NEVE A QUOTE COLLINARI - I come e i perchè!!!


Titolo: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
mondosasha ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Massi, mi hai lasciato a bocca aperta!!! :inchino:

Una domanda: secondo te le temperature ad 850 hpa sono state sovrastimate da gfs di almeno un paio di gradi? Loro davano una +3 ma io ritengo ci fosse almeno una 0°!


ma guarda, probabilmente si, anche se è molto difficile stabilire quanto fosse spessa la sacca fredda... in alcuni casi, soprattutto sulle zone montane, potrebbe anche aver raggiunto uno spessore considerevole, tanto da andare ad influire sulle T ad 850 HPa e quindi da andare contro le previsioni di gfs per gli 850 Hpa che quindi, in assenza delle suddette sacche, avrebbero visto giusto.
Caso a parte, come sempre, per Castelluccio che ha il suo personale bacino freddo sulla piana... che quindi non fa testo.

ciao! :bye:

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Titolo: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
marvel ha scritto: [Visualizza Messaggio]
mondosasha ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Massi, mi hai lasciato a bocca aperta!!! :inchino:

Una domanda: secondo te le temperature ad 850 hpa sono state sovrastimate da gfs di almeno un paio di gradi? Loro davano una +3 ma io ritengo ci fosse almeno una 0°!


ma guarda, probabilmente si, anche se è molto difficile stabilire quanto fosse spessa la sacca fredda... in alcuni casi, soprattutto sulle zone montane, potrebbe anche aver raggiunto uno spessore considerevole, tanto da andare ad influire sulle T ad 850 HPa e quindi da andare contro le previsioni di gfs per gli 850 Hpa che quindi, in assenza delle suddette sacche, avrebbero visto giusto.
Caso a parte, come sempre, per Castelluccio che ha il suo personale bacino freddo sulla piana... che quindi non fa testo.

ciao! :bye:


Grazie , sempre gentile, ciao :bye:

Titolo: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
marvel ha scritto: [Visualizza Messaggio]
mondosasha ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Massi, mi hai lasciato a bocca aperta!!! :inchino:

Una domanda: secondo te le temperature ad 850 hpa sono state sovrastimate da gfs di almeno un paio di gradi? Loro davano una +3 ma io ritengo ci fosse almeno una 0°!


ma guarda, probabilmente si, anche se è molto difficile stabilire quanto fosse spessa la sacca fredda... in alcuni casi, soprattutto sulle zone montane, potrebbe anche aver raggiunto uno spessore considerevole, tanto da andare ad influire sulle T ad 850 HPa e quindi da andare contro le previsioni di gfs per gli 850 Hpa che quindi, in assenza delle suddette sacche, avrebbero visto giusto.
Caso a parte, come sempre, per Castelluccio che ha il suo personale bacino freddo sulla piana... che quindi non fa testo.

ciao! :bye:


Infatti a posteriori, secondo me ciò che ci ha fuorviato sorprendendoci negli eventi, e il non aver considerato:

1- Il richiamo caldo abbastanza intenso da non portare neve a tutte le quote, ma in veloce esaurimento già dalla tarda mattinata quando correnti settentrionali hanno fatto immediatamente crollare la quota neve in seguito al cambio di circolazione

2- Non aver considerato che, pur essendo stato completo il rimescolamento di tutta la colonna d'aria, l'elevata quantità di gelo accumulato la sera/notte precedente, sarebbe stato impossibile dissiparlo con sole poche ore di correnti meridionali..tanto che come dici anche te infatti e come pensavo ieri per spiegarmi la cosa, le preesistenti sacche fredde abbiano influito sulle termiche alle medie-basse quote non essendo stata smantellata del tutto l'entità del gelo notturno.

