo, dobbiamo essere bravi ad osservare ciò che è in quel momento… e anche stavolta , al di là di ciò che avverrà da noi, ne abbiamo avuto un grande esempio dalla natura  


Da aggiungere senza alcuna polemica che la natura è espressione di un campo di forze e in un campo di forze c'è chi ha un maggior peso specifico rispetto alle altre forzanti nel sistema.
Il pacifico intertropicale ( ENSO ) per questioni di grandezza è chiaramente la forzante più grande e genera relativamente a dove avviene la cessione di calore latente e sensibile, importanti modifiche alla circolazione generale, visibili tramite la media delle anomalie e ascrivibili a quello che comunemente viene chiamato Pattern o Tipo di tempo.
Weather regime ( WR ) per gli amanti della lingua anglosassone.
Chiaro che le dinamiche prodotte in maniera similare ma mai uguali
sono ascrivibili al fatto che il segnale uscente dal pacifico ( calore latente e sensibile da redistribuire ) deve inter connettersi con la redistribuzione del calore che già sta avvenendo in quel momento e che viene comunemente datata tramite indici atmosferici della troposfera stranoti ( AO, NAO, SCAND etc etc )  e della stratosfera ( QBO ) e indici oceanici ( PDO, AMO etc etc.. ).
Dunque l’ENSO (come anche la MJO) è assimilabile ad un generatore di impulso d’onda ad alta frequenza che si propaga nel sistema e interagisce con altri segnali alcuni dei quali li ho già citati poco sopra.
 



 
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Messaggio Re: Monitoraggio Teleconnessioni E Andamenti Meteoclimatici

#96  Frosty Sab 04 Gen, 2025 14:41

Scusate il disturbo ! Ma la MJO in fase 1di bella magnitudo ci può venire in conto con una bella HP e quindi magari più possibiltà per noi italiani?
 



 
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Messaggio Re: Monitoraggio Teleconnessioni E Andamenti Meteoclimatici

#97  GiagiMeteo Sab 04 Gen, 2025 16:27

La MJO adesso farà tutto fuorché aiutarci ad evitare un condizionamento potente
Infatti la bella magnitudo sarà in fasi non particolarmente significative per noi, tipo appunto la 1 e la 2, che sono correlate in generale con un assetto del VP poco propenso ad onde intrusive.
Infatti queste sono fasi della convezione tropicale che propendono ad un assetto AD+ o zonale puro con le attuali condizioni teleconnettive.

nada1

nada2

Secondo me adesso ci siamo. Se fino ad ora abbiamo evitato un condizionamento vero grazie alla reattività troposferica, nella fase post 10-12 gennaio io non mi sento di escluderlo.
Se infatti finora abbiamo visto gli impulsi stratosferici fermarsi alla bassa stratosfera (100-150 hPa), le previsioni ci dicono che all'inizio della seconda decade l'allineamento della colonna del VP possa propagarsi anche a questi piani isobarici e dunque fino in troposfera.

acc_11gen_10hpa

acc_11gen_50hpa

acc_11gen_100hpa

Le mappe qui sopra si riferiscono alle quote di 10, 50 e 100 hPa. Si nota come più in alto si vengano a formare attriti sul bordo del VPS normali in condizioni di forti velocità zonali ma tutti a carico di una cresta d'onda. Essi non sono in grado minimamente di scalfire il core del VPS, tanto che le vorticità potenziali alle varie quote isoentropiche (che non metto altrimenti verrebbe un post decisamente troppo pesante) saranno quasi perfettamente allineate.
Tra l'altro azione di W1 anche in esaurimento sia a livello di ampiezza sia a livello di trasporto di calore come ben si può evincere da questi 2 grafici.

screenshot_26_1736004018_210266

screenshot_27_1736004022_926004

Insomma, secondo me la situazione non si mette bene nell'ottica di evitare un condizionamento da ESE cold. Questo non dev'essere per forza un male. Infatti, secondo me, l'assetto che verrà a formarsi in Atlantico grazie al forcing pacifico unito all'iniezione di vorticità dalla stratosfera (che indicativamente potrebbe iniziare attorno all'11-13) potrà portare ad un'onda lunga in oceano che già molti GM vedono e che potrebbe regalarci vari giorni di condizioni invernali.
Vedremo se andrà così, la natura ci ha già insegnato quanto imprevedibile possa essere e, specie in questo periodo di repentini cambiamenti degli schemi climatici acquisiti, vale ancor di più il detto "chi vivrà vedrà".
 




