Il supplemento "Hi-Test" della celebre rivista Altroconsumo ha svolto un'indagine sull'attendibilità delle previsioni meteo su Internet.
Con risultati davvero sconcertanti.
A voi commenti e osservazioni. Inutile dare il link: l'accesso è riservato ai soci di Altroconsumo. Segue il testo. Allego in formato excel il file con i dati.
Volete sapere che tempo farà domani? Potete consultare uno dei tanti siti meteo presenti su internet. Oppure potete prendere una moneta e lanciarla in aria: le probabilità di indovinare sono quasi le stesse. Questo è quanto che emerge da un test che abbiamo effettuato a marzo su 16 servizi di previsioni del tempo online.
Per analizzare l'affidabilità delle previsioni del tempo, abbiamo selezionato dieci città, sparse su tutto il territorio italiano e 16 siti meteo online. Il banco di prova è stato marzo, mese notoriamente "pazzerello" dal punto di vista atmosferico e quindi problematico per le previsioni. Per ciascuna città, tre volte alla settimana abbiamo annotato le previsioni per il giorno seguente, per il quarto giorno successivo e, nei siti che lo consentivano, anche le previsioni a due settimane.
I risultati sono scoraggianti. Nel complesso, meno del 40% delle previsioni si sono rivelate più o meno corrette. E le previsioni completamente esatte sono molte meno: solo il 16%. Questo nonostante alcuni siti forniscano previsioni dettagliatissime, ora per ora, che lasciano quindi immaginare una conoscenza perfetta delle condizioni atmosferiche.
E il resto delle previsioni? Sbagliate. Finché a essere indicato è cielo nuvoloso e in realtà la giornata è serena, o viceversa, poco male. Ma in molti casi (il 26%), l'errore metteva di mezzo anche la pioggia: ritrovarsi in mezzo a un temporale non previsto non è certo il massimo, così come non partire per il week end al mare perché le previsioni indicano pioggia, e poi scoprire (magari da chi non si è fidato) che il tempo è stato bellissimo.
Non pagate
Per una volta, nella nostra tabella non troverete i nostri consueti simboli: abbiamo scelto di lasciare indicati i numeri, perché sono facilmente interpretabili e descrivono benissimo la situazione. Indichiamo, per ciascun sito, il numero di previsioni che più o meno hanno centrato il bersaglio e il numero di previsioni sbagliate "con pioggia" (cioè in cui è stata indicata pioggia quando poi non ha piovuto o viceversa).
Da notare che, quanto a numero di previsioni indovinate o sbagliate, non c'è quasi nessuna differenza tra le previsioni a un giorno e quelle a quattro giorni. In quelle a lungo termine (due settimane) ci sono così tanti errori che non vale neppure la pena indicarle in tabella: in tre casi su quattro sono stati previsti temporali quando era bello, sereno quando è piovuto e addirittura neve quando poi ha fatto un caldo quasi estivo. E il bello (si fa per dire) è che alcuni siti si fanno persino pagare per fornire queste previsioni: una spesa da evitare a tutti i costi. Nel nostro test abbiamo anche incluso due siti esteri (Bbc e Accuweather), che mostrano una conoscenza del nostro tempo meteorologico ancora più bassa di quella dei siti nostrani.
Precisiamo infine che per ogni giornata, in ogni località, ci sono siti che sono riusciti a indovinare la previsione corretta e altri no. L'unica conseguenza "piacevole" è che cercando su più siti è sempre possibile trovare la previsione che preferite. Siete tristi perché piove? Cercando bene, troverete almeno un sito che, per l'indomani, prevede bel tempo. Magari poi pioverà, ma nel frattempo vi sarete tirati su il morale!
Chiudiamo con una curiosità. Tra le 10 città prese in esame, la più facile in cui indovinare le condizioni meteo è Bari: il 61% delle previsioni a uno o quattro giorni si è rivelata più o meno corretta (11% di "errori pioggia"). Il tempo più pazzo sembra invece essere quello di Torino e Firenze, dove si segnalano solo il 17% e il 25% di previsioni corrette contro il 24% e 38% di "errori pioggia".
I siti meteo? Durissima indagine di Altroconsumo
Titolo: I siti meteo? Durissima indagine di Altroconsumo
Ultima modifica di burjan il Sab 05 Apr, 2008 18:19, modificato 1 volta in totale
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Titolo: Re: I siti meteo? Durissima indagine di Altroconsumo
Un indagine che fotografa esattamente e con estrema cura il panorama delle previsioni meteo attuali.