Ok così comunque, sarà buona legna per le situazioni future che cercheremo di interpretare meglio :ok:

Titolo: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
ternano ha scritto: [Visualizza Messaggio]



Infatti a posteriori, secondo me ciò che ci ha fuorviato sorprendendoci negli eventi, e il non aver considerato:

1- Il richiamo caldo abbastanza intenso da non portare neve a tutte le quote, ma in veloce esaurimento già dalla tarda mattinata quando correnti settentrionali hanno fatto immediatamente crollare la quota neve in seguito al cambio di circolazione

2- Non aver considerato che, pur essendo stato completo il rimescolamento di tutta la colonna d'aria, l'elevata quantità di gelo accumulato la sera/notte precedente, sarebbe stato impossibile dissiparlo con sole poche ore di correnti meridionali..tanto che come dici anche te infatti e come pensavo ieri per spiegarmi la cosa, le preesistenti sacche fredde abbiano influito sulle termiche alle medie-basse quote non essendo stata smantellata del tutto l'entità del gelo notturno.

Ok così comunque, sarà buona legna per le situazioni future che cercheremo di interpretare meglio :ok:


Secondo me vi è stato comunque un errore modellistico...

Qui da noi non si sono nemmeno visti gli intensissimi e persistenti venti di ostro che invece erano previsti anche dai LAM...
Così facendo il "cuscinetto freddo" non ha fatto in tempo a dissiparsi causando poi, con l'entrata della tramontana, quello che tutti abbiamo visto.

E sottolineo come sia stato un fenomeno localizzato alla nostra regione questo errore perchè domenica sera ho fatto le previsioni per un mio amico istruttore di sub all'Argentario e gli ho azzeccato spaccando il secondo sia intensità che forza del vento sia le precipitazioni e le termiche :bye: :bye:

Titolo: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
ternano ha scritto: [Visualizza Messaggio]


Infatti a posteriori, secondo me ciò che ci ha fuorviato sorprendendoci negli eventi, e il non aver considerato:

1- Il richiamo caldo abbastanza intenso da non portare neve a tutte le quote, ma in veloce esaurimento già dalla tarda mattinata quando correnti settentrionali hanno fatto immediatamente crollare la quota neve in seguito al cambio di circolazione

2- Non aver considerato che, pur essendo stato completo il rimescolamento di tutta la colonna d'aria, l'elevata quantità di gelo accumulato la sera/notte precedente, sarebbe stato impossibile dissiparlo con sole poche ore di correnti meridionali..tanto che come dici anche te infatti e come pensavo ieri per spiegarmi la cosa, le preesistenti sacche fredde abbiano influito sulle termiche alle medie-basse quote non essendo stata smantellata del tutto l'entità del gelo notturno.

Ok così comunque, sarà buona legna per le situazioni future che cercheremo di interpretare meglio :ok:


Ma guarda, secondo me la tramontana ha influito poco sul calo termico durante la fase precipitativa (in modo diretto), ed è stato proprio grazie alla combinazione particolare della tempistica nell'alternarsi dei 2 venti ad aver generato gli effetti che poco sopra decrivevo.
Il richiamo caldo non è stato così intenso e duraturo come avrebbe potuto e nemmeno la tramontana è entrata rapidamente.
Se fosse entrata la tramontana in modo franco avrebbe spazzato via rapidamente tutto e addio alle nevicate, così come il vento caldo prima... fosse stato più netto e duraturo avrebbe ripulito bene vallate e zone montuose impedendo la persistenza di sacche fredde. La colonna d'aria secondo me non si è rimescolata in gran parte dell'area appenninica.
La combinazione "ideale" che si è avuta ha permesso, prima il mantenimento di sacche fredde pronte a riconquistare terreno al cessare del richiamo caldo, e la debole tramontana poi ha consentito a tali sacche di propagarsi e rovesciarsi su gran parte del territorio senza che le nubi venissero diradate e prolungando le precipitazioni.
Credo che anzi la combinazione dei 2 venti abbia prodotto prima l'innalzamento della sacca fredda verso l'Appennino, concentrando l'aria fredda e consentendole di resistere maggiormente, poi il collassamento della stessa massa d'aria fredda verso le valli, soprattutto alle quote più basse, al cessare del richiamo caldo. Approfittando in questo modo anche dello strato relativamente mite e umido a quote superiori causa delle precipitazioni.
La tramontana ha poi permesso che l'aria fredda conquistasse terreno.
:bye:

PS(l'aria fredda in risalita verso nord dalle zone appenniniche laziali-abruzzesi ha più volte causato fenomeni del genere sulla nostra regione. In pratica mentre dalle nostre parti il cuscino freddo si dissipa rapidamente, quello abruzzese, notoriamente più spesso e resistente del nostro, tende a produrre le sacche fredde che ti dicevo prima... si tratta di veri e propri flussi che risalgono l'appennino da sud verso nord con i venti occidentali-sud occidentali, sulla costa sottovento dell'appennino. Quando il vento gira da nord o da est, quest'aria tende a rifluire verso sud-ovest attraverso le valli come la valnerina, la valtopina, e la zona di gubbio e gualdo tadino. Ma sempre nei bassi strati.
Ecco allora che si verifica un netto calo delle T nei bassi strati, mentre in quota, ad 850HPa, la T resta stazionaria e così anche corpi nuvolosi e le precipitazioni continuano indisturbate... almeno finchè la tramontana non entra franca a spazzare tutto via. Ma il calo termico nei bassi strati non è dovuto nè alla tramontana nè alle precipitazioni (in quel calo si avrebbe un calo anche ad 850) ma solo alle quote inferiori per la diffusione delle sacche fredde.
:bye:

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Titolo: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
Alla fine il mitico BARO ci ha dato la possibilità di aprire uno stupendo topic didattico. Via, che tutti i mali non vengono per nuocere... :D

Titolo: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
Certo, ovviamente quando tiro in ballo la tramontana non intendo altro che dire che le correnti sono ruotate abbandonando connotati meridionali che certamente non avrebbero permesso il tutto...

Terni comunque, essendo sottovento ai Martani ne ha risentito di questa tramontana seppur non molto intensa, facendo registrare i minori accumuli della regione..

Titolo: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
Massi nei tuoi meravigliosi discorsi altamente didattici (sei proprio un fenomeno, non c'è che dire) parli sempre di aria fredda non rimescolatasi in zone appenniniche....

Come mai allora ho visto per primo le precipitazioni nevose? Tralasciando la quota, qui da me non dovrebbe esser arrivata aria sprizzata dalle vallate appenniniche, eppure ho goduto di temperature e precipitazioni notevolissime!!

Grazie della risposta prof. :wink:

Titolo: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
marvel ha scritto: [Visualizza Messaggio]


Ma guarda, secondo me la tramontana ha influito poco sul calo termico durante la fase precipitativa (in modo diretto), ed è stato proprio grazie alla combinazione particolare della tempistica nell'alternarsi dei 2 venti ad aver generato gli effetti che poco sopra decrivevo.
Il richiamo caldo non è stato così intenso e duraturo come avrebbe potuto e nemmeno la tramontana è entrata rapidamente.
Se fosse entrata la tramontana in modo franco avrebbe spazzato via rapidamente tutto e addio alle nevicate, così come il vento caldo prima... fosse stato più netto e duraturo avrebbe ripulito bene vallate e zone montuose impedendo la persistenza di sacche fredde. La colonna d'aria secondo me non si è rimescolata in gran parte dell'area appenninica.
La combinazione "ideale" che si è avuta ha permesso, prima il mantenimento di sacche fredde pronte a riconquistare terreno al cessare del richiamo caldo, e la debole tramontana poi ha consentito a tali sacche di propagarsi e rovesciarsi su gran parte del territorio senza che le nubi venissero diradate e prolungando le precipitazioni.
Credo che anzi la combinazione dei 2 venti abbia prodotto prima l'innalzamento della sacca fredda verso l'Appennino, concentrando l'aria fredda e consentendole di resistere maggiormente, poi il collassamento della stessa massa d'aria fredda verso le valli, soprattutto alle quote più basse, al cessare del richiamo caldo. Approfittando in questo modo anche dello strato relativamente mite e umido a quote superiori causa delle precipitazioni.
La tramontana ha poi permesso che l'aria fredda conquistasse terreno.
:bye:


A conferma di questo che hai scritto posso dirti che ieri mentre a Sansepoclro nevicava a larghe flade con +0.5°C a via maggio 15 minuti dopo c'erano +0.0°C, 0,5° di differenza in 700metri di dislivello ;)
Tra l'altro la tramontana fino ad oggi pomeriggio non s'è proprio vista, giusto un debole alito al suolo mentre in quota le nubi arrivavano da ovest sud ovest, poi nel pomeriggio siamo passati per qualche ora ad un est/sud est.

