Fortissimo terremoto in Chile: 8.8° Richter e rischio Tsunami
Titolo: Re: Fortissimo terremoto in Chile: 8.8° Richter e rischio Tsunami
Si in effetti è una velocità incompatibile, soprattutto se la paragoniamo ad una zona di rift come può essere quella oceanica di nazca in questione..
Titolo: Re: Fortissimo Terremoto In Chile: 8.8° Richter E Rischio Tsunami
Non ho avuto tempo di ricercare l'articolo che ti dicevo, ma da una prima ricerca online di articoli che parlano dell'eccezzionalità dell'espansione del Tirreno non mancano, certo il picco record di 20 cm l'anno risale ad 1 milione di anni fa... ma, appunto, su le scienze si parlava di un'espansione attuale ancora da record, uguale se non superiore a quella degli altri oceani:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/...0/tirreno.shtml
http://www.scienze.tv/node/626
http://portale.ingv.it/servizi-e-ri...oria-evolutiva/
http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=1195
Il Mar Tirreno si spezza
Inserito da scienzetv
COSENZA, Calabria -- Proprio nel mezzo del Mar Tirreno, a una latitudine che corrisponde all’incirca a quella della città di Cosenza, il fondo marino si è fratturato e si è espanso a una velocità di circa 20 cm all’anno. Il fenomeno è così particolare che ha suscitato la meraviglia degli scienziati. Iacopo Nicolosi, Fabio Speranza e Massimo Chiappini, ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) spiegano così quanto hanno messo in evidenza: “Non volevamo credere ai nostri occhi quando abbiamo ottenuto le prime immagini magnetiche del fondo del Tirreno, che hanno evidenziato questa velocità di espansione, probabilmente la più alta fra quelle osservate sul nostro Pianeta”.
Nuovo materiale è risalito dalle profondità della Terra ed è fuoriuscito da una lunga frattura creatasi nella crosta del mare, spingendo a destra e a sinistra quella già presente. Il processo è del tutto simile a quello che avviene nel cuore dei grandi oceani, come nell’Oceano Atlantico e nell’Oceano Pacifico. Le “immagini magnetiche” cui fanno riferimento i ricercatori sono quelle che si ottengono, attraverso strumenti posti su aerei e navi, rilevando l’intensità del campo magnetico a destra e a sinistra della frattura.
Tale valore varia in rapporto all’evolversi nel tempo del campo magnetico della Terra e rimane impresso nelle rocce vulcaniche ricche di ferro che, salendo dal mantello terrestre, solidificano ai bordi della frattura. Poiché le anomalie sono esattamente simmetriche rispetto alla faglia, ciò permette di seguire l’evolversi dell’apertura della crosta marina.
Le ricerche hanno dato modo di capire che fino a poco più di un milione di anni fa la frattura del Mar Tirreno ha spinto a destra e a sinistra la crosta marina ad una velocità che non ha confronti sul pianeta. Di solito infatti, l’espansione degli oceani avviene ad una velocità di pochi centimetri all’anno (il record era di 6 cm annui) e dunque 20 cm annui supera di gran lunga ogni misura sin qui fatta.
Che il Mar Tirreno fosse soggetto a un processo di “oceanizzazione”, cioè di lentissima espansione, era noto da tempo ai geologi. Il fenomeno è iniziato ben dieci milioni di anni fa e con accelerazione e rallentamenti è andato avanti fino ai nostri tempi, accompagnato anche dalla nascita di vulcani sottomarini, dall’apertura di fratture profonde e dalla rotazione in senso antiorario dell’Appennino meridionale.
Le nuove elaborazioni sviluppate dai ricercatori INGV, non solo confermano che il fenomeno è avvenuto in tempi geologicamente recentissimi, ma anche che è avvenuto a velocità superiore al previsto, tanto da segnare il record mondiale delle velocità di espansione dei fondali oceanici.
Questa scoperta, al di là del valore scientifico, confermato dalla tempestiva pubblicazione sulla prestigiosa rivista internazionale “Geology”, assume una particolare importanza perché la zona interessata dall’espansione si trova a ridosso del più grande vulcano europeo: il Marsili, un gigante sommerso ancora più grande dell’Etna (50 km di lunghezza e 3000 m di altezza).
“Lì, alla profondità di 3500 metri, - spiega Speranza - c’è la piana abissale su cui si è innalzato il Marsili meno di un milione di anni fa. E da vari segnali sembra proprio che questo vulcano sia ancora attivo”. Indubbie le ricadute sui potenziali pericoli di un’attività eruttiva del vulcano.
