cmq sono in molti a ribadire le stesse cose...ho appena sentito un giornalista che parlava dell'effetto sole sul clima, ma a differenza delle altre volte in cui si parlava del riscaldamento globale, pra si parla di raffreddamento globale...boh!!
cmq OFF TOPIC[color=#ffffff] non so come si metta un video da youtube...quale ID devo mettere??grazie ;)
Quando guardi un video su youtube il codice ti appare direttamente sulla barra degli indirizzi principale....Quella in cima del tuo browser :bye:
Nfatti non se fa così :mrgreen:
Devi mettere mettere il codice quello che nella pagina di yuotube sta accanto all finestrella del video a destra ed è chiamato EMBEDED... ti copi tutto quel codice, poi premi il tasto YOUTUBE qui nel forum e ce lo incolli dentro.
Devi mettere mettere il codice quello che nella pagina di yuotube sta accanto all finestrella del video a destra ed è chiamato EMBEDED... ti copi tutto quel codice, poi premi il tasto YOUTUBE qui nel forum e ce lo incolli dentro.
Nulla di più semplice 8))
E infatti devo correggerti tutti i video di Youtube che inserisci! :lool:
Allora, mettiamo fine a 'sta cosa. Ha detto bene Klaus, ma cerco di semplificare: quando aprite i video di You tube avrete un indirizzo nella barra del browser simile a questo:
In pratica, l'ID che dovete inserire dentro la finestrella che vi appare quando cliccate nel tastino You Tube ( ) è quello che segue dopo il segno "uguale" (=), in questo caso questo qui:
Devi mettere mettere il codice quello che nella pagina di yuotube sta accanto all finestrella del video a destra ed è chiamato EMBEDED... ti copi tutto quel codice, poi premi il tasto YOUTUBE qui nel forum e ce lo incolli dentro.
Nulla di più semplice 8))
E infatti devo correggerti tutti i video di Youtube che inserisci! :lool:
Allora, mettiamo fine a 'sta cosa. Ha detto bene Klaus, ma cerco di semplificare: quando aprite i video di You tube avrete un indirizzo nella barra del browser simile a questo:
In pratica, l'ID che dovete inserire dentro la finestrella che vi appare quando cliccate nel tastino You Tube ( ) è quello che segue dopo il segno "uguale" (=), in questo caso questo qui:
N'è più semplice copiarci direttamente l'EMBEDED che funzia alla grande lo stesso?!
no, noi ci mettiamo a fare i ghirigori... selezione quello, deseleziona quell'altro.... ed ecco che ci appare un filmato porno :roftl1: :roftl1: :roftl1: :roftl1:
N'è più semplice copiarci direttamente l'EMBEDED che funzia alla grande lo stesso?!
no, noi ci mettiamo a fare i ghirigori... selezione quello, deseleziona quell'altro.... ed ecco che ci appare un filmato porno :roftl1: :roftl1: :roftl1: :roftl1:
No, non funzia per niente.. :) Il codice HTML qui è disabilitato per motivi di sicurrezza, quindi occorre lavorare per forza con i BBCode, ma copiare e incollare un numeretto non mi pare una cosa così complessa. :P
N'è più semplice copiarci direttamente l'EMBEDED che funzia alla grande lo stesso?!
no, noi ci mettiamo a fare i ghirigori... selezione quello, deseleziona quell'altro.... ed ecco che ci appare un filmato porno :roftl1: :roftl1: :roftl1: :roftl1:
No, non funzia per niente.. :) Il codice HTML qui è disabilitato per motivi di sicurrezza, quindi occorre lavorare per forza con i BBCode, ma copiare e incollare un numeretto non mi pare una cosa così complessa. :P
A me funziona sempre con gli embeded, e ultimamente (dopo i continui insulti) li controllo sempre i video prima di inviarli sul forum per vedere se funzionano... e funzionano!!!
