#361 enniometeo Gio 26 Dic, 2019 13:05
La prima nevicata della stagione  spero in almeno 5cm...
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#362 and1966 Gio 26 Dic, 2019 13:20
Non bastavano 100 km più a nord, ne servivano mille. È una irruzione fredda che non porterà fenomeni in Umbria, tranne forse 4 fiocchi in croce sui crinali dei Sibillini.
Come la fotografano i modelli adesso, sì. Ma confido in qualche positivo aggiustamento. Non sarebbe la prima volta che con queste configurazioni ci scappa la sorpresa.
Starei poi attento sul fatto che si tratta della prima strisciata fredda su un Adriatico che quest'anno è più caldo degli altri anni
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#363 Olimeteo Gio 26 Dic, 2019 13:53
Giaime,dicevo proprio quello:l'aria più fredda è certamente l'artico continentale poi l'artico marittima (Svalbard o giù di lì) e poi ci sono le arie polari.Volevo solo differenziare per Jony le arie polari da quelle artiche.Probabilmente ci capiamo male sull'utilizzo delle nomenclature.Io ho sempre utilizzato artico-marittima e artico-continentale(la più fredda) per le arie più fredde.Per Zerogradi:con tda (mi sembra fosse già stato usato l'acronimo,non voglio essere criptico) si intende "anomalia della tropopausa dinamica" ma credo sia poca roba nella fattispecie.
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#364 MilanoMagik Gio 26 Dic, 2019 14:04
Per due fiocchi sabato sera, se sfonda qualcosa....
Sono della tua stessa speranza, con l'est è sempre tutto in bilico, ci sono state molte irruzioni in cui non doveva far nulla e ci è scappata la sorpresa e quelle in cui doveva cadere praticamente certamente e non è caduto nulla... poi con l' ASE è sempre tutto in bilico, molte volte si son formati trenini che non si potevano davvero prevedere in posti altrettanto imprevedibili.
Sinceramente, anche se al 99% non farà nulla sono felicissimo di passare finalmente un nowcasting in compagnia di sat, radar, webcam... anche perché se continuano ad andar così le cose quest'anno chi sa se avremo altri momenti simili per farlo
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#365 Olimeteo Gio 26 Dic, 2019 14:11
Non bastavano 100 km più a nord, ne servivano mille. È una irruzione fredda che non porterà fenomeni in Umbria, tranne forse 4 fiocchi in croce sui crinali dei Sibillini.
. Non dici male. Senza esagerare ma,come dicevo ieri,ci sarebbe voluta una robusta virata per vederne anche qui.Come non possiamo affermare che in questi giorni tutta questa trepidazione su shift ed entrata retrograda non significasse pure speranza in un po' di neve?
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#366 Nico 96 Gio 26 Dic, 2019 14:15
Non bastavano 100 km più a nord, ne servivano mille. È una irruzione fredda che non porterà fenomeni in Umbria, tranne forse 4 fiocchi in croce sui crinali dei Sibillini.
Come la fotografano i modelli adesso, sì. Ma confido in qualche positivo aggiustamento. Non sarebbe la prima volta che con queste configurazioni ci scappa la sorpresa.
Starei poi attento sul fatto che si tratta della prima strisciata fredda su un Adriatico che quest'anno è più caldo degli altri anni
Ciao and, volevo chiederti una domanda. Come mai confidi in qualche positivo aggiustamento? In base alla speranza oppure c'è qualche spiegazione? Grazie mille se risponderai
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#367 Olimeteo Gio 26 Dic, 2019 14:43
Lo stau si attiva se c'è supporto di valide isoterme in quota, cosa che c'è egregiamente solo dai Sibillini in giù, ragione per cui non mi sento di dare per certa nemmeno una fioccata a nord di questa zona...
Sono stufo a livelli inverosimili di questa persistenza configurativa che penalizza il centro nord, da anni!!! 
Lo stau si attiva con buon contributo umido, elevato gradiente barico e giusta direzione di impatto delle correnti sui rilievi, è più efficace con correnti fredde nei bassi strati perché generano maggiore condensazione; il supporto freddo in quota genera convezione, che si manifesta nel così detto ASE e nel più o meno efficace sfondamento dello stau nelle zone sottovento ai rilievi, in questo caso ad ovest dell’Appennino. Sono effetti che spesso si manifestano contemporaneamente, quindi vengono confusi.
