#346 Freddoforever Sab 03 Feb, 2018 17:01
e quando tocca farli, ad Aprile?
siamo al 3, e per ALMENO (ALMENO!!) altri 10 giorni avremo il nulla più assoluto.
Se al 20 Febbraio mi fa 3 giorni di freddo (cosa che visto l'andazzo mi pare alquanto remota....), non mi cambia nulla. Per me, dopo il 15, l'inverno vero è bello che finito
Certo se poi viene il cataclisma storico con tempi di ritorno di 100 anni, mi ricrederò volentieri 
Quoto,passata la prima parte di febbraio difficilmente avremo roba seria,le giornate ormai saranno troppo lunghe e i potenziali per eventi di un certo rilievo non li avremo più.
Ormai da 5 anni in qua tolti alcuni episodi qua e la l'inverno é inesistente.
dai tu lo scorso gennaio hai avuto un mese di gelo e neve, con accumuli anche record.. non esagerare 
Ma infatti ho scritto tranne qualche eccezione :D. e comunque ti diró vedere un metro e più di neve fa sempre molto piacere comunque sempre in contesti di inverni scialbi,ma preferisco i 20-30 cm in più episodi come era la norma fino a qualche anno fa
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#347 burjan Sab 03 Feb, 2018 17:05
Ragazzi, contestualizziamo questo inverno.
Siamo in pieno Global Warming, siamo stati tormentati dalla siccità fino a Novembre.
Va bene, non c'è stato molto freddo, ma di aria polare marittima ne è arrivata e ne arriverà parecchia.
Fra ieri ed oggi quasi intascata la media mensile in buona parte d'Italia, mercoledì bellissimo proiettile tirrenico-africano con Umbria e Lazio quasi certamente lanciati ben oltre la media.
Temo che, purtroppo, se non cambiano le tendenze di fondo molto più di questo non ci si possa attendere.
Mi si permetta un pò di ironia... doveva essere l'anno della QBO-.....
____________ Il dono della previsione è far comprendere quanto sia perfettamente inutile dare una risposta alle domande sbagliate (Ursula Le Guin)
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#348 zeppelin Sab 03 Feb, 2018 17:24
Purtroppo la Qbo- a 50hpa è passata in segno negativo solo pochi giorni fa, mentre a 30 lo era da tempo. Comunque la Qbo ha un ruolo globale e guardando l'indice AO non mi pare che sia stato particolarmente positivo quest'anno, nonostante il NAM in sfondamento a fine dicembre.
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#349 Adriatic92 Sab 03 Feb, 2018 17:27
e quando tocca farli, ad Aprile?
siamo al 3, e per ALMENO (ALMENO!!) altri 10 giorni avremo il nulla più assoluto.
Se al 20 Febbraio mi fa 3 giorni di freddo (cosa che visto l'andazzo mi pare alquanto remota....), non mi cambia nulla. Per me, dopo il 15, l'inverno vero è bello che finito
Certo se poi viene il cataclisma storico con tempi di ritorno di 100 anni, mi ricrederò volentieri 
Quoto,passata la prima parte di febbraio difficilmente avremo roba seria,le giornate ormai saranno troppo lunghe e i potenziali per eventi di un certo rilievo non li avremo più.
Ormai da 5 anni in qua tolti alcuni episodi qua e la l'inverno é inesistente.
dai tu lo scorso gennaio hai avuto un mese di gelo e neve, con accumuli anche record.. non esagerare 
Ma infatti ho scritto tranne qualche eccezione :D. e comunque ti diró vedere un metro e più di neve fa sempre molto piacere comunque sempre in contesti di inverni scialbi,ma preferisco i 20-30 cm in più episodi come era la norma fino a qualche anno fa 
Verissimo, poi quest'anno non c'è stato UNA sola irruzione fredda invernale decente, e attenzione che non mi riferisco a colate gelide da -15 o -20°...  ormai i nostri inverni dal 2012 sono "estremizzati" o da una parte o dall'altra, tocca sperare nell'evento estremo-storico che "salva il salvabile" , in mezzo al nulla o comunque a una stagione brutta (stile febbraio 2012 o Gennaio 2017)
Ultima modifica di Adriatic92 il Sab 03 Feb, 2018 17:30, modificato 2 volte in totale
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#350 Cyborg Sab 03 Feb, 2018 19:26
Io straquoto fili, non è che se poi a fine mese, arriva una nevicata che dura 5 minuti, allora si può cambiare giudizio..
