Mosca | 22 aprile 2008
Tragedia sfiorata per la Soyuz, la navicella russa rientrata sulla terra sabato scorso: secondo un responsabile del programma spaziale, i tre astronauti a bordo hanno rischiato di bruciare vivi a causa di un'operazione non riuscita.


All'agenzia di stampa Interfax, il responsabile ha detto che la Soyuz e' entrata nell'atmosfera a testa in giu': la navicella sarebbe discesa con il portellone rivolto verso il basso, invece che con gli scudi anti-termici. Un'antenna del modulo sarebbe rimasta bruciata completamente e gli stessi membri dell'equipaggio avrebbero rischiato grosso. "Il fatto che gli astronauti siano atterrati sani e salvi - ha dichiarato il responsabile, che ha chiesto ai cronisti di non rivelare la sua identita' - e' un gran successo: sarebbe potuta finire molto peggio".
La versione della tragedia evitata per un soffio non e' stata confermata dal portavoce dell'Agenzia spaziale della Federazione russa. Alexander Vorobyov ha ammesso che la discesa della Soyuz ha avuto qualche problema a causa di "turbolenze", ma aggiunto che si tratta di difficolta' piuttosto frequenti.
Fonte: Rai News
Pochi giorni prima:
Soyuz atterrata in Kazakhstan ma a 420 km dall'obiettivo
Mosca | 19 aprile 2008
E' tornata a terra nella steppa del Kazakhstan, dove si trova anche il cosmodromo russo di Baikonur, la navicella Soyuz Ma12. L'atterraggio, avvenuto in automatico, ha mancato il punto previsto di ben 420 Km.



A bordo ci sono tre cosmonauti reduci dalla stazione internazionale Iis: l'americana Peggy Witson, e il russo Yuri Malencenko, che hanno trascorso sulla Iss 191 giorni. Con loro è tornata Yi So-Yon, la prima astronauta donna sudcoreana, che ha passato 9 giorni in orbita.
