[LUNGO TERMINE] A Grandi Passi Verso Un Anno Senza Inverno?
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 Re: A Grandi Passi Verso Un Anno Senza Inverno?
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Non credo che si possa parlare di problemi dovuti a quel grado in più o in meno (sempre che di 1 grado si tratti...), è piuttosto evidente l'influenza marcata, sullo scenario invernale europeo, del tipo di circolazione a cui siamo stati sottoposti in questi mesi. Anche perché, volendo anche considerare l'ipotesi del maggior riscaldamento mediterraneo, le perturbazioni che ci hanno interessato avevano origine ben più lontana e il mare, per quanto mite, non ha il tempo di trasferire tanto calore alle stesse, casomai può esaltarne la fenomenologia grazie al calore latente contenuto nelle masse d'aria che vengono scalzate da quelle in arrivo.
Cade proprio a fagiolo l'interessante articolo del Prof. Luigi Mariani, pubblicato oggi su Climatemonitor.it , che evidenzia un’elevatissima variabilità interannuale dei Blocking e l’assenza di chiari trend temporali nel nostro emisfero.
Questo è lo schema del periodo 1 dicembre 2013- 29 gennaio 2014.
La ricerca pubblicata di recente sulla rivista scientifica Geophysical Research Letters, della Dr. Elizabeth A. Barnes, del Dipartimento di Scienze dell'Atmosfera, della Colorado State University, ha analizzato i trend recenti nei sistemi di blocco allo scopo di verificare l’eventuale presenza di incrementi o diminuzioni nelle frequenza in coincidenza con la diminuzione delle superfici glaciali.
Nessuno degli indici di blocco utilizzati evidenzia chiare tendenze emisferiche a livello annuale, mentre trend positivi o negativi a livello stagionale sono stati riscontrati solo per specifiche regioni isolate.
Questo ci porta a delle conclusioni, per quanto riguarda l'inverno 2013-2014, ma anche per quelli trascorsi, e cioè che si tratta semplicemente di variazioni interannuali di circolazione ma in assenza di un qualsiasi trend pluriennale.
In poche parole il tempo e le configurazioni di circolazione atmosferica sono naturalmente variabili, un anno può predominarne un tipo di schema (e il tipo di blocking che lo causa), un anno ne può prevalere un altro... ma è del tutto casuale (almeno questo è quello che indicano le analisi dei dati), con cadenza di variazione praticamente annuale, quindi senza alcuna tendenza e, tantomeno, nessuna "legge" di compensazione o persistenza.

Ultima modifica di marvel il Mar 04 Feb, 2014 15:08, modificato 1 volta in totale
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marvel [ Mar 04 Feb, 2014 15:04 ]
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[LUNGO TERMINE] A Grandi Passi Verso Un Anno Senza Inverno?
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 Re: A Grandi Passi Verso Un Anno Senza Inverno?
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Sul fatto che la legge di persistenza non abbia il suo peso, nutro seri dubbi. Infatti è molto facile osservare periodi in cui le configurazioni si ripetono senza cambiamenti significativi. Si potrebbero fare una marea di esempi 
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Cyborg [ Mar 04 Feb, 2014 15:35 ]
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 Re: A Grandi Passi Verso Un Anno Senza Inverno?
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Intendevo persistenza su più anni, come tendenza o trend che dir si voglia. 
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marvel [ Mar 04 Feb, 2014 15:37 ]
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 Re: A Grandi Passi Verso Un Anno Senza Inverno?
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Nel decennio scorso, tre sono stati gli anni "senza inverno" per la mia località: il 2001, il 2007 e il 2008. Sostanzialmente, essi furono tutti posizionati dopo annate con inverni particolarmente rigidi come il 1999 e il 2005. Anche il 1985 diede poi inizio, a parte il 1987, ad almeno tre anni con inverni particolarmente miti. Stessa cosa per il 1981, 1982 (dopo il 1978) e il 1958 e 1959. Insomma: temo che stiamo pagando lo scotto del 2012. Se tutto va come in passato, l'inverno ce lo dobbiamo dimenticare questo e il prossimo anno.