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Messaggio Re: Monitoraggio Teleconnessioni E Andamenti Meteoclimatici

#98  Frasnow Mer 15 Gen, 2025 10:39

È qualche giorno che il blu inizia a diventare prevalente, bolle qualcosa in pentola?
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Messaggio Re: Monitoraggio Teleconnessioni E Andamenti Meteoclimatici

#99  GiagiMeteo Ven 17 Gen, 2025 09:04

Buongiorno, è necessario dare un update sulla situazione stratosferica.
Eravamo rimasti con la mia personalissima idea di un condizionamento più "canonico" da ESE cold nella seconda decade di gennaio.
Si è effettivamente vista una certa ricompattazione delle vorticità attorno al Polo, la quale ha anche veicolato un'azione dell'HP azzorriano che ha permesso la discesa fredda sulla penisola che stiamo ancora sperimentando.
Questo ricompattamento è stato molto lontano, però, dalle situazioni più estreme di vortice chiuso grazie, soprattutto, ad un'azione ad una cresta molto attiva sia in troposfera che in stratosfera.
Ai "piani alti" questa situazione è prevista continuare così anche nel lungo termine, si vede bene dalle mappe ECMWF a 10 hPa.

1w_pattern

Più in basso la situazione è diversa.
La novità è arrivata da qualche giorno a questa parte e consiste nella previsione dell'inizio di un 2-wave pattern, con 2 creste d'onda su cui verranno canalizzati i flussi. In realtà, in troposfera questa cosa già sta avvenendo ed è previsto che la media e bassa stratosfera si allineeranno con questa condizione.
Ecco qualche mappa per spiegare cosa intendo

Troposfera

2_w_trop


100 hPa

2_w_100hpa


50 hPa

2_w_50hpa


30 hPa

2_w_30hpa


Come si può notare, più si sale e più l'azione a due creste sembra debole.
In realtà i grafici dell'ampiezza d'onda (che non sto a mettere per non appesantire troppo) ci dicono che anche a 10 hPa agirà un 2-wave pattern, il tutto veicolato dalla troposfera. Ma più si sale in stratosfera e più, quest'anno, troviamo venti zonali sparati.
E se i flussi di calore, che quelli sono, vengono divisi su 2 creste invece che 1 ovviamente troveranno più difficoltà a intrudere delle vorticità coese e forti come sono alle medio-alte quote.
Questo pattern che, ripeto, è frutto di un'azione della troposfera sulla stratosfera sembra che avrà un "rimbalzo" dunque che si concluderà un tipo di dinamica S-T, cioè con la stratosfera che condizionerà la troposfera.
Lo si può capire dai flussi di momento negativi, che indicano una penetrazione di aria fredda e pesante dall'alto verso i nostri piani isobarici.

mom_flux_neg

Quest'azione potrebbe essere, secondo me, responsabile del traferimento di vorticità verso il pieno Atlantico (coadiuvato anche dalla MJO) e successivamente verso l'Europa occidentale.
Tutto ciò andrà a "scontrarsi" col pattern a 2 onde preesistente il quale forzerà verosimilmente un abbassamento del fronte polare e la possibilità dell'apertura di una fase polare-marittima dopo il 22-24 gennaio.
Ma questo è materiale da analisi modelli
 




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Messaggio Re: Monitoraggio Teleconnessioni E Andamenti Meteoclimatici

#100  il fosso Ven 17 Gen, 2025 19:53

Come preannunciato proverò a spiegare come realmente funzionano le interazioni fra i piani isobarici del VP, specie tra VPT e VPS.