Titolo: Re: CLIMA: Si Va Verso Il Freddo? Una Nuova PEG?......
grazie...ora per ritornare OT propongo qst video...non so quanti di voi l'abbiano già visto...cmq ripete sempre le cose che abbiamo già detto, ma è cmq interessante...se avete tempo dateci un'occhiata... ;) YouTube Link
:bye: :bye:
ps:ce ne sono anche altri di de angelis..io non lo conosco e sinceramente non so se vi troverete d'accordo con lui ;)
Titolo: Re: CLIMA: Si Va Verso Il Freddo? Una Nuova PEG?......
oooooooooooops........... :blink: :( :(
Il Sole "malato" si rianima con macchie e tempeste
Gli studiosi: il ciclo della stella sta riprendendo. Il “vento” investe il campo magnetico terrestre
INAF - OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI TORINO
Finalmente sul Sole sono apparse le prime macchie solari, chiaro segno dell'inizio di un nuovo ciclo.
Tutto, quindi, nonostante i recenti allarmismi su un indebolimento dell'attività solare, sembra rientrare nella normalità. Una normalità relativa, comunque, in quanto in un passato relativamente recente una diminuzione dell'attività solare (le macchie solari scomparvero), iniziata intorno alla metà del XVII secolo e terminata una settantina di anni dopo, provocò sul nostro pianeta una mini-glaciazione con un abbassamento medio della temperatura di circa 2 gradi. Un fenomeno che, come si è già verificato in passato, potrebbe ancora accadere in futuro.
Da oltre un secolo e mezzo è noto che la nostra stella non è un oggetto stabile e immutabile, ma che la sua attività varia con un periodo la cui ciclicità non è strettamente regolare, ma è compresa tra i 10 e i 12 anni. È il cosiddetto «ciclo solare», di cui è responsabile il campo magnetico che permea la struttura del Sole stesso. Nel corso di questo ciclo il numero medio di macchie solari varia tra un massimo e un minimo. Durante il periodo di minimo dell'attività possono anche trascorrere alcuni mesi senza che sia visibile alcuna macchia (come è successo negli ultimi mesi), mentre durante il massimo è possibile osservare la presenza contemporanea di diversi grandi gruppi di macchie.
Il «numero di Wolf»
Questa regolarità nel comportamento delle macchie solari venne notata per la prima volta verso la fine della metà dell'Ottocento dal tedesco Heinrich Schwabe, ma fu studiato in maniera più sistematica negli anni successivi dall'astronomo svizzero Rudolf Wolf, che introdusse il cosiddetto «numero di Wolf», sul quale, anche adesso, si basa la caratterizzazione dell'attività solare. Questo numero viene calcolato moltiplicando per 10 il numero di gruppi di macchie presenti sul disco solare, aggiungendovi poi il numero di macchie presenti in tutti i gruppi.
L'attività solare si manifesta in svariati modi, oltre alla variazione del numero di macchie, e molti fenomeni osservabili sulla nostra stella manifestano variazioni cicliche undecennali, tra cui la frequenza dei «brillamenti», espulsioni di massa dalla corona solare: sono tutti fenomeni, come le macchie, connessi all'attività magnetica del Sole. All'aumentare di questa attività corrisponde un incremento nella frequenza di aurore nelle regioni polari del nostro pianeta. I dati raccolti dalla sonda «Ulysses» ci dicono che il campo magnetico solare si sta indebolendo e, se questo trend dovesse continuare, il flusso di raggi cosmici sarebbe meno schermato e questo produrrebbe un aumento delle nubi nell'atmosfera terrestre. È stato infatti dimostrato che i raggi cosmici, ionizzando le molecole dell'atmosfera del nostro pianeta contribuiscono alla formazione delle nubi. Ad un campo magnetico più debole corrisponderebbe, quindi, un maggiore flusso di raggi cosmici con un conseguente aumento di nubi, le quali contribuirebbero a riflettere nello spazio una maggiore quantità di energia solare, bilanciando di conseguenza, almeno in parte, il riscaldamento indotto dalle attività antropiche.