io a queste cose non ho mai creduto...la Natura non ha il calendario e le statistiche sotto mano. Semplicemente, accade quello che deve accadere, ogni anno.
Il prossimo inverno potrà essere sulla falsariga di questo, o il più gelido della storia... e non certo perchè ha fatto freddo 15gg nel 2012 o perchè questo inverno non è esistito. 
Uomini di poca fede!
Concordo pienamente sul fatto che i fenomeni meteorologici non possano avere memoria di sé: è un dato razionalmente incontrovertibile. Però, dal punto di vista statistico, le cose sono diverse. La mia occupazione preferita è quella di raccogliere dati e, raccogliendo dati, in un arco temporale di almeno trent'anni, mi è capitato più volte di incontrare fenomeni che io chiamo "di equilibrio", che si verificano con modalità che io non saprei spiegare ma che la statistica inquadra benissimo. Dopo sequenze di anni piovosi, abbiamo anni siccitosi; dopo sequenze di anni più caldi della media, abbiamo anni più freddi. C'è in tutto questo un equilibrio che non può essere inquadrato in una sequenza "compensativa" ma in un qualcosa che, probabilmente, rientra in un quadro "feedback", sia positivi sia negativi, che riportano la situazione a quello che è l'equilibrio statistico.
Un esempio concreto. Mio figlio, che ha 5 anni, è un amante dei numeri. abbiamo, allora, fatto un esperimento. Abbiamo tirato il dado per 1000 volte (ovviamente in giorni differenti: chi non ha figli, pensi bene a quello che significa averli...  ) ed abbiamo messo una serie di crocette sui numeri che uscivano, facendo una divisione ogni 250 tiri. Poi abbiamo contato quante volte sono usciti i vari numeri e abbiamo fatto una scoperta sorprendente (mi piacerebbe ritrovare il foglio dei dati, se riesco... ora cito a memoria): pressappoco, ogni numero ha avuto le stesse uscite, intorno alle 160 volte, a parte il 6 che è uscito leggermente più degli altri numeri. La cosa sorprendente è questa: nei primi 250 tiri, il numero 1 è uscito molto più degli altri ma poi, nel secondo e terzo step, si è ristabilito l'equilibrio perché l'1 è uscito molto di meno. Alla fine, complessivamente, ognuno dei sei numeri ha avuto un numero simile di ricorrenze.
Allora, mi chiedo: se ogni evento non ha memoria né consapevolezza di sé (e su questo non ci piove), com'è possibile che il n° 1, che era in surplus di ricorrenze dopo i primi 250 tiri, ha poi avuto un deficit nei successivi 500? Non perché aveva memoria di sé, quanto perché, nella serie di cause che determinano l'uscita di una faccia o dell'altra di un dado, esiste un "equilibrio statistico" che è proporzionale alla probabilità che ha un evento di verificarsi (1/6 in questo caso). E' il sistema, insomma, che è in un equilibrio dinamico, non il singolo evento rispetto all'altro.
Altrimenti, se la statistica ha una validità neppure indicativa, fatemi uscire "3" per ben cinquanta volte di fila, tirando un dado! In fondo, ogni evento non ha memoria del precedente, no?
Non ci trovo nulla di sbagliato, dunque, nel pensare che un sistema molto più complesso di un dado come l'atmosfera terrestre abbia una situazione di equilibrio dinamico, compromessa la quale, con un meccanismo di "feedback" si tenda a ricreare la situazione iniziale o di equilibrio.

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Pigimeteo [ Mar 04 Feb, 2014 16:09 ]
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 Re: [LUNGO TERMINE] A Grandi Passi Verso Un Anno Senza Inverno?
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Nel decennio scorso, tre sono stati gli anni "senza inverno" per la mia località: il 2001, il 2007 e il 2008. Sostanzialmente, essi furono tutti posizionati dopo annate con inverni particolarmente rigidi come il 1999 e il 2005. Anche il 1985 diede poi inizio, a parte il 1987, ad almeno tre anni con inverni particolarmente miti. Stessa cosa per il 1981, 1982 (dopo il 1978) e il 1958 e 1959. Insomma: temo che stiamo pagando lo scotto del 2012. Se tutto va come in passato, l'inverno ce lo dobbiamo dimenticare questo e il prossimo anno.

