#1 Poranese457 Ven 02 Mar, 2007 23:23
La notizia la troverete sicuramente domattina sui giornali locali e regionali... un ragazzo di Porano, anni 26, è morto stasera verso le 19 in un incidente stradale sulla Perugia-Bettolle
Ma non è la cronaca che voglio sottolineare io, a quello ci penseranno con le loro mille ipotesi i giornalisti o chi per loro...
Quello che voglio sottolineare io è che questo povero ragazzo ha avuto il suo incidente nel viaggio che lo avrebbe portato verso il grande sogno della sua vita.
Alessandro era infatti patito di batteria e percussioni fin dalla nascita, fin da quando le sue orecchie hanno potuto distinguere i suoni dai rumori, fin da quando il ritmo è potuto entrare nel suo sangue...
In ogni dove lo trovavamo a tamburellare sulle ginocchia, sui tavolini, sul manubrio delle sue numerose BMX... ovunque!
E stasera il viaggio lo avrebbe portato prorio lì, a Siena, in un negozio nel quale avrebbe acquistato la sua nuova batteria.
A pensarci vengono semplicemente i brividi.... un ragazzo che pieno di gioia e di euforia (come sicuramente sarà stato alessandro) prende la propria macchina appena staccato dal lavoro, eccitatissimo esce di casa non ascoltando nemmeno i consigli del padre che gli ripete di andare piano, di stare attento a quel viaggio perchè quella strada è piena di insidie e di lavori in corso!
E proprio sbagliando la direzione in una deviazione di corsia che alessandro, con in mente i più variegati ritmi musicali, va incontro al suo triste destino, trovandosi improvvisamente sulla corsia opposta...
Come detto questa non vuole essere una cronaca ma solo una riflessione su come tra i modi per andarsene quello di farlo alla ricerca del proprio sogno sia veramente uno dei più infami, ma ci pensate?
beh ragazzi io non so cosa dire, l'emozione è troppo forte.... un solo invito..
Sulla strada.... prudenza... x carità prudenza in ogni circostanza, anche quando abbiamo per la testa tutti i cazzi del momento, tutte le nostre più grandi gioie e le nostre più pressanti preoccupazioni... la strada non perdona, la strada non ci capisce, la strada è nostra amica fin tanto che la rispettiamo.... attenzione amici miei, attenzione!
Leonardo
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#2 andrea75 Sab 03 Mar, 2007 09:36
Mi dispiace che ancora nessuno abbia risposto... in fondo per una volta la meteo può anche passare in secondo piano. Dedico questo mio primo messaggio della giornata ad Alessandro, che ovviamente non conosco, ma che Leonardo ha comunque descritto come una persona speciale. Grazie Leo, bel racconto che fa riflettere.
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#3 marvel Sab 03 Mar, 2007 10:26
Sono assolutamente d'accordo!
E sono io il primo a ripetermelo continuamente: stai attento, vai piano, non correre... non sai mai che cosa troverai dietro la curva, non sai mai chi potrai incontrare, qualcuno che, appunto, ha invaso distrattamente l'altra corsia... insomma, se vai piano, almeno, riduci le conseguenze!
Il brutto é che non ci si pensa mai abbastanza... si da per scontato che arriveremo alla meta, che non succederá niente... che tutto scorrerá liscio... invece in macchina bisognerebbe essere super-attenti e non azzardare mai, ma proprio mai!
Me lo ripeto, me lo ripeto... vai piú piano accidenti!!!
PS(da quello che ho scritto sembrerá che corro come un pazzo... ma ditemi voi quante volte rispettiamo i limiti di velocitá?!)
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#4 burjan Sab 03 Mar, 2007 22:17
Una storia triste, che mi induce ad una dura riflessione sulla morte e sulla caducità della vita.
Per i nostri antenati, morire era una cosa normale, uno spettacolo cui si assisteva ogni giorno. Si facevano 8 figli e se andava bene 3 ne arrivavano all'età adulta. Il Belli racconta che nella Roma del 1830 si augurava "Paradiso Santo" alle famiglie povere con troppi pargoli.
Oggi, per fortuna, non è più così. Ma dimentichiamo troppo spesso quanto sia facile spezzare una vita, quanto sia sottile il filo che ci tiene legati a questo meraviglioso meccanismo biologico. Così coltiviamo da un lato l'illusione dell'immortalità, e insieme dell'eterna giovinezza, mentre dall'altro la morte, specie delle persone giovani, è diventata un elemento estraneo, ingiusto, che ci terrorizza, che non riusciamo ad accettare.
Se ci rendessimo maggiormente conto della nostra incredibile fragilità forse riusciremmo anche ad allungarci la vita e ad accettare meglio la morte.
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#5 thunderstorm Dom 04 Mar, 2007 10:52
Una brutta vicenda che ha dell'incredibile così come le tutte le morti del sabato sera che ogni fine settimana mietono vittime, sulle nostre strade, tra le quali moltissimi sono giovani e giovanissimi che in seguito ad uno stato di eccessiva gioia ed ebrezza perdono il controllo di se stessi; possiamo definirlo un vero bollettino di guerra.
La vitalità, la felicità, l'intraprendenza sono sane qualità che ogni giovane deve avere, ma è necessario contenerle sopratutto quando si guida un auto per evitare il rischio di incorrere nel tunnel della morte.
Lungida me fare discorsi tetri e scaramantici, ma ricordiamoci che la nostra vita è sempre appesa ad un filo e dobbiamo difenderla in ogni momento e non solo su strada.
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#6 Francesco Dom 04 Mar, 2007 10:58
E' veramente difficile rispondere ad a una cosa del genere.
Il tuo racconto, Leonardo, ci riporta improvvisamente con i piedi per terra. Ci fa riflettere intensamente.
La vita è così fragile e piena di insidie!
Un caro saluto ad Alessandro.
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#7 Strivio Dom 04 Mar, 2007 20:17
Poranese non puoi immaginare quanto comprendo come ti senti in questo momento....ci sono passato qualche anno fa quando un mio amico non che coetaneo imbocco l'E45 in senso contrario probabilmente dopo una delle innumerevoli deviazioni e all'altezza di Umbertide successe l'inveitabile dove persero la vita lui all'eta di 21anni e un altro ragazzo che se ne stava andando a lavarorare......purtroppo non ci sono parole e le morti cosi improvvise ed inaspettate lasciano veramente un gran senso di vuoto specialmente quando si e' cosi giovani....molto si potrebbe fare oltre che sensibilizzando la gente alla prudenza al volante anche mantenendo in uno stato almeno accettabile le nostre strade
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#8 Poranese457 Dom 04 Mar, 2007 20:56
Grazie di tutti i commenti gente... nn mi aspettavo questa "affluenza" sul tema....
in ogni caso concordo con Strivio, oltre che alle distrazioni "umane" degli automobilisti, anche lo stato penoso delle strade contribuisce ad incrementare il numero degli incidenti putroppo... cmq ribadisco il concetto, ci vuole tantissima prudenza!
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#9 snow96 Dom 11 Mar, 2007 15:01
Leggo il messaggio solo adesso, mi dispiace, è un messaggio toccante.
Scrive uno che fa una media di 5000 km al mese, e ci pensa, spesso. Il brutto è che tanto più si viaggia, tanto più si azzarda. Non sono mai stato uno sconsiderato, ma mi rendo conto che oggi corro più di prima. A volte rifletto, e lascio il pedale (che poi con la mia non è che posso andare a 200, sia chiaro).
Inutile interrogarsi sul perché e il come, la vita in strada e altrove è così, beffarda. Grazie per lo spunto di riflessione.
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