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Meteocafè - Outlook VLR: Analisi Stratosferica e Indici Teleconnettivi



marvel [ Ven 16 Nov, 2012 20:14 ]
Oggetto: Outlook VLR: Analisi Stratosferica e Indici Teleconnettivi
Per accedere direttamente alla

Parte III - Inverno 2012-2013
Fase Clou dell'Inverno Cliccare QUI

PARTE II - Inverno 2012-2013, cliccare QUI


Qui sotto, invece, è possibile seguire l'analisi fin dal suo esordio stagionale (16 Novembre 2012), con ampia sezione didattica-introduttiva iniziale e prime proiezioni:

INVERNO 2012-2013

Outlook Very Long Range

Analisi Stratosferica e Indici Teleconnettivi

Parte I - Avvicinamento all'inverno

L'obiettivo di questo topic è quello di descrivere ed analizzare quei fenomeni fisici e termodinamici, le cui variazioni, oscillazioni ed interferenze potrebbero influire significativamente sulle caratteristiche e sull'evoluzione dell'inverno 2012-2013, se non addirittura plasmarlo in modo consistente.

Stiamo parlando fondamentalmente di previsioni sulla dinamica delle grandi onde atmosferiche planetarie (nord-emisferiche, nel nostro caso) che è influenzata da molteplici fattori come:

l'andamento delle temperature oceaniche (indice ENSO, PDO, AMO, ecc),

le anomalie di circolazione e le “pulsazioni” troposferiche (ITCZ, MJO, ecc),

i forcing anticiclonici dinamici (HP di blocco), andamento e tendenza dei differenziali di pressione (e i relativi indici NAO, AO, EA, ecc, indici che ci forniscono delle indicazioni sulla dinamicità in atto del vortice polare e sulla sua reale dipendenza dalla circolazione stratosferica),

lo sviluppo di vaste aree continentali ad elevata dispersione termica (effetto albedo dovuto a superficie innevata e/o ghiacciata), con la formazione di importanti anticicloni termici, o quello di vaste aree non ghiacciate delle zone artiche, con possibile induzione di anticicloni dinamici,

ma soprattutto lo stato termodinamico e la circolazione atmosferica dei livelli più elevati, quelli stratosferici, con le proprie ciclicità (QBO) e riscaldamenti improvvisi (Major Warming, Minor Warming, Canadian Warming, e relativi Stratalert e Stratwarming) che, come sappiamo, hanno un impatto determinante sugli esiti troposferici e che seguiremo "da vicino" grazie a vari strumenti e mappe, nonché indici pattern di variabilità,

e, su un periodo più lungo, anche l'andamento dell’attività solare (aggiornamenti dedicati a questo tema saranno, come sempre, disponibili al link http://www.lineameteo.it/vai-a-1-vf1-vt5072.html?start=0 ).

"Recenti" studi hanno dimostrato una strettissima relazione tra stratosfera e troposfera nella fascia extratropicale dell'emisfero nord.

Il legame appare particolarmente evidente nella stagione invernale (ma è presente anche nel resto dell'anno) con anomalie stratosferiche che precedono di un tempo variabile (in media 7-10 giorni) le anomalie troposferiche, che poi si possono protrarre per un massimo di 60 giorni, anche in dipendenza dell'entità dell'anomalia stratosferica.
Questo tipo di analisi costituisce uno strumento di interpolazione appassionante e ormai irrinunciabile per tutti coloro che vogliano dare uno sguardo più in là rispetto a quello che i modelli deterministici riescono a fare, capace di superare di gran lunga le prestazioni deludenti delle previsioni modellistiche stagionali.
Tale metodo mi ha visto tra i pionieri, ormai più di 10 anni fa, di questa continua sfida oltre i confini deterministici, là dove il calcolo probabilistico dei modelli perde ogni significato, alla ricerca dell'attore fisico di turno, momentaneamente più influente e prevalente nel plasmare il turbinio caotico dell'elemento atmosferico.

Si tratta di una sfida con i modelli e con se stessi, le cui armi sono sostituite da conoscenze (mai troppe) e da molta esperienza, ma che a volte può rasentare il gioco d'azzardo, quando ci si trovi a dover scegliere tra scenari opposti ma con pari probabilità.
Con il passare degli anni il popolo degli appassionati degli Outlook Teleconnettivi e Stratosferici, ha assistito all'arrivo di un numero sempre maggiore di persone, anche di professionisti ed esperti del settore, le cui previsioni/outlook sono ormai presenti e diffusamente lette online.
Per questo motivo sarà inevitabile, anzi irrinunciabile, attingere anche a diverse fonti autorevoli, onde avere preziosi contributi, informazioni, stimoli e nuove opportunità di confronto, con un unico ambizioso obiettivo: capire la piega che prenderà la stagione.

Sarà gradito qualsiasi intervento orientato ad arricchire di dati, analisi ed osservazioni, opinioni e critiche, strutturate sull'argomento.
Per quanto sarà possibile, il sottoscritto e tutti coloro che se la sentiranno, cercheremo di dare risposte alle domande di chi voglia avvicinarsi a questo affascinante metodo di analisi.
Una raccomandazione però, non contattatemi per email, social networks o messaggi privati, ricevo spesso molte richieste di opinione, confronto o spiegazioni, a cui purtroppo non posso sempre rispondere.
Iniziamo, quindi, con una prima analisi della stagione in corso ed una proiezione verso la stagione invernale 2012-2013.

Saluti. :bye:
Marvel


marvel [ Ven 16 Nov, 2012 20:14 ]
Oggetto: Re: Outlook Stagionale: analisi Stratosferica e Indici Teleconnettivi
Iniziamo con lo scoprire i protagonisti delle nostre analisi. 8))

SOLE

Partiamo da molto lontano, da 150 milioni di Km di distanza, dalla nostra stella.
Come possibile approfondire anche nel topic sull'attività solare stiamo vivendo un ciclo solare tra i più deboli mai osservati in epoca moderna, e forse uno tra i più deboli dalla PEG in poi. Nonostante la vicinanza al suo massimo ciclico (forse prossimo o addirittura già passato), il Sole resta piuttosto inattivo, tanto che la sua attività geomagnetica in questa fase di massimo è appena paragonabile a quella avutasi durante i minimi dei cicli precedenti.
Questo fattore potrebbe assumere un ruolo determinante nelle prossime stagioni e nei prossimi anni, non solo perché il calore e la radiazione che ci giungono dal Sole, in tutte le sue lunghezze d'onda, sono il principale motore del meccanismo atmosferico e climatico, ma anche perché le sue variazioni, anche di intensità elettromagnetica-geomagnetica (vento solare, risposta geomagnetica terrestre, ecc), quindi non solo di irradianza, pur non essendo definitivamente comprese, restano senza dubbio primarie nell'influenzare le oscillazioni cicliche atmosferiche e climatiche.
Il fattore solare verrà più volte trattato durante l'analisi dei prossimi fattori meteoclimatici.

sunspot
ap


COPERTURA NEVE

Proseguiamo, quindi, con la copertura nevosa continentale che fa registrare una notevole espansione, un po' come avvenne l'anno scorso, con conseguente aumento di effetto albedo e raffreddamento delle vaste steppe russo-siberiane, ma anche a latitudini molto più basse sul continente asiatico e sulla Scandinavia.

cursnow_asiaeurope

Come conseguenza abbiamo temperature "siberiane" degne di nota già in questo periodo dell’anno.

