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Messaggio I realisti sul Global Warming

#1  Francesco Sab 07 Nov, 2009 00:25

Articolo scritto GENNAIO 2009

Karasjok, nella Norvegia settentrionale, è uno dei luoghi più freddi d' Europa, nel 1886 ha registrato 51 gradi sottozero. Nei giorni scorsi vi faceva più caldo che a Piacenza, con "soltanto" meno nove gradi, nel buio della notte polare. Lassù il dicembre 2008 si è chiuso con sette gradi oltre la media. Quindi, mentre nell' Italia innevata il riscaldamento globale non va più di moda, in Scandinavia si potrebbero fare titoli cubitali sulla sua avanzata. L' aggettivo "globale" serve proprio per evitare questo continuo rumore di fondo focalizzando l' analisi su un dato significativo per l' intero pianeta. Michel Jarraud, segretario generale dell' Organizzazione Meteorologica Mondiale ha dichiarato che «nonostante l' attuale freddo sull' Europa centro-meridionale, la tendenza generale rimane senza dubbio verso il riscaldamento». Ed è la stessa agenzia internazionale, che dal 1951 coordina le osservazioni meteorologiche di tutto il mondo, a ribadire che il 2008 è stato il decimo anno più caldo dal 1850 (il settimo in Italia dal 1800, dati Cnr-Isac) e ha visto una stagione degli uragani atlantici tra le più attive, con 16 eventi. E i ghiacci artici in aumento? Frutto di un frettoloso giornalismo in cerca di scandali, basato su dati non correttamente interpretati a causa di differenti satelliti utilizzati dal 1979 a oggi per misurare la banchisa artica. (AspoItalia ha fatto chiarezza qui: www.aspoitalia.it/archivio-articoli). Ma è assurdo trasformare il problema del cambiamento climatico antropogenico in uno scontro da tifoseria calcistica: oggi fa freddo uno a zero per i negazionisti, domani fa caldo e segnano i serristi. Così come è assurda la divisione, aggressiva e improduttiva, tra elenchi di scienziati pro e contro: la scienza non si fa a maggioranza, ma verificando le ipotesi con fatti ed esperimenti. L' Ipcc, tanto vituperato quanto poco conosciuto, non è certo depositario di verità assolute, ma ha posto in essere dal 1988, anno della sua fondazione, un serrato processo di validazione dei dati che è quanto di meglio oggi si sia riusciti a mettere in atto con la cooperazione di tutti i governi. Il riscaldamento degli ultimi decenni è inequivocabile e l' aumento dei gas serra è il processo fisico che ha maggiori probabilità di spiegarlo, come aveva già intuito nel 1896 il chimico svedese Svante Arrhenius. Sulla previsione del futuro le incertezze sono molte di più, lo diceva già il Nobel per la fisica Niels Bohr, ma da quando nel 1967 Syukuro Manabe e Richard Wetherald del Geophysical Fluid Dynamics Laboratory di Princeton elaborarono la prima previsione numerica computerizzata del riscaldamento atmosferico causato dall' aumento dei gas serra, qualcosa si è imparato e il legame più CO2 uguale più caldo non è mai stato smentito. Semmai è la complessità delle interazioni nell' intero sistema terrestre - atmosfera, oceani, ghiacci, suoli, foreste, alghe, batteri, uomo - a rendere per ora limitata la comprensione del problema. Il fatto che poi le risposte all' aumento della concentrazione di gas serra siano lente rispetto alla durata della vita umana e si esplicitino in molteplici modalità, ci priva di quella desiderabile verifica causa-effetto che in altri settori della scienza è talora più netta, ma meno diffusa di quanto si immagini. Se prendiamo la medicina, vediamo che sono ancora molte le patologie mal conosciute. Non per questo si rinuncia alla cura. E considerando il fumo, pur nella concorde affermazione della sua tossicità, nessuno è disposto a credere che quelle cupe minacce stampate sul pacchetto di sigarette si verificheranno proprio su di sé molti anni più tardi. Se le sigarette uccidessero all' istante, il nesso causa-effetto sarebbe chiarissimo e nessuno fumerebbe. La posta in gioco sul riscaldamento globale è dunque così alta che la sua prevenzione, in sintesi la riduzione dell' uso di combustibili fossili a vantaggio di energie rinnovabili e sobrietà, presenta comunque vantaggi collaterali, come nel caso del fumo, clima o non clima. Consumare meno e meglio, ridurre inquinamento e rifiuti, chiudere i cicli produttivi in un pianeta limitato, è un progetto per la salvaguardia a lungo termine del nostro benessere. Personalmente detesto il caldo e adoro neve e freddo, non sono dunque un teologo del riscaldamento globale, preferirei senz' altro l' avvento di un' era glaciale. Ma le evidenze che qualcosa non funziona nel termostato terrestre sono tanto più numerose di quelle che minimizzano il problema, da non poterle trascurare. - LUCA MERCALLI


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Messaggio Re: I Negazionisti Dei Gas Serra

#2  bix Sab 07 Nov, 2009 00:38

ma davvero crediamo che dai vari protocolli stilati dai "grandi" si giungerà alla soluzione del problema?
fissano solo scadenze,che posticiperanno fino all'esaurimento del petrolio(ad oggi ancora l'unica fonte possibile d'energia,per la maggior parte dell' approvvigionamento).
e poi si vedrà...
 



