ieri, a SKYTG24 è intervenuto un esperto di fisica nucleare del CNR.
Ha espresso la TOTALE DIVERSITA' tra Chernobyl e l'episodio di questi giorni, in primis perchè il materiale radioattivo usato in Ucraina era per scopi bellici e non civili, ed in quanto tale facilmente accessibile e ovviamente esposto in maniera enormemente maggiore a rischio di dispersione ambientale.
Ripeto, continuare a temere una nuova Chernobyl... non ha senso. Giusto preoccuparsi, giusto evacuare, giusto fare di tutto per evitare i contagi... però basta col catastrofismo epocale. A quello ha già pensato lo tsunami, purtroppo.
Ho visto anche io quell'intervista, se non erro era l'Ing. Giovanni Lelli, e le differenze ci sono, ma non per il tipo di uranio utilizato, quanto per il fatto che non c'è stata esposizione diretta dello stesso all'atmosfera.
Tra l'altro, se si dovesse avere un crollo della volta della centrale, l'incidente sarebbe peggiore di quello di Cernobyl, perché il materiale fissile in questo caso si è fuso, cosa che a Cernobyl non era avvenuta e l'uranio era meno "caldo" di quello attuale perché le barre di controllo erano al loro posto, mentre con la fusione le barre di controllo non ci sono più e l'uranio senza le barre autoalimenta la reazione nucleare.
Non facciamo paragoni anche perché la situazione può essere migliore ma anche peggiore, dipende dalla sua prossima evoluzione.