I dati a disposizione e le conoscenze sulle interazioni tra i raggi cosmici, il campo magnetico solare e la loro influenza sul nostro pianeta, sono, tuttavia, ancora così scarse e incerte che trarre adesso delle conclusioni è per lo meno prematuro.
Il Sole "malato" si rianima con macchie e tempeste
Gli studiosi: il ciclo della stella sta riprendendo. Il “vento” investe il campo magnetico terrestre
INAF - OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI TORINO
Finalmente sul Sole sono apparse le prime macchie solari, chiaro segno dell'inizio di un nuovo ciclo.
Tutto, quindi, nonostante i recenti allarmismi su un indebolimento dell'attività solare, sembra rientrare nella normalità. Una normalità relativa, comunque, in quanto in un passato relativamente recente una diminuzione dell'attività solare (le macchie solari scomparvero), iniziata intorno alla metà del XVII secolo e terminata una settantina di anni dopo, provocò sul nostro pianeta una mini-glaciazione con un abbassamento medio della temperatura di circa 2 gradi. Un fenomeno che, come si è già verificato in passato, potrebbe ancora accadere in futuro.
Da oltre un secolo e mezzo è noto che la nostra stella non è un oggetto stabile e immutabile, ma che la sua attività varia con un periodo la cui ciclicità non è strettamente regolare, ma è compresa tra i 10 e i 12 anni. È il cosiddetto «ciclo solare», di cui è responsabile il campo magnetico che permea la struttura del Sole stesso. Nel corso di questo ciclo il numero medio di macchie solari varia tra un massimo e un minimo. Durante il periodo di minimo dell'attività possono anche trascorrere alcuni mesi senza che sia visibile alcuna macchia (come è successo negli ultimi mesi), mentre durante il massimo è possibile osservare la presenza contemporanea di diversi grandi gruppi di macchie.
Il «numero di Wolf»
Questa regolarità nel comportamento delle macchie solari venne notata per la prima volta verso la fine della metà dell'Ottocento dal tedesco Heinrich Schwabe, ma fu studiato in maniera più sistematica negli anni successivi dall'astronomo svizzero Rudolf Wolf, che introdusse il cosiddetto «numero di Wolf», sul quale, anche adesso, si basa la caratterizzazione dell'attività solare. Questo numero viene calcolato moltiplicando per 10 il numero di gruppi di macchie presenti sul disco solare, aggiungendovi poi il numero di macchie presenti in tutti i gruppi.
L'attività solare si manifesta in svariati modi, oltre alla variazione del numero di macchie, e molti fenomeni osservabili sulla nostra stella manifestano variazioni cicliche undecennali, tra cui la frequenza dei «brillamenti», espulsioni di massa dalla corona solare: sono tutti fenomeni, come le macchie, connessi all'attività magnetica del Sole. All'aumentare di questa attività corrisponde un incremento nella frequenza di aurore nelle regioni polari del nostro pianeta. I dati raccolti dalla sonda «Ulysses» ci dicono che il campo magnetico solare si sta indebolendo e, se questo trend dovesse continuare, il flusso di raggi cosmici sarebbe meno schermato e questo produrrebbe un aumento delle nubi nell'atmosfera terrestre. È stato infatti dimostrato che i raggi cosmici, ionizzando le molecole dell'atmosfera del nostro pianeta contribuiscono alla formazione delle nubi. Ad un campo magnetico più debole corrisponderebbe, quindi, un maggiore flusso di raggi cosmici con un conseguente aumento di nubi, le quali contribuirebbero a riflettere nello spazio una maggiore quantità di energia solare, bilanciando di conseguenza, almeno in parte, il riscaldamento indotto dalle attività antropiche.