Titolo: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
Poranese457 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Massi nei tuoi meravigliosi discorsi altamente didattici (sei proprio un fenomeno, non c'è che dire) parli sempre di aria fredda non rimescolatasi in zone appenniniche....

Come mai allora ho visto per primo le precipitazioni nevose? Tralasciando la quota, qui da me non dovrebbe esser arrivata aria sprizzata dalle vallate appenniniche, eppure ho goduto di temperature e precipitazioni notevolissime!!

Grazie della risposta prof. :wink:


Bhè, intanto Porano già era avvantaggiata di per se dalla quota, e poi ci sono state anche altre località che hanno visto i fiocchi prima delle pre-appeniniche, tra cui, se non sbaglio, anche nel Viterbese.
E' chiaro che la situazione non è stata così uniforme, come d'altronde le sacche fredde non lo sono (e non ho detto che l'aria fredda ha resistito solo sull'Appennino, ho detto soprattutto li....), siamo stati in una situazione limite in cui con piccole differenze era possibile passare dalla pioggia fitta alla neve.. e viceversa!
Peculiarità locali, in taluni casi, possono portare una situazione "border line" (termine preso in prestito dalla psicologia-sociologia, che indica proprio gli stati limite) allo scatto necessario.. basto che dell'aria freda si accumuli e resista più in una certa zona ed ecco che miracolosamente fiocca. Però attenzione, la pioggia in questi casi è in agguato e si può passare in pochi metri dlla neve fitta alla pioggia senza 1 fiocco... basta che la sacca fredda si sposti leggermente eee.... puff... tutto scompare! :P
Meglio vicino all'Appennino dove c'è sicuramente una riserva più cospicua. 8))
Ciao!

Ultima modifica di marvel il Mar 25 Nov, 2008 22:30, modificato 1 volta in totale
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Titolo: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
Strivio ha scritto: [Visualizza Messaggio]
marvel ha scritto: [Visualizza Messaggio]


Ma guarda, secondo me la tramontana ha influito poco sul calo termico durante la fase precipitativa (in modo diretto), ed è stato proprio grazie alla combinazione particolare della tempistica nell'alternarsi dei 2 venti ad aver generato gli effetti che poco sopra decrivevo.
Il richiamo caldo non è stato così intenso e duraturo come avrebbe potuto e nemmeno la tramontana è entrata rapidamente.
Se fosse entrata la tramontana in modo franco avrebbe spazzato via rapidamente tutto e addio alle nevicate, così come il vento caldo prima... fosse stato più netto e duraturo avrebbe ripulito bene vallate e zone montuose impedendo la persistenza di sacche fredde. La colonna d'aria secondo me non si è rimescolata in gran parte dell'area appenninica.
La combinazione "ideale" che si è avuta ha permesso, prima il mantenimento di sacche fredde pronte a riconquistare terreno al cessare del richiamo caldo, e la debole tramontana poi ha consentito a tali sacche di propagarsi e rovesciarsi su gran parte del territorio senza che le nubi venissero diradate e prolungando le precipitazioni.
Credo che anzi la combinazione dei 2 venti abbia prodotto prima l'innalzamento della sacca fredda verso l'Appennino, concentrando l'aria fredda e consentendole di resistere maggiormente, poi il collassamento della stessa massa d'aria fredda verso le valli, soprattutto alle quote più basse, al cessare del richiamo caldo. Approfittando in questo modo anche dello strato relativamente mite e umido a quote superiori causa delle precipitazioni.
La tramontana ha poi permesso che l'aria fredda conquistasse terreno.
:bye:


A conferma di questo che hai scritto posso dirti che ieri mentre a Sansepoclro nevicava a larghe flade con +0.5°C a via maggio 15 minuti dopo c'erano +0.0°C, 0,5° di differenza in 700metri di dislivello ;)
Tra l'altro la tramontana fino ad oggi pomeriggio non s'è proprio vista, giusto un debole alito al suolo mentre in quota le nubi arrivavano da ovest sud ovest, poi nel pomeriggio siamo passati per qualche ora ad un est/sud est.


Bhè, diciamo, infatti, che l'alito settentrionale è stato più utile così debole che se avesse soffiato più intensamente. :ok:

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Titolo: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
Ho fatto 3 ricognizioni verso Cesi comunque ieri, a 500 m slm, mentre nevicava nel versante opposto dei Martani a Spoleto..

