Il termine più diffuso per definirli, nelle varie descrizioni dei percorsi, è "lunari"
L'idea di salire lassù è sempre stata molta ma si è sempre scontrata con due problemi principali: la Majella è lontana (3 ore di auto) e gli itinerari sono tutti terribilmente lunghi. Sempre superiori ai 25km se si esclude qualche salita alpinistica da fare però in inverno comunque durissima. Risultato, fino a settimana scorsa ne avevo sempre e solo viste le foto
Grazie una fortunata serie di incastri però, del tutto all'improvviso, mercoledì scorso mi sono ritrovato ad avere la giusta compagnia per l'escursione, le giuste previsioni del tempo ed ad essere in un periodo di più che buona preparazione fisica... e quindi, si parte

Alle 5.45 di Sabato 12 (eravamo arrivati in zona già venerdì pome) inizia la salita dal Rifugio Pomilio, versante dunque Blockhaus
Il sentiero per i primi 5/6km non presenta particolari difficoltà e si svolge essenzialmente in uno sconfinato bosco di pini mughi, nonostante la quota tocchi già i 2000mt

Si trovano alcune fonti ed il sentiero è sempre ben evidente e segnalato con una strepitosa vista sull'Adriatico e sul massiccio del Gran Sasso

La salita inizia quando va affrontato il M.Focalone, uno sperone di roccia che raggiunge i 2700mt e che con una piccola deviazione permette di visitare uno dei tre bivacchi in ferro dell'Abruzzo, cioè il Bivacco Fusco

Siamo a quota 2450m e come vedete c'è ancora parecchia vegetazione
Tornati di qualche metro indietro riprendiamo la salita verso il Focalone ed una volta arrivati in vetta, circondati da cime magnifiche e paesaggi davvero alieni, ci attendono i "Tre Portoni". Da qui si intravede per la prima volta la meta, lontanissima: il M.Amaro ed il suo caratteristico Rifugio Pelino in vetta (uno degli altri due bivacchi in metallo dell'abruzzo, il terzo è il Bafile sul Corno Grande)
I "tre portoni" sono 3 cime di circa 2700mt da affrontare in un continuo sali/scendi tra tratti rocciosi, prati (giuro!), stelle alpine, branchi di camosci e vento a tratti furioso



A questo punto abbiamo già percorso circa 12/13km, siamo davvero sulla Luna ed il Rifugio Pelino sembra vicinissimo: niente affatto, per la vetta manca ancora un ultimo arranco di quasi 2km.
Superata quest'ultima asperità si è finalmente in vetta con una visuale mozzafiato (unica in Appennino!) immersi in un territorio mai così duro ed ostile




La gioia e le emozioni sono tante quanto è meraviglioso il panorama che si gode per tutto il percorso. E quando dico tutto il percorso intendo proprio tutto. L'Appennino l'ho girato in lungo e largo per buonissima parte, quello che si vede però nel raggiungere il M.Amaro non credo abbia paragoni
La discesa, per lo stesso sentiero della salita, è anch'essa emozionante perchè permette di godere del medesimo paesaggio ma da angolazione opposta e forse ancor più spettacolare

In totale sono 28km con 1700mt di dislivello di emozioni costanti
Un escursione che tutti una volta nella vita dovrebbero provare ma che, obiettivamente, è veramente molto ma molto impegnativa