Il Grande Inverno 2005 in Umbria ed in Italia


Titolo: Re: Il Grande Inverno 2005 Nel Folignate E In Umbria
Bene fili... deve esser giunta la mia volta allora...

Era il giorno dopo... il 26 gennaio 2008 dunque, quando mi svegliai e il manto di neve era rimsto bello solido, tanto che tutte le strade del paese godevano di questa splendida salute...

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Ovviamente anche la via di casa mia non poteva rimanere immune dal fascino del ghiaccio perenne....
(notare il mio ape blu in fase di riscaldamento)

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E sempre parlando di ghiaccio.... il mio lampione preferito con un'ospite inusuale...

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Mi faccio un rapido giro per il paese a piedi e trovo ancora strade innevatissime, questa sembra una tappa dal Rally di Norvegia... ed è una strada provinciale che passa dentro al paese :blink: :blink:

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Un'immagine caratteristica di un fosso scomparso sotto la neve e dell'acqua in fase di ghiacciamento...

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Continuando la mia passeggiata per Porano mi trovo davanti allo spettacolo del Parco di Villa Paolina completamente ammantato di bianco....

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Questa invece è un'immagine della strada che porta alla piazza del paese....

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Infine dopo questa lunga passeggiata per il paese, un pò di sano relax su un cumuletto di neve (eravamo ancora al secondo giorno... oh Madonna :mrgreen: )

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Proprio per finire... vi ricordate la piantina amata da mia mamma della sera prima? Ecco come si presenta il giorno dopo....

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Bene ragazzi, scusate per la fretta con cui ho scritto questo mio secondo intervento ma il tempo è sempre poco... in ogni caso spero vi sia piaciuto insieme alle foto.

Di nuovo la palla a chi vuole aggiungere qualcosa o a Fili che so già essere a lavoro sulla terza parte del resoconto :ok:

Titolo: Re: Il Grande Inverno 2005 Nel Folignate E In Umbria
Se la prima decade di Febbraio ha portato il gelo mattutino, e la seconda di nuovo la neve alle basse quote, la terza decade del mese porta in dote degli umbri la pioggia: l'anticiclone Oceanico infatti non vuole saperne di impadronirsi del Mediterraneo e fa di tutto per rendere memorabile questo inverno. E ci riesce benissimo.
Un nuovo movimento orario di questa imponente struttura, infatti, lo porta a saldarsi per la terza volta in questo mese con il collega russo-scandinavo. Questa volta l'asse portante del ponte anticlonico è decisamente settentrionale, una linea immaginaria che va dall'Islanda alla nuova Zemlja. Lungo il bordo meridionale di questa struttura si muovono fredde correnti siberiane, che però stavolta tengono una direzione molto più settentrionale delle precedenti, passando a Nord delle Alpi e invadendo con il loro carico di freddo e neve la Germania e la Francia, spingendosi fino al Regno Unito. L'isoterma di -5° ad 850hpa abbraccia l'intera Europa centrale fino a Barcellona, investendo anche l'Italia settentrionale.
Parzialmente coinvolto nei giochi nevosi risulta quindi anche il Nord Italia, in quanto l'aria fredda entrata nel Mediterraneo Occidentale genera una bassa pressione che richiama da SW correnti più umide, che scorrendo sopra l'aria fredda causano imponenti nevicate fino in Pianura Padana, in particolar modo lungo la fascia pedemontana emiliana.
Al centro, in particolar modo in Umbria, la neve inizialmente cade solamente oltre i 700metri, ma le condizioni cambieranno rapidamente.

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Il giorno 23 Febbraio, infatti, il sistema perturbato che aveva portato neve fino a Barcellona si sposta sull'Italia, attirando aria sempre più fredda ed instabile dalla Valle del Rodano: è di nuovo neve, sempre più abbondante. L'acropoli di Perugia è coperta da 15 cm di manto bianco, ne cadono 30 a Città della Pieve e 20 sulle colline dell'Orvietano, cosiccome a Città di Castello, Gubbio e Gualdo. L'Umbria sud-orientale risente momentaneamente del richiamo tiepido da SW, e la quota neve rimane stabile sui 600m, con pioggia fredda e battente su Foligno, Spoleto e Terni. Ancora grande neve in Appennino invece, con Colfiorito che oltrepassa il mezzo metro di accumulo, con mucchi superiori al metro nei punti esposti.