I dati a disposizione e le conoscenze sulle interazioni tra i raggi cosmici, il campo magnetico solare e la loro influenza sul nostro pianeta, sono, tuttavia, ancora così scarse e incerte che trarre adesso delle conclusioni è per lo meno prematuro.
fonte lastampa.it
:evil: :evil: :evil: :evil: :evil:
Cavolate, niente segni di risveglio del sole, solo un piccolo incremento di attività come già accaduto nei mesi scorsi.
Ora l'attività va dinuovo diminuendo, il sole è più in letargo di un orso a Gennaio.
Si punta a battere i 240gg senza macchie del 1954, attualmente sono 210gg. Non sò se vi fà ricordare qualcosa quella data, deve essre successo qualcosa un paio d'anni dopo 8)) 8))
Il Sole "malato" si rianima con macchie e tempeste
Gli studiosi: il ciclo della stella sta riprendendo. Il “vento” investe il campo magnetico terrestre
INAF - OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI TORINO
Finalmente sul Sole sono apparse le prime macchie solari, chiaro segno dell'inizio di un nuovo ciclo.
Tutto, quindi, nonostante i recenti allarmismi su un indebolimento dell'attività solare, sembra rientrare nella normalità. Una normalità relativa, comunque, in quanto in un passato relativamente recente una diminuzione dell'attività solare (le macchie solari scomparvero), iniziata intorno alla metà del XVII secolo e terminata una settantina di anni dopo, provocò sul nostro pianeta una mini-glaciazione con un abbassamento medio della temperatura di circa 2 gradi. Un fenomeno che, come si è già verificato in passato, potrebbe ancora accadere in futuro.
Da oltre un secolo e mezzo è noto che la nostra stella non è un oggetto stabile e immutabile, ma che la sua attività varia con un periodo la cui ciclicità non è strettamente regolare, ma è compresa tra i 10 e i 12 anni. È il cosiddetto «ciclo solare», di cui è responsabile il campo magnetico che permea la struttura del Sole stesso. Nel corso di questo ciclo il numero medio di macchie solari varia tra un massimo e un minimo. Durante il periodo di minimo dell'attività possono anche trascorrere alcuni mesi senza che sia visibile alcuna macchia (come è successo negli ultimi mesi), mentre durante il massimo è possibile osservare la presenza contemporanea di diversi grandi gruppi di macchie.
Il «numero di Wolf»
Questa regolarità nel comportamento delle macchie solari venne notata per la prima volta verso la fine della metà dell'Ottocento dal tedesco Heinrich Schwabe, ma fu studiato in maniera più sistematica negli anni successivi dall'astronomo svizzero Rudolf Wolf, che introdusse il cosiddetto «numero di Wolf», sul quale, anche adesso, si basa la caratterizzazione dell'attività solare. Questo numero viene calcolato moltiplicando per 10 il numero di gruppi di macchie presenti sul disco solare, aggiungendovi poi il numero di macchie presenti in tutti i gruppi.
L'attività solare si manifesta in svariati modi, oltre alla variazione del numero di macchie, e molti fenomeni osservabili sulla nostra stella manifestano variazioni cicliche undecennali, tra cui la frequenza dei «brillamenti», espulsioni di massa dalla corona solare: sono tutti fenomeni, come le macchie, connessi all'attività magnetica del Sole. All'aumentare di questa attività corrisponde un incremento nella frequenza di aurore nelle regioni polari del nostro pianeta. I dati raccolti dalla sonda «Ulysses» ci dicono che il campo magnetico solare si sta indebolendo e, se questo trend dovesse continuare, il flusso di raggi cosmici sarebbe meno schermato e questo produrrebbe un aumento delle nubi nell'atmosfera terrestre. È stato infatti dimostrato che i raggi cosmici, ionizzando le molecole dell'atmosfera del nostro pianeta contribuiscono alla formazione delle nubi. Ad un campo magnetico più debole corrisponderebbe, quindi, un maggiore flusso di raggi cosmici con un conseguente aumento di nubi, le quali contribuirebbero a riflettere nello spazio una maggiore quantità di energia solare, bilanciando di conseguenza, almeno in parte, il riscaldamento indotto dalle attività antropiche.
