Si tratta di una configurazione molto classica e pericolosa, per tre ordini di motivi: 1) La sua estrema imprevedibilità; 2) La ristrettezza delle aree colpite; 3) I forti venti causati nelle aree non interessate, destinati ad acuire fortemente gli eventuali stati di sofferenza siccitosa del terreno, considerando anche che siamo proprio alla fine della stagione asciutta.
Ecco alcune mappe di stamattina:
La parte più fredda dell'asse di saccatura (comunque una -20, roba da metà agosto) si tiene prudentemente a Nord delle Alpi:
Visto dove rimane l'aria fredda, ritengo che più che una Genova Low avremo una Padana Low, anche se GFS ancora non si sbilancia troppo
Ed ecco il siluro balearico, colto non nel momento della partenza, ma dell'azione più acuta sulle regioni centrali italiane, nel pomeriggio di domenica. C'è da scommettere sul fatto che le zone maggiormente colpite dal landfall cambieranno, e di molto, ad ogni run.