#1 Poranese457 Mar 22 Set, 2009 10:15
Da www.lastampa.it
Riflettori puntati su Stati Uniti e Cina al vertice che si apre oggi a New York
NEW YORK
Al via oggi a New York la conferenza mondiale sui cambiamenti climatici per rilanciare i negoziati in vista del vertice di Copenaghen. Alla conferenza, che si svolge a margine dell’Assemblea generale dell’Onu, parteciperanno oltre 120 capi di stato e di governo. Mentre l’attenzione è rivolta al primo discorso del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, al Palazzo di Vetro dell’Onu, le novità sostanziali in materia di rivoluzione verde potrebbero arrivare dalla Cina e dall’India. I leader di questi paesi potrebbero assumere impegni ancor più ambiziosi di quelli del presidente americano, le cui mani sono legate dalla volontà del Congresso.
La conferenza Onu di oggi e il vertice G-20 di Pittsburgh alla fine della settimana hanno lo scopo di aumentare al pressione sugli Stati Uniti e sugli altri paesi industrializzati affinché si impegnino a ridurre le emissioni di gas serra e forniscano ai paesi in via di sviluppo il denaro necessario ad imprimere una svolta alle proprie economie energetiche, basate sul carbone e sulla deforestazione.
Secondo un alto funzionario delle Nazioni Unite, il presidente cinese Hu Jintao potrebbe annunciare oggi misure ambiziose sui cambiamenti climatici. «Ho grandi aspettative su quanto il presidente Hu annuncerà domani (oggi, ndr.)», ha dichiarato Yvo de Boer, responsabile della convenzione Onu sul clima. «Avendo parlato con il suo ministro alla vigilia, so che si tratterà di un pacchetto di misure ambiziose e sostanziali che la Cina ha intenzione di mettere in opera e che ridurranno in modo consistente le emissioni cinesi di gas a effetto serra», ha aggiunto Yvo de Boer.
Quando mancano meno di tre mesi alla conferenza di Copenaghen sul clima, i responsabili americani ed europei non nascondono la loro preoccupazione sullo stato di avanzamento dei negoziati per siglare un accordo vincolante che riduca in modo sostanziale i gas ad effetto serra e che sostituisca il protocollo di Kyoto nel 2013.
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#2 il fosso Mar 22 Set, 2009 13:08
Fino a qualche tempo fà guardavo con interesse e speranza a questi summit sul clima,
ma visto che ce ne sono stati di innumerevoli e non si è risolto mai niente ora sono
totalmente sfiduciato.
Spero che Copenaghen porti qualcosa di buono e di nuovo ma ho molti dubbi in merito,
e tra l'altro anche se verranno presi degli impegni sarà difficile vederli concretizzarsi
a breve; come sempre quando si tratta di politica tutto il mondo è paese e
tra il dire e il fare.... c'è di mezzo un abisso.
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#3 Poranese457 Mar 22 Set, 2009 14:03
Hai pienamente ragione Paolo!
Secondo me già sarebbe un passo avanti capire in quale misura vi sia influenza umana sui cambiamenti climatici.... oh è una minchiata, ma se non chiariscono nemmeno questo come fanno a prendere provvedimenti??
Purtroppo, come spesso accade in mondo scientifico, i risultati degli studi sono "pilotati" da chi effettivamente tali studi li finanzia... non se ne esce tanto facilmente!!
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#4 il fosso Mar 22 Set, 2009 19:27
Hai pienamente ragione Paolo!
Secondo me già sarebbe un passo avanti capire in quale misura vi sia influenza umana sui cambiamenti climatici.... oh è una minchiata, ma se non chiariscono nemmeno questo come fanno a prendere provvedimenti??
Purtroppo, come spesso accade in mondo scientifico, i risultati degli studi sono "pilotati" da chi effettivamente tali studi li finanzia... non se ne esce tanto facilmente!! 
Mah! Le teorie serriste hanno diverse lacune, non credo in un influenza profonda sul clima
dettata dall'inquinamento;
ma non è tanto per le catastrofi climatiche future, vere o false che siano, che bisognerebbe
fare qualcosa e subito,
quanto per i continui disastri ambientali che tutti i giorni provochiamo, oltre che per la
nostra salute, le tecnologie ci sono e permetterebbero cambiamenti piuttosto netti e
anche abbastanza rapidi.
Ma come dici tu sono gli interessi economici a dettare tutto e di sicuro una politica
ambientalista non è di quelle redditizie, anzi impone sacrifici, che comunque a mio parere
poi sarebbero ampiamente ripagati e non solo a livello ecologico...
Bisognerebbe che trovassero un modo per speculare sulla politica ambientalista, cosa che
in parte sta già avvenendo, e che accontenti le eminenze grige che muovono i fili,
allora forse qualcosa si muoverebbe
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#5 Poranese457 Mer 23 Set, 2009 10:29
Intanto le idee di Obama e della nuova amministrazione USA mi appaiono abbastanza chiare....
da www.corriere.it
Obama: «Clima, rischiamo la catastrofe»
MILANO - «La minaccia è grave, urgente e crescente: se non agiremo rischiamo di consegnare alle future generazioni una catastrofe irreversibile». Il presidente americano Barack Obama lancia l'allarme sul futuro del pianeta da New York, dove è in corso il summit dell'Onu sul clima: «Il tempo rimasto per correre ai ripari sta per scadere. La sicurezza e la stabilità di tutte le nazioni e di tutti i popoli sono a rischio». Obama non nasconde che un nuovo accordo sul clima, anche se possibile, «non sarà facile». «Non ci facciamo illusioni, la parte più dura del lavoro resta ancora da fare in vista di Copenaghen - ha detto il presidente americano -. Anche gli Stati Uniti hanno fatto poco, ma questo è un nuovo giorno, questa è una nuova era e posso dire con orgoglio che gli Stati Uniti hanno fatto di più per l’energia pulita e per ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera negli ultimi otto mesi che in qualsiasi altro periodo della storia». Quindi ha invitato anche i Paesi emergenti coma la Cina e l'India «a fare la loro parte, adottando misure vigorose».
