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Meteocafè - Meteo-proverbi italici.
Francesco [ Ven 11 Nov, 2005 09:18 ]
Oggetto: Meteo-proverbi italici.
Girovagando su internet ho trovato una simpatica rassegna di detti popolari inspirati a giorni particolari dell'anno.
Forse gli antichi proverbi sono il primo tentativo di previsioni stagionali :P
Li metto qui come curiosità e chissà... che non ci azzecchino!!
Gennaio
L'Epifania (6 gennaio) il più gran freddo che ci sia.
Di Pasqua Epifania (6 gennaio) il vento se ne va via.
La Pasqua Epifania (6 gennaio) tutte le feste porta via.
Per Sant'Antonio Abate (17 gennaio) maschere e serenate.
Sant'Antonio (17 gennaio) dalla barba bianca, se non nevica poco ci manca.
Per Sant'Antonio (17 gennaio) il freddo ha più unghie del demonio.
Per San Sebastiano (20 gennaio) un'ora in più abbiamo.
A San Sebastiano (20 gennaio) l'estate è ancor lontano.
Per San Sebastiano (20 gennaio) la neve cade piano piano.
A Sant'Agnese (21 gennaio) la lucertola per la siepe.
A Sant'Agnese (21 gennaio) la lucertola per il maggese.
Del'inverno non me ne curo, purché San Paolo (25 gennaio) non faccia scuro.
Febbraio
Candelora (2 febbraio) in foglia, Pasqua in neve.
Candelora scura dell'inverno non si ha paura.
Candelora al solicello, siamo solo a mezzo inverno.
Se nevica per la Candelora, sette volte la neve svola.
Candelora, se tempesta se gragnola dell'inverno semo fora.
Per San Biagio (3 febbraio), il Mitrato, il freddo è andato.
Sant'Agata (5 febbraio): la terra rifiata e la merenda è ritrovata.
Sant'Agata conduce la festa a casa.
Per San Valentino (14 febbraio) la primavera sta vicino.
Per San Valentino l'allodola fa il nidino.
Per San Valentino fiorisce lo spino.
Marzo
San Giuseppe (19 marzo) frittellaio è un dì per metà festaio.
Per l'Annunciata (25 marzo) la rondine è tornata.
Aprile
San Vincenzo (5 aprile) chiaro, assai grano scuro, pane nessuno.
Al 5 d'aprile (San Vincenzo) il cucù deve venire.
Acqua di San Giorgio (23 aprile) carestia di fichi.
A San Marco (25 aprile) le vacche passano il varco.
San Marco (25 aprile) bagnato porta il fieno sul selciato.
San Marco Vangelista (25 aprile), maggio alla vista.
Per Santa Caterina (29 aprile) le vacche alla cascina.
Maggio
A San Cataldo (10 maggio) esce il freddo ed entra il caldo.
Fino all'Ascensione (metà maggio) non lasciare il tuo giubbone.
Se piove per l'Ascensione ogni cosa va in perdizione.
Fino a Sant'Ubaldo (16 maggio) il freddo lotta con il caldo.
Giugno
La vigilia di San Giovanni (23 giugno) piove tutti gli anni.
La guazza di San Giovanni (24 giugno) cura tutti i malanni.
Luglio
Per Santa Cristina (24 luglio) di mattina l'aria è fina.
Se piove per Sant'Anna (26 luglio), l'acqua diventa manna.
A Santa Marta (29 luglio) s'attacca la luce sotto la cappa.
Per San Pietro (30 luglio) se piove e fa gragnola, la durata è men di un'ora.
Agosto
Per San Donato (7 agosto) l'inverno è nato.
San Lorenzo (10 agosto) asciuga i rivi.
San Lorenzo (10 agosto) l'innocente, mille fuochi in cielo accende.
Per Santa Chiara (11 agosto) ogni goccia una quartara.
Se piove a San Ponziano (13 agosto), il vino costa meno del grano.
Per San Rocco (16 agosto) la rondine fa fagotto.
Da San Bartolomeo (24 agosto) la rondine va con Dio.
A Sant'Agostino (28 agosto), la testa sul cuscino.
Settembre
A San Matteo (21 settembre) tanto è la notte tanto il die.
Per San Cosma e San Damiano (26 settembre) ogni male stia lontano.
Ottobre
San Francesco (4 ottobre) dopo il caldo viene il fresco.
A San Francesco (4 ottobre) arriva il tordo e il fresco.
Se piove avanti la messa prima (per San Simeone, 8 ottobre), piove tutta la mattina.
Per Santa Teresa ( 15 ottobre) prepara la tesa.
All'Ave Maria (per S.Pietro d'Alcantara, 19 ottobre), o a casa o per la via.
Novembre
Per ogni santi (1 novembre) mantello e guanti.
Per i santi (1 novembre) la neve è per i campi.
Prima o dopo i morti (2 novembre) la burrasca è alle porte.
Per i morti (2 novembre) la neve negli orti.