Questa considerazione non è affatto una questione di poco conto, visto che anche l'anno scorso, il tanto sbandierato di flusso zonale-spazza freddo, più volte promesso dai modelli globali, latitò sulle steppe russo-siberiane, lasciando che il freddo potesse accumularsi ad oriente per poi venir facilmente trasportato da flussi retrogradi antizonali (vedi febbraio 2012).
Tutti sappiamo quanto sia importante avere un esteso bacino gelido ad est, foriero di HP termici prossimi venturi (qualche HP termico allo stato embrionale si è già fatto vedere tra Artico e Siberia), è una notizia molto importante… anche perché è proprio così che il nostro pianeta produce aria fredda… per effetto albedo sulle distese innevate/ghiacciate, non dal nulla. ;)

rhavn003
rhavn001
anom_nhland
anom_eurasia

Altri interessanti link
http://moe.met.fsu.edu/snow/nhtime-1year.png
http://moe.met.fsu.edu/snow/3555time-1year.png
http://moe.met.fsu.edu/snow/nhtime-4month.png
http://moe.met.fsu.edu/snow/nhtime-5year.png
http://moe.met.fsu.edu/snow/nhtime-10year.png
http://www.climate4you.com/SnowCover.htm


GHIACCIO MARINO


L'Artico sta riguadagnando "terreno", seppur restando in forte anomalia negativa rispetto alle medie di riferimento.
Infatti, dopo un'estate caratterizzata da temperature nella norma (in zona artica), ma con correnti atmosferiche e marine altamente sfavorevoli, con flusso da Bering verso il mare di Barents e di Groenlandia, e spinta/dispersione verso sud, verso l'Atlantico Settentrionale, del ghiaccio marino, è seguita un'inversione di flusso che, soffiando i ghiacci appena in formazione in verso esattamente opposto, ha compattato i ghiacci verso l'interno, producendo un ispessimento della banchisa, ma anche l'allontanamento degli stessi dall'area Atlantica, Scandinava e Siberiana.

n_bm_extent
arcticicespddrfnowcast

Quindi quell'area dell'Artico priva di ghiacci, prospiciente la Siberia e la Scandinavia, potrà avere la duplice funzione di inumidire le correnti gelide, consentendo accumuli nevosi superiori alla media sulla terra ferma, ma anche quella di fornire un possibile supporto alla formazione di HP dinamici in tali zone (situazione evidentemente favorevole a Scand pattern positivi).


INDICI ATMOSFERICI TELECONNETTIVI ED ANOMALIE OCENICHE

Parlando degli indici relativi alle anomalie termiche oceaniche c'è da fare una distinzione.
Infatti, mentre l'ENSO (El Niño Southern Oscillation, e quindi anche il suo opposto, la Niña) esprime le caratteristiche termiche (anomalia calda o fredda o assente) di una vastissima area della superficie dell'Oceano Pacifico centro-orientale equatoriale e tropicale, in grado di determinare una forte influenza sulla circolazione atmosferica globale (in particolare sull'Emisfero Boreale), gli altri indici, PDO ed AMO, sono, per la maggior parte, essi stessi condizionati dalla circolazione atmosferica che, quindi, ne determina eventuali anomalie, e non il viceversa.
Dopo anni di fase negativa (la Niña), che ha provocato conseguenze importanti alla circolazione emisferica, specialmente in inverno, con un forte disturbo al getto polare, costringendolo sistematicamente ad una deviazione del getto quasi estrema verso NE dalla costa orientale degli USA, per poi ridiscendere sul continente Euroasiatico, facilitando l'espansione, sul vecchio continente (e sull'area mediterranea), di anticicloni dinamici (anche di matrice subtropicale), ma offrendo anche la possibilità per occasionali incursioni fredde continentali, ora si profila un periodo a pattern neutro o leggermente positivo (El Niño), con una forzante decisamente più debole che nel caso precedente.
La presenza di una fase el Niño, specie nella stagione autunnale, normalmente provoca un aumento di piovosità sull'Europa Occidentale ed una diminuzione della stessa sull'Europa Orientale.
Un forte Niño sembra essere invece correlato con inverni caldi e piuttosto asciutti sul Mediterraneo.
Nella stagione primaverile l'influenza del Niño appare più blanda, anche se sembra che un Niño intenso favorisca comunque precipitazioni sull'Europa Centrale, mentre le inibisca sull'Europa Occidentale.
Invece sono pressoché trascurabili gli effetti sull'inverno europeo prodotti da un Niño neutro o debole.

(cliccare sull'immagine per visualizzare la sequenza)
sstanim

ssta_c

Quindi, questo ridimensionamento potrà concedere a qualcuno degli altri attori principali del nostro clima, il ruolo da protagonista o co-protagonista in questo inverno.

La PDO stessa (Oscillazione Pacifica Decadale), particolarmente sensibile alle oscillazioni dell'ENSO, e l'AMO, le cui variazioni rappresentano più le conseguenze che delle cause di una variazione di circolazione atmosferica (ci sono utili a capire le variazioni e le tendenze della Circolazione Forzante Atmosferica), ci indicano che effettivamente siamo di fronte ad una probabile variazione delle dinamiche atmosferiche prossime venture, con un cambiamento nella distribuzione delle masse bariche caratteristiche emisferiche, che, effettivamente, sta già cambiando.

Queste grandezze, questi equilibri tra zone dominate da basse e da alte pressioni, e loro variazioni, possono essere evidenziate dagli indici NAO (North Atlantic Oscillation), AO (Arctic Oscillation), EA (East Atlantic), (PNA) Pacific/North America, SCAND (Scandinavian Pattern), ecc., che ci aiutano a comprendere le posizioni di quei tasselli interconnessi (tele-connessi) le cui infinite combinazioni (di segno e di grandezza) possono indicare lo stato della progressione stagionale del sistema circolatorio emisferico, e permetterci di dedurne eventuali sviluppi e tendenze.

E' evidente che, come in una sorta di effetto domino, un'importante variazione di un elemento macroscopico, nell'equilibrio "isostatico" del sistema caotico atmosferico ed oceanico, quale quella dell’ENSO, può produrre effetti incisivi sulla circolazione atmosferica intertropicale del Pacifico. Quindi, tramite una forzante di lungo periodo sulle masse d'aria sovrastanti, a cascata, riesce ad indurre anomalie termiche oceaniche e anomalie circolatorie atmosferiche emisferiche, anche a grandi distanze, mettendo in moto meccanismi di interazione di numerosi fattori.

Attualmente abbiamo una PDO negativa e un'AMO positiva, combinazione che negli ani 50 fu associata ad una NAO negativa, quindi situazioni più fredde per l'Europa.
telemonc_new


STRATOSFERA

Come precedentemente accennato, la Stratosfera è parte cruciale di una previsione long-range, e quindi non basata su metodi deterministici, necessariamente inutilizzabili perché privi di senso sul lungo periodo, causa caos e aumento incontrastato e spropositato degli errori accumulati.

Il primo parametro stratosferico che mi sento di analizzare è la QBO (Quasi Biennial Oscillation), fenomeno atmosferico periodico che si sviluppa nella bassa stratosfera equatoriale e che consiste in un avvicendamento dei venti prevalenti nella bassa stratosfera-tropopausa, che si invertono periodicamente da ovest ad est (QBO+) e viceversa da est ad ovest (QBO-), variazione che si spinge all'incirca sino ai 40° N e 45° S.
Normalmente si tratta di cicli da 24 o 30 mesi, anche se si sono registrati cicli di durata variabile dai 20 ai 36 mesi. La media calcolata è comunque di circa 28 mesi.

Perché è importante una QBO-?
Per le nostre zone sono stati osservati i maggiori StratWarming sul comparto Euro-Asiatico in caso di QBO- , e sappiamo quanto questo sia importante per lo "splitting", ovvero la scissione in due del vortice polare, con possibili afflussi di aria gelida verso le nostre latitudini.
In teoria una combinazione QBO- e minimo solare produce una stratosfera relativamente calda ed è favorevole ad una propagazione dalla stratosfera verso la troposfera.
Ma ora siamo in un periodo di massimo solare, per cui sappiamo (sempre in teoria) che una QBO- durante un massimo solare produce una stratosfera fredda ed ostacola una propagazione dalla stratosfera verso la troposfera.
Ma dato che l'attuale massimo solare assomiglia più ad un minimo che ad un massimo, si potrebbe verificare più facilmente la prima ipotesi che la seconda.

gfs_qbo_web_1

Teniamo conto anche del fatto che la propagazione delle onde dalla troposfera alla stratosfera (gli stratwarming hanno avvio quasi sempre e propagazione delle onde planetarie semi-stazionarie dalla troposfera alla stratosfera) avviene maggiormente in anni con QBO- e con ENSO+ (in teoria con un riscaldamento delle acque del Pacifico Meridionale si ha anche l'aumento del gradiente termico che favorisce l'aumento dell'EP-flux), associato secondo recenti ricerche anche al solar maximum.
Mentre la propagazione inversa, dalla stratosfera alla troposfera, avviene maggiormente in anni di QBO- e solar minimum (SL) o in anni di QBO+e solar maximum (SH).

