Superato come dinamiche, non certo come tematiche. Maggio continua difatti a mostrare il suo volto instabile, a tratti perturbato, ed anche nei prossimi giorni lo farà con due configurazioni opposte.
La prima, tra domenica e martedì, "grazie" ad un impulso di aria polare marittima ma con moderata componente artica. L'aria fredda affluirà dalla Valle del Rodano, scavando un minimo di pressione sul Ligure (in inverno mai eh.....) in rapido (manco tanto) scorrimento verso sud-est. Ne conseguirà una domenica perturbata per il Centro-Nord soprattutto tirrenico, con quota neve in nuovo sensibile calo a quote di bassa montagna (specialmente in Emilia), mentre da domenica pomeriggio a tutto lunedì sarà la volta delle adriatiche, sotto il bersaglio della Borsa Scura e dello Stau Appenninico. Locali situazioni di dissesto idrogeologico non sono da escludersi su Marche ed Abruzzo/Molise.
Quota neve su Sibillini, Gran Sasso e Maiella in calo fin verso i 1000/1200 metri, con apporti molto ingenti in quota.


La goccia fredda che verrà a crearsi sarà lenta a morire, causando instabilità latente (cit.) sulla Penisola fino a metà settimana, con temperature in affannosa ripresa, ma sempre considerevolmente sotto le medie.
Fine dei giochi ed arrivo dell'Estate? Neanche per niente. Secondo i GM, infatti, le correnti basso-atlantiche, nemmeno fosse novembre, sembrano volere approfittare della lacuna barica mediterranea per infilarvisi senza scrupoli nel weekend successivo, causando ancora clima grigio, umido ed a tratti piovoso (specialmente al Nord), seppure in un contesto termico stavolta prossimo alle medie del periodo.

E la stabilità? La fascia anticiclonica sub-tropicale ancora non sembra intenzionata a farsi vedere sul Mediterraneo, eccezion fatta per qualche locale richiamo caldo dovuto a depressioni sull'Iberia. Le cose possono però cambiare molto rapidamente in questo periodo dell'anno....
