venerdì, gennaio 15, 2010
By Web & Books
http://www.ternimagazine.it/11356/c...-no-grazie.html

In attesa che venga resa nota ufficialmente la lista con i siti che ospiteranno le centrali nucleari elaborata dal Cnen su incarico del Governo, cominciano già ad arrivare le reazioni dell’opposizione politica all’ipotesi sempre più concreta di un’ulteriore area nel Lazio oltre a Montalto di Castro, indicata come possibile “candidata”.Si tratta della zona tra Orte e Magliano Sabina già indicata in una lista stilata qualche tempo fa sempre dal Comitato nazionale per l‘energia nucleare ritenuta idonea per l’abbondanza di acqua necessaria al funzionamento dell’impianto, essendo quella dove confluiscono i fiumi Tevere e Nera.A riferirlo i senatori Pd Francesco Ferrante e Roberto Della Seta che hanno già preannunciato un’interrogazione parlamentare urgente al ministro Scajola: “Durante il “question time” di martedì alla Camera, il governo, rispondendo a un’interrogazione di Ermete Realacci, si è rifiutato di indicare l’elenco dei siti nucleari, preoccupato per gli effetti sulle prossime elezioni regionali, ma non ha smentito che la lista in via di predisposizione ricalchi quella definita a suo tempo dal Cnen. Ciò significa molto semplicemente che degli oltre 40 siti della mappa nucleare dell’Italia, almeno due si trovano nel Lazio: uno è la zona costiera di Montalto di Castro, già scelta trent’anni fa per costruire una centrale atomica, l’altro e’ l’area alla confluenza del Tevere e del Nera tra Orte e Magliano Sabina. In base alla mappa stilata a suo tempo dal Cnen, questi due siti soddisfano i requisiti richiesti dal nucleare, a cominciare dall’ampia disponibilità di risorse idriche.” “Sapevamo che anni fa il Cnen aveva individuato Orte tra i possibili siti, – ha dichiarato il sindaco Primieri – ma già allora la mancanza di spazio utile alla realizzazione della centrale aveva allontanato dalle nostre menti la possibilità che questa venisse realizzata sul territorio ortano. Arrivando ai giorni nostri – puntualizza il primo cittadino – non ci risulta che l’attuale Governo abbia scelto ancora una volta Orte come possibile sito per una centrale nucleare. C’è un problema oggettivo di spazio di realizzazione della suddetta centrale, per questo non crediamo che sia possibile che quella zona sia stata nuovamente individuata come papabile dal Governo”.
“Questo annuncio non desta la nostra preoccupazione – continua il discorso il vicesindaco Francesco Galli –. La zona indicata dall’assessore Regionale oltre a non fornire lo spazio necessario per la realizzazione dell’opera, è posta sotto un vincolo di inedificabilità assoluta. La zona è protetta da un vincolo idrogeologico poiché risulta essere sotto gli argini del Tevere. L’area in questi anni è stata più volte vittima di alluvioni e per questo anche all’amministrazione non è stato permesso di realizzare nulla in quella zona. Per questo motivo crediamo che l’ipotesi di costruire una centrale nucleare in quella zona sia pura fantascienza”.