Insomma, siamo nella terra di nessuno o, se lecito, possiamo dire di essere nella condizione paragonabile a quella di un solar minimum con QBO- e ENSO neutra.
Infatti i confronti con i dati di irradianza solare ultravioletta degli anni scorsi, con quella attuale, ci dicono che l'intensità attuale è praticamente identica a quella registrata nelle fasi di minimo passate, perciò da un punto di vista solare la situazione attuale può essere considerata più da minimo che da massimo solare.
Questo dato assume un'importanza notevole, dato che questa componente della radiazione solare è responsabile del riscaldamento stratosferico soprattutto nella fascia tropicale che, attraverso il meccanismo della Circolazione BDC (Brewer-Dobson circolation), alimenta il Vortice Polare. Ed è proprio per questo che la circolazione stratosferica prevalente in sede tropicale, a 30 HPa, sta facendo segnare valori importanti in senso antizonale (QBO-).

Un indice molto utilizzato, e troppo spesso sopravvalutato ed osannato quasi fosse un oracolo, per seguire la circolazione Brewer-Dobson, è il NAM (North Annular Mode).

(la circolazione Brewer-Dobson riguarda i flussi dell'Ozono stratosferico che, formandosi a livello tropicale ed equatoriale, grazie all'intenso irraggiamento solare, viene trasportato a latitudini polari tramite una cella simile a quelle troposferiche. Giunto in tali zone determina un riscaldamento proporzionato alla sua maggiore o minore presenza, dovuta all'intensità del flusso stesso. L'Ozono, infatti, assorbendo la poca radiazione solare in arrivo oltre il circolo polare artico/antartico, produce riscaldamento di quella porzione di atmosfera rarefatta che risulta essere molto importante nel disturbare o potenziare il Vortice Polare stesso)

Alcuni pensano che il NAM possa fornire importanti indizi sulla potenza prossima ventura del VPS (Vortice Polare Stratosferico) e quindi del VP (Vortice Polare Troposferico).
In realtà esso mostra la potenza del Vortice Polare proprio sulla sua verticale alla quota isobarica corrispondente a 10 HPa. Nei grafici allegati, in pratica, si può leggere il profilo verticale dell'atmosfera, dalla troposfera alla stratosfera, cercando di caratterizzare gli scambi tra questi strati. Alla 1000 HPa il NAM coincide con l'AO.
Soglie interessanti per questo indice sono considerate -3.0 e +1.5, definite in letteratura (Baldwin/Dunkerton).
In pratica, come per l'AO, rappresenta la differenza di pressione tra le zone comprese tra 0-20°N e le zone comprese tra 37-45°N.

Una delle due soglie critiche del NAM è fissata a 1.5, lo sfondamento di tale soglia, statisticamente, sarebbe favorevole ad un irrobustimento/approfondimento del VPS, (in conseguenza ad un forte cooling/raffreddamento dello stesso), con conseguenti riflessi sul VP (AO+) e sulle onde planetarie, meno pronunciate, e sugli scambi meridiani, meno probabili e frequenti, se non quasi assenti.
Tale periodo si prolungherebbe statisticamente per almeno 30/50 giorni (alcuni dicono 60 giorni).

Ma la statistica è una strana scienza, lo sappiamo, soprattutto da quando di persona ho potuto realizzare che ogni anno ed ogni situazione fa storia a sé.
Ricorderete quando, nel 2009-2010, fui l'unico (almeno inizialmente) a contestare il verdetto del NAM oltre soglia, che, secondo la regola, avrebbe dovuto inibire qualsiasi forcing ad esso. Ebbene, io evidenziai subito la precarietà di quel tipo di stratcooling. Infatti l’accelerazione, tra le più potenti mai viste, non avvenne senza scossoni, si evidenziò subito una concentrazione di isobare a 100HPa (mi sembra tra Canada e Groenlandia), un forcing che faceva presagire lo sviluppo di un potente forcing verticale tropo-stratosferico. E infatti fu l'innesco del più grande Major Warming mai osservato. ;) (lo stratcooling durò ben poco, cedendo completamente)
Quell'episodio non solo dimostra l'inadeguatezza del NAM come parametro assoluto di previsione (se fosse così semplice, sarebbe utilizzato con successo da anni per le previsioni stagionali), ma ha cambiato anche la stessa statistica della teoria che, infatti, fa ridurre il tempo di condizionamento da 60 giorni fino a quasi 30, praticamente dimezzandolo.

In questo contesto, mentre si urla al lupo al lupo per il NAM in salita (tra l'altro in una fase stagionale in cui è normalissimo che il VPS tenda ad approfondirsi e raffreddarsi), è bene analizzare tutte le condizioni al contorno che potrebbero rappresentare le vere chiavi di volta della stagione prossima ventura.

Ultima, ma non ultima, riflessione sul NAM riguarda il metodo di rilevamento, analisi, e rappresentazione dello stesso, infatti trattandosi di un parametro calcolato tramite normalizzazione, necessita di un periodo di osservazione di almeno 7-10 giorni, il che può produrre valori intermedi e temporanei poco veritieri.

gfs_nam_web_1

fluxes

hgt.ao.cdas

Per ora è tutto, ci si vede presto con nuove analisi.
Partiremo anche con le prime (forse anche azzardate) proiezioni per il mese di dicembre-inizio gennaio.

Saluti. :bye:

Marvel

PS(tra le fonti segnalo www.climatemonitor.it e http://www.lamma.rete.toscana.it/ )


andrea75 [ Ven 16 Nov, 2012 21:17 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica e Indici Teleconnettivi
E ci credo che ci stavi mettendo un secolo a scriverlo!! :eek: Io ci ho messo mezzora a leggerlo!! :shock:

Beh, che dire..... ottimo lavoro!!! :inchino: Potevi già partire con l'analisi vera e propria e invece sei partito con la didattica!!! Così intanto si andrà capire meglio di che cosa andrai a parlare, e di tutti gli indici che verranno citati nelle varie analisi.

Checché se ne voglia dire, un lavoro del genere merita solo un grosso applauso!!! :applauso: :applauso: In attesa ora delle prime impressioni vere e proprie sulla stagione! :love: :gnam: :sbav:


Francesco [ Ven 16 Nov, 2012 21:27 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica e Indici Teleconnettivi
Devo prendere le ferie per leggerlo tutto! :D
Complimenti, gran lavoro!!!


Cyborg [ Ven 16 Nov, 2012 23:20 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica E Indici Teleconnettivi
:inchino: :inchino: Grande :inchino: :inchino:


MySn0w [ Ven 16 Nov, 2012 23:25 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica E Indici Teleconnettivi
Farti i complimenti è poco! :inchino: :inchino: Che articolo! :ok:


simonsan [ Sab 17 Nov, 2012 00:39 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica E Indici Teleconnettivi
EMPIRICO!!!! :inchino: :inchino: :inchino:


snow4ever [ Sab 17 Nov, 2012 01:53 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica E Indici Teleconnettivi
Monumentale!!!!!!!


and1966 [ Sab 17 Nov, 2012 08:36 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica E Indici Teleconnettivi
spero vivamente che tutto questo sforzo tu possa convogliarlo in un' unica opera da pubblicare.