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Piazza IV Novembre a Perugia ammantata di neve, 23 Febbraio 2005

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Accumulo di neve a Dignano, presso Colfiorito, 800mslm

La perturbazione che sta regalando tanta neve al centro Italia non riesce a progredire verso est, stante il blocco anticiclonico presente sulla Russia. L'aria fredda ed instabile in continuo ingresso da NW genera cumuli temporaleschi, che scaricano sottoforma di neve l'umidità presente nell'aria: a più riprese nevica su Perugia oltre i 400m, si imbiancano ancora Spoleto, Città di Castello ed Assisi, il Lago Trasimeno e il Pievese. Ancora pioggia fredda in pianura invece, con fiocchi fradici di tanto in tanto a Foligno e Terni. Sull'Appennino Umbro-Marchigiano è di nuovo emergenza, con accumuli localmente superiori ai 2 metri.

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Raccordo Perugia-Bettolle nei pressi di Prepo il 23 Febbraio

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Città di Castello, 23 Febbraio

E il peggio (o il meglio) deve ancora arrivare: noncurante della stagione che avanza e delle giornate che si allungano, il Generale Inverno non ne vuole sapere di farla finita. Il 27 Febbraio è una mattina gelida: Castelluccio scende a -10°, -18° sui Piani. Gualdo Tadino si ferma a -5°, Foligno a 0°. Ma si sta preparando la stoccata più fredda di tutto il trimestre invernale.

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Alba di ghiaccio a Castelluccio di Norcia il 27 Febbraio

L'aria gelida siberiana bussa alle porte dell'Europa e dell'Italia: è il 28 Febbraio, e una delle pagine memorabili della storia meteorologica italiana sta per essere scritta.

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Continua...

Titolo: Re: Il Grande Inverno 2005 Nel Folignate E In Umbria
Un'imponente discesa di aria siberiana, proveniente direttamente dalle lontane steppe sarmatiche, sta invadendo l'Europa centro-orientale: si tratta dell'episodio freddo più importante dal famigerato burjan del dicembre 1996. L'aria siberiana ha la cartteristica di essere molto asciutta, e gelida nei bassi strati: ecco così che l'isoterma di -15° ad 850hpa investe Parigi, a Berlino transita addirittura una -17°: nevica a Londra, Parigi, Berlino, Praga, Vienna, Varsavia. La Russia scende fino a -30°, ed a Mosca è strage di senzatetto.
L'Italia, inizialmente ai margini, viene investita anch'essa in pieno dall'aria siberiana, ed è burjan: tormente di neve si abbattono sull'Appennino, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e Calabria vengono ricoperte di neve. L'isoterma di -10° ad 850hpa arriva a toccare Napoli. Fiocchi di neve segnalati anche su Roma.

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Nuove nevicate in Umbria, a Perugia un vento gelido sferza il centro storico ed il pavè ghiaccia, cosiccome la fontana in Piazza Italia. Era appunto dal 1996 che non si assisteva ad un simile fenomeno. Tutto l'Appennino è sotto la tormenta di neve, e le temperature sono in picchiata: non si sale sopra i -4° a Colfiorito il 1 marzo 2005: l'inizio della primavera meteorologica. Castelluccio paese tocca i -16°, con il terrificante windchill di -29°!
Ma il 1 marzo passerà alla storia come un giorno di ghiaccio in tutta l'Umbria. Nessuna città supera gli 0° durante il giorno: -0.1° a Terni, -0.3° a Perugia, -1° a Foligno, -4° a Gualdo, -6° a Castelluccio, -8° a Cascia.

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Termometro a Gualdo Tadino, alle 14 del 1 Marzo 2005

Questa volta, però, nemmeno il Nord non sta a guardare: la mattina stessa del 1 marzo, complice la serenità dei cieli e l'assenza di vento, le temperature minime raggiungono valori di altri tempi: Piacenza -13°, Udine -12°, Bologna -10°, Ferrara -9°, Venezia -7°. Tutto questo gelo non andrà sprecato: una nuova perturbazione è infatti alle porte dell'Italia, ed ad aspettarla trova un cuscino freddo pressochè perfetto: è subito grande neve in tutto il nord-ovest Italia, con la Liguria e Genova che ricevono la più grande nevicata della loro storia recente: la mattina del 2 marzo 2005 a Genova cadono 30cm di neve, l'autostrada ligure è paralizzata dal ghiaccio e dai camion messisi di traverso, migliaia di autovetture sono bloccate nella neve. Anche il traffico ferroviario è paralizzato, e per andare da Milano a Firenze occorrono più di sei ore. Nevica nel frattempo a Bologna, Ferrara, Venezia. Ma l'alta pressione avanza, e libera i cieli del Nord, lasciandosi dietro un paesaggio siberiano. A Cervinia splende il sole, ma ai 3500m del Plateau Rosà il termometro segna -27°, con raffiche di vento a 70 Km/h. Il windchill è terrificante.
Nevica in Toscana, a Prato, Arezzo, Siena cadono dai 5 ai 15cm di neve.