Il CONDIZIONAMENTO da stratosfera non esiste come forzante in grado di incidere, in maniera direttamente proporzionale alla sua forza, esiste come INFLUENZA, ma esiste, SEMPRE, in qualunque situazione di forza o debolezza del VPS ... nei paper scientifici si trova descritta per le fasi EXTREME (strong/weak) perché quella che è la "normale" ingerenza delle vorticità potenziali stratosferiche sulle vorticità troposferiche, diventa percentualmente importante nei grandi vortici che riescono a sincronizzarsi con vorticità analoghe in troposfera.

In pratica, la stratosfera NON PUO' influire sulla troposfera in senso generale, ha gradiente termico inverso e densità enormemente inferiore, è la troposfera che con le sue azioni Rossby (onda negativa e onda positiva di risposta) trasmette quantità di moto e calore verso la stratosfera.

Nei vortici non c'è trasmissione di calore, un vortice è una "depressione" nell'aria, lo dovete immaginare come un’avvallamento semisferico in un altopiano (per es la tropopausa) ... QUINDI un vortice forte stratosferico va a incidere sulla tropopausa con una ansa depressa e questa ovviamente avrà un qualche tipo di ingerenza con ciò che accade sotto, specie nelle fasi in cui le anse “combaciano” con i grandi vortici troposferici… ecco dove sta il “condizionamento", è una ingerenza nell'equilibrio della tropopausa ... ma ciò avviene sempre, per ogni vortice, anche nel caso di VP weak estremo, sono le due vorticità a creare trasmissione attraverso la tropopausa in caso di  sincronizzazione con vorticità troposferiche.

Allora uno Extreme strong vortex event avviene quando abbiamo un VPS estremo e con asse centrale, e l'ansa in tropopausa va a sincronizzarsi con vorticità troposferica… questo dunque può avvenire solo centralmente o molto vicino al Polo geografico, perché i vortici dislocati dal centro non sono stabili, oscillano e si muovono, creando attriti e intercicloni, e solo temporaneamente possono “combaciare” con influenze da VPS
Di norma infatti accade che NON c'è sincronismo perché gli attriti che ci sono in troposfera non consentono un vortice polare stabile…


Insomma, spero si capisca almeno qualcosa; in pratica condizionamento teorico esiste sempre, le vorticità sono veicoli di "connessione" tropo-strato. Gli studi menzionano le fasi estreme in cui le vorticità diventano sincroniche per lungo tempo, vuol dire flussi molto anomali negativi su tutta la fascia tropo-stratosferica ... non è facile, le cose dipendono da tanti fattori e molti sono anche casuali, come trova la trasmissione di un onda trasmettendosi in strato, come stanno fluendo i flussi in strato .. molto difficile , ma penso che a grandi linee possiate intuire come possano agire i moti caotici sui vari piani, e come sommariamente avvolte possano allinearsi verticalmente.

Allineandosi il vortice si approfondisce e accelera, e ciò porta un concentramento di massa verso il polo; così subisce sempre minori inserimenti di flussi destabilizzanti verso il suo core, dall’esterno verso l’interno, cioè dalla cintura tropicale alle varie altezze, verso il centro… e anche sempre minori attriti interni alle varie altezze, perché i vortici artici tendono a raggrupparsi fino a formare un unica massa priva di intercicloni…

Così il VP ormai stabile, fa quello che fanno i vortici barotropi (lo vediamo spesso nei cut-off), ruotano su loro stessi alimentandosi del differenziale termico-barico tra il centro e l’esterno, finché l’equilibrio termo-dinamico non viene rotto, nel caso del VP dall’’avanzare della stagione…