A mio avviso, sarebbe il degno coronamento di questi 10 e più anni di studi.

Complimenti per la completezza, l' accuratezza e la chiarezza allo stesso tempo!


stella polare [ Sab 17 Nov, 2012 09:28 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica E Indici Teleconnettivi
Finalmente ce l'ho fatta a leggerlo tutto, ci vuole un silenzio di tomba per riuscire ad entrarci dentro !! :D

Io ti volevo fare anche i miei complimenti, il fatto che tu abbia iniziato con una parte didattica a mio avviso è fondamentale, le analisi sparate li per li senza un minimo di spiegazione, per la maggior parte dei meteo appassionati è incomprensibile, in questo modo invece si tenta di capire come funzionano tutti i meccanismi e cosa li fa funzionare !! ;)

Grazie Marvel e continua ad illuminarci !! :bye:


ginghe [ Sab 17 Nov, 2012 10:30 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica E Indici Teleconnettivi
grande, una bella spiegazione senza tanti discorsi difficili..
:smile:


Frasnow [ Sab 17 Nov, 2012 10:34 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica E Indici Teleconnettivi
Complimenti, finalmente sto capendo qualcosa pure io :D :inchino: :inchino: :bye:


nubes [ Sab 17 Nov, 2012 10:41 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica E Indici Teleconnettivi
L'Ing. c'è, grandissimo come sempre,
complimenti
:inchino: :inchino:


tifernate [ Sab 17 Nov, 2012 13:41 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica E Indici Teleconnettivi
....purtroppo negli ultimi anni si sono venute a creare situazioni "nuove" che spesso mandano a farsi benedire le proiezioni teleconnettive. Molte volte, specie negli ultimissimi anni, ci si è trovati difronte condizioni ed indici teleconnettivi su valori estremi. Qualche anno fa una QBO- record, poi la Nina record, poi l'AO- record, ora i ghiacci ai minimi, stessa cosa per un massimo che come dice Massimiliano sembra un minimo. L'osservazione di questi fattori è molto utile per capire ma se si ipotizza una previsione non datela per acquisita, le variabili sono praticamente infinite ed ogni tanto ci scappa quella nuova forzante della quale non s'era tenuto conto in precedenza che manda, come già detto in precedenza, al macero la proiezione.
Ad esempio quest'anno, i più, pensano ad una prima perte dell'inverno praticamente tranquilla, chi per la storia del NAM chi per altri motivi, seguita poi, da metà gennaio, da una decisa vivacità artica con irruzioni d'aria fredda in gran quantità sull'Europa ed in parte sull'Italia... andrà sul serio così o quest'anno, come già accaduto l'anno scorso e l'anno ancora precedente, ci saranno grosse sorprese?
I punti fermi l'ha ben elencati e descritti Massimiliano, ora il difficile sarà interpolarli fra loro ed eventualmente capire se ci sarà anche altro.

:bye:


gubbiomet [ Sab 17 Nov, 2012 14:59 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica E Indici Teleconnettivi
Dovrò rileggerlo 6-7 volte per capire bene ma la prima domanda che mi sento di fare è: ma che abbiamo fatto di buono per meritarci Marvel? :bye: :inchino: :inchino: :inchino:


Pigimeteo [ Sab 17 Nov, 2012 15:41 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica E Indici Teleconnettivi
Beato te che trovi il tempo di occuparti così diffusamente di questioni di così grande interesse!
In senso buono, ovviamente, ti invidio!
Ottima analisi, davvero completa!
Ora resta solo un po' di... fortuna...
:clap: :clap: :clap:


marvel [ Sab 17 Nov, 2012 19:01 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica e Indici Teleconnettivi
@Pigi, tu che sei professore puoi capire:
un mio professore dell'Università, del corso di Fisica della Materia (fisica quantistica, esame e professore fantastici!) una volta mi disse che il segreto per capire profondamente una materia o un concetto, e farli propri, è quello di spiegarli a qualcuno che non li conosce per niente. In questo modo sei costretto a sforzarti per capirlo profondamente allo scopo di semplificarlo, prima di tutto dentro di te, per poi cercare di farlo capire agli altri.
Disse pure che non era un caso che i migliori scienziati del mondo fossero, e siano tutt'ora, dei professori universitari, proprio perché, oltre ad essere i migliori conoscitori della materia da trasmettere agli studenti, sono anche abituati ad entrarvi dentro fino al midollo, proprio al fine di semplificarla e spiegarla, a tal punto da scovare i "punti deboli", quelli che nascondono ancora qualcosa da risolvere o da scoprire. ;)

Nel mio piccolo, diciamo che la maggior parte del tempo (non ne ho molto a disposizione) l'ho impiegato proprio a cercare di sintetizzare e spiegare cose complicate in parole e frasi semplici, di spremerne il succo, e questo lo faccio sempre anche nel lavoro, anche se a volte non è detto che chi ti ascolta abbia davvero la volontà di capire.
C'ho messo settimane, nei ritagli di tempo, a scrivere "quel coso" ;) Chiedi ad Andrea.

Tornando ON TOPIC, qualcuno di voi avrà notato che gira voce di un possibile StratWarming.
(Ne ha fatto cenno anche il Colonnello Giuliacci qui)
Vi chiederete: ma come è possibile? Fino a ieri si parlava di NAM sparato e di Stratcooling?

E' vero, ma ricorderete pure che io vi ho fatto notare quanto sia complessa la situazione e quanto inutile e superficiale sia tenere conto di un singolo parametro quando, tra l'altro, negli ultimi anni ha fallito ripetutamente, sintomo che la teoria statistica che ne è derivata, non è poi così valida.

La tendenza a raffreddamento ed approfondimento del VP-VPS, tra l'altro, è più che naturale in questa stagione. 8))

Comunque sul MMW (Midwinter Major Warming, letteralmente "massimo riscaldamento di metà inverno", meno letteralmente "Grande Riscaldamento Stratosferico Invernale", per distinguerlo da quello fisiologico di fine inverno-primavera) ci sarebbero da specificare alcune cose:
1) prima di tutto il nome... poco adatto all'evento in questa stagione, visto che siamo ancora in autunno, ma dato che normalmente si verifica cavallo tra dicembre e febbraio, ecco che il nome ci resta un po' "fuori stagione",
2) la sua natura poco caratteristica, forse proprio perché in una stagione diversa da quella tipica.
Infatti (stiamo parlando solo di proiezioni modellistiche deterministiche sul lunghissimo periodo), in questo specifico caso, il riscaldamento sembrerebbe partire dalla bassa stratosfera, a seguito di un forcing (blocco) troposferico con un HP Aleutinico in grande spolvero, per poi propagarsi ai livelli superiori, ma solo fino a 30-20HPa. Non che sia obbligatorio, ma normalmente si verifica un contemporaneo riscaldamento anche a quote superiori, anche a 10 o 5 HPa, se non oltre. Cosa che in questo caso non avverrebbe, o per lo meno potrebbe avvenire in tempi più lunghi.
L'atipicità del fenomeno previsto non è, tuttavia, una discriminante, anzi, potrebbe proprio essere una caratteristica poco osservata, data la sua singolare precocità stagionale, o semplicemente potrebbe trattarsi di un condizionamento dovuto all'attuale fase di QBO-.

Fatto sta che, se dovesse verificarsi, assisteremmo ad uno Split (sdoppiamento) del Vortice Polare (debolmente presente già ora in troposfera, ma ancora poco sostenuto alle alte quote) che metterebbe un'ipoteca importante per un mese di dicembre piuttosto vivace e potenzialmente freddo e... forse nevoso. I due lobi in cui si dividerebbe il VP (ormai collassato) potrebbero iniziare a muoversi in senso antizonale, da est verso ovest, e quello siberiano potrebbe avvicinarsi "pericolosamente" al vecchio continente e forse al Mediterraneo.

