Per farla breve, dopo un periodo di circa 27 mesi caratterizzato da fasi si Niña- o neutralità, iniziato nel Luglio 2016, le proiezioni ECMWF, vedono un ritorno del Niño+ nel prossimi mesi. Un Niño+ che sempre secondo le proiezioni potrebbe raggiungere fasi di moderata/forte intensità.
Un veloce aggiornamento riguardo i dati di ottobre nel quale l'ENSO ha raggiunto un valore di +0,7.
Le proiezioni nelle principali regioni dell'ENSO, ci dicono che c'è una probabile tendenza ad una stazionarietà o lieve aumento nel mese di dicembre, con valori compresi tra +1 e +1,5 (Quindi un Niño DEBOLE/MODERATO):
In ogni caso a differenza di quanto avevo affermato in precedenza, NON si tratterà almeno per il momento di un evento di tipo forte o molto forte.
Volevo fare un attimo il punto su questo argomento che mi sta particolarmente a cuore.
Questi sono i valori ONI (Ocenic Niño Index) di riferimento per il periodo Novembre e Dicembre che mancavano nel mio ultimo post:
Qui le anomalie 2018 suddivise per le varie regioni dell' ENSO:
Il 2019 dovrebbe aver registrato un valore ONI di
+0,6(circa) a Gennaio e secondo le proiezioni anche febbraio dovrebbe attestarsi sopra valori di +0,5.
Questo fa si che per il 5° mese consecutivo con valori sopra 0,5 il tutto è classificabile come una fase di
Niño+.
Possiamo quindi concludere dicendo che il 2018 è stato caratterizzato da:
3 mesi di
Niña- debole
2 mesi di neutralità negativa
4 mesi di neutralità positiva
3 medi di
Niño+ debole
Siamo quindi entrati in una nuova fase di
Niño debole, che secondo le proiezioni dovrebbe tenerci compagnia ancora nei prossimi mesi anche se la tendenza stagionale riportata dalla NOAA ci farebbe tornare in condizioni di neutralità già da metà anno. Sappiamo bene però come queste tendenze vadano prese con le pinze e verificate mano a mano.
Per il mio modo di vedere, questo non è un buon segnale per la primavera, ma spero vivamente di sbagliarmi.
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Ora, sebbene io non sia un esperto, sono estremamente fissato con questo tipo di anomalia in quanto sono convinto sia il termosifone principale del nostro pianeta e che in qualche modo influenzi pesantemente anche il clima euro-mediterraneo, specie nelle sue fasi più acute.
Ovviamente e purtroppo non è soltanto questa l'unica anomalia capace di condizionare il nostro clima e tra quelle che io ritengo le maggiori responsabili vorrei collocare anche la PDO e il TRIPOLO ATLANTICO.
In questi mesi invernali si sono rivelati tutti e tre sempre positivi e lo sono tutt'ora:
La PDO in particolar modo ha il potere di modulare il lobo canadese del
VP, mantenendolo addossato sulla parte orientale del Nord America, creando quella famosa invadenza del "canadese" che addossa l'eventuale impennata dell'anticiclone troppo su di noi, facendo scorrere ad est la discesa fredda o gelida, creando sistematicamente uno schema mediamente simile a questo:
Abbiamo una
PDO+ oramai dal 2014 ma c'è da dire che sembra in costante calo seppur ancora su valori positivi:
Riuscirà nei prossimi anni a tornare in territorio negativo? Io direi che sarebbe anche ora.
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Proprio a causa di queste ultime ad inizio stagione invernale ero molto ma molto scettico sulla riuscita di un buon inverno, tuttavia in barba a queste anomalie, abbiamo avuto un dicembre ed un gennaio di tutto rispetto. Questo grazie ad un fattore da alcuni bistrattato ma
secondo me provvidenziale: parlo dei riscaldamenti stratosferici di febbraio del quale abbiamo ereditato un avvio di stagione con un
VP non proprio in formissima e quello dicembre/ inizio gennaio, il quale seppur non si è propagato alla troposfera come il precedente del febbraio 2018, ha comunque destabilizzato il
VP in maniera tale da creare più di una occasione di stampo invernale anche sulla nostra penisola.
Questo è un po il mio pensiero in base all'esperienza e le letture che ho fatto in questi ultimi anni, sicuramente incompleto ed opinabile ma che comunque può trovare riscontro con la realtà.