Ne parlavo proprio ieri sera con il Col. Paolo Capizzi dell'AM il quale si trova abbastanza allarmato da certi siti in Italia vengano spacciati per "meteorologici" o per come alcuni individui (MadMad in primis) vengano considerati da parecchie persone dei "meteorologi".
E la domanda che mi faceva più spesso il colonnello era proprio... "Ma questa gente, che titolo ha?" "Chi certifica per quello che dice?".
Come in tutte le cose il problema di base è che l'Uomo della Strada che il venerdì deve programmare con la sua famiglia se la domenica deve andare al mare con tutta la proble oppure deve andare a pranzo dalla suocera non cerca notizie approfondite, non cerca le previsioni testuali, quelle nelle quali si trovano spiegate le possibili evoluzioni di una giornata.
NO, l'Uomo della Strada va a cercare il disegno della penisola con i simboletti del sole e delle nuvolette, la goccia di pioggia piuttosto che la saetta temporalesca.
Qui sta il vero problema, nell'abituare le persone ad andare oltre i disegnini e le dichiarazioni pavonistiche di taluni ceffi.
Come fare ciò?
La soluzione è unica... tali siti che fanno accessi elevatissimi dovrebbero metteresi una mano sulla coscienza ed avvertire i propri lettori dei possibili errori delle previsioni, di andare a leggere il testo (scritto magari comprensibilmente....) e di non lasciarsi infatuare da chi promette il tempo che si desidera...
Già... e fu così che il cammello passò per la cruna dell'ago.... :( :( :( :( :(
Ne parlavo proprio ieri sera con il Col. Paolo Capizzi dell'AM il quale si trova abbastanza allarmato da certi siti in Italia vengano spacciati per "meteorologici" o per come alcuni individui (MadMad in primis) vengano considerati da parecchie persone dei "meteorologi".
E la domanda che mi faceva più spesso il colonnello era proprio... "Ma questa gente, che titolo ha?" "Chi certifica per quello che dice?".
Come in tutte le cose il problema di base è che l'Uomo della Strada che il venerdì deve programmare con la sua famiglia se la domenica deve andare al mare con tutta la proble oppure deve andare a pranzo dalla suocera non cerca notizie approfondite, non cerca le previsioni testuali, quelle nelle quali si trovano spiegate le possibili evoluzioni di una giornata.
NO, l'Uomo della Strada va a cercare il disegno della penisola con i simboletti del sole e delle nuvolette, la goccia di pioggia piuttosto che la saetta temporalesca.
Qui sta il vero problema, nell'abituare le persone ad andare oltre i disegnini e le dichiarazioni pavonistiche di taluni ceffi.
Come fare ciò?
La soluzione è unica... tali siti che fanno accessi elevatissimi dovrebbero metteresi una mano sulla coscienza ed avvertire i propri lettori dei possibili errori delle previsioni, di andare a leggere il testo (scritto magari comprensibilmente....) e di non lasciarsi infatuare da chi promette il tempo che si desidera...
Già... e fu così che il cammello passò per la cruna dell'ago.... :( :( :( :( :(
Titolo: Re: I siti meteo? Durissima indagine di Altroconsumo
L'A.M. farebbe meglio a pensare alla proprie previsioni, che certo non escono bene dall'indagine.
E se si va sul sito si vede un ampio uso di simboletti traditori.
Nonostante tutto, io non penso che sulla meteo si debba seguire la strada del controllo dirigistico statale, con istituzioni tipo albi professionali o simili.
Credo che ormai, in questo settore come in tanti altri, dovremmo abituarci alle dure leggi del mercato. Dovrebbero essere i consumatori a selezionare il prodotto migliore.
Spetta semmai a gente come noi fare una battaglia culturale del tipo da te descritto.
Io continuo a pensare che la responsabilità di gran parte degli errori sia in realtà imputabile a modelli previsionali ancora del tutto inadeguati, soprattutto a causa di un sistema di rilevazioni su scala globale insufficiente e su cui non si fanno abbastanza investimenti.
E se si va sul sito si vede un ampio uso di simboletti traditori.
Nonostante tutto, io non penso che sulla meteo si debba seguire la strada del controllo dirigistico statale, con istituzioni tipo albi professionali o simili.
Credo che ormai, in questo settore come in tanti altri, dovremmo abituarci alle dure leggi del mercato. Dovrebbero essere i consumatori a selezionare il prodotto migliore.
Spetta semmai a gente come noi fare una battaglia culturale del tipo da te descritto.