HU: «RIDUZIONE CO2» - E proprio la Cina, come atteso, ha lanciato un segnale positivo. Il presidente Hu Jintao ha detto che il Paese intende ridurre le emissioni di anidride carbonica per ogni unità di prodotto nazionale lordo di un «margine notevole» entro il 2020. Davanti a una platea di oltre cento leader mondiali, Hu ha precisato che il suo governo sta portando avanti enormi sforzi e che continuerà ad agire «con determinazione»: ha parlato di un importante aumento della superficie boschiva, di tecnologie eco-sostenibili e di un aumento del 15% della quota di energia non fossile nel totale del consumo grazie a uno «sviluppo vigoroso» delle energie rinnovabili e nucleare. Ad oggi la Cina è considerata il Paese maggiormente responsabile dell'inquinamento globale dell'atmosfera assieme agli Usa: ai due Paesi è riconducibile il 40% delle emissioni di Co2. Il primo ministro giapponese Yukio Hatoyama, dicendosi in totale accordo con il «Green New Deal» di Obama, ha ricordato che il suo Paese intende ridurre del 25% le emissioni di gas serra entro il 2020.
BAN KI-MOON - L'incontro al Palazzo di Vetro è stato aperto dal segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, che ha rimproverato la comunità internazionale per la «lentezza glaciale» dei negoziati verso un nuovo trattato che sostituisca il protocollo di Kyoto nel 2013. «Abbiamo meno di dieci anni per evitare gli scenari peggiori - ha detto Ban di ritorno da una missione al Polo Nord -. Sull'Artico i ghiacci potrebbero sparire entro il 2030 e le conseguenze sarebbero sentite dai popoli di ogni continente». Il cambiamento climatico colpisce soprattutto i Paesi meno sviluppati e in particolare l'Africa, dove «il cambiamento climatico minaccia di cancellare anni di sviluppo, destabilizzando Stati e rovesciando governi». Ban ha lanciato un appello ai Paesi industrializzati, invitandoli «a fare il primo passo», perché così «altri adotteranno misure audaci». Il nuovo trattato deve includere «obiettivi per la riduzione di emissioni entro il 2020 e supporto finanziario e tecnologico» ai Paesi in via di sviluppo. Un fallimento alla conferenza sul clima di Copenaghen di dicembre, ha concluso, sarebbe «moralmente ingiustificabile, economicamente miope e politicamente avventato».
PAM: «FAME IN AUMENTO» - Anche il Programma alimentare mondiale dell'Onu si è unito all'appello del segretario generale. «Il cambiamento climatico riguarda tutti noi. Ogni giorno al Pam osserviamo gli effetti dei danni che la fame, causata dagli eventi atmosferici, infligge alle persone che ricevono il nostro aiuto. Ogni giorno assistiamo persone colpite da siccità e inondazioni - dichiara il direttore esecutivo Josette Sheeran -. Sulla scia della crisi finanziaria e di quella alimentare, la fame causata dagli eventi atmosferici sta ora colpendo senza tregua le comunità povere e affamate. L'Obiettivo di Sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite per sconfiggere la fame è quello a maggior rischio. Esso sta perdendo terreno, con 150 milioni di nuovi affamati negli ultimi due anni».
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#6 Fili Mer 23 Set, 2009 12:44
"lentezza glaciale"...quando si suol dire una...freddura!!
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#7 marvel Mer 23 Set, 2009 17:06
USA e Cina hanno semplicemente fiutato e fatto loro l'affare del nuovo secolo, l'industria delle energie rinnovabili e, da locomotive dell'industria mondiale quali sono, stanno imprimendo una forte accelerazione a tutto il convoglio... magari per trovare nuova "energia" per far uscire le proprie economie-industrie dalla crisi!
Pur stimando Obama, non ho alcun dubbio che il primo vero interesse dell'America, come della Cina, non sia tanto rivolto al benessere del nostro clima, quanto di assicurarsi una buona fetta dell'affare eco-climatico.
Potremmo dire che almeno, operando verso una buona causa, è "il male minore", ma a dire il vero nutro qualche dubbio anche su questo.
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#8 il fosso Mer 23 Set, 2009 19:12
USA e Cina hanno semplicemente fiutato e fatto loro l'affare del nuovo secolo, l'industria delle energie rinnovabili e, da locomotive dell'industria mondiale quali sono, stanno imprimendo una forte accelerazione a tutto il convoglio!
Pur stimando Obama non ho alcun dubbio che il primo, vero interesse dell'America, come della Cina, non sia tanto rivolto al benessere del nostro clima, quanto di assicurarsi una buona fetta dell'affare eco-climatico.
Potremmo dire che almeno, operando verso una buona causa, è "il male minore", ma a dire il vero nutro qualche dubbio anche su questo.

è quel che ho espresso io sopra, se ci sarà da speculare, e ci sarà,
qualcosa si potrebbe anche muovere, ma altri interessi si intrecciano,
i dubbi rimangono...
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