#9 burjan Gio 08 Ott, 2009 12:01
Vivissimi complimenti a Fili, che ha appena tradotto quasi alla perfezione un'iscrizione ittita del XVI secolo a.C.
La traduzione esatta è:
Ora mangerete il pane
poi berrete l'acqua.
Come vedete, è davvero impressionante l'analogia fra le varie lingue indoeuropee, al punto che l'inglese o il tedesco moderni possono essere utilizzate per tradurre, con relativa facilità, iscrizioni di altre lingue estintesi tremila anni fa.
Gli Ittiti furono il primo popolo di lingua indoeuropea scritta ad affacciarsi sul grande prospetto della Storia.
Costruirono un grande impero sulle montagne dell'Asia Minore (attuale Turchia) fra il 1600 e il 1200 a.C. ma furono travolti dai loro vicini Frigi, al termine di un terribile periodo di siccità (vedi topic specificamente aperto sul punto).
La loro lingua, risalente agli ultimi secoli del III millennio a.C., è sorprendentemente arcaica, al punto che i linguisti ritengono si sia distaccata molto presto dal ramo principale indoeuropeo.
La traduzione di questa iscrizione, celebre fra gli specialisti al pari della Stele di Rosetta, destò un enorme clamore all'inizio del secolo scorso. Essa era scritta in geroglifici, e mai e poi mai prima d'ora si pensava che quel mezzo di scrittura potesse riferirsi ad una lingua del nostro ramo.
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Il dono della previsione è far comprendere quanto sia perfettamente inutile dare una risposta alle domande sbagliate (Ursula Le Guin)