Per piacere non scriviamo messaggi a vanvera... ovvio che una nevicata di 5 min non la considererei neanch'io. Ma tu sei sicuro che da qui a fine mese non farà niente di più serio? Sai già come saranno i prossimi 30 giorni? No, non lo sai tu e neanche io... quindi a fine mese tireremo le somme dell'inverno, per ora possiamo giudicare dicembre e gennaio. Da parte mia fine OT... d'ora in poi non ci spreco più tempo con chi vuol cambiare il calendario e accorciare l'inverno
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#351 Ricca Gubbio Sab 03 Feb, 2018 19:29
Venisse giù il polo....
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#352 Chri83 Sab 03 Feb, 2018 20:26
Visionando i modelli, tenendo conto di ciò che ha fatto fino ad ora, posso solo affermare che l'inverno non c'è stato per nulla, eccezionale fatta per qualche giorno a dicembre. Gennaio è stato penoso ( e mi sono fermato con gli insulti perché è meglio così) febbraio è partito col piede sbagliato, vedendo poi i modelli osceni, continuerà sulla falsa riga di gennaio. Per me inverno non è mai iniziato. Purtroppo è la dura realtà. E chi dice che in realtà l'inverno lo ha fatto, secondo me non dà un giudizio obiettivo
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#353 grego Sab 03 Feb, 2018 20:31
Stiamo andando incontro alla più grossa ondata di gelo degli ulti 20 -30 anni
EDITORIALE METEO A CURA DI MICHELANGELO NITTI
L’evoluzione della circolazione strato-troposferica delineata nel precedente editoriale (cambio di circolazione preventivato nella fase più avanzata dell’inverno climatico) resta, tutto sommato, confermata.
Nei mesi invernali la QBO negativa dovrebbe favorire la BDC (Brewer Dobson Circulation) e la conseguente crescita delle concentrazioni di ozono in area polare dando luogo a warming stratosferici anche di rilevante entità, ma la notevole intensità della circolazione stratosferica tipica della prima metà dell’inverno climatico spesso non consente il manifestarsi di condizioni idonee per la propagazione verticale d’onda e convergenza di E-P flux in stratosfera, in modo particolare se, come è accaduto finora, la troposfera si oppone, con i principali centri d'azione posizionati in modo sfavorevole.
La propagazione verticale d’onda dalla troposfera alla stratosfera avviene solo in presenza di ondulazioni lunghe, stazionarie ed abbastanza ampie, per questo motivo non tutte le onde planetarie possono farlo. Tali ondulazioni possono propagarsi solo quando la crescita delle velocità zonali con la quota non scende al disotto del valore di “Velocità critica di Rossby”, che dipende dalla dimensione orizzontale dell’ondulazione. Al disotto della velocità 500 hPacritica (o in presenza di correnti anti-zonali in quota) l’ondulazione procedendo con la quota diviene evanescente imponendo irrevocabilmente la dissipazione della propagazione verticale d’onda (wave breaking).
Una conferma di questa situazione proviene dall’indice NAO (North Atlantic Oscillation) che persisterà positivo perlomeno sino ai primi giorni della seconda decade di febbraio, impedendo il wave break del VPS, rendendolo così immune dagli assalti dei warming stratosferici.