 
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Messaggio Re: I negazionisti dei gas serra

#3  marvel Sab 07 Nov, 2009 00:39

Francesco ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Articolo scritto GENNAIO 2009

Karasjok, nella Norvegia settentrionale, è uno dei luoghi più freddi d' Europa, nel 1886 ha registrato 51 gradi sottozero. Nei giorni scorsi vi faceva più caldo che a Piacenza, con "soltanto" meno nove gradi, nel buio della notte polare. Lassù il dicembre 2008 si è chiuso con sette gradi oltre la media. Quindi, mentre nell' Italia innevata il riscaldamento globale non va più di moda, in Scandinavia si potrebbero fare titoli cubitali sulla sua avanzata. L' aggettivo "globale" serve proprio per evitare questo continuo rumore di fondo focalizzando l' analisi su un dato significativo per l' intero pianeta. Michel Jarraud, segretario generale dell' Organizzazione Meteorologica Mondiale ha dichiarato che «nonostante l' attuale freddo sull' Europa centro-meridionale, la tendenza generale rimane senza dubbio verso il riscaldamento». Ed è la stessa agenzia internazionale, che dal 1951 coordina le osservazioni meteorologiche di tutto il mondo, a ribadire che il 2008 è stato il decimo anno più caldo dal 1850 (il settimo in Italia dal 1800, dati Cnr-Isac) e ha visto una stagione degli uragani atlantici tra le più attive, con 16 eventi. E i ghiacci artici in aumento? Frutto di un frettoloso giornalismo in cerca di scandali, basato su dati non correttamente interpretati a causa di differenti satelliti utilizzati dal 1979 a oggi per misurare la banchisa artica. (AspoItalia ha fatto chiarezza qui: www.aspoitalia.it/archivio-articoli). Ma è assurdo trasformare il problema del cambiamento climatico antropogenico in uno scontro da tifoseria calcistica: oggi fa freddo uno a zero per i negazionisti, domani fa caldo e segnano i serristi. Così come è assurda la divisione, aggressiva e improduttiva, tra elenchi di scienziati pro e contro: la scienza non si fa a maggioranza, ma verificando le ipotesi con fatti ed esperimenti. L' Ipcc, tanto vituperato quanto poco conosciuto, non è certo depositario di verità assolute, ma ha posto in essere dal 1988, anno della sua fondazione, un serrato processo di validazione dei dati che è quanto di meglio oggi si sia riusciti a mettere in atto con la cooperazione di tutti i governi. Il riscaldamento degli ultimi decenni è inequivocabile e l' aumento dei gas serra è il processo fisico che ha maggiori probabilità di spiegarlo, come aveva già intuito nel 1896 il chimico svedese Svante Arrhenius. Sulla previsione del futuro le incertezze sono molte di più, lo diceva già il Nobel per la fisica Niels Bohr, ma da quando nel 1967 Syukuro Manabe e Richard Wetherald del Geophysical Fluid Dynamics Laboratory di Princeton elaborarono la prima previsione numerica computerizzata del riscaldamento atmosferico causato dall' aumento dei gas serra, qualcosa si è imparato e il legame più CO2 uguale più caldo non è mai stato smentito. Semmai è la complessità delle interazioni nell' intero sistema terrestre - atmosfera, oceani, ghiacci, suoli, foreste, alghe, batteri, uomo - a rendere per ora limitata la comprensione del problema. Il fatto che poi le risposte all' aumento della concentrazione di gas serra siano lente rispetto alla durata della vita umana e si esplicitino in molteplici modalità, ci priva di quella desiderabile verifica causa-effetto che in altri settori della scienza è talora più netta, ma meno diffusa di quanto si immagini. Se prendiamo la medicina, vediamo che sono ancora molte le patologie mal conosciute. Non per questo si rinuncia alla cura. E considerando il fumo, pur nella concorde affermazione della sua tossicità, nessuno è disposto a credere che quelle cupe minacce stampate sul pacchetto di sigarette si verificheranno proprio su di sé molti anni più tardi. Se le sigarette uccidessero all' istante, il nesso causa-effetto sarebbe chiarissimo e nessuno fumerebbe. La posta in gioco sul riscaldamento globale è dunque così alta che la sua prevenzione, in sintesi la riduzione dell' uso di combustibili fossili a vantaggio di energie rinnovabili e sobrietà, presenta comunque vantaggi collaterali, come nel caso del fumo, clima o non clima. Consumare meno e meglio, ridurre inquinamento e rifiuti, chiudere i cicli produttivi in un pianeta limitato, è un progetto per la salvaguardia a lungo termine del nostro benessere. Personalmente detesto il caldo e adoro neve e freddo, non sono dunque un teologo del riscaldamento globale, preferirei senz' altro l' avvento di un' era glaciale. Ma le evidenze che qualcosa non funziona nel termostato terrestre sono tanto più numerose di quelle che minimizzano il problema, da non poterle trascurare. - LUCA MERCALLI