L'estate di San Martino (11 novembre) dura tre giorni e un pochino.
Oca castagne e vino per festeggiare San Martino (11 novembre).
Da San Martino (11 novembre) l'inverno è in cammino.
Per Sant'Omobono (13 novembre) o neve o tempo buono.
Per San Clemente (23 novembre) l'inverno mette un dente.
Per Santa Caterina (25 novembre) la neve si avvicina.
Per Santa Caterina (25 novembre) o neve o brina.
Da Santa Caterina (25 novembre) il freddo si raffina.
Per Santa Caterina (25 novembre) tira fuori la fascina.
A Sant'Andrea (30 novembre) la neve è per la via.
Sant'Andrea (30 novembre) porta o neve o bufera.
Dicembre
Se piove per Santa Bibiana (2 dicembre) dura quaranta dì e una settimana.
Per Santa Bibiana (2 dicembre), scarponi e calza di lana.
A Santa Barbara (4 dicembre) sta' intorno al fuoco e guardalo.
Per San Nicolò di Bari (6 dicembre), festa o non festa, a scuola non si resta.
A San Nicola di Bari (6 dicembre), la rondine passa i mari.
Chi si rinnova per Maria (8 dicembre), scampa la malatia.
Se San Damaso (11 dicembre) venerate, sarete in pace con chi amate.
Da Santa Lucia (13 dicembre) il freddo si mette in via.
Sante Lùcie (13 dicembre), el fredo scrùscie (dicono a Udine).
Da Santa Lucia a Natale il dì s'allunga quanto un passo di cane.
A San Gaziano (18 dicembre) lo scaldino in mano.
A Natale (25 dicembre) freddo cordiale.
Natale (25 dicembre) in pantanella, Pasqua in polverella.
Natale (25 dicembre) al balcone, Pasqua al tizzone.
Da Natale (25 dicembre) in là il freddo se ne va.
A San Silvestro (31 dicembre) la neve alla finestra.
stinfne [ Ven 11 Nov, 2005 11:16 ]
Oggetto:
Io ne aggiungerei 2 "nostrani" (fonte: il mi' por nonno :? ):
" Pe' la Madonna Candelora, de l'inverno semo fòra, ma si piove o tira 'l vento, de l'inverno semo dentro."
...e soprattutto...
"Prima de Natale né freddo né fame, dopo Natale freddo e fame in quantità!"
Ciao! :bye:
Stefano
Francesco [ Ven 11 Nov, 2005 11:35 ]
Oggetto:
stinfne ha scritto:
Io ne aggiungerei 2 "nostrani" (fonte: il mi' por nonno :? ):
" Pe' la Madonna Candelora, de l'inverno semo fòra, ma si piove o tira 'l vento, de l'inverno semo dentro."
...e soprattutto...
"Prima de Natale né freddo né fame, dopo Natale freddo e fame in quantità!"
Ciao! :bye:
Stefano
Belli!
Chiunque ne conosca li metta pure!
:celebrate:
burjan [ Sab 12 Nov, 2005 00:11 ]
Oggetto:
Propongo di riprendere il metodo usato per gli accumuli.
Un emoticon per evidenziare i neo-inseriti.
Bravo Francesco, un'ideona.
Gennaio
L'Epifania (6 gennaio) il più gran freddo che ci sia.
Di Pasqua Epifania (6 gennaio) il vento se ne va via.
La Pasqua Epifania (6 gennaio) tutte le feste porta via.
Per San Vincenzo (16 gennaio) l'inverno mette i denti :D
Per Sant'Antonio Abate (17 gennaio) maschere e serenate.
Sant'Antonio (17 gennaio) dalla barba bianca, se non nevica poco ci manca.
Per Sant'Antonio (17 gennaio) il freddo ha più unghie del demonio.
Per San Sebastiano (20 gennaio) un'ora in più abbiamo.
A San Sebastiano (20 gennaio) l'estate è ancor lontano.
Per San Sebastiano (20 gennaio) la neve cade piano piano.
A Sant'Agnese (21 gennaio) la lucertola per la siepe.
A Sant'Agnese (21 gennaio) la lucertola per il maggese.
Del'inverno non me ne curo, purché San Paolo (25 gennaio) non faccia scuro.
Febbraio
Madonna Cannelora, de l'inverno semo fora. Se ce fa lu sulicillu, quaranta jorni d'invernicillu. Lo faccia o no lo faccia, ci starà lu friddu fino a Pasqua :gelo:
Candelora (2 febbraio) in foglia, Pasqua in neve.
Candelora scura dell'inverno non si ha paura.
Candelora al solicello, siamo solo a mezzo inverno.
Se nevica per la Candelora, sette volte la neve svola.
Candelora, se tempesta se gragnola dell'inverno semo fora.
Per San Biagio (3 febbraio), il Mitrato, il freddo è andato.
Sant'Agata (5 febbraio): la terra rifiata e la merenda è ritrovata.