Il VPS è solo moderatamente disturbato da ripetuti warming asiatici che alimentano un anticiclone stratosferico aleutinico con il conseguente displacement del Vortice Polare che induce, nella troposfera, un abbassamento del fronte polare e della corrente a getto sul settore occidentale del Nord Emisfero. Di norma questa configurazione favorisce l’ingresso di correnti temperate e perturbate atlantiche sul Vecchio Continente, ma la vicinanza del core del VP in presenza di una MJO nelle fasi 7-8 può determinare inconsuete condizioni di cooling a tutte le quote, dall’alta stratosfera all’intera troposfera, favorendo insomma le colate artiche (perlopiù artico-marittime) fino alle basse latitudini soprattutto sul settore occidentale europeo.
A causa di un intenso flusso di calore messo in atto dalla potente convezione tropicale, l’oscillazione intra-stagionale tropicale MJO (Madden Julian Oscillation) sta entrando in fase 7 ad alta magnitudo. Passerà poi in fase 8, presumibilmente intorno alla metà del mese corrente, indebolendosi notevolmente.
Le fasi 7 ed 8, in questo periodo dell’anno, promuovono lo sviluppo di blocking anticiclonici alle alte latitudini euro-atlantiche e lo sviluppo di circolazioni cicloniche anche piuttosto vigorose nel Sud Europa e sul Mediterraneo.
Nella seconda metà di febbraio, con il progressivo indebolimento della MJO, la circolazione nel nostro emisfero risulterà maggiormente influenzata dalle dinamiche della circolazione stratosferica.
Quello attuale possiamo considerarlo, idealmente, come una periodo spartiacque tra la fase zonale che ha contrassegnato i primi due mesi dell’inverno climatico e quella caratterizzata da intensi scambi meridiani che dovrebbe prevalere nell’ultimo mese invernale. Saranno proprio le dinamiche della circolazione stratosferica a determinare questa brusca alterazione della circolazione troposferica.
La fase 7 ad alta magnitudo della Madden metterà fine alla “fase sfavorevole” promuovendo la propagazione verticale dell’E-P flux e dando così luogo, poco prima della metà del mese corrente, ad un SSW (Stratospheric Sudden Warming = repentino riscaldamento della stratosfera polare).
Si potrà innescare un Major Warming, se l’aumento di temperatura sarà maggiore oltre i 60° di latitudine (latitudine critica per la circolazione stratosferica invernale dato che, mediamente, vi si colloca la parte più attiva del VP stratosferico) e se il flusso zonale diventerà orientale a 60° di latitudine a 10 hPa o meno.
Se, come sembra molto probabile, si manifesterà un insolito Major Warming a partire dal Nord Europa, anche la conseguente anticiclogenesi dinamica stratosferica è destinata a prodursi in una sede decisamente atipica. L’anomalia positiva della temperatura stratosferica e le correnti anti-zonali si diffonderanno poi verso la troposfera causando, probabilmente, una traslazione retrograda del vortice freddo siberiano verso il Vecchio Continente.
Michelangelo Nitti 1° febbraio 2018
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#354 Fili Sab 03 Feb, 2018 20:37
Stiamo andando incontro alla più grossa ondata di gelo degli ulti 20 -30 anni
EDITORIALE METEO A CURA DI MICHELANGELO NITTI
L’evoluzione della circolazione strato-troposferica delineata nel precedente editoriale (cambio di circolazione preventivato nella fase più avanzata dell’inverno climatico) resta, tutto sommato, confermata.
Nei mesi invernali la QBO negativa dovrebbe favorire la BDC (Brewer Dobson Circulation) e la conseguente crescita delle concentrazioni di ozono in area polare dando luogo a warming stratosferici anche di rilevante entità, ma la notevole intensità della circolazione stratosferica tipica della prima metà dell’inverno climatico spesso non consente il manifestarsi di condizioni idonee per la propagazione verticale d’onda e convergenza di E-P flux in stratosfera, in modo particolare se, come è accaduto finora, la troposfera si oppone, con i principali centri d'azione posizionati in modo sfavorevole.