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mi é bastato aver letto la firma per sapere di cosa e come avrebbe parlato, e infatti solo e soltanto le solite argomentazioni demagogiche ... ma di scienza ben poca.
Che tristezza!
 




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Messaggio Re: I negazionisti dei gas serra

#4  Francesco Sab 07 Nov, 2009 08:56

IL GRANDE INGANNO DEI SERRISTI

Scritto da Lubelli Fiorentino Marco    
Venerdì 22 Maggio 2009 15:27

Link

In questo articolo mostrerò le risultanze di un esperimento molto semplice che chiunque può fare in un laboratorio di chimica senza grosse pretese. Salterò nella mia descrizione molte parti dell'esperimento per non rendere l'articolo troppo pesante, mostrerò alla fine il link di riferimento per chi volesse approfondire l'argomento o ripetere l'esperimento. Gli strumenti principali adoperati saranno: una lampada ad infrarossi, un contenitore di vetro da laboratorio di campienza pari a un litro, anidride carbonica, aria saturata di vapor d'acqua, metano, un tappo forato e un termometro. Andando a riempire il recipiente prima di anidride carbonica, poi di aria saturata di vapor d'acqua e in fine di metano , andiamo a valutare l'incremento della temperatura del recipiente sottoposto all'illuminazione con la lampada a raggi infrarossi, confrontandola con un recipiente pieno invece di aria. Andremo a ricavare i seguenti risultati che ora riporto in una tabella.

 

Temperatura
Tempo (sec.)    Anidride carbonica    Aria asciutta    Aria saturata    Metano
0                            24°C                24°C                          24°C             24°C
30                            26.8°C        25.9°C                          26.6°C    27°C
60                            29°C                27.5°C                          28.9°C    29.3°C
120                            32.4°C        30.1°C                          32.2°C    32.9°C
240                            37°C                33.5°C                          36.4°C    37.2°C

