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Requisiti Generali per l'ingresso nella Rete Meteo
Per poter aderire alla nostra rete, abbiamo fissato alcuni requisiti di base, che riteniamo fondamentali per partecipare al nostro progetto. Solo attraverso il rispetto degli stessi, potremo garantire uno strumento valido ed attendibile per coloro che ne usufruiranno. Si tratta di poche regole, che se rispettate vi permetteranno di fornire dati precisi ed affidabili, a noi di garantire un servizio stabile e corretto.

INSTALLAZIONE::
L'installazione di una stazione meteo è il primo aspetto da tenere a mente quando si acquista uno strumento di questo tipo. Se non si ha a disposizione uno spazio adeguato per l'installazione, difficilmente si può pensare di avere uno strumento che possa fornire dei dati affidabili e corretti, soprattutto per partecipare a progetti in cui questi aspetti sono di estrema importanza. Ma il solo spazio disponibile non è sufficiente. Servono anche delle regole ben precise e dei piccoli accorgimenti che lo renderanno adatto ad ospitare una stazione meteo, al fine di renderla A NORMA.
Il WMO ( World Meteorological Organization ) è l'organizzazione fondata nel 1873 e facente parte all'ONU dal 1950, con sede a Ginevra (CH), che si occupa di meteorologia e clima.
In una sua pubblicazione, la n°8, il WMO si occupò anche di stabilire delle regole entro le quali le stazioni meteorologiche devono essere installate per poter confrontare i dati da esse registrati.
Le regole, indicano che i sensori relativi alla registrazione del vento devono essere installati ad una altezza minima di 10 metri, i sensori termo-igrometrici tra 1.25 e 2.00 mt di altezza, il pluviometro ad almeno 30 cm di altezza, senza la presenza di ostacoli intorno ad esso.
Ma queste regole sono valide per la classica installazione extraurbana in capannina( capannina stazione aeroportuale), basti vedere l'altezza del posizionamento del sensore termo-igrometrico, ricordiamo che il WMO non prevede una normativa specifica per le stazioni urbane e sopratutto si riferisce a installazioni in capannina per quanto concerne i sensori di temperatura/umidità.
Una distizione cercheremo di farla noi, seguendo le normative della pubblicazione del WMO, indicando le regole per una installazione extraurbana e quelle per una installazione urbana il più corretta possibile, che sono la maggior parte delle stazioni amatoriali e faremo riferimento anche alle modalità tipiche di installazione di stazioni amatoriali.

Stazioni meteo EXTRAURBANE:
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Stazioni meteo URBANE:
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LA SCHERMATURA DEI SENSORI::
Nelle tabelle qui sopra, avete spesso letto, circa l'installazione dei sensori termoigrometrici, di schermo solare. Quello che abbiamo imparato sulle norme WMO, è che a prescindere dal tipo di installazione, i nostri termometri per leggere temperature corrette, andranno posizionati al sole, e non come erroneamente spesso si pensa, all'ombra. Quello che però è fondamentale, è che questi andranno poi in un certo senso "prottetti" dai raggi diretti del sole con un'adeguata schermatura. In assenza di questa, il termometro rivelerebbe non la temperatura reale dell'aria, ma quella del termometro stesso riscaldato dalla radiazione solare incidente per assorbimento diretto.
Il WMO, ci indica come strumento ideale per questo scopo, la cosiddetta capannina meteorologica, che nel tempo, anche perché in assenza di un ampio spazio aperto diventa di difficile collocazione, è stata sostituita o comunque affiancata, dallo schermo solare a piatti, sicuramente più compatto, ma allo stesso tempo ugualmente efficiente. Sotto questo punto di vista l'uso di uno schermo per la radiazione solare diretta tenta di riprodurre l'effetto dello schermo della medesima radiazione da parte delle pareti in legno bianche della capannina meteorologica.
Quasi tutte, se non tutte, le stazioni meteo professionali o semi professionali come ad esempio le Davis, dispongono già di uno schermo solare adeguato ed ormai definito "standard", che non necessita quindi di ulteriori modifiche o interventi. Ma tutte le altre stazioni, in particolar modo quelle di fascia medio bassa (citiamo a titolo di esempio LaCrosse, PCE, Oregon...) non dispongono a loro volta di una schermatura adeguata per i loro termoigrometri, ma che anzi, risultano talvolta completamente esposti ai raggi solari senza alcuna protezione. Questo mediamente equivale in termini numerici, ad una sovrastima fino a 5°C-7°C dei valori massimi di temperatura, ed una sottostima di 3°C-5°C nei valori minimi.
E' quindi importante nel caso in cui si opti per una soluzione economica in fase di scelta della stazione meteo, di dotarla di una schermatura valida.
In questo caso ci vengono incontro diverse soluzioni, tra le quali l'acquisto di uno schermo Davis, già quindi pronto all'uso, e che in rete si trova ad prezzo che varia tra i 60 e gli 80 Euro. In questo caso andrà prima valutata la compatibilità dello stesso con il proprio sensore, anche se di norma è adatto a contenere quelli delle stazioni meteo più comuni.
L'alternativa, decisamente più economica, può essere quella di autocostruirselo, dotandosi di un po' di pazienza, e seguendo passi precisi, ma non troppo complessi. Basta un po' di manualità, e materiali facilmente reperibili in qualsiasi negozio di bricolage o ferramenta.
Per chi volesse cimentarsi in questa operazione, anche noi di Linea Meteo mettiamo a disposizione 2 guide:
una per uno schermo solare ventilato, ed una per uno schermo solare passivo.

CONCLUSIONI::
Come abbiamo visto poche sono le regole per avere una stazione meteo a norma, ma risulteranno fondamentali per garantirci dei dati affidabili. Un aspetto questo importante per noi, ma anche per voi stessi, che potrete essere sicuri di avere dei dati precisi e vicini il più possibile a quelli reali.

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