Le varie soglie di cui parlano nei forum riguardano il fatto che "statisticamente" le fasi di strong vortex mostrano il superamento di quelle soglie .. NON DICONO il contrario, NON succede NIENTE se si superano tali soglie, NIENTE di definito, NON SCATTA NESSUNA condizione diversa…
Semplicemente si sta nella condizione minima statistica per poter avere un evento estremo, ma la maggior parte delle volte NON SI HA stabilizzazione, si hanno solo fasi transitorie di influenza, e ovviamente più a lungo permane la condizione di VPS estremo, più è probabile che ad un certo punto i due piani trovino equilibrio.
Ma semplicemente perché ovviamente maggiore è la durata, maggiori sono le probabilità di sincronismo, ASSOLUTAMENTE NON perché il VPS estremo rende automaticamente forza al VPT, questa è una cazzata gigantesca che circola da anni nei forum, e che continua a farlo nonostante le decine di studi che possono essere letti sull’argomento, o anche semplicemente la possibilità di consultare le rianalisi sugli andamenti passati nelle dinamiche T-S.

Questi i principali elementi che regolano le dinamiche di interazione, poi ci sono anche altri fattori  secondari che ora proverò a spiegare, ma prima  vorrei fare alcuni esempi storicamente rilevanti, di superamento di soglia NAM, o accadimento di low flux event, nei quali il VP ha successivamente mostrato  evoluzioni anche diametralmente opposte…

img_8165

Inverno 19/20; Qui un esempio di VP estremo. Vedete come un VPT molto forte ha causato una progressivo approfondimento di VPS, ma si è dovuti arrivare a febbraio per avere una colonna “solidale”… quindi una lunga fase AO+…
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Inverno 13/14; due fasi di VPT forte tra novembre e dicembre, che hanno portato a superamento di soglia NAM, ma il VPT  guarda un po’ manco s’è accorto dopo le fasi forti, a “ballato” neutro-negativo…

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Inverno 15/16; qui abbiamo un esempio di come un VP estremo possa comunque cedere di schianto… Dicembre con colonna solidale che fa credere ad una lunga stabilizzazione, invece a Gennaio AO negativissima!!!… questo anno è molto didattico perché il VPS rimane medio/forte, e si leggono molto bene le fasi di influenza transitoria che possono accadere con VPT dinamico che temporalmente ha fasi di accentramento… questo è anche tipico di ENSO+, ma non mettiamo troppa carne al fuoco

Ora due esempi importanti, perché impressi nella memoria orticellistica collettiva;

img_8162

Inverno 11/12…VPT forte con fasi di colonna solidale ad inizio inverno, poi MMW displacement… e ricordiamo tutti come andò anche da noi…
 img_8174

Inverno 04/05… VPS estremo, con fasi di colonna solidale, ma il VPT “se ne sbatte” e rimane molto dinamico con fasi di AO molto negativa… e anche qui penso che in molti ricordano come andò anche da noi… questo anno è molto didattico anche perché fa capire le potenzialità di inverni con VPS forte e VPT dinamico… farò una parentesi anche su questo punto.
 
 Insomma abbiamo visto come non esistano soglie…le cose vanno osservate SEMPRE, senza preconcetti… e avrei potuto fare tanti altri esempi…

Dicevo sopra, va chiarito anche un altro punto. Spesso mi avrete sentito nominare un VPS forte come "pericoloso", non solo perché può andare a colonna solidale se il VPT “collabora” ma anche perché le sue linee zonali possono più facilmente contrastare le trasmissioni d'onda (moto e calore) verso la medio-alta stratosfera e quindi fanno da "impedimento" per lo sviluppo e amplificazione d'onda ... quindi più facilmente possono portare a smorzamento delle attività d'onda fino ANCHE a situazione estrema ... ma di solito questo avviene dopo una lunga fase di una troposfera poco dinamica che manda pochi scossoni in stratosfera ... l'esempio classico del 2020 con oltre un mese di AO+ troposferica e bassi flussi ... e a febbraio si entrò in fase estrema ... fino a tutto aprile, e ci furono dei sobbalzi troposferici solo dopo metà aprile ..

Ma abbiamo visto come nel 2005 nonostante il superamento di quelle ca**o di soglie fin da metà dicembre, e con permanenza di VPS forte, non si raggiunse MAI condizione estrema perché la troposfera continuò a essere dinamica e non consentì il placarsi delle attività d'onda, anzi, da metà gennaio, come ricordiamo, queste si amplificarono colpendoci ripetutamente.