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In Umbria, invece, quella del 2 marzo è una giornata interlocutoria sotto il punto di vista precipitativo, ma sicuramente non dal punto di vista termico: vengono infatti abbattuti numerosi record trentennali: -8.1° la minima di Foligno città, che per Marzo è record assoluto. Ma a fare notizia sono i -32° del Pian Grande di Castelluccio, che conferma la sua nomea di “Piccolo Tibet” ad un passo dal record storico di -35° del gennaio 1985. Altri valori: impressionante Norcia con -18°, poi Spoleto -11°, Città di Castello -9°, Assisi -7°, Perugia e Tuoro -6°.

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Pian Perduto: -32° e un'atmosfera magica...

La perturbazione che tanta neve ha portato al Nord, nel frattempo sta coprendo i cieli dell'Umbria. Per Foligno si consumerà una beffa atroce: il giorno 3 marzo 2005 cadono 21mm di pioggia, con la temperatura inchiodata a 2° sopra lo zero. Cento metri più in alto, è solo neve.

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Una breve pausa segue a due giorni di pioggia, i valori massimi sembrano risalire fino a portarsi in media con il periodo, Foligno tocca i +14° il 5 marzo. Ma è un fuoco di paglia.
L'ennesima sortita verso Nord dell'anticiclone delle Azzorre pilota infatti verso l'Italia una nuova stilettata artica: è il 5 marzo del 2005, e la neve torna di nuovo a cadere su Foligno città. Una spolverata la mattina, giusto per ricordare a tutti che l'inverno più freddo degli ultimi 20 anni non è ancora finito.
E se a Foligno cadono 2 cm di neve, ben diversa è la situazione nel resto della regione: il tuderte è ammantato da 15cm, cosiccome l'orvietano ed il pievese. A Perugia cadono 10cm, a Spoleto 15, a Norcia 20. Questa volta saltato completamente il settore nord dell'Umbria, a causa del posizionamento basso del minimo di pressione.

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Spoleto, la mattina del 5 Marzo 2005

Esauritasi l'ultima fase perturbata, ecco che l'anticiclone oceanico prova a ricordare all'Italia che siamo nel Mediterraneo, che siamo nella prima decade di Marzo, che l'inverno è finito. L'alta pressione si corica sui paralleli, tentando di impadronirsi del Bel Paese. I cieli si ripuliscono, e lo spettacolo è incredibile: l'intera Italia centro-meridionale è coperta di neve, sin quasi sulle coste adriatiche.

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L'Italia peninsulare coperta di neve

Nel frattempo, una saccatura nord-atlantica cerca di affondare sull'Europa occidentale: si teme un repentino rialzo termico, e lo scioglimento rapido della grande quantità di neve caduta. Fortunatamente il peggioramento si rivelerà meno intenso del previsto, ed il richiamo umido e mite di libeccio intaccherà il manto nevoso solo fino alle quote medie. Siamo al 9 Marzo 2005.

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Per il Generale Inverno, è l'inizio della fine. L'alta pressione delle Azzorre conquista Km verso Est, e libera l'Italia dalla morsa della neve, ma non da quella del gelo. L'11 marzo, il termometro a Foligno scende nuovamente sotto lo zero, segnando -3.5°. Valori inferiori si registreranno a Spoleto e Città di Castello, intorno ai 6° negativi.

Ma il sole inizia ad essere alto nel cielo, e le massime salgono, stante l'aumento delle temperature in quota: un poderoso aumento termico porta i valori massimi a superare i 20°, toccando i +23° a Foligno il 18 Marzo 2005: è l'anticiclone africano, è la primavera. La natura può finalmente riprendere il suo corso.

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Si conclude così una delle pagine più emozionanti e per certi versi tragiche della storia meteorologica recente della nostra regione. Rimarrano per sempre nei nostri ricordi le nevicate continue a quote basso-collinari, gli 11 giorni consecutivi con minime negative, i metri di neve dell'Appennino sin dai 500metri, le minime siberiane del 1 marzo, il successivo giorno di ghiaccio in tutta l'Umbria. E ancora, i temporali nevosi, le bufere di vento e neve, il rumore della catene e gli spazzaneve costretti al super-lavoro.
Ricorderemo purtroppo anche le difficoltà di chi è rimasto bloccato nel traffico, dei paesi isolati e dei senzatetto in difficoltà.
Ma soprattutto ricorderemo la neve, che per 40 giorni è stata la nostra compagna di viaggio quotidiana, l'abbiamo vista cadere quasi tutti i giorni, chi in città e chi in collina. L'abbiamo toccata e ammirata.