Come potrete facilmente notare l' anidride carbonica determina un aumento della temperatura maggiore rispetto a quello del vapor d'acqua, questo perchè, come sappiamo l'anidride carbonica assorbe in maniera più efficiente del vapor d'acqua le radiazioni infrarosse, per cui la sua capacità di riscaldarsi è maggiore di quella del vapor d'acqua, ancora maggiore è inoltre la capacità di assorbire le radiazioni da parte del metano. Dunque gli scienziati hanno coniato il termine di gas serra prorpio per indicare questo effetto caratteristico di alcuni gas, e oggi si pensa che la continua produzione e emissione di gas serra in atmosfera possa essere responsabile dell'aumento delle temperature globali del quale siamo oggi alle prese. Bene, però questo esperimento seppure completo nel procedimento e nei risultati, non è completo nelle conclusioni. Infatti, molti dimenticano che il vapor d'acqua è presente in natura in una concentrazione pari a un dato variabile fra lo 0.1% e lo 0.4%, mentre l'anidride carbonica ha oggi una concentrazione pari a 379 parti per milione, dunque il rapporto fra questi due gas è di circa 1/26  nel caso in cui il vapor d'acqua è in concentrazione di 0.1%, il rapporto poi diventa ancora più piccolo per il metano raggiungeno un valore pari a 1/5637. Per capire bene cosa significhinono questi numeri, basterà fare questa considerazione: l'incremento dell' anidride carbonica di questi ulti due secoli (dall'inizio dell'era industriale 1750) ad oggi (2005) è stato di: 99 parti per milione. Bene l'incremento di solo un 1% della concentrazione del vapor d'acqua rispetto al valore normale, corrisponde a un incremento di 100 parti per milione, superiore a quello complessivo di 200 anni di attività industriale. Già questi numeri potrebbero farci comprendere la grande contraddizione nella quale a volte si cade quando si parla dell' effetto serra, imputandolo esclusivamente ai gas di natura industriale. Ma quello che diventa veramente, a mio parere, assurdo quando si parla di effetto serra e di riscaldamento globale, sono i due pesi e le due misure che alcuni scienziati utilizzano per valutare quantitativamente l'effetto dei gas serra sul riscaldamento globale. Bene i ricercatori per valutare l'impatto dei gas serra sul Global Warming utilizzano un indice riferito all'anidride carbonica (già a mio parere questa è una contraddizione, la scala andrebbe riferita al vapor d'acqua ritenuto da utti gli scienziati il maggior gas serra) chiamato GWP (Global Warming Potential-potenziale di riscaldamento globale) indicante l'efficenza di un gas serra di intrappolare le radiazioni infrarosse, rispetto a un altro gas, prendendo come gas di riferimento l'anidride carbonica, gli scienziati hanno dato valore di GWP al vapor d'acqua pari a 0, affermando che il potenziale di riscaldamento dei gas serra non dipende dalla concentrazione, ma dall'efficienza di trattenere le radiazioni infrarosse. Bene lasciando perdere il discorso scientifico riguardante le bande di assorbimento di ogni singolo gas, possiamo ragionevolmente valutare l'efficienza di un gas serra proprio sfruttando l'esperimento di apertura, considerando dunque come elemento discriminante l'aumento di temperatura a livello sperimentale che ogni sigolo gas produce rispetto all'assorbimento dell'infrarosso. Bene se così fosse, il vapor d'acqua non potrebbe mai avere valore di GWP pari a 0, ma quanto meno,  vicino agli 0.94, che costituisce il valor medio dei rapporti delle differenze di incremento della temperatura subite dai gas nei successivi rilevamenti. E' evidente che il valore grezzo trovato in questo articolo andrebbe trasformato in una funzione dipendente dal tempo, e che probabilmente il rapporto non sarebbe esattamente uguale a quello riportato, ma ragionevolmente esso non potrebbe essere uguale comunque a 0. Insomma i sostenitori del GW hanno volutamente eliminato dalle loro valutazioni il  vapor d'acqua, che ricordiamolo è il massimo regolatore termico del globo, in questa maniera le risultanze di questi ricercatori sono irrimediabilemte viziate da un errore iniziale, per questo io dico che c'è un inganno di fondo...

Per ripetere l'esperimento collegarsi al seguente link dal quale ho preso i dati di questo articolo.

http://www.atmosphere.mpg.de/files/...sU2WS2SolIt.pdf
 




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Messaggio Re: I negazionisti dei gas serra

#5  marvel Sab 07 Nov, 2009 12:51

Sottoscrivo questo articolo, che tra l'altro é rimasto un po' indietro. Infatti i dati delle ultime ricerche indicano un'incidenza molto più marcata del vapore nell'effetto serra e, soprattutto, una variabilità di concentrazione media nell'aria, ciclica e di  diversi punti %.
Il che fa impressione in confronto a quelle che sono solo presunte potenzialità della Co2.
E' vergognosa la linea antropofila che censura tutto ciò che stona.
Se pensiamo, poi, che umidità e temperature nella  medio-alta troposfera stanno continuando a scendere (per non parlare della stratosfera )...
 




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Messaggio Re: I negazionisti dei gas serra

#6  marvel Sab 07 Nov, 2009 20:38

A proposito di emissioni di CO2...
ammesso e non concesso che il nemico numero uno fosse proprio l'anidride carbonica...
ma poi, siamo proprio sicuri che siamo proprio noi occidentali a farne aumentare le concentrazioni?

carbon_emissions_trends

Direi che questo grafico dovrebbe far riflettere i signori che andranno a Copenhagen per il vertice sul clima  
 




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Messaggio Re: I negazionisti dei gas serra

#7  snow96 Dom 08 Nov, 2009 01:33

marvel ha scritto: [Visualizza Messaggio]
A proposito di emissioni di CO2...
ammesso e non concesso che il nemico numero uno fosse proprio l'anidride carbonica...
ma poi, siamo proprio sicuri che siamo proprio noi occidentali a farne aumentare le concentrazioni?


Direi che questo grafico dovrebbe far riflettere i signori che andranno a Copenhagen per il vertice sul clima  


Ma non serve nemmeno il grafico! Sono anni che lo ripeto, basta avere un minimo di visione globale. Con l'espansione economica, la fuga del manufatturiero e la crescita demografica, l'incidenza di Cina e India è 10 volte superiore a quella di Europa e USA. E' semplicemente ovvio.

Come è semplicemente ovvio che la nostra riduzione (attenzione, riduzione di emissioni, ma non di concentrazione globale! Vogliamo aggiungere solo il 95% di CO2 ogni anno, invece di aggiungerne il 100%, il cumulato praticamente non se ne accorge) sia pressochè ininfluente.

Sul cumulato, incluse India e Cina, è come portare un treno da 300 km/h a 299 km/h... frenando coi piedi... tutti insieme, dai!!!  

