ciao Luisito, complimenti per i dati storici pluvio di Foligno, non me ne ero accorto..

cmq dando un'occhiata, e confrontandoli con i miei (io li ho dal 1951 in poi) ho visto che dal 1951 al 1970 sono gli stessi che ho io, cioè dati dell'Istituto Idrografico (aveva una capannina all'I.T.I.S., cioè vicino all'attuale Laboratorio di Scienze) che, a suo tempo,avevo reperito quando studiavo all'università di Perugia; poi abbiamo il buco degli anni '70 (a parte il 1973 del quale però non conosco la fonte), anche se a quei tempi i dati meteo di Foligno venivano registrati all'istituto Missionario Col Pernaco dall'Isituto di Ecologia Agraria dell'Università di Perugia, e prob quei dati dovrebbero averli loro. Poi dal '79 i dati che ho sono i mei, cioè misurati con un pluvio dapprima manuale poi Davis, sul terrazzo del mio appartamento all'ultimo piano, e, naturalmente, discostano molto da quelli di Ponte Nuovo di Bevagna; come ben sai quella è una zona di minimo pluviometrico della Valle Umbra: tieni presente che per un certo periodo, abbiamo misurato le piogge con un pluvio manuale in un'azienda agraria di via della Chiona vicino a Fiamenga e la differenza con Foligno città (naturalmente in meno) era impressionante..invece i tuoi dati dal 1878 al 1950 da dove provengono?

Carissimo Alfonso, mi scuso di tutto cuore per aver letto con tanto ritardo il tuo messaggio, ma .. ultimamente non aveva piovuto, così non avevo avuto occasione di visitare questo topic!
Grazie per i complimenti, innanzitutto, che vanno però estesi al nostro Pablo, il quale ha scoperto questi dati alla Biblioteca della Facoltà di Agraria dell'Università di Perugia.
Cerco di rispondere con ordine alle tue domande, tutte precise e puntuali.
Per quanto riguarda gli anni '70, i dati di cui entrambi stiamo parlando erano un tempo accessibili dal database centrale dell'Istituto Nazionale di Ecologia Agraria, ahimé un mese per volta. Avevo iniziato a farmi un pò di stampe, fin quando il server loro è saltato

e i dati sono stati apparentemente persi; pensa che avevo fatto scrivere a Roma persino a firma del Sindaco, ma non c'è stato niente da fare. Per quello che ricordo, comunque, mancavano molti mesi.
Inserendo i dati di Ponte Nuovo, ero conscio della loro discordanza con quelli di Foligno città: se pensi alla differenza che registriamo fra me e te, puoi ben immaginarlo.... tuttavia, abbiamo ritenuto giusto tentare di dare qualche cifra di riferimento, per non lasciare del tutto scoperti quegli anni climaticamente così importanti (pensa solo al 1985 o alle siccità del 1988-90).
Inutile dire quanto siano importanti i tuoi dati degli anni '80, ti imploro di custodirli bene e se possibile di informatizzarli, se ti serve manovalanza fammi un fischio che ne parliamo!
I dati dal 1878 al 1950 sono stati reperiti negli albi idrologici del Ministero dei lavori pubblici, Genio civile, custoditi anch'essi presso la Biblioteca di Agraria. Per quel che siamo riusciti a capire, furono registrati in almeno 3 locations diverse. Quelli più antichi sono stati rilevati presso lo Zuccherificio. Intorno al 1910 abbiamo appurato che il rilevatore era una signora, probabilmente una maestra, ma ignoriamo la collocazione esatta della stazione. Per gli anni 1920-1950 è stato impossibile reperire la collocazione della stazione, ma dalla continuità dei dati con quelli successivi arguisco che potrebbero provenire dalla medesima capannina dell'I.T.I.S. (sarebbe interessante sapere se funziona ancora dopo lo scioglimento del Servizio Idrografico Nazionale, che la gestiva sino a poco fa!).
Anticipo la tua obiezione: mi dirai che ricostruire in questi termini una serie pluviometrica storica scientificamente corretta non è possibile. Così in effetti è. L'enorme differenza in termini di precipitazioni fra i vari livelli altitudinali, anche minimi, renderebbe assolutamente necessario, a quaesto scopo, misurare le precipitazioni sempre nello stesso posto e con gli stessi mezzi. Cose che purtroppo accadono solo negli ultimissimi anni. Pubblicando quei dati, però, ho voluto comunque assicurare una continuità di memoria storica e dare il senso di massima dell'evoluzione del clima. Di più non si può fare, tanto che, come avrai visto, ho rinunciato a fare grandi elaborazioni su quei dati.
Ciao.