Ho sempre temuto il giorno in cui mi sarei avvicinato all'amato cucuzzolo per paura di come lo avrei potuto trovare, ferito nello spirito e nel corpo.
Nel corpo è indubbiamente ferito, quasi con un colpo letale ma nello spirito le cose son ben diverse. Quest'ultimo aspetto, legato più alla natura che all'umano compiuto, non è molto dissimile da quanto si poteva osservare fino a prima del terremoto.
A chi dice che "il tempo si è fermato" mi preme far notare come solo l'opera economica dell'uomo si sia (temporaneamente) arrestata mentre da un punto di vista naturale assolutamente nulla è cambiato se non quella enorme voragine aperta sul fianco norcino del Vettore.
Continua a nevicare a Castelluccio, continua ad esserci il sole, continua ad esserci la spaventosa differenza termica tra paese e e piana. Una piana ieri straordinariamente coperta di neve e rilucente vita.
Vi allego alcuni scatti realizzati con Canon Eos 6D ed obiettivi Canon 17-40 F4 dotato di lente polarizzata, obiettivo Canon 135mm f2 e con il cellulare Samsung Galaxy Note9. Ho lasciato i metatadi negli exiff contenenti pure le correzioni il LR se avete curiosità di spulciare. Almeno un click per allargarle concedeteglielo















