Risultato finale: per ogni aumento di 5 microgrammi per metro cubo a cui si sia esposti per un anno, c'è un aumento del 7 per cento del rischio di morte per cause non traumatiche.
La cosa più importante è che si è verificato che l'aumento del rischio di morte per incrementi di 5 microgrammi per metro cubo interessa anche i soggetti esposti a concentrazioni di inquinanti inferiori al limite stabilito dall'Unione europea, pari a un'esposizione media annua di 25 microgrammi al metro cubo.
Ebbene, ma di che tipo di inquinamento stiamo parlando?
Con i termini PM10 e PM2,5 si indicano le frazioni di particolato aereo disperso aventi diametro aerodinamico inferiore rispettivamente a 10 e a 2,5 µm.
Le dimensioni ridotte permettono al PM10 di penetrare attraverso le vie aeree fino a raggiungere il tratto tracheo-bronchiale, e al PM2,5 di penetrare più a fondo fino alla regione alveolare. Per questo motivo il PM2,5 viene spesso indicato con il termine “particolato fine”.
Il riscaldamento domestico è responsabile di poco meno di un terzo delle emissioni totali di PM10 e PM2,5 primario in regioni come la Lombardia, su base annua, e la combustione della legna è a sua volta responsabile di più del 90% di tali emissioni.
In Umbria il riscaldamento da legna arriva a rappresentare, in inverno, fino al 60% del particolato PM2,5 totale e, in particolare in certi paesi, nelle notti serene con inversione termica, l'analisi del particolato ha dato risultati terribili, decretando un inquinamento di particolato decisamente oltre i livelli UE di cui è responsabile la combustione di legna (camini e stufe) fino ed oltre al 90%.
Insomma, per scaldare noi e i nostri cari finiamo per avvelenarli.
In uno studio condotto in Svezia, ritenuto valido anche per le nostre aree, risulta che l'inquinamento da PM10 nei mesi invernali sia responsabile della maggior parte delle PM10 (nonché dei PM2,5).
Questi sono danni dovuti a decenni di politiche falsamente ecologiste.
C'è chi combatte battaglie contro i Suv e poi, pensando di avere la coscienza a posto, torna a casa a scaldarsi in modo "ecologico"... ma nocivo.
Se siete ecologisti, ma soprattutto se tenete alla vostra salute e a quella dei vostri cari e concittadini, pensateci la prossima volta che accendete il fuoco nella stufa o nel camino.
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