“La ricerca - sottolinea Enzo Boschi, Presidente dell’INGV - assume anche una grande importanza per i suoi risvolti relativi alla prevenzione e alla previsione dei rischi sismico, vulcanico e di maremoto. Il fondale del Tirreno, inoltre, è solcato da numerose faglie. Sono validi motivi per dedicare tempo e risorse a questa parte del Mar Tirreno”.
Luigi Bignami
icchese ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Non ho avuto tempo di ricercare l'articolo che ti dicevo, ma da una prima ricerca online di articoli che parlano dell'eccezzionalità dell'espansione del Tirreno non mancano, certo il picco record di 20 cm l'anno risale ad 1 milione di anni fa... ma, appunto, su le scienze si parlava di un'espansione attuale ancora da record, uguale se non superiore a quella degli altri oceani:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/...0/tirreno.shtml
http://www.scienze.tv/node/626
http://portale.ingv.it/servizi-e-ri...oria-evolutiva/
http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=1195
Il Mar Tirreno si spezza
Inserito da scienzetv
COSENZA, Calabria -- Proprio nel mezzo del Mar Tirreno, a una latitudine che corrisponde all’incirca a quella della città di Cosenza, il fondo marino si è fratturato e si è espanso a una velocità di circa 20 cm all’anno. Il fenomeno è così particolare che ha suscitato la meraviglia degli scienziati. Iacopo Nicolosi, Fabio Speranza e Massimo Chiappini, ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) spiegano così quanto hanno messo in evidenza: “Non volevamo credere ai nostri occhi quando abbiamo ottenuto le prime immagini magnetiche del fondo del Tirreno, che hanno evidenziato questa velocità di espansione, probabilmente la più alta fra quelle osservate sul nostro Pianeta”.
Nuovo materiale è risalito dalle profondità della Terra ed è fuoriuscito da una lunga frattura creatasi nella crosta del mare, spingendo a destra e a sinistra quella già presente. Il processo è del tutto simile a quello che avviene nel cuore dei grandi oceani, come nell’Oceano Atlantico e nell’Oceano Pacifico. Le “immagini magnetiche” cui fanno riferimento i ricercatori sono quelle che si ottengono, attraverso strumenti posti su aerei e navi, rilevando l’intensità del campo magnetico a destra e a sinistra della frattura.
Tale valore varia in rapporto all’evolversi nel tempo del campo magnetico della Terra e rimane impresso nelle rocce vulcaniche ricche di ferro che, salendo dal mantello terrestre, solidificano ai bordi della frattura. Poiché le anomalie sono esattamente simmetriche rispetto alla faglia, ciò permette di seguire l’evolversi dell’apertura della crosta marina.
Le ricerche hanno dato modo di capire che fino a poco più di un milione di anni fa la frattura del Mar Tirreno ha spinto a destra e a sinistra la crosta marina ad una velocità che non ha confronti sul pianeta. Di solito infatti, l’espansione degli oceani avviene ad una velocità di pochi centimetri all’anno (il record era di 6 cm annui) e dunque 20 cm annui supera di gran lunga ogni misura sin qui fatta.
Che il Mar Tirreno fosse soggetto a un processo di “oceanizzazione”, cioè di lentissima espansione, era noto da tempo ai geologi. Il fenomeno è iniziato ben dieci milioni di anni fa e con accelerazione e rallentamenti è andato avanti fino ai nostri tempi, accompagnato anche dalla nascita di vulcani sottomarini, dall’apertura di fratture profonde e dalla rotazione in senso antiorario dell’Appennino meridionale.
Le nuove elaborazioni sviluppate dai ricercatori INGV, non solo confermano che il fenomeno è avvenuto in tempi geologicamente recentissimi, ma anche che è avvenuto a velocità superiore al previsto, tanto da segnare il record mondiale delle velocità di espansione dei fondali oceanici.
Questa scoperta, al di là del valore scientifico, confermato dalla tempestiva pubblicazione sulla prestigiosa rivista internazionale “Geology”, assume una particolare importanza perché la zona interessata dall’espansione si trova a ridosso del più grande vulcano europeo: il Marsili, un gigante sommerso ancora più grande dell’Etna (50 km di lunghezza e 3000 m di altezza).
“Lì, alla profondità di 3500 metri, - spiega Speranza - c’è la piana abissale su cui si è innalzato il Marsili meno di un milione di anni fa. E da vari segnali sembra proprio che questo vulcano sia ancora attivo”. Indubbie le ricadute sui potenziali pericoli di un’attività eruttiva del vulcano.