Sì, non c'è che dire, almeno per me è stato l'inverno più divertente che abbia mai vissuto. Con la speranza che un giorno, il prima possibile, questo ricordo possa venire rinverdito.

Spero che vi sia piaciuto il mio racconto, e che sia stato il più esauriente possibile. Ma che soprattutto, anche se solo per pochi istanti, vi abbia riportato con la mente a quei fantastici giorni.

.....Fine.

Ringrazio:
Wetterzentrale.de per le mappe.
Umbriameteo.com per il contributo fotografico e qualche dettaglio di cronaca.
Luisito per i dati termici e precipitativi di Foligno.

Titolo: Re: Il Grande Inverno 2005 Nel Folignate E In Umbria
Bravo veramente, un capolavoro.

Chi dimenticherà mai quella serata a 2° con tutto il mondo (fra cui tutti gli stronzi che stanno qua dentro e che godevano come matti) fuori di testa per la neve? :evil:

Titolo: Re: Il Grande Inverno 2005 Nel Folignate E In Umbria
mamma mia filì che storia che hai messo su.....non ho parole.... :inchino: :inchino: :inchino: :shock:

Titolo: Re: Il Grande Inverno 2005 Nel Folignate E In Umbria
Fili.... davvero un racconto da 11110000 e lode, non ho parole.... mi sono quasi emozionato!!!

A breve arrivano anche le mie foto della "questione" :ok:

Titolo: Re: Il Grande Inverno 2005 Nel Folignate E In Umbria
Eccoci...

Dunque.... Si parlava di Febbraio.... anche qui le nevicate furono ripetute e se non per intensità, vengono ricordate sicuramente per la loro costanza e la capacità di mantenere al suolo quella neve caduta ormai 30 giorni prima...

In questo video vedete la nevicata del 20 Febbraio mattina, cadevano veri e propri fazzoletti. CLIKKA QUI PER IL VIDEO
(non l'ho messo su youtube perchè al momento... ho qualche problemino legale con loro :mrgreen: )

Passando invece al 23 Febbraio 2005 splendidamente raccontato da Fili nel messaggio precedente, anche qui il colle poranese viene investito da una notevolissima nevicata.
Affacciandomi di mattino presto alla finestra, è di nuovo questo lo spettacolo che mi trovo davanti...

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Anche la mia strada di casa è di nuovo totalmente invisibile:

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Un giro per il paese ed il panorama è di nuovo quello visto più volte nell'ultimo mese:

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Nelle due immagini seguenti verrebbe invece da chiedersi dov'è Sebastian Loeb e la sua Citroen :D

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Dei poveri tronchi....

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Questo era una piccola parte del 23 febbraio..

Una rapida occhiata anche a quella che fu invece la nevicata del 5 Marzo 2005, con di nuovo il paesaggio tutto bianco... erano ormai 40 i giorni consecutivi con neve al suolo e freddo pungente, tanto che in quei giorni si registrò una minima, qui a Porano, di -7.4°C!!!

Mai cartello sembrava più indicato di questo in quell'inverno 2005, con quello sfondo poi.... :D :D :D

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Questo albero sembra proprio non poterne più della tanta neve subita in quello spettacolare inverno:

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Questo l'accumulo di quel giorno (premetto che la neve cadde la sera del 4 Marzo):

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Ora un breve giro per le lande Poranesi:

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Ed infine, concludendo così il mio intervento in questa storia magicamente raccontata da Filippo, l'immagine dell'albero della piazza di Porano, rappresenta stancamente anche l'umore di tutti i paesani forse stanchi nella stessa misura che meravigliati da quell'inverno particolarmente nivoso!

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:bye: :bye: :bye: :bye: :bye: :bye: :bye: :bye: :bye:

Titolo: Re: Il Grande Inverno 2005 Nel Folignate E In Umbria
Filì sono senza parole.
Davvero un lavoro eccezionale anzi ecceziunale veramente! :inchino:

Ottimo anche il reportage fotografico. :ok:

Titolo: Re: Il Grande Inverno 2005 Nel Folignate E In Umbria
Grazie sono contento vi sia piaciuto...mi sono divertito molto a raccontare il tutto! Ovviamente con i ricordi un po sfocati di oramai 4 anni fa!

