Forza Leona', queste notizie mi fanno ben sperare anche per il tuo futuro! :D :lol: :D :lol: :P :P
Ogni riferimento a persone e cose è puramente casuale ... 8))
Sulla rivista "Current Biology"
Anche lo scimpanzé pianifica il futuro
Studiosi svedesi hanno osservato come gli scimpanzé maschi ospitati in uno zoo pianifichino le future azioni, e in particolare il lancio di pietre all'indirizzo dei visitatori.
La prima prova inequivocabile di un comportamento premeditato in un primate non umano è stata trovata da un gruppo di biologi della Lund University che firmano in proposito un articolo sulla rivista “Current Biology”.Grazie a una serie di osservazioni durate circa un decennio, gli studiosi hanno infatti osservato come gli scimpanzé maschi ospitati in uno zoo pianifichino le future azioni, e in particolare il lancio di pietre all'indirizzo dei visitatori.
“Le osservazioni mostrano in modo convincente che gli scimpanzé considerano il futuro in un modo assai complesso”, ha spiegato Mathias Osvath, primo firmatario dell'articolo. “Ciò implica che essi hanno una coscienza molto sviluppata che include le simulazioni mentali di potenziali eventi. Essi probabilmente hanno un 'mondo interno' simile al nostro nel quale rivivono episodi passati della loro vita e pensano ai possibili eventi con giorni di anticipo. Quando gli scimpanzé allo stato selvatico raccolgono pietre per 'andare in guerra', probabilmente pianificano in anticipo le loro azioni; per questo possiamo immaginare anche che lo facciano nella vita di tutti i giorni.
Sebbene molti ricercatori abbiano osservato in passato comportamenti di primati sia selvatici sia in cattività che facevano pensare a una pianificazione, è sempre stato impossibile stabilire se si trattasse della preparazione di un'azione presente o futura. Per esempio, nel caso raccolgano una pietra per rompere una noce si tratta di una successione di eventi temporalmente contigui.
La situazione osservata invece nell'ambito di quest'ultimo studio, per contro, ha caratteristiche del tutto peculiari: in contrasto con l'estrema agitazione che mostrano quando lanciano le pietre, gli animali si dimostrano estremamente calmi quando le raccolgono.
Resta da stabilire se il comportamento non sia in qualche modo indotto dallo stato di cattività, un'ipotesi che non viene condivisa da Osvath."Ritengono che gli scimpanzé selvatici possano avere una capacità di pianificazione ancora più sviluppata, su cui fanno affidamento per la sopravvivenza.”, conclude il ricercatore. "L'ambiente di uno zoo è molto meno complesso di quello di una foresta: gli scimpanzé non incontrano i pericoli che devono affrontare allo stato brado né la scarsità di cibo che ne mette in pericolo la sopravvivenza. La pianificazione ha un valore molto maggiore nella foresta”. (fc)
Nuove Speranze anche per Poranese: "Anche lo scimpanzé pianifica il futuro"
Titolo: Re: Nuove Speranze anche per Poranese: "Anche lo scimpanzé pianifica il futuro"
L'articolo conclude con "La pianificazione ha un valore molto maggiore nella foresta£... ciò ben si addice alla mia provenienza tra l'altro!!!!
Cmq l'articolo mi consola.... già che pianifico significa che il mio grado di evoluzione è decisamente maggiore rispetto all'80% degli esseri umani :P :P :P
PS: Massimilià, ovviamente aspettati una vendetta eh! :muhehe: :muhehe: :muhehe:
Cmq l'articolo mi consola.... già che pianifico significa che il mio grado di evoluzione è decisamente maggiore rispetto all'80% degli esseri umani :P :P :P
PS: Massimilià, ovviamente aspettati una vendetta eh! :muhehe: :muhehe: :muhehe:
Titolo: Re: Nuove Speranze anche per Poranese: "Anche lo scimpanzé pianifica il futuro"
Ribadisco sulle speranze per Poranese: "Profumo di casa". L'orientamento della formica nel deserto.
A Leona'... se ce l'ha fatta una formichina po' esse che anche tu riesca a non perderti più (anche col navigatore!).
E che ce voi fa', oggi t'ho preso di mira ;)
Profumo di casa
L'orientamento della formica nel deserto
Pur cercando di sfruttare i riferimenti visivi, Cataglyphis fortis fa affidamento soprattutto sul caratteristico "odore di casa"
Se ci si smarrisce ne deserto, privi di riferimenti visivi, si rischia facilmente di continuare a camminare in circolo. Nella stessa situazione dovrebbe trovarsi abbastanza facilmente la formica del deserto, Cataglyphis fortis, che abita nelle inospitali pianure desertiche della Tunisia.
Finora gli zoologi ritenevano infatti che per i propri spostamenti la formica del deserto dovesse fare riferimento in primo luogo agli stimoli visivi. Ora Kathrin Steck, Bill Hansson e Markus Knaden del Max-Planck-Institut per l'ecologia chimica a Jena, hanno potuto dimostrare grazie al ricorso a tecniche gascromatografiche, che quella formica sfrutta anche la specifica "firma" odorosa del proprio microhabitat per riuscire a ritrovare la strada di casa dopo le sue peregrinazioni nel deserto.
