Ecco le foto del giretto pomeridiano a piedi:
All'interno del paese, vicoli ostruiti e neve che quando và bene supera il ginocchio, ma nella più parte supera il metro abbondantemente e arriva fin sopra i 2m in alcuni punti.
Dalle rughe il paesaggio sembra fiammingo, simile ad un quadro di Brugel...
Dalla piazza del paese uno sguardo verso il valico, da dove Burjan si è riversato impetuoso nella valle e per più giorni completamente nascosto dietro fittissime cortine di neve e nubi basse,
e cima mutali anch'essa tornata visibile dopo giorni di tempesta,
mi dirigo verso il bosco passando per uno dei punti più ventosi di tutta la valle, dietro al paese, nel sentiero che passa sotto al roccaccio, la coltre di neve levigatissima dal vento e spazzata con furia dalla pietra del colle, talmente dura che anche se spessa in alcuni punti sostiene il mio peso,
Testa bassa e passo svelto, tra poco sarò sottovento, nel bosco...
Nel bosco lo scenario cambia, la neve si è posata verticale e appare soffice, ricoprendo ogni cosa,
mentre alle mie spalle e sopra alle cime degli alberi burjan fa sentire forte il suo ululato...
Una refelina di 3 metri ostruisce la strada per la montagna, come monito a non avventurarsi oltre...
riscendo verso il paese, Fossato appare arcigno e bellissimo sotto l'impeto degli elementi, aggrappato alla sua rupe, non disposto a cedere il suo millenario presidio...
quasi a casa scorgo una scultura di neve, lavorata dal vento, che si protende verso l'alto sfidando la gravità,
giochi della natura...
Infine a casa, provato dal freddo, ma con gli occhi ancora pieni di bellezza.