Ebbene non ho visto nemmeno mezzo fiocco fradicio, solo al terzo tentativo verso le 18 quando le piogge sono riprese mi sono spinto fino ad 800 m slm per trovare la quota neve...con fiocchi bagnati solo dai 700. I Martani hanno rappresentato uno spartiacque importante in questa situazione, ma è tutto spiegabile e comprensibile..

Titolo: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
marvel ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Poranese457 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Massi nei tuoi meravigliosi discorsi altamente didattici (sei proprio un fenomeno, non c'è che dire) parli sempre di aria fredda non rimescolatasi in zone appenniniche....

Come mai allora ho visto per primo le precipitazioni nevose? Tralasciando la quota, qui da me non dovrebbe esser arrivata aria sprizzata dalle vallate appenniniche, eppure ho goduto di temperature e precipitazioni notevolissime!!

Grazie della risposta prof. :wink:


Bhè, intanto Porano già era avvantaggiata di per se dalla quota, e poi ci sono state anche altre località che hanno visto i fiocchi prima delle pre-appeniniche, tra cui, se non sbaglio, anche nel Viterbese.
E' chiaro che la situazione non è stata così uniforme, come d'altronde le sacche fredde non lo sono (e non ho detto che l'aria fredda ha resistito solo sull'Appennino, ho detto soprattutto li....), siamo stati in una situazione limite in cui con piccole differenze era possibile passare dalla pioggia fitta alla neve.. e viceversa!
Peculiarità locali, in taluni casi, possono portare una situazione "border line" (termine preso in prestito dalla psicologia-sociologia, che indica proprio gli stati limite) allo scatto necessario.. basto che dell'aria freda si accumuli e resista più in una certa zona ed ecco che miracolosamente fiocca. Però attenzione, la pioggia in questi casi è in agguato e si può passare in pochi metri dlla neve fitta alla pioggia senza 1 fiocco... basta che la sacca fredda si sposti leggermente eee.... puff... tutto scompare! :P
Meglio vicino all'Appennino dove c'è sicuramente una riserva più cospicua. 8))
Ciao!


Beh si... qualche località dell'altissimo viterbese (nel senso quello prossimo al confine con il nostro territorio) ma già scendendo verso sud, a Montefiascone (quota 560m) per esempio, hanno visto solo graupel senza nessun accumulo.

Grazie delle delucidazioni :inchino:

Titolo: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
Comunque il richiamo caldo qui c'è stato eccome...la notte il vento ha danneggiato molte piante, ed in mattinata la pioggia è caduta sino ai 1400 metri di quota. Dopo una temporanea schiarita con temperatura di 8° C in città (!!!) si poteva notare l'Appennino quasi completamente privo di neve se non nelle vette piu alte.
Per il resto sono d'accordo con voi per le sacche di aria fredda.
:bye:

Titolo: Re: NEVE A QUOTE COLLINARI
zerogradi ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Comunque il richiamo caldo qui c'è stato eccome...la notte il vento ha danneggiato molte piante, ed in mattinata la pioggia è caduta sino ai 1400 metri di quota. Dopo una temporanea schiarita con temperatura di 8° C in città (!!!) si poteva notare l'Appennino quasi completamente privo di neve se non nelle vette piu alte.
Per il resto sono d'accordo con voi per le sacche di aria fredda.
:bye:



Concordo pienamente ed aggiungo che secondo me non si è trattato di aria fredda che è riuscita a stazionare sopra l'appennino (alle 14 lungo la Valnerina pioveva fino alle cime dei monti e lungo la statale c'erano 4/5 gradi, quindi il richiamo caldo aveva lavorato bene) quanto di sacche d'ara fredda che sono "rientrate" da ovest/sudovest, tant'è che, in zona Cascia - Monteleone di Spoleto, la trasformazione da piogga a neve,con un calo di almeno 4 gradi, è risalita appunto da SW (ho percorso il tragitto, trovando pioggia con 5 gradi a Cascia e neve a Monteleone, dopo mezz'ora, tornando indietro ho trovato neve anche a Cascia e lungo tutta la valnerina).


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