Quindi o questi sono tonti (e non lo sono), oppure...........................  
 




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Modificato da Poranese457, Dom 08 Nov, 2009 11:39: Non quotate immagini, grazie!
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Messaggio Re: I negazionisti dei gas serra

#8  marvel Dom 08 Nov, 2009 11:30

snow96 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
marvel ha scritto: [Visualizza Messaggio]
A proposito di emissioni di CO2...
ammesso e non concesso che il nemico numero uno fosse proprio l'anidride carbonica...
ma poi, siamo proprio sicuri che siamo proprio noi occidentali a farne aumentare le concentrazioni?

carbon_emissions_trends

Direi che questo grafico dovrebbe far riflettere i signori che andranno a Copenhagen per il vertice sul clima  


Ma non serve nemmeno il grafico! Sono anni che lo ripeto, basta avere un minimo di visione globale. Con l'espansione economica, la fuga del manufatturiero e la crescita demografica, l'incidenza di Cina e India è 10 volte superiore a quella di Europa e USA. E' semplicemente ovvio.

Come è semplicemente ovvio che la nostra riduzione (attenzione, riduzione di emissioni, ma non di concentrazione globale! Vogliamo aggiungere solo il 95% di CO2 ogni anno, invece di aggiungerne il 100%, il cumulato praticamente non se ne accorge) sia pressochè ininfluente.

Sul cumulato, incluse India e Cina, è come portare un treno da 300 km/h a 299 km/h... frenando coi piedi... tutti insieme, dai!!!  

Quindi o questi sono tonti (e non lo sono), oppure...........................  


Esatto!
Praticamente questi genialotti dell'IPCC e dei governi che li seguono ci stanno dicendo che tutti noi dovremmo fare dei sacrifici (maggiori tasse, ricambio di tutti i mezzi tecnologici, di trasporto e non) per riuscire tutti insieme a rallentare il treno in corsa da 300 Km/h a 299 km/h puntando i piedi a terra, facendo fuori in men che non si dica le suole delle nostre scarpe e anche bucando i calzini, mentre cinesi e indiani continuano a gettare palate di carbone nella caldaia del treno!
Quando poi loro avranno raggiunto i nostri standard economici e sociali, forse allora si porranno la domanda su come sta andando l'ambiente e su cosa possono fare, ma credo che ora come ora, a meno che non gli porti grandi vantaggi economici, non siano disposti a fare particolari sforzi.
E quando questo accadrà il petrolio sarà esaurito, il metano sarà a buon punto e il carbone sarà ancora la fonte energetica a più buon mercato.
Senza contare tutti gli altri paesi in via di sviluppo o poveri, a cui non si può chiedere di rinunciare al proprio sviluppo.
Cari amici, anche se il problema fosse la CO2 andrebbe affrontato diversamente.
L'aver concesso alla Cina di diventare la fabbrica del mondo e all'india di diventare fornitrice di servizi a tutto il mondo, è stato un passo inizialmente molto conveniente, ma azzardato.
Un boomerang sul lungo periodo, in tutti i sensi.

Comunque la cosa che mi fa imbestialire di più è che si sia spostato il tema dell'ecologia, dalla difesa del suolo, dell'ambiente e dalla salubrità dello stesso, al tema "cambiamento climatico", di cui si sa davvero troppo poco!!!
Si cominciasse con spendere soldi per la tracciabilità degli inquinanti, nell'impedire scempi come l'affondamento di navi con rifiuti tossici-radiattivi, l'emissione di inquinanti nei nostri polmoni ogni giorno, ecc . Si spendessero soldi per dare una ripulita ai danni fatti, all'impedire che le ciminiere emettano gas e polveri dannose e non tanto la CO2 (che non ci fa male direttamente).
Fatto tutto ciò, si potrà pensare pure tentare di frenare il treno in corsa a piedi scalzi... ma ho l'impressione che se le cose stanno procedendo come stanno procedento significhi semplicemente che è molto più interessante la stategia intrapresa.
Oppure qualcuno si sta illudendo che il tanto vituperato consumismo-capitalistico, che permea la nostra società moderna sia ad est che ad ovest, si sia dileguato e non stia più pilotando le scelte del pianeta???
 

2008-12-18-celebrityjet


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Messaggio Re: I negazionisti dei gas serra

#9  marvel Dom 08 Nov, 2009 13:49

Comunque inviterei Francesco a cambiare il titolo della discussione con "gli scettici del AGW" (Anthropogenic Global Warming), oppure "I realisti sul Global Warming" lasciamo termini come "negazionisti" a tematiche e persone che con la scienza non c'entrano niente.
 