io a queste cose non ho mai creduto...la Natura non ha il calendario e le statistiche sotto mano. Semplicemente, accade quello che deve accadere, ogni anno.
Il prossimo inverno potrà essere sulla falsariga di questo, o il più gelido della storia... e non certo perchè ha fatto freddo 15gg nel 2012 o perchè questo inverno non è esistito. 
Uomini di poca fede!
Concordo pienamente sul fatto che i fenomeni meteorologici non possano avere memoria di sé: è un dato razionalmente incontrovertibile. Però, dal punto di vista statistico, le cose sono diverse. La mia occupazione preferita è quella di raccogliere dati e, raccogliendo dati, in un arco temporale di almeno trent'anni, mi è capitato più volte di incontrare fenomeni che io chiamo "di equilibrio", che si verificano con modalità che io non saprei spiegare ma che la statistica inquadra benissimo. Dopo sequenze di anni piovosi, abbiamo anni siccitosi; dopo sequenze di anni più caldi della media, abbiamo anni più freddi. C'è in tutto questo un equilibrio che non può essere inquadrato in una sequenza "compensativa" ma in un qualcosa che, probabilmente, rientra in un quadro "feedback", sia positivi sia negativi, che riportano la situazione a quello che è l'equilibrio statistico.
Un esempio concreto. Mio figlio, che ha 5 anni, è un amante dei numeri. abbiamo, allora, fatto un esperimento. Abbiamo tirato il dado per 1000 volte (ovviamente in giorni differenti: chi non ha figli, pensi bene a quello che significa averli...  ) ed abbiamo messo una serie di crocette sui numeri che uscivano, facendo una divisione ogni 250 tiri. Poi abbiamo contato quante volte sono usciti i vari numeri e abbiamo fatto una scoperta sorprendente (mi piacerebbe ritrovare il foglio dei dati, se riesco... ora cito a memoria): pressappoco, ogni numero ha avuto le stesse uscite, intorno alle 160 volte, a parte il 6 che è uscito leggermente più degli altri numeri. La cosa sorprendente è questa: nei primi 250 tiri, il numero 1 è uscito molto più degli altri ma poi, nel secondo e terzo step, si è ristabilito l'equilibrio perché l'1 è uscito molto di meno. Alla fine, complessivamente, ognuno dei sei numeri ha avuto un numero simile di ricorrenze.
Allora, mi chiedo: se ogni evento non ha memoria né consapevolezza di sé (e su questo non ci piove), com'è possibile che il n° 1, che era in surplus di ricorrenze dopo i primi 250 tiri, ha poi avuto un deficit nei successivi 500? Non perché aveva memoria di sé, quanto perché, nella serie di cause che determinano l'uscita di una faccia o dell'altra di un dado, esiste un "equilibrio statistico" che è proporzionale alla probabilità che ha un evento di verificarsi (1/6 in questo caso). E' il sistema, insomma, che è in un equilibrio dinamico, non il singolo evento rispetto all'altro.
Altrimenti, se la statistica ha una validità neppure indicativa, fatemi uscire "3" per ben cinquanta volte di fila, tirando un dado! In fondo, ogni evento non ha memoria del precedente, no?
Non ci trovo nulla di sbagliato, dunque, nel pensare che un sistema molto più complesso di un dado come l'atmosfera terrestre abbia una situazione di equilibrio dinamico, compromessa la quale, con un meccanismo di "feedback" si tenda a ricreare la situazione iniziale o di equilibrio.

No Pigi,
è semplicemente la legge dei grandi numeri, da cui la statistica. 
Ripeti l'esperimento altre tot volte e vedrai che scomparirà ogni dubbio ed ogni idea di riequilibrio non casuale/stocastico.
L'unica eccezione che, in un certo senso, regola il sistema atmosferico/climatico, è la condizionante dovuta alle complesse e mutue interazioni cicliche naturali che creano una sorta di pulsazione planetaria che, a sua volta, compone diverse combinazioni cicliche. Queste si che possono alternarsi in modo più o meno ordinato (ma si parla minimo di lustri o decenni, più spesso secoli) dettando qualcosa che possa assomigliare ad una sorta di compensazione o riequilibrio. E' un riflesso della complessità, dell'interdipendenza e in parte della risonanza, del sistema climatico. Ma si tratta, per lo più, di fenomeni verificabili sul lungo periodo, ed è proprio per questo che per parlare di clima si prendono come riferimento minimo le medie calcolate sui 30 anni (i 1000 lanci di dado non sarebbero nemmeno sufficienti  ).

