Che tragedia per i media!
SCRITTO DA GUIDO GUIDI IL 7 - LUGLIO - 2010
Sì lo so, i nostri numerosi, istruiti, illuminati detrattori non aspettano altro. Ma io insisto. Sono convinto che l’unico modello di informazione possibile sia quello che dice tutto. E così, se appena qualche giorno fa abbiamo dato conto delle fatiche estive dei ghiacci artici, oggi ci tocca dar conto dei sollazzi invernali dei ghiacci antartici. Perché nessuno lo dice.
Il mondo è sull’orlo del baratro e sotto c’è un calderone bollente. Fa tanto caldo che il ghiaccio marino antartico quando mancano ancora due mesi al culmine stagionale, ha già raggiunto un’estensione che si colloca tra quelle più ampie mai misurate (da quando la si misura).
Grazie a questa inspiegabile quanto inopportuna performance, che peraltro si ripete serenamente da anni (sempre da quando la si misura), il ghiaccio totale presente sul pianeta è noiosamente stabile. In media, piatto, liscio, sempre uguale, insomma, una noia mortale. Insisto, c’è qualcuno che mi spiega perché?

Ah, dimenticavo, due giorni fa a Dome Concordia, la base italo-francese sul Plateau Antartico orientale, è stato bruciato il record del freddo. La temperatura è scesa a -83,9 °C battendo il precedente -81,9 °C risalente al 3 settembre 2007.


Nel frattempo i venti meridionali che hanno soffiato gagliardamente per gran parte del mese di giugno in area artica hanno portato una consistente riduzione del pack, proprio come accaduto nel 2007. Ora la situazione si è invertita e la diminuzione sta rallentando, tanto che nell’ultima settimana è cambiato molto poco. Per chi non lo sapesse e pensasse di organizzare una gita in barca al Polo Nord per quest’estate, rammentiamo che le temperature dell’area in questione sono appena entrate in territorio positivo, mantenendosi però sotto la media stagionale, giusto in tempo per far capire che NON è il caldo a governare il ghiaccio.
Viviamo un’epoca interessante.