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Messaggio Re: I negazionisti dei gas serra

#10  marvel Dom 08 Nov, 2009 19:29

Sapete tutti che la teoria alla base del potenziamento dell'effetto serra causato dall'uomo, da cui deriverebbe un "riscaldamento globale artificiale", da come output previsionale principale il riscaldamento delle temperature dell'aria che si manifesterebbe in massima parte nella medio-alta troposfera. Ebbene, questo non si è mai, e dico mai realizzato!
Quando vedete i modelli dipingere di rosso, per i prossimi decenni, tutto il pianeta in realtà quei dati previsionali presuppongono che la teoria su cui si basano sia corretta, almeno che si sia dimostrata vicina ai dati osservati.
Bene, i dati finora rilevati hanno smentito la teoria!

predicted_greenhouse_gas_signature
Previsione termica modellistica dal suolo alla stratosfera, basata sulla teoria dell'Effetto Serra da CO2.


Dati termici rilevati nella realtà dal suolo alla stratosfera.


real_greenhouse_gas_signature


Ma tutti gli scettici o realisti si chiedono:
perchè tale teoria dovrebbe realizzarsi se il riscaldamento, la dove si sarebbe dovuto verificare, non si è relizzato, e l'aria nella libera atmosfera praticamente non si sta riscaldando???
Perchè le temperature sono cresciute solo a pochi metri di altezza dal suolo (normalmente le misurazioni ufficiali vengono fatte tra gli 1,5 e i 2 metri) e più in alto, dove avremmo dovuto avere il massimo effetto, si sono avuti gli esattamente gli effetti contrari?
Ma poi, chi dice che il Global Warming debba essere misurato a terra, quando i fenomeni atmosferici certo non si sviluppano e manifestano al suolo?
Perchè una variazione pur minima della temperatura a pochi metri dal suolo dovrebbe essere più importante di chilometri di spessore di atmosfera?
Perchè più si sale di quota e più si riscontra un raffreddamento globale incontrovertibile?
(per fugare ogni dubbio, le rilevazioni da cui seguono i grafici qui sotto, non fanno riferimento solo sui dati satellitari, ma sono state confermate dai radiosondaggi eseguiti con i palloni)

Una risposta a queste domande c'è, ed è che il riscaldamento al suolo non è dipeso dall'uomo, ma da fenomeni naturali quali la circolazione oceanica ed altri.

uah_lt_1979_thru_oct_09
Variazione della temperatura della bassa troposfera dal suolo a 5 km di quota
file-id-dnc49xz_17c4cjn5g2_b
Variazione della temperatura dell'atmosfera dal suolo a 5 km di quota

file-id-dnc49xz_18cxsnnhg3_b
Variazione della temperatura dell'atmosfera da 12 a 25 km di quota

Un'altra risposta è che la CO2 non converte la radiazione solare in calore, è il terreno che converte parte della radiazione solare in radiazione infrarossa ad onda lunga, e quindi la riemette verso l'alto, la CO2 intercetta una piccola parte di questa radiazione (quella del proprio spettro di risonanza) ad una precisa frequenza di radiazione infrarossa, e la riemette in tutte le direzioni, tra cui il suolo stesso.
Quindi, come si può vedere nell'istogramma sottostante, l'effetto serra da CO2, che effettivamente, si esaurisce a pochi metri dal suolo, non può crescere all'aumentare di concentrazione di CO2. Cioè, se aumentiamo la concentrazione di CO2 non si ottengono variazioni di rilievo a tal fine, visto che già una concentrazione di 20 molecole su un milione "esaurisce" debitamente tutta la radiazione riflessa dal suolo (chiamiamolo fenomeno di "Saturazione dello Spettro").

co2_increase_less_effect

Al contrario, ad esempio, una nuvola che di notte sovrasti il suolo, intercetta infrarosso ad altre frequenze ed in uno spettro molto più ampio, e quindi si comporta come una vera e propria coperta... e qui ci sarebbe il discorso del vapore come gas serra numero 1!

image269
il vapore acqueo è il primo gas serra della nostra atmosfera
 
Ma allora, come mai si sostiene che la CO2 abbia questo enorme potere serra?

Bèh, grazie al famoso grafico che vede crescere le emissioni di CO2 e le temperature globali contemporaneamente!
Si, è così, viene considerata una relazione convincente... peccato che degli studi hanno smentito anche questa relazione, ovvero nel rapporto causa effetto CO2/Temperatura, la Temperatura è la forzante per la CO2!
Fino a qualche tempo fa la vera relazione tra i 2 fattori era difficile da stabilire e questo, effettivamente, avrebbe potuto trarre in inganno (e l'ha fatto... eccome se l'ha fatto!) perchè dalle osservazioni andavano praticamente di comune accordo. Qualunque variazione si verificasse la seguivano all'unisono. Finchè, analizzando i dati con maggiore attenzione, non si è scoperto che esistevano variazioni in passato in cui CO2 e Temperatura andavano ognuna per conto suo!
Ci sono stati incrementi di CO2 anche notevoli, dovuti ad eventi naturali in passato, che non hanno avuto nessun effetto sulle temperature. Invece le variazioni di temperatura hanno sempre comportato oscillazioni della CO2 (i mari e la biosfera ne rilasciano di più se fa più caldo).
Solo dopo una variazione di temperatura varia anche la concentrazione di CO2, e non viceversa!
Ormai ci sono grafici incontrovertibili a favore di questo!