Paolo,una domanda:lo stau quanto e per quanto spazio può produrre effetti sottovento ? E tra le 2 situazioni descritte la più proficua è la prima o la seconda( ASE) ? Perché sempre rimango con in testa stau=sopravento e di là ombra e favonizzazione.Scusa l'ingenuità della domanda. Infine,forse più tecnica:una anomalia della tropopausa con sconfinamento di aria secca stratosferica (se è vero ciò che ho letto a riguardo di quel relitto di minimo britannico in discesa rapida da domani:quella L in figura) può innescare e favorire qualcosa visto che poi a ridosso abbiamo tutta quell'aria continentale?
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#368 zeppelin Gio 26 Dic, 2019 15:05
Non sono d'accordo. da fine anni 90 al 2010 circa le rodanate sono state frequenti e l'aria artico marittima ben presente. Dal 2014 in poi l'unico freddo che è arrivato è stato da est, l'aria artico marittima arriva sempre sottoforma di ciofeca. Le nevicate a Roma del 2012 (2 di quelle che dici) sono dovute a un minimo tirrenico a seguito di irruzione da est. Non facciamo confusione tra rodanata con aria artico marittima e minimo tirrenico post irruzione continentale, sono due cose molto diverse come sai bene. 
A Roma l'aria artico-marittima non ce la fa a far nevicare, è troppo bassa e troppo vicina al mare, invece nelle colline interne tipo la mia di solito bastava e succedeva piuttosto spesso. Dal 2013-2014 in poi invece non è più successo, l'unica occasione in cui è riuscito a nevicare con "rodanata" classica (ripeto ancora, niente a che vedere con minimi tirrenici post irruzione continentale modello febbraio 2012 o 2018) è stato il 16 dicembre 2017 in cui ho beccato un temporale che ha tirato giù l'aria fredda in quota e mi ha buttato giù 10 cm circa di neve in 2-3 ore, praticamente una botta di c..o.
Il fatto che il freddo più tosto arrivi da est però è ovvio hai ragione, una questione geografica. 
Non mi confondo Giaime, sono gli schemi barici che sono mutati; ho portato l’esempio dello stau appenninico perché la sua rarefazione è stata davvero sensibile; poi per gli episodi tirrenici “estremi” necessitano per forza di contributo continentale, le masse fredde marittime non saranno mai abbastanza fredde da portare neve in prossimità delle coste medio-basso tirreniche; ma l’aria fredda deve rientrare da ovest insieme al contributo umido tirrenico. Gli episodi da rodano, che davano soddisfazione alle interne tirreniche, erano spesso l’avvio di ciclogenesi mediterranea che poi traslando richiamava aria fredda da est e dava luogo a prolungate fasi di stau. le pulsazioni azzorriane generano sempre risposta dapprima marittima, poi si struttura blocco e avviene il piegamento da NE. Ora il piegamento da est si vede raramente perché di blocchi strutturati se ne vedono veramente pochi. Le fasi più fredde attuali derivano da azioni nord atlantiche in cui brevemente si innestano contributi artici; rari i blocchi prolungati e ancor di più i furono classici piegamenti del blocco. Il Gennaio scorso ne è un esempio estremo, continui afflussi polari marittimi da NW, con brevi innesti artici, solo una veramente meridiana e nessuna da est. Ho perso il conto delle nevicate con accumulo, ma tutte da ovest tranne una, è mai abbondanti come possono essere quelle da stau.
Non dicevo che ti confondevi, figurati, volevo dire di non confondere magari qualcun'altro.  ti metto solo una carta. 25-30 cm di neve con questa situazione a Città della Pieve, aria artico marittima pura senza nessun contributo da est. Succedevano abbastanza spesso tali eventi, anche se di minore entità tra fine anni 90 e i primi anni di questo decennio, negli ultimi anni meno eventi di tale tipo e comunque con isoterme troppo alte per aria meno fredda in origine, il dicembre 2017 fu una botta di c..o dovuta a un temporale con rovesciamento di aria fredda, in zone limitrofe senza il temporale la quota neve rimase 200-300 metri più alta.
In questi ultimi anni invece situazioni molto più frequenti di strisciate da est con sporadici sconfinamenti. Anche il febbraio 2018 fu pura aria polare continentale con innesco di bassa pressione tirrenica e neve ma non una rodanata classica, mentre in effetti l'evento iniziale del 2012, il 31 gennaio-1 febbraio, fu una rodanata con neve abbondante qua in collina (non a Roma e nemmeno nelle pianure più basse dell'Umbria), seguita da Burjan polare continentale e formazione di vari minimi mediterranei con neve a più riprese, episodi più incisivi il 4-5 febbraio e 10-11 febbraio con neve fino a Roma, ma non erano certo rodanate quelle.