Io continuo a pensare che la responsabilità di gran parte degli errori sia in realtà imputabile a modelli previsionali ancora del tutto inadeguati, soprattutto a causa di un sistema di rilevazioni su scala globale insufficiente e su cui non si fanno abbastanza investimenti.
Titolo: Re: I siti meteo? Durissima indagine di Altroconsumo
Sono d'accordo che l'AM dovrebbe guardare nel proprio orticello, io riportavo solo il suo pensiero... tra l'altro sti meteo-man televisivi sono proprio dei gran magnoni :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
Titolo: Re: I siti meteo? Durissima indagine di Altroconsumo
C'è anche da dire che quelle analisi sono state fatte su previsioni automatiche per la stragrande maggioranza dei casi...e sappiamo quel tipo di previsione come funzioni...
D'altro canto non capisco un 'ente come l'AM come possa non rinnovare un sito ormai vecchio e disordinato.
D'altro canto non capisco un 'ente come l'AM come possa non rinnovare un sito ormai vecchio e disordinato.
Titolo: Re: I siti meteo? Durissima indagine di Altroconsumo
Si, sulle previsioni automatiche concordo. Certo il sito A.M., anche se ricco, non è il massimo, ma qui si parla proprio di "ciccia", di contenuto. Per ieri sull'Umbria mettevano pioggia... dove l'avranno vista?
zerogradi ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Si, sulle previsioni automatiche concordo. Certo il sito A.M., anche se ricco, non è il massimo, ma qui si parla proprio di "ciccia", di contenuto. Per ieri sull'Umbria mettevano pioggia... dove l'avranno vista?
Titolo: Re: I Siti Meteo? Durissima Indagine Di Altroconsumo
GIà...le previsioni automatiche....
quanto le odio.
sulle cartine statiche coi simboletti neanche mi pronuncio, io le abolirei se non sono corredate da un analisi sulla evoluzione meteo del giorno preso in esame (si...ma figuriamoci se l'italiano medio che parte per il mare ha tempo per leggere tanti discorsi......... :wall: ).
sono fuorvianti, inutili, che non possono affatto descrivere l'evoluzione del tempo nell'arco della giornata, sopratutto in periodi come questi dove il tempo cambia più volte anche nel corso del giorno.
saluti
zerogradi ha scritto: [Visualizza Messaggio]
GIà...le previsioni automatiche....
quanto le odio.
sulle cartine statiche coi simboletti neanche mi pronuncio, io le abolirei se non sono corredate da un analisi sulla evoluzione meteo del giorno preso in esame (si...ma figuriamoci se l'italiano medio che parte per il mare ha tempo per leggere tanti discorsi......... :wall: ).
sono fuorvianti, inutili, che non possono affatto descrivere l'evoluzione del tempo nell'arco della giornata, sopratutto in periodi come questi dove il tempo cambia più volte anche nel corso del giorno.
saluti
Titolo: Re: I Siti Meteo? Durissima Indagine Di Altroconsumo
Lo so, ma un portale che deve fare previsioni per tutto il mondo come fa??? Sono economiche, dettagliate agli occhi del lettore, e soprattutto non hanno bisogno di manodopera... ;)
ginghe ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Lo so, ma un portale che deve fare previsioni per tutto il mondo come fa??? Sono economiche, dettagliate agli occhi del lettore, e soprattutto non hanno bisogno di manodopera... ;)
Titolo: Re: I siti meteo? Durissima indagine di Altroconsumo
.........l'importante è che Altroconsumo non faccia di tutta l'erba un fascio. Purtroppo nella meteo come in molti altri settori scientifici meno si spende più basso sarà il livello del prodotto, ancora molte aziende (ad iniziare da quelle editoriali) sta cosa non l'hanno capita e scaricano sulle loro testate prodotti veramente di basso livello, in linea con gli oroscopi ( e ne abbiamo numerosi esempi anche a livello regionale). :bye:
Titolo: Re: I siti meteo? Durissima indagine di Altroconsumo
Come si può vedere dal prospetto allegato, Altroconsumo ha indagato solo fra i grandi siti meteo di portata (o spesso solo di pretesa) nazionale.
Certo che anche per i siti sicuramente più seri i risultati non sono splendidi.
Io abolirei i simboletti, sono d'accordo con Ginghe.
tifernate ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Come si può vedere dal prospetto allegato, Altroconsumo ha indagato solo fra i grandi siti meteo di portata (o spesso solo di pretesa) nazionale.
Certo che anche per i siti sicuramente più seri i risultati non sono splendidi.
Io abolirei i simboletti, sono d'accordo con Ginghe.
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