La propagazione verticale d’onda dalla troposfera alla stratosfera avviene solo in presenza di ondulazioni lunghe, stazionarie ed abbastanza ampie, per questo motivo non tutte le onde planetarie possono farlo. Tali ondulazioni possono propagarsi solo quando la crescita delle velocità zonali con la quota non scende al disotto del valore di “Velocità critica di Rossby”, che dipende dalla dimensione orizzontale dell’ondulazione. Al disotto della velocità 500 hPacritica (o in presenza di correnti anti-zonali in quota) l’ondulazione procedendo con la quota diviene evanescente imponendo irrevocabilmente la dissipazione della propagazione verticale d’onda (wave breaking).
Una conferma di questa situazione proviene dall’indice NAO (North Atlantic Oscillation) che persisterà positivo perlomeno sino ai primi giorni della seconda decade di febbraio, impedendo il wave break del VPS, rendendolo così immune dagli assalti dei warming stratosferici.
Il VPS è solo moderatamente disturbato da ripetuti warming asiatici che alimentano un anticiclone stratosferico aleutinico con il conseguente displacement del Vortice Polare che induce, nella troposfera, un abbassamento del fronte polare e della corrente a getto sul settore occidentale del Nord Emisfero. Di norma questa configurazione favorisce l’ingresso di correnti temperate e perturbate atlantiche sul Vecchio Continente, ma la vicinanza del core del VP in presenza di una MJO nelle fasi 7-8 può determinare inconsuete condizioni di cooling a tutte le quote, dall’alta stratosfera all’intera troposfera, favorendo insomma le colate artiche (perlopiù artico-marittime) fino alle basse latitudini soprattutto sul settore occidentale europeo.
A causa di un intenso flusso di calore messo in atto dalla potente convezione tropicale, l’oscillazione intra-stagionale tropicale MJO (Madden Julian Oscillation) sta entrando in fase 7 ad alta magnitudo. Passerà poi in fase 8, presumibilmente intorno alla metà del mese corrente, indebolendosi notevolmente.
Le fasi 7 ed 8, in questo periodo dell’anno, promuovono lo sviluppo di blocking anticiclonici alle alte latitudini euro-atlantiche e lo sviluppo di circolazioni cicloniche anche piuttosto vigorose nel Sud Europa e sul Mediterraneo.
Nella seconda metà di febbraio, con il progressivo indebolimento della MJO, la circolazione nel nostro emisfero risulterà maggiormente influenzata dalle dinamiche della circolazione stratosferica.
Quello attuale possiamo considerarlo, idealmente, come una periodo spartiacque tra la fase zonale che ha contrassegnato i primi due mesi dell’inverno climatico e quella caratterizzata da intensi scambi meridiani che dovrebbe prevalere nell’ultimo mese invernale. Saranno proprio le dinamiche della circolazione stratosferica a determinare questa brusca alterazione della circolazione troposferica.
La fase 7 ad alta magnitudo della Madden metterà fine alla “fase sfavorevole” promuovendo la propagazione verticale dell’E-P flux e dando così luogo, poco prima della metà del mese corrente, ad un SSW (Stratospheric Sudden Warming = repentino riscaldamento della stratosfera polare).
Si potrà innescare un Major Warming, se l’aumento di temperatura sarà maggiore oltre i 60° di latitudine (latitudine critica per la circolazione stratosferica invernale dato che, mediamente, vi si colloca la parte più attiva del VP stratosferico) e se il flusso zonale diventerà orientale a 60° di latitudine a 10 hPa o meno.
Se, come sembra molto probabile, si manifesterà un insolito Major Warming a partire dal Nord Europa, anche la conseguente anticiclogenesi dinamica stratosferica è destinata a prodursi in una sede decisamente atipica. L’anomalia positiva della temperatura stratosferica e le correnti anti-zonali si diffonderanno poi verso la troposfera causando, probabilmente, una traslazione retrograda del vortice freddo siberiano verso il Vecchio Continente.
Michelangelo Nitti 1° febbraio 2018
mi verrebbe da rispondere con:
stiamo a vedere.............