Sottolineo che, chiaramente, stiamo nel campo delle ipotesi, che sono uno step prima delle previsioni, quindi prendete tutto questo discorso con le molle, con estrema cautela.
Ci stiamo sbilanciando molto... ma in fondo è compito di questa discussione farlo. ;)

Domani metterò qualche mappa per condire questo discorso.

Per il momento auguro una buona serata a tutti. :bye:

Marvel

PS(grazie per i complimenti anche se, come anticipato, ho utilizzato e riassemblato anche contenuti estrapolati da molteplici fonti, ma sempre rielaborandoli aggiungendoci del mio)


Powder [ Sab 17 Nov, 2012 20:30 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica E Indici Teleconnettivi
Complimenti Marvel una introduzione "spettacolare" finalmente ho (solo) iniziato a capire e non è poco finora pur leggendo molto capivo assai poco :smile:


marvel [ Lun 19 Nov, 2012 12:40 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica e Indici Teleconnettivi
Situazione interessante, quella prospettata dalle carte in genere, ed evidente sulle stratosferiche.
IL VP continua imperterrito a mostrare la tendenza a non compattarsi, soprattutto al di sotto dei 20 HPa, la parte un po' più densa dell'atmosfera, mentre solo la parte superiore della stratosfera tende a continuare ad "approfondirsi".
Questo è un fenomeno fisiologico nel semestre invernale in cui tutta la colonna d'aria continuando a raffreddarsi e, quindi, ad addensarsi, tende a compattarsi verso il basso. In pratica la colonna d'aria, essendo più fredda, diminuisce il proprio spessore, aumentando di conseguenza il gradiente barico. E' proprio così che nasce e prende vigore il Vortice Polare (che non è altro che una enorme depressione fredda in quota). Non è un caso che anche le correnti a getto, che nel semestre caldo le troviamo correre a 200HPa, in quello freddo scendono fino a 300HPa, ed anche un po' più sotto. Ad un raffreddamento corrisponde sempre un approfondimento ed un aumento delle velocità zonali (alla quota in cui questo raffreddamento avviene).

Come vedremo, qui sotto, la situazione alle quote atmosferiche inferiori, sia troposferiche che stratosferiche, tende a destabilizzarsi ulteriormente, con una crescente tendenza a deformazione/split del Vortice Polare.
Azione a tenaglia abbastanza classica, con un HP Aleutinico molto potente e pressante, a cui risponderebbe un HP Atlantico d'altri tempi!
Alle quote stratosferiche superiori una deformazione meno pronunciata, ma in questa fase della stagione sarebbe innaturale attendersi conformazioni diverse.

Situazione attuale a 10HPa (intorno ai 28-30000 metri)

gfs_z10_nh_f00

Situazione attuale a 100HPa (intorno a 15000 metri)

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Situazione tra 5 giorni a 10HPa

gfs_z10_nh_f120

Situazione tra 5 giorni a 100HPa

gfs_z100_nh_f120



Situazione tra 10 giorni a 10HPa

gfs_z10_nh_f240

Situazione tra 10 giorni a 100HPa

gfs_z100_nh_f240_1353323947_320788

Dando uno sguardo ancora più in là, non possiamo non notare la tendenza ad ulteriore destabilizzazione del vortice polare. Situazione che potrebbe protrarsi ancora a lungo e che potrebbe caratterizzare il mese di dicembre che, per il momento, sembra avere le potenzialità per essere un mese spiccatamente invernale per l'Europa.


Uno Split degno di nota, a cui potrebbe seguire la rotazione antizonale (da est verso ovest) del lobo siberiano.
Rotazione che, come sempre accade, sarebbe promossa dall'HP polare e che non viene mai letta dai modelli a così grande distanza temporale.

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nh_hgt_100mb_324_1
nh_hgt_100mb_384_1

Comunque siamo sempre nell'ordine delle ipotesi remote... molta acqua dovrà passare sotto i ponti (almeno si spera che, questa volta, passi sotto) prima che ci si avvicini a questi possibili scenari.

:bye:


marvel [ Mar 20 Nov, 2012 20:44 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica e Indici Teleconnettivi
Tornando all'analisi stratosferica ci troviamo inequivocabilmente di fronte ad un bivio.

Infatti, come preannunciato nell'introduzione di questa discussione, quest'anno la stagione invernale (semestre freddo) vede l'esistenza di molteplici fattori di possibile instabilità. Tra questi, come annunciato, c'è una QBO- (negativa), che sta a significare che la circolazione dei venti stratosferici a quote medie stratosferiche, a latitudini equatoriali-tropicali, è antizonale (da est ad ovest).
Questo fattore, unitamente ad una neutralità dell'ENSO, dovrebbe indurre una tendenza ad indebolimento del vortice stesso. Ed in effetti la colonna d'aria che sovrasta le regioni polari risulta essere piuttosto vulnerabile al di sotto dei 30-50HPa!
E tale tendenza sembra voler continuare, nonostante il VPS si stia lentamente rinvigorendo alle quote stratosferiche superiori. Ma il Vortice Polare in troposfera e medio-bassa stratosfera, continua ad essere molto disturbato e lo sarà anche nelle prossime settimane. Tale sbilanciamento del VP si esprimerà presto in una deformazione pronunciata ed uno split "facile facile". E' chiaro che il proseguo, con possibile retrogressione fin sull'Europa, sarà strettamente correlato alla durata e potenza di tale fase di split. Maggiore sarà incisiva la divisione del VP in 2 lobi, tramite intromissione di un HP polare, costituito da un ponte tra l'HP Aleutinico (vero fattore destabilizzante quest'anno) e l'HP Atlantico, maggiore sarà la probabilità che il lobo siberiano del VP possa essere agganciato e sospinto in direzione antizonale, verso ovest.

Ed ecco che, proprio come il VP, anche io mi sbilancio "pericolosamente". ;)

Personalmente ritengo difficile che la porzione stratosferica superiore, che attualmente sta subendo un raffreddamento, per altro fisiologico per la stagione, possa trasmettere un'accelerazione all'intera colonna d'aria, propagando interamente il cooling ad essa.
Ritengo, piuttosto, più probabile che possa verificarsi una risposta troposferica alle crescenti forzature degli HP di blocco che forzeranno le estremità del VP, tale da produrre un condizionamento risonante delle onde planetarie (molto probabilmente solo due) semistazionarie nel mese di dicembre.
La situazione di blocco potrebbe indurre una reazione tropo-stratosferica con un impulso verticale e, quindi, d uno warming (riscaldamento) in propagazione alla bassa e media stratosfera, tale da disturbare anche l'alta stratosfera e da produrre un'ulteriore azione destabilizzante di ritorno in troposfera.
In questo caso il mese di dicembre sarebbe caratterizzato da una circolazione depressionaria fredda, con frequenti scambi meridiani e probabili regressioni di masse d'aria continentali/siberiane verso ovest e forse fin nel Mediterraneo.

La dinamica da me ipotizzata si proporrebbe, sostanzialmente, in antitesi con l'altra ipotesi (anch'essa abbastanza probabile, anzi, guardando solo i dati disponibili, addirittura più probabile al moento), cioè quella confortata dalla teoria predittiva correlata al NAM, che vedrebbe un condizionamento opposto con adeguamento della medio-bassa stratosfera alla dinamica in atto nell'alta stratosfera, accelerando ed approfondendo il VP stesso fino in troposfera e per tutto il mese di dicembre (almeno).

Allego un bel video sul VP in troposfera e stratosfera.