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#369 and1966 Gio 26 Dic, 2019 18:17
Non bastavano 100 km più a nord, ne servivano mille. È una irruzione fredda che non porterà fenomeni in Umbria, tranne forse 4 fiocchi in croce sui crinali dei Sibillini.
Come la fotografano i modelli adesso, sì. Ma confido in qualche positivo aggiustamento. Non sarebbe la prima volta che con queste configurazioni ci scappa la sorpresa.
Starei poi attento sul fatto che si tratta della prima strisciata fredda su un Adriatico che quest'anno è più caldo degli altri anni
Ciao and, volevo chiederti una domanda. Come mai confidi in qualche positivo aggiustamento? In base alla speranza oppure c'è qualche spiegazione? Grazie mille se risponderai
Guarda, entra comunque una -6/-7 °C ad 850 hPa, una quasi -30 a 500 con un Adriatico ancora relativamente caldo. Fino ad un' ora fa ero in vetta al m. Cucco, e si vedevano bene i "trenini" nuvolosi che si formano sul mare scorrere verso i Sibillini. Ed ancora siamo all' inizio. Come detto addietro, il 27 dicembre 1984 (od '83, non ricordo bene) vissi un episodio modesto in assoluto, ma piuttosto significativo nella genesi, in un contesto non troppo dissimile da quello previsto.
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#370 Carletto89 Gio 26 Dic, 2019 18:18
Questo che sarebbe? Il jolly d'anno nuovo?
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#371 GiagiMeteo Gio 26 Dic, 2019 18:33
Questo che sarebbe? Il jolly d'anno nuovo?
Una palese rodanata stretta
Comunque GFS 12z buonino, con temperature in media da qui fino a fine run (tranne una parentesi mite il 2/3 gennaio).
In tutto questo il VP è previsto in approfondimento, specialmente tra Groenlandia e Canada.
Se non altro situazione buona per i ghiacci. A questo punto si spera in una bella fase mjo, che lo destabilizzi almeno un po'
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#372 alias64 Gio 26 Dic, 2019 18:47
Questo che sarebbe? Il jolly d'anno nuovo?

passerebbe troppo sul mare..niente da fare..
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#373 MilanoMagik Gio 26 Dic, 2019 19:28
Beh dai, i LAM vedono addirittura trenini fino in romagna, il che mi sembra abbastanza improbabile... stiamo a vedere
In più aggiungo le previsione dell' ASE per niente male:
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Inverno 2014-2015: 1 cm
Inverno 2016-2017: 2 cm
Inverno 2017-2018: 1 cm
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#374 Nico 96 Gio 26 Dic, 2019 19:29
Bhè con reading serale qualcosa ci scappa anche per questa zona
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#375 il fosso Gio 26 Dic, 2019 19:46
Paolo,una domanda:lo stau quanto e per quanto spazio può produrre effetti sottovento ? E tra le 2 situazioni descritte la più proficua è la prima o la seconda( ASE) ? Perché sempre rimango con in testa stau=sopravento e di là ombra e favonizzazione.Scusa l'ingenuità della domanda. Infine,forse più tecnica:una anomalia della tropopausa con sconfinamento di aria secca stratosferica (se è vero ciò che ho letto a riguardo di quel relitto di minimo britannico in discesa rapida da domani:quella L in figura) può innescare e favorire qualcosa visto che poi a ridosso abbiamo tutta quell'aria continentale?
Le rare condizioni da convezione adriatica pura o ASE (non amo questo neologismo, ma è adatto a semplificare) sono molto proficui sulle coste, ma non sfondano molto all’interno, si creano con minimi scarsamente baroclini, strutturati in quota ma poco profondi al suolo, correnti portanti non intense, in modo da non inibire i moti verticali e lo sviluppo di nuclei instabili in mare, si associano a fenomenologia a carattere di rovescio o temporalesca. Le situazioni da stau puro si sviluppano in seno a correnti intense e alla condensazione dell’umidità trasportata per impatto orografico, generano fenomenologia di intensità costante e concentrata sui rilievi e sui versanti esposti, si spingono in versanti sottovento solo in casi di particolare intensità e a poca distanza dai crinali.
La situazione migliore è lo sviluppo di un sistema occluso, o altrimenti per i versanti sottovento è il giusto connubio tra i due; buona baroclinicità della struttura di bassa pressione, con nucleo freddo e vorticoso in quota che si spinge fino si versanti sottovento; nel nostro caso nucleo in quota verso il medio Tirreno, e minimo al suolo in sviluppo a Sud-Est del suddetto.
____________ Bisogna avere in sè il caos per partorire una stella che danzi.
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Ultima modifica di Carletto89 il Gio 26 Dic, 2019 20:04, modificato 2 volte in totale
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