Ultima modifica di marvel il Mar 04 Feb, 2014 17:12, modificato 2 volte in totale
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marvel [ Mar 04 Feb, 2014 17:08 ]
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 Re: A Grandi Passi Verso Un Anno Senza Inverno?
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Non sono d'accordo con nessuno dei due, mi dispiace ma tralasciate l'elemento principe,
LA SFIGA che questo inverno ha un indice +++

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nubes [ Mar 04 Feb, 2014 17:27 ]
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 Re: A Grandi Passi Verso Un Anno Senza Inverno?
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Giusto: la sfiga. Esiste e l'ho dimostrato con un altro facile esperimento perfettamente controllabile e ripetibile,  ma ora sto fuori e mi dà urto scrivere con la tastierina del cellulare...
A Marvel vorrei rispondere (non cito altrimenti riempiamo tutta la pagina...) che sono d'accordo sulla legge dei grandi numeri, ma stento a definire un evento meteorologico "singolo" visto che neppure un sistema di equazioni a sei variabili (che richiede 6 ore di calcoli ad un supercpomputer) riesce ad inquadrarlo se non approssimativamente.
Mi fermo qui perché le tastiere virtuali mi stressano più di quest'inverno equatoriale...

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Pigimeteo [ Mar 04 Feb, 2014 17:52 ]
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 Re: A Grandi Passi Verso Un Anno Senza Inverno?
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A Marvel vorrei rispondere (non cito altrimenti riempiamo tutta la pagina...) che sono d'accordo sulla legge dei grandi numeri, ma stento a definire un evento meteorologico "singolo" visto che neppure un sistema di equazioni a sei variabili (che richiede 6 ore di calcoli ad un supercpomputer) riesce ad inquadrarlo se non approssimativamente.
Non l'ho capita.
Attendo approfondimento non appena sarai davanti ad una tastiera degna di questo nome. 
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marvel [ Mar 04 Feb, 2014 18:00 ]
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Secondo me quest inverno non inverno sta dando a la testa a molti di noi...io non mi addentro in discorsi tecnicoscientifici..perche non sono in grado,dico solo che dopo piu di quarantanni di meteopassione questi non inverni ci sono ripetuti piu volte cosi come gli inverni che piacciono a noi...Magari un altr anno si verifica un altro 85 estaremo li a fare discorsi opposti.quindi dico non andiamo a cercare spiegazioni piu o meno serie lasciamo che la natura faccia il suo corso..senza deprimerci o esaltarci per eventi estremi.di qualsiasi tipo..i discorsi sui cambiamenti climatici lasciamoli fare a chi ne a le conoscenze scientifiche adatte...Poi per carità ognuno è libero di pensarla come vuole e dire la propria opinione a riguardo....saluti a tutti..
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alias64 [ Mar 04 Feb, 2014 18:41 ]
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Secondo me quest inverno non inverno sta dando a la testa a molti di noi...io non mi addentro in discorsi tecnicoscientifici..perche non sono in grado,dico solo che dopo piu di quarantanni di meteopassione questi non inverni ci sono ripetuti piu volte cosi come gli inverni che piacciono a noi...Magari un altr anno si verifica un altro 85 estaremo li a fare discorsi opposti.quindi dico non andiamo a cercare spiegazioni piu o meno serie lasciamo che la natura faccia il suo corso..senza deprimerci o esaltarci per eventi estremi.di qualsiasi tipo..i discorsi sui cambiamenti climatici lasciamoli fare a chi ne a le conoscenze scientifiche adatte...Poi per carità ognuno è libero di pensarla come vuole e dire la propria opinione a riguardo....saluti a tutti..
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alias64 [ Mar 04 Feb, 2014 18:42 ]
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 Re: A Grandi Passi Verso Un Anno Senza Inverno?
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A Marvel vorrei rispondere (non cito altrimenti riempiamo tutta la pagina...) che sono d'accordo sulla legge dei grandi numeri, ma stento a definire un evento meteorologico "singolo" visto che neppure un sistema di equazioni a sei variabili (che richiede 6 ore di calcoli ad un supercpomputer) riesce ad inquadrarlo se non approssimativamente.
Non l'ho capita.
Attendo approfondimento non appena sarai davanti ad una tastiera degna di questo nome. 
Capperi! Son diventato la sibilla cumana!
Un conto è tirare un dado, un conto è un evento meteorologico.
E' come paragonare il pensierino della scuola elementare col trattato di fisica nucleare...
Basta un pc di media potenza per un discorso predittivo sulla possibile traiettoria del dado (la parabola che descrive cadendo, l'angolo d'impatto, i rimbalzi, il momento e la rotazione impressa dagli impatti multipli...) mentre una previsione del tempo richiede potenze di calcolo mostruose e non riesce neppure ad essere precisa, poiché, come tu ben sai e sicuramente meglio di me, non si tratta di equazioni lineari e, spesso, molte grandezze vengono parametrizzate... Insomma. Un solo giorno di esame dei dati climatici è frutto di una serie notevole di cause e concause, talmente complesse da divenire "caotiche" (E' la famosa storia del battito d'ali di farfalla...): alla fine, anche l'aggettivo "stocastico" non ci starebbe male, anche se io, sinceramente, della fisica quantistica non sono un grande esperto: la lascio agli esperti!
Statisticamente, quindi, già un unico breve lasso di tempo, sotto il punto di vista meteorologico, costituisce una massa impressionante di eventi, statisticamente significativa. Io ho notato, ad esempio, che se trent'anni è il lasso di tempo minimo che serve per definire un clima, già dopo quindici anni la maggior parte degli anni presenta delle medie che si allineano perfettamente alla "norma" che viene, piano piano, definendosi. Se, quindi, sono d'accordo con te che si possa verificare una teorica successione di inverni caldi praticamente illimitata (come il n° 2 che mi è uscito per ben sette lanci di seguito nel secondo step di lanci, per poi non uscire più per venti lanci), io mi aspetto una probabilità maggiore di un inverno caldo dopo un inverno freddo. Il che non significa che ciò avverrà, ma se avvenisse non mi stupirebbe.
Solo questo, volevo dire. Ma a voce ci chiariremmo meglio!