GG [ Mer 21 Nov, 2012 02:36 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica E Indici Teleconnettivi
innanzitutto grazie !
sono entrato in questo forum per imparare qualcosa sulla meteo e dopo due o tre stanze che giro trovo questo "trattato" con discussione sul futuro prossimo a fargli da eserciziario....
chapeau all'autore e al forum tutto

saluti
G.

p.s. mi toccherà studiare :lol:


tifernate [ Mer 21 Nov, 2012 12:28 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica E Indici Teleconnettivi
...dell'ipotesi di un SW improvviso lo volevo scrivere tre giorni fa come probabile, in relazione anche allo stesso tema trattato nell'altro forum e come alternativa al superamento della soglia NAM, poi ho preferito attendere ma vedo che la cosa è stata intavolata da Massimiliano con cui mi trovo in accordo.
Certo è che con una tale ipotesi e la Wave 2 abbastanza favorevole... :bye:


marvel [ Mer 21 Nov, 2012 19:11 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica e Indici Teleconnettivi
Ebbene, le carte di oggi non fanno altro che aumentare il punteggio della previsione ipotizzata ieri su questi schermi! (in tempi non sospetti) ;)
Il VP non solo sarà protagonista di uno spettacolare Split, che si espanderà addirittra fino alle medie quote stratosferiche e poco più su, ma andrà gradualmente condizionando l'intera colonna del VPS, fino in alta stratosfera, da dove non si farebbe attendere la risposta termodinamica, generatrice di una forte, quanto improvviso riscaldamento.
Vedremo se i modelli riusciranno a dirci, nei prossimi giorni, quanto grande sarà questo riscaldamento.
Qui sotto vi posto le proiezioni delle stratosferiche (straordinariamente belle) per i prossimi giorni...
Da notare i due principali forcing (Wave 1, sul Pacifico e Wave 2, sull'Atlantico) darsi man forte medidianalmente, nello splittare il Vortice Polare.

Carta troposferica (500HPa) - Split Troposferico quasi totale, già a sole 72 ore
rhavn721

Portentoso a 132 ore
rhavn1321

Oserei dire estremo a 162 ore
rhavn1621
Notare i due anticicloni (Atlantico ed Aleutinico) in elevazione con GPT notevoli fin sulla Groenlandia e su Bering!
(HP polare da 1040HPa al suolo!)

602587_10151252511338118_681570780_n

Ed ecco nella bassa stratosfera.
gfs_z100_nh_f168

gfs_z100_nh_f192

gfs_z100_nh_f240_1353577426_731908

La buona risposta anche alle quote superiori depone a favore di una prolungata destabilizzazione della struttura del Vortice stesso.

Infatti (cosa in precedenza "negata"), adesso anche alle quote superiori le carte iniziano ad inquadrare una graduale perdita di compattezza del Vortice:

gfs_z30_nh_f240

Con addirittura uno split anche a 10 HPa! :eek:
gfs_z10_nh_f240_1353577519_204597

Disturbo che continua anche sopra, dove si inizia a vedere un certo riscaldamento:
gfs_t01_nh_f240

Saluti. :bye:
Marvel


and1966 [ Mer 21 Nov, 2012 19:15 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica E Indici Teleconnettivi
Marvel bello carico, bene bene ..... :ok:


gubbiomet [ Gio 22 Nov, 2012 15:30 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica E Indici Teleconnettivi
A mio giudizio assisteremo ad un inverno caratterizzato, dopo le prove di inizio dicembre, da ripetute discese fredde artico-polari dovute alla debolezza del VP il quale, nonostante sembra voler provare a ricompattarsi, non sembra averne la forza.
Questo trend dovrebbe caratterizzare la prima metà dell'inverno, ovvero dicembre e metà gennaio.
Da lì e fino a febbraio entrerà in gioco sua maestà l'ORSO RUSSO che mai come quest'anno dovrebbe essere in grande spolvero; a tal proposito sono da sottolineare le copiose nevicate in area siberiana a la termicizzazione che queste potrebbero produrre sull'hp.
Insomma, se non lo aveste capito, stiamo per assistere ad un inverno con delle potenzialità che raramente negli anni passati si sono presentate.....
Ora una grattatina è d'obbligo :yoyo: anche perchè le :sex: sono sempre dietro l'angolo, ma voglio credere che quest'anno :snow: :snow: :snow:


Frasnow [ Gio 22 Nov, 2012 15:34 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica E Indici Teleconnettivi
gubbiomet ha scritto: [Visualizza Messaggio]
A mio giudizio assisteremo ad un inverno caratterizzato, dopo le prove di inizio dicembre, da ripetute discese fredde artico-polari dovute alla debolezza del VP il quale, nonostante sembra voler provare a ricompattarsi, non sembra averne la forza.
Questo trend dovrebbe caratterizzare la prima metà dell'inverno, ovvero dicembre e metà gennaio.
Da lì e fino a febbraio entrerà in gioco sua maestà l'ORSO RUSSO che mai come quest'anno dovrebbe essere in grande spolvero; a tal proposito sono da sottolineare le copiose nevicate in area siberiana a la termicizzazione che queste potrebbero produrre sull'hp.
Insomma, se non lo aveste capito, stiamo per assistere ad un inverno con delle potenzialità che raramente negli anni passati si sono presentate.....
Ora una grattatina è d'obbligo :yoyo: anche perchè le :sex: sono sempre dietro l'angolo, ma voglio credere che quest'anno :snow: :snow: :snow:

Esatto Gubbiomet, le premesse ci sono... vediamo come va 8)) 8))

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Poranese457 [ Gio 22 Nov, 2012 15:41 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica e Indici Teleconnettivi
Mamma mia quanto siete carichi ragà! :D :D


splenio [ Gio 22 Nov, 2012 15:55 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica E Indici Teleconnettivi
fate i bravi..sennò poi ci credo troppo :love:


gubbiomet [ Gio 22 Nov, 2012 16:08 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica E Indici Teleconnettivi
Poranese457 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Mamma mia quanto siete carichi ragà! :D :D


te sembro carico ??
untitled [img]


marvel [ Gio 22 Nov, 2012 16:57 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica E Indici Teleconnettivi
gubbiomet ha scritto: [Visualizza Messaggio]
A mio giudizio assisteremo ad un inverno caratterizzato, dopo le prove di inizio dicembre, da ripetute discese fredde artico-polari dovute alla debolezza del VP il quale, nonostante sembra voler provare a ricompattarsi, non sembra averne la forza.
Questo trend dovrebbe caratterizzare la prima metà dell'inverno, ovvero dicembre e metà gennaio.
Da lì e fino a febbraio entrerà in gioco sua maestà l'ORSO RUSSO che mai come quest'anno dovrebbe essere in grande spolvero; a tal proposito sono da sottolineare le copiose nevicate in area siberiana a la termicizzazione che queste potrebbero produrre sull'hp.
Insomma, se non lo aveste capito, stiamo per assistere ad un inverno con delle potenzialità che raramente negli anni passati si sono presentate.....
Ora una grattatina è d'obbligo :yoyo: anche perchè le :sex: sono sempre dietro l'angolo, ma voglio credere che quest'anno :snow: :snow: :snow:


Ti vedo in grande forma, France'! :ok:

A conferma di quanto hai detto segnalo questo bell'articolo che, oltre a descrivere l'attuale fase di El Nino "Warm Pool event” (Nino WP, una tipologia di El Nino con riscaldamento del Pacifico diffuso ma più occidentale) e le sue potenziali conseguenze sull'inverno, pone l'attenzione sullo Snow Advance Index, ossia la misura del tasso di incremento della copertura nevosa sul comparto euroasiatico al di sotto del 60° parallelo nel corso del mese di ottobre.
Ebbene, come hanno dimostrato alcuni studi (ne parlai anche io l'anno scorso di questi tempi), esiste un relazione tra l'andamento di questo indice e l'AO (Artic Oscillation).
D'altronde è ormai da tempo noto il ruolo delle distese innevate nella costruzione di quel bacino freddo che, nel corso dei mesi invernali, va costituire una sorta di ostacolo fisico al fronte polare (e al getto polare).
Infatti l’anticiclone termico, proprio come un enorme ostacolo montuoso che si oppone alle correnti occidentali (vedi Montagne Rocciose nel NordAmerica), favorisce l’ aumento dell’attività delle onde onde di Rossby, con conseguente incremento dei disturbi ai danni del VPS nella prima parte della stagione invernale. Se poi ci mettiamo che tale "ostacolo" rappresenta anche una enorme riserva di aria gelida, pronta a sconfinare ed invadere lande anche molto lontane, devo dire che i valori record di innevamento dell'autunno dell'anno scorso e di quest'anno, depongono decisamente a favore di un inverno con i "controfiocchi".

