Fino alle 120 ore (giovedì 18) c'è accordo ormai sullo sviluppo: dopo il nocciolo fresco che domenica 14 ci saluta (un brevissimo promontorio interciclonico a intrufolarsi), poi i 2 giorni di transizione (15 e 16), prima della veloce onda di calore (da fine 16 verso il litorale tirrenico fino alla gran parte del 18 per... noi umbri).
15 e 16 che rimangono condizionati da quell'instabilità causa cavo d'onda francese che ci lambirà a partire da nordovest: convettività disorganizzata.
GFS continua a proporre curvature accentuate a mesoscala e ad "affondare" le zone marchigiane; ECMWF più soft e frammentario con più rilievo per il levante ligure e versante tirrenico.
Sembrerebbe seguire il break frontale del 18 (al Nord soprattutto, da allerta) e 19 e poi una fase comunque clemente, con potenziale distensione zonale e getto più intenso e un Azzorre in cavalleria lungo i paralleli e noi sul suo bordo orientale "refrigerante" (virgolettato!).
Getto polare che rimarrebbe abbastanza alto ma più spingente nel Continente; un suo dolce declivio potrebbe abbassare l'asse della saccatura nordatlantica (lobo islandese/Mar di Norvegia), scalfendo l'Azzorre. Oppure ci teniamo l'aria più "fresca" del bordo anticiclonico orientale e, volendo, qualche riproposizione di impulso anche retrogrado.
In calce ENS ECMWF e GFS.