Ultima modifica di Pigimeteo il Mar 04 Feb, 2014 21:57, modificato 1 volta in totale
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Pigimeteo [ Mar 04 Feb, 2014 21:54 ]
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 Re: A Grandi Passi Verso Un Anno Senza Inverno?
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Non sono d'accordo con nessuno dei due, mi dispiace ma tralasciate l'elemento principe,
LA SFIGA che questo inverno ha un indice +++

Tanto per finire con l'O.T. e tornare in argomento, ti racconto come ho dimostrato che la sfiga esiste...
Dal 1988 ad oggi, ho fatto circa 450.000 km in auto, molti dei quali fra Umbria e Marche e tu sai come la famigerata statale 76 sia a quattro corsie fino a serra San Quirico, poi si restringa, e sia a quattro corsie da Cancelli fino, ora, a schifanoia.
Ebbene, ai tempi in cui passavo ore ed ore in macchina e m'annoiavo terribilmente, mi piaceva passare il tempo pensando ed una volta notai questo: ma come mai, quando la strada si restringe da quattro a due corsie, ti trovi sempre davanti un camion che procede lentamente e ti rallenta, visto che non lo puoi più sorpassare? Sarà un'impressione personale o una constatazione oggettiva?
Sai che ho fatto, allora? Ogni volta che passavo per quella strettoia e, in seguito, anche per altre strettoie, mi annotavo su un block notes se trovavo o no un camion davanti a me. Perché? Perché, se veramente esisteva una "sfiga" avrei dovuto avere una ricorrenza di eventi sfavorevoli (camion che blocca) superiore a quelli favorevoli (strada libera). Nel corso degli anni (dal 1988 in poi...), annotando diligentemente volta per volta, ho infine messo insieme oltre 1200 misurazioni, il 59% delle quali negative e il 41% positive. Poiché, statisticamente, i due fenomeni dovrebbero essere di uguale ricorrenza (50 e 50), eccoti dimostrato che la sfiga esiste...
Che poi sia il primo, io, a considerare queste cose delle baggianate per passare il tempo, è un altro discorso.
CHIUDO l'O.T. e vado in silenzio radio...