 vostok_ice_cores_150_100_ya  

E anche negli ultimi anni, in cui c'è stato un arresto del riscaldamento globale, la CO2 ha continuato a crescere!
Certo, pochi anni non rappresentano una prova scientifica, come non lo è il fatto che tale arresto si sia verificato anche negli anni '70-80, e che negli anni '40 ci sia stata una diminuzione delle temperature... nonostante il continuo incremento delle concentrazioni di CO2! Però, quantomeno, non sono in contraddizione con la teoria degli scettici, mentre contrasta ancora una volta con i sostenitori dell'effetto serra antropico!

100yr-temp-co2

Infine gli oceani:
ricoprono oltre il 70% del pianeta, sono essi stessi una garanzia per l'equilibrio climatico globale e, infatti, fenomeni termici superficiali estesissimi come el Nino sono capaci di modificare sensibilmente le medie globali di superficie. Negli ultimi anni hanno iniziato ad emettere più calore di quanto nn ne assorbano, sintomo che il picco di calore è bello che passato e che, quindi, stanno agendo da freno inerziale alla diminuzione in atto.
Perchè non se ne parla? (conosco scienziati-professori universitari che ne parlano ma che non riescono a trovare spazi per farlo)  

 
 




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Messaggio Re: I negazionisti dei gas serra

#11  andrea75 Dom 08 Nov, 2009 19:38

Scusate l'intromissione off-topic...  
Quando usate molte immagini in un solo topic, immagini che non necessitano di essere "aggiornate" (a differenza ad esempio delle carte), evitate di lasciare il cache false nel tag img.
In pratica è bene che l'immagine sia postata in questo modo:

[img]http://www.xxx.com/immagine.jpg[/img]


invece che

[img cache=false]http://www.xxx.com/immagine.jpg[/img]


Altrimenti ogni volta che la pagina viene aperta il server deve riprocessare tutte le immagini per crearne una miniatura, rallentandone notevolmente l'apertura.

Un piccolo accorgimento per una migliore navigabiltà.
 




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Messaggio Re: I negazionisti dei gas serra

#12  marvel Lun 09 Nov, 2009 00:25

andrea75 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Scusate l'intromissione off-topic...  
Quando usate molte immagini in un solo topic, immagini che non necessitano di essere "aggiornate" (a differenza ad esempio delle carte), evitate di lasciare il cache false nel tag img.
In pratica è bene che l'immagine sia postata in questo modo:

[img]http://www.xxx.com/immagine.jpg[/img]


invece che

[img cache=false]http://www.xxx.com/immagine.jpg[/img]


Altrimenti ogni volta che la pagina viene aperta il server deve riprocessare tutte le immagini per crearne una miniatura, rallentandone notevolmente l'apertura.

Un piccolo accorgimento per una migliore navigabiltà.


Giusto capo!

PS(nei prossimi giorni vi proporrò un grafico che dimostra come il Global Warming abbia più corrispondenza con l'attività solare che con la CO2. Si tratta di ricerche dell'ultimo anno!)
 
 




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Messaggio Re: I negazionisti dei gas serra

#13  snow96 Lun 09 Nov, 2009 09:30

marvel ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Ci sono stati incrementi di CO2 anche notevoli, dovuti ad eventi naturali in passato, che non hanno avuto nessun effetto sulle temperature. Invece le variazioni di temperatura hanno sempre comportato oscillazioni della CO2 (i mari e la biosfera ne rilasciano di più se fa più caldo).
Solo dopo una variazione di temperatura varia anche la concentrazione di CO2, e non viceversa!


Ora rischio un'analisi: SE i mari e la biosfera rilasciano più CO2 quando fa caldo e SE la CO2 avesse un ruolo significativo nell'effetto serra, ovvero nel riscaldamento del pianeta, direi che questo manderebbe a farsi benedire la famosa capacità di autoregolazione del pianeta (vedi modello Daisyworld di Lovelock).

Ovvero la terra avrebbe rischiato innumerevoli volte in passato di azionare un meccanismo autoalimentato fino ad un riscaldamento eccessivo del pianeta (e statisticamente sarebbe accaduto). Ma tu mi insegni che ci sono stati molti più periodi freddi (e di maggior durata) che periodi caldi.

