Giunti a poche ore dal prossimo peggioramento a carattere freddo, possiamo tentare di scendere nel dettaglio previsionale, cercando di capire quale sarà l'esatta evoluzione meteo dei prossimi 3 giorni.
Diciamo subito che con gli ultimi aggiornamenti pare che il minimo di pressione che andrà a scavarsi in prossimità della nostra penisola, transiterà purtroppo un po' più basso di quanto si poteva sperare.
Ciò indurrà un più rapido e intenso ingresso delle correnti fredde da NE, ma anche in minor contributo umido tirrenico alle nostre latitudini, l'occlusione frontale sembra che andrà a formarsi più a sud della nostra regione.
Lasciando comunque un minimo di spazio alle possibilità di modificazione della traiettoria dell'
LP che può sempre riservare sorprese, anche andasse come si evince ad ora dai modelli, si può comunque sperare nello sfondamento ad W di nuclei precipitativi appenninici.
Cerchiamo di entrare nel dettaglio:
La giornata di domani, Giovedì, comincerà sin dalle prime ore con un nuovo graduale peggioramento del tempo,
sulla nostra regione e sul centro italia in genere impulsi umidi tirrenici andranno a confluire col rapido ingresso di gelide correnti da NE.
Già in mattinata si avrà un netto rinforzo dei venti da N-NE che porteranno un rapido calo termico lungo la fascia appenninica, specie a NE della regione, più graduale altrove.
Precipitazioni diffuse su tutto il territorio regionale già dal primo mattino, particolarmente intense sulla fascia orientale della regione, dove comincerà il graduale calo della
QN.
Il contributo umido tirrenico dovrebbe cessare, o comunque diminuire di molto, già dal primo pomeriggio.
Il cielo rimarra nuvoloso su tutta la regione, ma i fenomeni tenderanno a concentrarsi lungo la fascia orientale, con maggiore sfondamento sull'eugubino-gualdese, come al solito in questi casi.
Nuclei precipitativi potranno comunque giungere fino alloa fascia centrale della regione e colli orvietani.
La
QN scenderà fino alla alta collina in tarda mattina in Appennino e prime ore pomeridiane altrove, mentre si attesterà sui 300-400m nel tardo pomeriggio in Appennino e prime ore serali altrove.
Le precipitazioni insisteranno nelle zone da stau fino alle prime ore di Venerdì, mentre il possibile sfondamento dei nuclei precipitativi ad W cesserà probabilmente entro la mezzanotte o poco oltre.
Vorrei puntualizzare che la buona strutturazione della circolazione ciclonica a tutte le quote, con
GPT molto bassi, potrà far si che i nuclei instabili che riusciranno a spingersi lontano dall'appennino in seno alle correnti da NE, seppur intermittenti, potranno risultare anche intensi e a carattere di rovescio, mentre si potranno avere addirittura dei fenomeni di tipo temporalesco che dall'Adriatico potranno spingersi fino alle zone interne appenniniche.
Dopo un primo parziale miglioramento in mattinata, sarà possibile una breve recrudescenza dei fenomeni tra tardo mattino e primo pomeriggio di Venerdì che potrà interessare anche le zone occidentali, per via della probabile formazione di un minimo secondario associato al transito di un nuovo nucleo freddo in quota sul tirreno.
Definitivo miglioramento su gran parte della regione dal pomeriggio di Venerdì, mentre della residua instabilità potrà interessare l'Appennino fino alle prime ore di Sabato.
Capitolo accumuli.
Spolverate saranno possibili un pò ovunque dalla sera di domani oltre i 400m, un po più in basso in caso di locali precipitazioni più intense.
Accumuli massimi lontano dall'Appennino di 2-3cm sui colli più fortunati.
Fino a 5-10cm possibili sulla pedemontana di NE (Gubbio-Gualdo-Nocera) sempre dai 400m, mentre si potrebbero raggiungere i 20cm dai 600m lungo lo spartiacque Appenninico.