I dati a disposizione e le conoscenze sulle interazioni tra i raggi cosmici, il campo magnetico solare e la loro influenza sul nostro pianeta, sono, tuttavia, ancora così scarse e incerte che trarre adesso delle conclusioni è per lo meno prematuro.
fonte lastampa.it
:evil: :evil: :evil: :evil: :evil:
Cavolate, niente segni di risveglio del sole, solo un piccolo incremento di attività come già accaduto nei mesi scorsi.
Ora l'attività va dinuovo diminuendo, il sole è più in letargo di un orso a Gennaio.
Si punta a battere i 240gg senza macchie del 1954, attualmente sono 210gg. Non sò se vi fà ricordare qualcosa quella data, deve essre successo qualcosa un paio d'anni dopo 8)) 8))
sei sempre mitico.. :D magari avessimo un nuovo 1956.... :lol: :lol:
Titolo: Re: CLIMA: Si Va Verso Il Freddo? Una Nuova PEG?......
Grazie per il mitico :inchino: ma a parte gli scherzi, quegl'anni sono un bel esempio sull'influenza dell'attività solare sul clima. Infatti non ci fù solo quel fantastico evento per l'Italia, ma fù un anno molto freddo a livello globale :bye:
Titolo: Re: CLIMA: Si Va Verso Il Freddo? Una Nuova PEG?......
Resuscito questo topic per una notizia di una certa rilevanza;
Dopo aver dato timidi segni di risveglio nelle scorse settimane, il sole è tornato in letargo profondo facendo segnare fin ora 9 gg consecutivi spotless, inoltre, ad ora, il flusso solare è il più basso in assoluto da inizio minimo :ok:
Sembra che questo minimo voglia abbattere altri record :bye:
Resuscito questo topic per una notizia di una certa rilevanza;
Dopo aver dato timidi segni di risveglio nelle scorse settimane, il sole è tornato in letargo profondo facendo segnare fin ora 9 gg consecutivi spotless, inoltre, ad ora, il flusso solare è il più basso in assoluto da inizio minimo :ok:
Sembra che questo minimo voglia abbattere altri record :bye:
ma questi timidi segni di risveglio avranno avuto qualche effetto o si possono considerare solo "briciole"?cioè...le macchie solari si può dire che hanno interrotto il minimo oppure non sono state prese in considerazione quasi per niente? :bye:
Resuscito questo topic per una notizia di una certa rilevanza;
Dopo aver dato timidi segni di risveglio nelle scorse settimane, il sole è tornato in letargo profondo facendo segnare fin ora 9 gg consecutivi spotless, inoltre, ad ora, il flusso solare è il più basso in assoluto da inizio minimo :ok:
Sembra che questo minimo voglia abbattere altri record :bye:
ma questi timidi segni di risveglio avranno avuto qualche effetto o si possono considerare solo "briciole"?cioè...le macchie solari si può dire che hanno interrotto il minimo oppure non sono state prese in considerazione quasi per niente? :bye:
Il minimo non si è mai interrotto, l'attività solare all'interno di un minimo, non è mai stazionaria, ma ha fluttuazioni continue. Così capitano periodi senza macchie alternati ad altri con lieve ripresa del flusso solare e comparsa di sparute macchie. Il timore era che questo temporaneo incremento fosse il preludio ad una decisa ripresa dell'attività solare, con l'avvio del ciclo 24, cosa che non è avvenuta e il fatto che il flusso si sia tornato così blando, facendo segnare il valore più basso da inizio minimo, fa ben sperare per un ancora lungo periodo di quiete.
:bye:
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