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Pigimeteo [ Mar 04 Feb, 2014 22:07 ]
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 Re: [LUNGO TERMINE] A Grandi Passi Verso Un Anno Senza Inverno?
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Se il proff non ce fosse bisognerebbe inventarlo! 
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andrea75 [ Mar 04 Feb, 2014 22:09 ]
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 Re: [LUNGO TERMINE] A Grandi Passi Verso Un Anno Senza Inverno?
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Argomento molto interessante, quello tirato in ballo da Pigi e Marvel. Dico la mia, in base ai ricordi dei vecchi studi di statistica.
A parità di condizioni, i valori registrati da un fenomeno tendono a raggrupparsi intorno alla media secondo la ben nota curva di Gauss (la campana). La gaussiana tende ad essere più perfetta man mano che i "lanci del dado" aumentano.
Sempre a parità di condizioni, la somma degli errori casuali tende a zero. Questo è il motivo per cui, in teoria, un sondaggio elettorale, ad esempio, se fosse condotto con zero rifiuti, darebbe teoricamente una perfetta rappresentazione dell'universo campionato.
Il problema, però, è che, in termini strettamente statistici, ogni stagione non è un'estrazione con ripetizione, in cui l'esito delle precedenti è indifferente al risultato di quelle successive. E' inevitabile che, a causa delle mille interconnessioni dell'atmosfera, l'inverno 2013 possa essere condizionato dall'inverno 2012. Basti pensare a fenomeni come l'effetto albedo dell'innevamento, o le modificazioni delle correnti oceaniche indotte dallo scioglimento dei ghiacciai.
Quindi: ammettendo che il clima non cambi  nel lungo termine continueremo ad avere la solita frequenza di inverni caldi, freddi o scialbi, ma a mio giudizio, è possibile ricostruire un minimo di correlazione fra una certa stagione e quella successiva. D'altronde, non ci vorrebbe molto per verificare questa teoria. Non mancano indici statistici adeguati e buone serie storiche.
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burjan [ Mar 04 Feb, 2014 22:11 ]
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 Re: [LUNGO TERMINE] A Grandi Passi Verso Un Anno Senza Inverno?
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Non sono d'accordo con nessuno dei due, mi dispiace ma tralasciate l'elemento principe,
LA SFIGA che questo inverno ha un indice +++

Tanto per finire con l'O.T. e tornare in argomento, ti racconto come ho dimostrato che la sfiga esiste...
Dal 1988 ad oggi, ho fatto circa 450.000 km in auto, molti dei quali fra Umbria e Marche e tu sai come la famigerata statale 76 sia a quattro corsie fino a serra San Quirico, poi si restringa, e sia a quattro corsie da Cancelli fino, ora, a schifanoia.
Ebbene, ai tempi in cui passavo ore ed ore in macchina e m'annoiavo terribilmente, mi piaceva passare il tempo pensando ed una volta notai questo: ma come mai, quando la strada si restringe da quattro a due corsie, ti trovi sempre davanti un camion che procede lentamente e ti rallenta, visto che non lo puoi più sorpassare? Sarà un'impressione personale o una constatazione oggettiva?
Sai che ho fatto, allora? Ogni volta che passavo per quella strettoia e, in seguito, anche per altre strettoie, mi annotavo su un block notes se trovavo o no un camion davanti a me. Perché? Perché, se veramente esisteva una "sfiga" avrei dovuto avere una ricorrenza di eventi sfavorevoli (camion che blocca) superiore a quelli favorevoli (strada libera). Nel corso degli anni (dal 1988 in poi...), annotando diligentemente volta per volta, ho infine messo insieme oltre 1200 misurazioni, il 59% delle quali negative e il 41% positive. Poiché, statisticamente, i due fenomeni dovrebbero essere di uguale ricorrenza (50 e 50), eccoti dimostrato che la sfiga esiste...
Che poi sia il primo, io, a considerare queste cose delle baggianate per passare il tempo, è un altro discorso.
CHIUDO l'O.T. e vado in silenzio radio...

Io ci divento matto, per queste cose....
Non esiste la sfiga. Esiste la non casualità dei fenomeni, che è un'altra cosa.
In realtà, quelle strade erano percorse da camion per il 59% delle fasce orarie di normale percorrenza. Non esiste alcuna legge statistica per cui i camion dovrebbero passare nel 50% dei casi e nel 50% no. Se fossi stato un metronotte, ne avresti certamente incontrati di meno.
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burjan [ Mar 04 Feb, 2014 22:15 ]
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