Quindi delle due l'una: o la CO2 ha un effetto limitato in tempo e potenza (la saturazione di spettro è una spiegazione molto convincente e valida per quasi tutti i fenomeni di interazione) oppure ogni qualvolta si sarebbe dovuto innescare un'altro meccanismo di autoregolazione non meglio noto.

Ne aggiungo una terza: ogni volta la riduzione dell'attività solare o altri fenomeni "fortuiti" ci hanno tolto le castagne dal fuoco, per pura casualità. Ma qui si dovrebbe scomodare il divino, e preferisco evitare.

Capisco che le mie armi non sono affilate come quelle di Marvel, ma spero che il concetto sia passato...    
 




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Messaggio Re: I realisti sul Global Warming

#14  marvel Ven 13 Nov, 2009 14:08

Qualcuno penserà che questi interventi assomiglino ad un accanimento antiserrofilo in vista del Vertice Internazionale di Copenhagen sul Clima, ma non è così.
Sicuramente, lo avrete capito, io sono convinto di 2 cose fondamentalmente:

1) il clima terrestre non corrisponde ai modelli di clima sviluppati da IPCC e Co. e che, contrariamente a quanto da loro ipotizzato e non verificato nella realtà, il principale motore del clima e delle sue oscillazioni sia il Sole e non l'Uomo. La sensibilità climatica terrestre (feedback) è, per nostra fortuna, sopravvalutata da quegli studi.

2) tutto questo chiasso sul Clima e la CO2 ha principalmente uno scopo, fare e far fare quattrini ad una moltitudine di interessati. I piani di contenimento della CO2 potrebbero anche essere condivisibili (non è il caso di immettere nell'atmosfera sostanze che ne alterino artificialmente la composizione e salubrità) ma lo scopo che si vorrebbe raggiungere (riduzione concentrazioni per ridurre o contenere il riscaldamento globale) è impossibile, costoso e probabilmente anche inutile. Si pensasse a risolvere altri problemi piuttosto.

Nei giorni scorsi ho riportato il contenuto di ricerche che mostravano come la CO2 non possa essere responsabile dell'aumento termico delle decadi scorse, semplicemente perché ha praticamente già espresso tutte le sue potenzialità di gas serra e più non può fare!
Sempre nei messaggi precedenti ho riportato come il metano, uno dei gas serra più potenti (niente in confronto al vapore acqueo) abbia smesso di crescere. Stop del Metano

Ora c'è il risultato di nuove analisi realizzate dal Prof. Wolfgang Knorr, presso la Bristol University, con  i suoi ricercatori, che smentisce un altro caposaldo "serrista", ossia il feedback positivo che ipotizzava il possibile aumento esponenziale della CO2 dovuto a saturazione degli oceani che, quindi riteneva plausibile il fatto che la capacità del sistema naturale del pianeta di assorbire CO2 dovesse diminuire.
Il fatto più rilevante è che tale ipotesi non è stata smentita dai risultati di nuove simulazioni modellistiche, ma da dati reali, concreti ed incontestabili! Il processo ipotizzato non è mai iniziato e con tutta probabilità non inizierà mai, visto che probabilmente sono errati proprio i principi base di questa tesi.
Gli oceani sono ben lungi dalla saturazione di CO2 alla quale molto probabilmente non giungeranno mai, nemmeno moltiplicandone l'immissione in atmosfera. Il Sistema Terra sembra confermarsi molto reattivo e capace di stare dietro alle nostre frenesie di inquinatori. In realtà ci sono processi di degrado ed inquinanti a cui il pianeta non sa controribattere, e a parer mio dovremmo concentrarci su quelli!!

Tutto questo discorso comunque potrà decadere nel momento in cui verrà eventualmente assodata a tutti i livelli scientifici di ricerca la non moltiplicabilità delle capacità serra della CO2 in relazione alla sua concentrazione.

Io ci conto!  
 




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Messaggio Re: I realisti sul Global Warming

#15  Francesco Ven 13 Nov, 2009 14:27

marvel ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Il Sistema Terra sembra confermarsi molto reattivo e capace di stare dietro alle nostre frenesie di inquinatori. In realtà ci sono processi di degrado ed inquinanti a cui il pianeta non sa controribattere, e a parer mio dovremmo concentrarci su quelli!!

Tutto questo discorso comunque potrà decadere nel momento in cui verrà eventualmente assodata a tutti i livelli scientifici di ricerca la non moltiplicabilità delle capacità serra della CO2 in relazione alla sua concentrazione.

Io ci conto!  


Ecco qui il punto. Io ho sempre sostenuto che magari la paura dell'effetto serra può servire a combattere quello che dici. Lo vedo come un mezzo per arrivare allo scopo: inquinare di meno.
 




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