Qui l’altra parentesi. Un VPS estremo è pericoloso, ma ha anche grandi potenzialità (2005…) perché mantenendo tese le linee zonali, e amplificando i vortici troposferici per temporanee influenze, donano forza dinamica al VPT, che in caso di estensione d’onda si trasmette come massiccia estrusione artica… insomma gli affondi artici possono essere più estesi ed insistenti…

Parentesi sulla MJO. Anche qui siamo soliti usare gli schemi di anomalie che emergono come segnali di risposta alle varie fasi in determinati stati ENSO.
Ma dobbiamo essere consapevoli che:

1. Gli schemi di anomalia sono il risultato della somma di anomalie che possono avere distribuzione molto differente dal risultato (es. due casi di NAO opposta sommati danno NAO neutra…)
2. Gli schemi di anomalie riguardano un set di dati molto limitato (alcuni decenni sono nulla rispetto all’infinita variabilità delle forzanti meteo/climatiche), quindi tocca essere fortunati per avere esempi attinenti allo schema teleconnettivo corrente…

Quindi va principalmente osservato come intensità e posizione di incidenza…

Insomma non abboccate alle leggende forumistiche, la Natura NON ha soglie, siamo noi che guardiamo statisticamente le cose e sappiamo che QUANDO avvengono queste soluzioni estreme troveremo che quelle soglie sono state superate, ma NON è vero il contrario, il superamento di una soglia, o una certa statistica, non ci dicono niente se non osserviamo le situazioni di contorno…
di più non so' che dirvi, sono innumerevoli le volte che abbiamo superato NAM 1,5 e non è successo proprio niente, idem con i flussi bassi a -5,5 ecc.. ecc... la Natura è molto variabile e imprevedibile, NON HA SOGLIE!
Non accettate schemi precostituiti che non siano le leggi della fisica atmosferica conosciute e usate dalla Scienza !


Parentesi sull’inverno attuale.
Certamente abbiamo un  “pericolo” di stabilizzazione, certamente non veniamo da anni favorevoli, ma abbiamo visto le potenzialità di accoppiata VPS forte/VPT dinamico…
Io suggerisco di osservare, senza preconcetti o aspettative di nessun tipo.
Spero che apprezzerete sto pipponne
È stata una faticaccia, ma non tornerò più sull’argomento, chi vuole capire capirà  
 




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Messaggio Re: Monitoraggio Teleconnessioni E Andamenti Meteoclimatici

#101  Frosty Ven 17 Gen, 2025 20:29

Mamma mia Paolo ...che spettacolo! Grazie di tutto
 



 
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Messaggio Re: Monitoraggio Teleconnessioni E Andamenti Meteoclimatici

#102  alias64 Ven 17 Gen, 2025 21:07

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Messaggio Re: Monitoraggio Teleconnessioni E Andamenti Meteoclimatici

#103  andrea75 Ven 17 Gen, 2025 21:30

Grazie Paolo!
 




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Messaggio Re: Monitoraggio Teleconnessioni E Andamenti Meteoclimatici

#104  Olimeteo Sab 18 Gen, 2025 00:38

"Sto pippone" e "ste c___o di soglie" "ad artem" per "inscatolare ciò che è fluido" sono ben accette.

Una curiosità: laddove apri "un'altra parentesi" fai riferimento anche ai casi cosiddetti di "riflessione d'onda"? Tipo quello accaduto in questo periodo nel nordest America?

Passando alla spicciola statistica - ma in tal caso è materia più accetta - quanto è veritiera la correlazione che più e più volte ho sentito chiamata in causa anche dai Nucera "et alii"? Ovvero che anche in casi di ESE WARM conclamato (e split) le ripercussioni per le nostre lande sono percentualmente scarse? Non so se sono stato chiaro.
 



 
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Messaggio Re: Monitoraggio Teleconnessioni E Andamenti Meteoclimatici

#105  Carletto89 Sab 18 Gen, 2025 14:35

Sempre grande Paolo! Contributo di gran livello! Grazie davvero
 



 
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