Mi dispiace solo avere poche foto di febbraio/marzo, ma a febbraio ero a Ferrara per studio, e a Marzo a Cervinia in settimana bianca... :wink: altrimenti il mio contributo fotografico sarebbe stato all'altezza di quello di Leo. :ok:

Ora ne ho già in mente un altro, ovviamente più breve...ma credo comunque interessante! :bye:

Titolo: Re: Il Grande Inverno 2005 Nel Folignate E In Umbria
Complimenti davvero... un lavorone! Bellissimo anche il contributo di Leo! Il forum ha bisogno anche di questo... bravi tutti! :inchino:

Titolo: Re: Il Grande Inverno 2005 Nel Folignate E In Umbria
andrea75 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Complimenti davvero... un lavorone! Bellissimo anche il contributo di Leo! Il forum ha bisogno anche di questo... bravi tutti! :inchino:


Non posso che quotare Andrea. Davvero un bel lavoro.

Che dire? Speriamo che tutto questo si possa ripetere!!

Titolo: Re: Il Grande Inverno 2005 Nel Folignate E In Umbria
Dunque, come vi dicevo non dispongo di molte foto del febbraio/marzo 2005, ma in compenso ne ho qualcuna di gennaio!

Per la precisione, di un giro fatto in macchina il 27 gennaio. Peugeot 206 senza catene ne gomme da neve...dei veri pazzi: le strade sembravano piste da sci, ma non c'era ghiaccio e questo ci ha permesso di andare pressochè ovunque.

Il giro è stato: Foligno - Volperino - Cesi - Taverne - Madonnuccia di Montecavallo - Fiume - Pieve Torina - Colfiorito - Foligno.

Qui siamo sull'altopiano Plestino, con la basilica dall'aspetto vagamente russo... :D

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Continuando il giro (il tempo lo permetteva) siamo arrivati alla Madonnuccia, circa 850m di quota. Ecco un cartello stradale:

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Io e un mio amico contro un muro di neve tagliato dai mezzi: notare l'altezza! (non la mia :mrgreen: )

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Poi, scendendo verso le Marche e Pieve Torina, la neve aumenta notevolmente, ed ecco tre paesi dell'Appennino marchigiano sepolti dalla neve: nell'ordine, Centare (disabitato, 780mslm), Fiume (645mslm) e Pieve Torina (470mslm). A Pieve Torina l'accumulo superava il metro di spessore! :shock: :shock: :shock:

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Tornando poi verso Colfiorito, lo spettacolo delle rocce ghiacciate e delle stalattiti. Quello sulla sinistra è (era) un guard-rail.

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Dopo essersi abbondantemente rifocillati con pane e capocollo ( :love: ) ecco il tramonto sull'altipiano di Colfiorito... davvero uno splendido pomeriggio invernale!

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:bye: :bye: :bye:

Titolo: Re: Il Grande Inverno 2005 Nel Folignate E In Umbria
Questo topic deve essere super evidenziato... :D :D :inchino: :inchino: :inchino:

Titolo: Re: Il Grande Inverno 2005 Nel Folignate E In Umbria
Ottimo lavoro e complimenti a tutti e soprattutto 110 e lode (senza bacio accademico)(io l'ho avuto) :D per la grande passione che è in voi. Ricordo perfettamente quella parte dell' inverno, ma la cosa che mi colpì di più e penso che l'abbiate già detta, è il periodo di permanenza di neve al suolo sul territorio Gualdese, oltre 25 gg. di neve !!!!.
A tutti i meteo-reporter dell'articolo, se vi dovessero servire foto, sull'innevamento dei rilievi limitrofi a Foligno, fatemelo sapere, sono a disssposizione.

Titolo: Re: Il Grande Inverno 2005 Nel Folignate E In Umbria
nicola59 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Ottimo lavoro e complimenti a tutti e soprattutto 110 e lode (senza bacio accademico)(io l'ho avuto) :D per la grande passione che è in voi. Ricordo perfettamente quella parte dell' inverno, ma la cosa che mi colpì di più e penso che l'abbiate già detta, è il periodo di permanenza di neve al suolo sul territorio Gualdese, oltre 25 gg. di neve !!!!.
A tutti i meteo-reporter dell'articolo, se vi dovessero servire foto, sull'innevamento dei rilievi limitrofi a Foligno, fatemelo sapere, sono a disssposizione.


Beh inseriscile no???????


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