recentsnowcovernhhemisphere

PS(a mio parere ENSO WP da una parte e Snow Cover Siberiana dall'altra, stanno determinando due fattori di disturbo molto importanti, e il VP ne sta già manifestando le conseguenze)
:bye:


zerogradi [ Gio 22 Nov, 2012 19:47 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica e Indici Teleconnettivi
Io invece, temo che il non compattamento del VP attuale, ce lo farà pagare nel momento più propizio...gennaio! :D


gubbiomet [ Gio 22 Nov, 2012 20:07 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica E Indici Teleconnettivi
zerogradi ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Io invece, temo che il non compattamento del VP attuale, ce lo farà pagare nel momento più propizio...gennaio! :D


Grazie Ale :mazza: :mazza: :mazza: Tanto te becco al pranzo .....
Siccome nella meteo non esiste compensazione ho invece paura nella troppa debolezza del canadese che a mio giudizio deve essere sì non troppo vigoroso ma neanche inesistente.


gubbiomet [ Gio 22 Nov, 2012 20:14 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica E Indici Teleconnettivi
marvel ha scritto: [Visualizza Messaggio]
gubbiomet ha scritto: [Visualizza Messaggio]
A mio giudizio assisteremo ad un inverno caratterizzato, dopo le prove di inizio dicembre, da ripetute discese fredde artico-polari dovute alla debolezza del VP il quale, nonostante sembra voler provare a ricompattarsi, non sembra averne la forza.
Questo trend dovrebbe caratterizzare la prima metà dell'inverno, ovvero dicembre e metà gennaio.
Da lì e fino a febbraio entrerà in gioco sua maestà l'ORSO RUSSO che mai come quest'anno dovrebbe essere in grande spolvero; a tal proposito sono da sottolineare le copiose nevicate in area siberiana a la termicizzazione che queste potrebbero produrre sull'hp.
Insomma, se non lo aveste capito, stiamo per assistere ad un inverno con delle potenzialità che raramente negli anni passati si sono presentate.....
Ora una grattatina è d'obbligo :yoyo: anche perchè le :sex: sono sempre dietro l'angolo, ma voglio credere che quest'anno :snow: :snow: :snow:


Ti vedo in grande forma, France'! :ok:

A conferma di quanto hai detto segnalo questo bell'articolo che, oltre a descrivere l'attuale fase di El Nino "Warm Pool event” (Nino WP, una tipologia di El Nino con riscaldamento del Pacifico diffuso ma più occidentale) e le sue potenziali conseguenze sull'inverno, pone l'attenzione sullo Snow Advance Index, ossia la misura del tasso di incremento della copertura nevosa sul comparto euroasiatico al di sotto del 60° parallelo nel corso del mese di ottobre.
Ebbene, come hanno dimostrato alcuni studi (ne parlai anche io l'anno scorso di questi tempi), esiste un relazione tra l'andamento di questo indice e l'AO (Artic Oscillation).
D'altronde è ormai da tempo noto il ruolo delle distese innevate nella costruzione di quel bacino freddo che, nel corso dei mesi invernali, va costituire una sorta di ostacolo fisico al fronte polare (e al getto polare).
Infatti l’anticiclone termico, proprio come un enorme ostacolo montuoso che si oppone alle correnti occidentali (vedi Montagne Rocciose nel NordAmerica), favorisce l’ aumento dell’attività delle onde onde di Rossby, con conseguente incremento dei disturbi ai danni del VPS nella prima parte della stagione invernale. Se poi ci mettiamo che tale "ostacolo" rappresenta anche una enorme riserva di aria gelida, pronta a sconfinare ed invadere lande anche molto lontane, devo dire che i valori record di innevamento dell'autunno dell'anno scorso e di quest'anno, depongono decisamente a favore di un inverno con i "controfiocchi".

recentsnowcovernhhemisphere

PS(a mio parere ENSO WP da una parte e Snow Cover Siberiana dall'altra, stanno determinando due fattori di disturbo molto importanti, e il VP ne sta già manifestando le conseguenze)
:bye:



Grazie Massi dell' articolo che non conoscevo. e poi avere una conferma da uno bravo come te :oops: L'assenza dell' orso negli ultimi anni è dovuta principalmente alla sua tardiva formazione che avveniva solitamente in questo momento e non aveva il tempo di diventare termico e di arrivare alle nostre lande. A te bravissimo osservatore non sarà sfuggito che questo'anno è invece partito nei tempi giusti e con valori di tutto rispetto.


gunn [ Gio 22 Nov, 2012 21:26 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica E Indici Teleconnettivi
Sera ragazzi e complimenti a Marvel e a tutti voi

pongo alcuni quesiti sul piatto

la situazione la vedo molto complicata,dal basso si forza verso un serio disturbo e dall'altro verso il classico rinforzo zonale(cooling),ad ora direi partita divisa(decoopling)..noto pero' che la fase massima di split nel mediterraneo porti poco(tutto molto a ovest e poi non riesce da quanto si vede a sganciare chiissa cosa di gelo)..e poi addirittura tutto il vp si riporta in eurasia..hai notato tale dinamica Marvel?senza vorticita' ad ovest come puo' partire il nostro inverno e soprattutto dicembre?

se tale manovra andasse in porto dopo i freddini ,avremmo tutto molto in alto non credete?
e cosa potrebbe salvare questo mese poi in attesa che il VP pare esploda?

ultima cosa ..molti gridano al 2009,ad azioni alte e centro-sud e area balcanica e sud-est europeo sotto azione di rimbalzo(mite per la stagione),anche voi credete ad azioni in convergenza?da quanto vedo..cè da soffrire

vi porgo cordiali saluti..spero in vostre risposte


Frasnow [ Ven 23 Nov, 2012 08:37 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica E Indici Teleconnettivi
Pare che sia scongiurato un cooling del VP, ma anzi pare evidente che i disturbi veri e propri debbano ancora cominciare.

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marvel [ Ven 23 Nov, 2012 13:05 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica e Indici Teleconnettivi
Le cose stanno andando nella giusta direzione. 8))


gubbiomet [ Ven 23 Nov, 2012 13:29 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica E Indici Teleconnettivi
marvel ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Le cose stanno andando nella giusta direzione. 8))


Mi piaci così, poche parole ma quelle che voglio sentire...... :bye:


Poranese457 [ Ven 23 Nov, 2012 15:41 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica E Indici Teleconnettivi
gubbiomet ha scritto: [Visualizza Messaggio]
marvel ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Le cose stanno andando nella giusta direzione. 8))


Mi piaci così, poche parole ma quelle che voglio sentire...... :bye:



Pure a me.... anche perchè di solito quando ne usa tante non ce capisco una mazza! :mrgreen:


marvel [ Ven 23 Nov, 2012 18:20 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica e Indici Teleconnettivi
Toh, il NAM cambia. ;)
E poi non ditemi che non ve l'avevo detto! 8))

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marvel [ Ven 23 Nov, 2012 19:16 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica e Indici Teleconnettivi
Vi informo, con estrema soddisfazione, che la maggior parte dei centri di calcolo italiani "ha sposato in pieno la mia previsione" per il mese di dicembre! :lool:

Ad esempio il Lamma (che in precedenza prevedeva l'esatto opposto) ora prevede un Vortice Polare moderatamente disturbato con ulteriore aumento dei disturbi in wave1 e wave2 (Aleutine ed Atlantico), prevalenza di scambi meridiani fin sull'Italia. Tendenza a blocchi anticiclonici (Scand+) e possibile sviluppo di Sudden Stratospheric Warming ad inizio gennaio (secondo me anche prima), i cui effetti si propagherebbero alla troposfera.
In soldoni prevedono dicembre e gennaio con T inferiori alla norma, dicembre con precipitazioni superiori alla norma, gennaio inferiori. 8))
Per febbraio molta incertezza, ipotizzano un periodo anticiclonico, ma specificano che questa previsione è da confermare. :roll:

Allego AO e NAO osservati e previsti (interessante l'AO a testimoniare lo split... e la NAO con visibile la risposta anticiclonica atlantica a sostegno del ponte anticiclonico):

ao.sprd2
nao.sprd2


Saluti.
Marvel


gunn [ Ven 23 Nov, 2012 20:55 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica E Indici Teleconnettivi
marvel ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Vi informo, con estrema soddisfazione, che la maggior parte dei centri di calcolo italiani "ha sposato in pieno la mia previsione" per il mese di dicembre! :lool:

Ad esempio il Lamma (che in precedenza prevedeva l'esatto opposto) ora prevede un Vortice Polare moderatamente disturbato con ulteriore aumento dei disturbi in wave1 e wave2 (Aleutine ed Atlantico), prevalenza di scambi meridiani fin sull'Italia. Tendenza a blocchi anticiclonici (Scand+) e possibile sviluppo di Sudden Stratospheric Warming ad inizio gennaio (secondo me anche prima), i cui effetti si propagherebbero alla troposfera.
In soldoni prevedono dicembre e gennaio con T inferiori alla norma, dicembre con precipitazioni superiori alla norma, gennaio inferiori. 8))
Per febbraio molta incertezza, ipotizzano un periodo anticiclonico, ma specificano che questa previsione è da confermare. :roll:

Allego AO e NAO osservati e previsti (interessante l'AO a testimoniare lo split... e la NAO con visibile la risposta anticiclonica atlantica a sostegno del ponte anticiclonico):

ao.sprd2
nao.sprd2


Saluti.
Marvel

Davvero ottima analisi e prospettive..il quesito e',quanto riuscira' a veicolare la troposfera e le sue pedine sul mediterraneo..ad ora si vedono azioni molto esasperate ed alte di latitudine...


marvel [ Sab 24 Nov, 2012 18:28 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica e Indici Teleconnettivi
3/4 dell'Asia sono belli freddi... 8))

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PS(@Gunn... troppe domande ;) )


andrea75 [ Sab 24 Nov, 2012 21:04 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica e Indici Teleconnettivi
http://www.meteogiuliacci.it/artico...-di-freddo.html

:oops: :roll:


marvel [ Sab 24 Nov, 2012 23:56 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica e Indici Teleconnettivi
Stratosferiche di oggi paurose!!! :shock: :eek:
VP collassato completamente!
Addirittura sul lunghissimissimo (il 10 dicembre) 3 lobi polari a spasso per vacanze a latitudini temperate... un lobo che punta l'Italia! (vabbè, un po' tropppo in là per essere anche solo considerata, ma credo che il il VP non riuscirà a riprendersi per un bel po' di tempo. 8))

Vabbè, dormiamoci sopra che è meglio! ;)

PS(credo che, a questo punto, i NAMmisti dovrebbero proprio cambiare religione! :P

:bye:


snow4ever [ Dom 25 Nov, 2012 01:39 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica E Indici Teleconnettivi
massi, da come si stanno mettendo le cose è imprudente pensare ad un natale "particolare" quest'anno (ovviamente mi riferisco ad una tendenza e non ad una previsione, ora come ora impossibile)? ;)


Francesco [ Dom 25 Nov, 2012 09:39 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica E Indici Teleconnettivi
snow4ever ha scritto: [Visualizza Messaggio]
massi, da come si stanno mettendo le cose è imprudente pensare ad un natale "particolare" quest'anno (ovviamente mi riferisco ad una tendenza e non ad una previsione, ora come ora impossibile)? ;)


Quello che pensi è il "sogno" di tutti noi... ad oggi però è impossibile sbilanciarsi. Troppo presto!!


marvel [ Dom 25 Nov, 2012 13:01 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica E Indici Teleconnettivi
Francesco ha scritto: [Visualizza Messaggio]
snow4ever ha scritto: [Visualizza Messaggio]
massi, da come si stanno mettendo le cose è imprudente pensare ad un natale "particolare" quest'anno (ovviamente mi riferisco ad una tendenza e non ad una previsione, ora come ora impossibile)? ;)


Quello che pensi è il "sogno" di tutti noi... ad oggi però è impossibile sbilanciarsi. Troppo presto!!


E' già. ;)


marvel [ Dom 25 Nov, 2012 13:42 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica e Indici Teleconnettivi
Oggi al via l'operazione di splitting ad opera di un portentoso ed inossidabile HP aleutinico che, sviluppandosi praticamente a tutte le quote atmosferiche, fungerà da bastone tra le ruote del VP. Un forcing, un'azione di blocco, tale da disinnescare qualsiasi velleità zonale e da promuovere la crescita di altri blocking (es. quello atlantico), fino a portare a segno uno split completo.
Riscaldamenti stratosferici rilevanti, che ne potrebbero derivare, sono ancora da verificare, ma hanno buone possibilità di essere innescati. L'innesco di questi riscaldamenti, unitamente ad un VP già duramente ptrovato, potrebbero assicurare una stagione molto movimentata e dalle molte occasioni per eventi invernali intensi anche sulle nostre lande italiche. ;)

A fine sequenza si vede la posizione attuale dei blocchi....
blocchi ai blocchi di partenza ;)

(cliccare sull'immagine per visualizzare la sequenza)
z500_nh_30d_anim

Qui la situazione ad oggi/ieri.

500gz_anomalies_nh


marvel [ Lun 26 Nov, 2012 23:49 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica e Indici Teleconnettivi
Osserviamo lo Split del VP alle varie quote.

Oggi (27/11/2012), ovvero +24 rsipetto alle carte di ieri

A 100HPa
gfs_z100_nh_f24

A 50HPa
gfs_z50_nh_f24

A 30HPa
gfs_z30_nh_f24

A 10HPa
gfs_z10_nh_f24_1353968564_977129

A 5 HPa
gfs_z05_nh_f24

Tra 3 giorni

A 100 HPa
gfs_z100_nh_f96

A 50 HPa
gfs_z50_nh_f96_1353968413_586280

A 30 HPa
gfs_z30_nh_f96

A 10 HPa
gfs_z10_nh_f96

A 5 HPa
gfs_z05_nh_f96

Ed infine tra 6 giorni

A 100 HPa
gfs_z100_nh_f144

A 50 HPa
gfs_z50_nh_f144

A 30 HPa
gfs_z30_nh_f144

A 10 HPa
gfs_z10_nh_f144

A 5 HPa
gfs_z05_nh_f144

Praticamente lo split coinvolge quasi tutti i livelli atmosferici, esclusi i livelli più rarefatti sopra i 35-40 km di quota.

Un potente Warming potrebbe svilupparsi sul settore aleutinico.

Sul lungo si intravede un displacement (decentramento) alle altissime quote, mentre un VP molto disturbato alle quote inferiori.

Il displacement insieme ad un Aleutinico ,che non vuole mollare la presa, potrebbe/dovrebbe generare un MMW che, a mio avviso, potrebbe avvenire già entro dicembre, forse intorno o prima di Natale.
Tale evento potrebbe caratterizzare il periodo immediatamente seguente, o comunque, in troposfera, già nella prima decade di gennaio (forse prima, in dipendenza dalla sua potenza e capacità di diffusione).

Alla prossima. :bye:

Marvel


il fosso [ Lun 26 Nov, 2012 23:56 ]
Oggetto: Re: Outlook VLR: Analisi Stratosferica E Indici Teleconnettivi
Mi leggi nel pensiero, t'avevo appena chiesto aggiornamenti sulla situazione in stratosfera nell'altro topic,
grande Ing. :ok:

C'è davvero tantissima carne al fuoco, non si poteva chiedere un miglior inizio d'inverno, almeno così sembra ;)




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