In alcuni esperimenti sul campo, descritti in un articolo pubblicato su Frontiers in Zoology, dopo aver identificato alcuni odori di questa "firma" i ricercatori hanno addestrato alcune formiche a riconoscerli come marcatori di un'entrata secondaria nascosta. Le formiche hanno appreso ad associare l'ingresso della loro tana a un singolo odore e a distinguere l'odore appreso dagli altri e a identificarlo anche quando era mimetizzato in una miscela di quattro odori: anche in tal caso, sia pure con un po' più di incertezza riuscivano ad affidarsi all'odore di casa.
Il ricorso a marcatori olfattivi legati all'ambiente è stato dimostrato nei piccioni mentre la maggior parte delle formiche fa piuttosto riferimento a tracce di feromoni lasciate dall'insetto stesso. Alla ricerca del cibo, Cataglyphis percorre però tratti ben superiori ai cento metri in un ambiente caratterizzato da temperature molto elevate che non consentono di fare un buon affidamento a queste tracce. Probabilmente proprio per questo queste formiche del deserto hanno sviluppato la capacità di ricordare e rintracciare tracce olfattive ambientali più stabili.
"Siamo rimasti stupiti dalla scoperta che mentre tenevano conto e apprendevano il riconoscimento dei marcatori visivi, queste formiche fossero anche in grado di collezionare e trattenere informazioni sul mondo olfattivo", ha osservato Knaden. (gg)
A Leona'... se ce l'ha fatta una formichina po' esse che anche tu riesca a non perderti più (anche col navigatore!).
E che ce voi fa', oggi t'ho preso di mira ;)
Profumo di casa
L'orientamento della formica nel deserto
Pur cercando di sfruttare i riferimenti visivi, Cataglyphis fortis fa affidamento soprattutto sul caratteristico "odore di casa"
Se ci si smarrisce ne deserto, privi di riferimenti visivi, si rischia facilmente di continuare a camminare in circolo. Nella stessa situazione dovrebbe trovarsi abbastanza facilmente la formica del deserto, Cataglyphis fortis, che abita nelle inospitali pianure desertiche della Tunisia.
Finora gli zoologi ritenevano infatti che per i propri spostamenti la formica del deserto dovesse fare riferimento in primo luogo agli stimoli visivi. Ora Kathrin Steck, Bill Hansson e Markus Knaden del Max-Planck-Institut per l'ecologia chimica a Jena, hanno potuto dimostrare grazie al ricorso a tecniche gascromatografiche, che quella formica sfrutta anche la specifica "firma" odorosa del proprio microhabitat per riuscire a ritrovare la strada di casa dopo le sue peregrinazioni nel deserto.
In alcuni esperimenti sul campo, descritti in un articolo pubblicato su Frontiers in Zoology, dopo aver identificato alcuni odori di questa "firma" i ricercatori hanno addestrato alcune formiche a riconoscerli come marcatori di un'entrata secondaria nascosta. Le formiche hanno appreso ad associare l'ingresso della loro tana a un singolo odore e a distinguere l'odore appreso dagli altri e a identificarlo anche quando era mimetizzato in una miscela di quattro odori: anche in tal caso, sia pure con un po' più di incertezza riuscivano ad affidarsi all'odore di casa.
Il ricorso a marcatori olfattivi legati all'ambiente è stato dimostrato nei piccioni mentre la maggior parte delle formiche fa piuttosto riferimento a tracce di feromoni lasciate dall'insetto stesso. Alla ricerca del cibo, Cataglyphis percorre però tratti ben superiori ai cento metri in un ambiente caratterizzato da temperature molto elevate che non consentono di fare un buon affidamento a queste tracce. Probabilmente proprio per questo queste formiche del deserto hanno sviluppato la capacità di ricordare e rintracciare tracce olfattive ambientali più stabili.
"Siamo rimasti stupiti dalla scoperta che mentre tenevano conto e apprendevano il riconoscimento dei marcatori visivi, queste formiche fossero anche in grado di collezionare e trattenere informazioni sul mondo olfattivo", ha osservato Knaden. (gg)
Titolo: Re: Nuove Speranze anche per Poranese: "Anche lo scimpanzé pianifica il futuro"
Ah Leona', ma che ti sei offeso davvero? :blink:
Titolo: Re: Nuove Speranze anche per Poranese: "Anche lo scimpanzé pianifica il futuro"
Ma seeeeeeee :D :D :D
Ci mancherebbe altro... solo che non ho tempo di leggere questo secondo intervento per intero e quindi non commento....
tranqui, se mi offendo ti mando gli scagnozzi a casa! :P :P :P :P
Ci mancherebbe altro... solo che non ho tempo di leggere questo secondo intervento per intero e quindi non commento....
tranqui, se mi offendo ti mando gli scagnozzi a casa! :P :P :P :P
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