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#355 grego Sab 03 Feb, 2018 20:45
Sai quando ha previsto tutto ciò ? A novembre mi aveva detto prima di febbraio inverno inesistente poi grande freddo fino a marzo .
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#356 and1966 Sab 03 Feb, 2018 21:33
Quoto appieno lo zio Luis, pensando anche che 40 anni fa un peggioramento come quello appena trascorso avrebbe visto facilmente un 10/15 cm di neve da Castello a Nocera, ma tant' è.
Su quanto postato da Grego, lo vedo come uno dei tanti (discordi) pareri di questi giorni degli esperti di indici e tlc, per cui credo che, mancando univocità nei giudizi, non avremo eventi eclatanti.
Qualcosa di interessante, ma non epocale, secondo me riusciamo però ancora a prenderlo.
____________ " Intra Tupino e l'acqua che discende
del Colle Eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
Ultima modifica di and1966 il Sab 03 Feb, 2018 21:34, modificato 2 volte in totale
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#357 CESTER Sab 03 Feb, 2018 21:47
Quoto Andrea 20-30 anni fa questa mattina invece della pioggia sul cambio di circolazione avvenuto verso le 12 aveva portato una decina di cm di neve negli anni 80 era una regola come le continue nevicate dopo il freddo da est sulla pianura padana con il cambio circolatorio a sw e da noi la pioggia e neve in appennino
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#358 zeppelin Dom 04 Feb, 2018 00:15
A tutti i critici degli indici dico però che sono 15 giorni che parliamo della Madden Julien Oscillation in fase 6-7-8 ed ecco che in corrispondenza di tali fasi si concretizza non certo un evento ma almeno "una fase di circolazione secondaria da est moderatamente fredda" come ebbi a scrivere almeno 10 giorni fa. Guardando spaghi, GFS, ECMWF, GEM, si vede su tutti una tale fase, senza soluzione di continuità.
Tutte tutte min..iate non saranno no?  Buonanotte!
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#359 and1966 Dom 04 Feb, 2018 07:44
Spaghi che sembrano porre fine ai sogni di gloria che si intuivano 4/5 gg fa. Vero che lo SW dovrebbe dare (se li darà) effetti tropo che probabilmente ancora sono fuori dal range temporale dei modelli, ma le code dei modelli stessi non sono incoraggianti.
Quello che però mi sconforta di più è il fatto che il disegno barico di per sé non sarebbe male: una lacuna barica che indugia fra ovest e centro mediterraneo, con minimi che stazionano sull' Africa e poi in mare per giorni. Come è possibile che le prp non siano abbondanti? E sopratutto, come è possibile che non riescano a fare da esca alle potenti LP settentrionali, dato che il corridoio barico sembra aperto ?
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Ultima modifica di and1966 il Dom 04 Feb, 2018 07:44, modificato 1 volta in totale
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#360 zeppelin Dom 04 Feb, 2018 11:03
Spaghi che sembrano porre fine ai sogni di gloria che si intuivano 4/5 gg fa. Vero che lo SW dovrebbe dare (se li darà) effetti tropo che probabilmente ancora sono fuori dal range temporale dei modelli, ma le code dei modelli stessi non sono incoraggianti.
Quello che però mi sconforta di più è il fatto che il disegno barico di per sé non sarebbe male: una lacuna barica che indugia fra ovest e centro mediterraneo, con minimi che stazionano sull' Africa e poi in mare per giorni. Come è possibile che le prp non siano abbondanti? E sopratutto, come è possibile che non riescano a fare da esca alle potenti LP settentrionali, dato che il corridoio barico sembra aperto ? 
Hai ragione. I modelli di stamani (a differenza di quelli di ieri sera che erano ancora decenti) son piuttosto sconfortanti. Ma non gettiamo la spugna. Nel medio-lungo periodo si vede una enorme palude barica su gran parte d'Europa, senza arte nè parte, credo che in una direzione o nell'altra si debba andare alla fine.
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