“La ricerca - sottolinea Enzo Boschi, Presidente dell’INGV - assume anche una grande importanza per i suoi risvolti relativi alla prevenzione e alla previsione dei rischi sismico, vulcanico e di maremoto. Il fondale del Tirreno, inoltre, è solcato da numerose faglie. Sono validi motivi per dedicare tempo e risorse a questa parte del Mar Tirreno”.
Luigi Bignami
Titolo: Re: Fortissimo terremoto in Chile: 8.8° Richter e rischio Tsunami
E' stato il 5° Terremoto di sempre! :eek:
Ricordiamoci che il Cile è il paese ad aver registrato il terremoto più forte della storia , noto come Grande Terremoto Cileno, la cui magnitudo fu di 9.5 nel 1960 che provocò un forte tsunami che colpì varie zone dell’Oceano Pacifico e più di 3000 morti e più di due milioni di sfollati.
Il sisma fu avvertito in differenti parti del pianeta e produsse uno tsunami che colpì diverse località dell'Oceano Pacifico, come le Hawaii e il Giappone e l'eruzione del Vulcano Puyehue.
L’energia liberata da quest'ultimo terremoto, invece, è stata circa 600 volte maggiore di quella del terremoto che ha distrutto Haiti ed è comunque il terremoto più forte registrato da quello di sumatra del 2004 di magnitudo 9.3 .
Di più forti se ne ricordano solo altre quattro: da 9.5 nel 1960 ancora in Cile a Valdivia (oltre 400 chilometri a sud di Concepcion), da 9.2 in Alaska nel 1964, da 9.1 a Sumatra, che generò lo tsunami nell’oceano Indiano nel 2004, e da 9.0 che distrusse Lisbona nel 1755.
E' stato il 5° Terremoto di sempre! :eek:
Ricordiamoci che il Cile è il paese ad aver registrato il terremoto più forte della storia , noto come Grande Terremoto Cileno, la cui magnitudo fu di 9.5 nel 1960 che provocò un forte tsunami che colpì varie zone dell’Oceano Pacifico e più di 3000 morti e più di due milioni di sfollati.
Il sisma fu avvertito in differenti parti del pianeta e produsse uno tsunami che colpì diverse località dell'Oceano Pacifico, come le Hawaii e il Giappone e l'eruzione del Vulcano Puyehue.
L’energia liberata da quest'ultimo terremoto, invece, è stata circa 600 volte maggiore di quella del terremoto che ha distrutto Haiti ed è comunque il terremoto più forte registrato da quello di sumatra del 2004 di magnitudo 9.3 .
Di più forti se ne ricordano solo altre quattro: da 9.5 nel 1960 ancora in Cile a Valdivia (oltre 400 chilometri a sud di Concepcion), da 9.2 in Alaska nel 1964, da 9.1 a Sumatra, che generò lo tsunami nell’oceano Indiano nel 2004, e da 9.0 che distrusse Lisbona nel 1755.
Titolo: Re: Fortissimo Terremoto In Chile: 8.8° Richter E Rischio Tsunami
Mi pare che i primi 2 (quello del '60 in cile e quello dell'alaska) da soli costituiscano più della metà dell'energia liberata da tutti i terremoti da quando vengono registrati regolarmente. :shock:
PS: Ecco il grafico, infatti. :eek:
http://en.wikipedia.org/wiki/1960_Valdivia_earthquake
PS: Ecco il grafico, infatti. :eek:
http://en.wikipedia.org/wiki/1960_Valdivia_earthquake
Titolo: Re: Fortissimo terremoto in Chile: 8.8° Richter e rischio Tsunami
Ho sentito alla radio che la scossa più grande di quest'ultimo terremoto cileno ha prodotto lo scorrimento di ben 10 metri di una faglia lunga 300 km e profonda 100 km! :shock: :eek: :shock: :eek:
Titolo: Re: Fortissimo Terremoto In Chile: 8.8° Richter E Rischio Tsunami
Replica 7,2 M :shock: ....c'era da aspettarselo.... :(
Titolo: Re: Fortissimo Terremoto In Chile: 8.8° Richter E Rischio Tsunami
...com'è possibile che la videocamera non si muova? :blink:
e poi hanno messo una musica inquietantissima :gelo:
marvel ha scritto: [Visualizza Messaggio]
...com'è possibile che la videocamera non si muova? :blink:
e poi hanno messo una musica inquietantissima :gelo:
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