Sant'Agata conduce la festa a casa.
Per San Valentino (14 febbraio) la primavera sta vicino.
Per San Valentino l'allodola fa il nidino.
Per San Valentino fiorisce lo spino.
Marzo
San Giuseppe (19 marzo) frittellaio è un dì per metà festaio.
Per l'Annunciata (25 marzo) la rondine è tornata.
Aprile
San Vincenzo (5 aprile) chiaro, assai grano scuro, pane nessuno.
Al 5 d'aprile (San Vincenzo) il cucù deve venire.
Acqua di San Giorgio (23 aprile) carestia di fichi.
A San Marco (25 aprile) le vacche passano il varco.
San Marco (25 aprile) bagnato porta il fieno sul selciato.
San Marco Vangelista (25 aprile), maggio alla vista.
Per Santa Caterina (29 aprile) le vacche alla cascina.
Aprile, ogni goccia un barile :pioggia:
Maggio
A San Cataldo (10 maggio) esce il freddo ed entra il caldo.
Fino all'Ascensione (metà maggio) non lasciare il tuo giubbone.
Se piove per l'Ascensione ogni cosa va in perdizione.
Fino a Sant'Ubaldo (16 maggio) il freddo lotta con il caldo.
Né de Magghjo né de magghjone non te leà lu pilliccione :freddo:
Giugno
La vigilia di San Giovanni (23 giugno) piove tutti gli anni.
La guazza di San Giovanni (24 giugno) cura tutti i malanni.
Luglio
Per Santa Cristina (24 luglio) di mattina l'aria è fina.
Se piove per Sant'Anna (26 luglio), l'acqua diventa manna.
A Santa Marta (29 luglio) s'attacca la luce sotto la cappa.
Per San Pietro (30 luglio) se piove e fa gragnola, la durata è men di un'ora.
Agosto
Per San Donato (7 agosto) l'inverno è nato.
San Lorenzo (10 agosto) asciuga i rivi.
San Lorenzo (10 agosto) l'innocente, mille fuochi in cielo accende.
Per Santa Chiara (11 agosto) ogni goccia una quartara.
Se piove a San Ponziano (13 agosto), il vino costa meno del grano.
Per San Rocco (16 agosto) la rondine fa fagotto.
Da San Bartolomeo (24 agosto) la rondine va con Dio.
A Sant'Agostino (28 agosto), la testa sul cuscino.
Agosto, sei il più galante, secchi i fossi e tagli le piante :muhehe:
Settembre
A San Matteo (21 settembre) tanto è la notte tanto il die.
Per San Cosma e San Damiano (26 settembre) ogni male stia lontano.
Ottobre
San Francesco (4 ottobre) dopo il caldo viene il fresco.
A San Francesco (4 ottobre) arriva il tordo e il fresco.
Se piove avanti la messa prima (per San Simeone, 8 ottobre), piove tutta la mattina.
Per Santa Teresa ( 15 ottobre) prepara la tesa.
All'Ave Maria (per S.Pietro d'Alcantara, 19 ottobre), o a casa o per la via.
Novembre
Per ogni santi (1 novembre) mantello e guanti.
Per i santi (1 novembre) la neve è per i campi.
Prima o dopo i morti (2 novembre) la burrasca è alle porte.
Per i morti (2 novembre) la neve negli orti.
L'estate di San Martino (11 novembre) dura tre giorni e un pochino.
Oca castagne e vino per festeggiare San Martino (11 novembre).
Da San Martino (11 novembre) l'inverno è in cammino.
Per Sant'Omobono (13 novembre) o neve o tempo buono.
Per San Clemente (23 novembre) l'inverno mette un dente.
Per Santa Caterina (25 novembre) la neve si avvicina.
Per Santa Caterina (25 novembre) o neve o brina.
Da Santa Caterina (25 novembre) il freddo si raffina.
Per Santa Caterina (25 novembre) tira fuori la fascina.
A Sant'Andrea (30 novembre) la neve è per la via.
Sant'Andrea (30 novembre) porta o neve o bufera.
Dicembre
Se piove per Santa Bibiana (2 dicembre) dura quaranta dì e una settimana.
Per Santa Bibiana (2 dicembre), scarponi e calza di lana.
A Santa Barbara (4 dicembre) sta' intorno al fuoco e guardalo.
Per San Nicolò di Bari (6 dicembre), festa o non festa, a scuola non si resta.
A San Nicola di Bari (6 dicembre), la rondine passa i mari.
Chi si rinnova per Maria (8 dicembre), scampa la malatia.
Se San Damaso (11 dicembre) venerate, sarete in pace con chi amate.
Da Santa Lucia (13 dicembre) il freddo si mette in via.
Sante Lùcie (13 dicembre), el fredo scrùscie (dicono a Udine).
Da Santa Lucia a Natale il dì s'allunga quanto un passo di cane.
A San Gaziano (18 dicembre) lo scaldino in mano.
A Natale (25 dicembre) freddo cordiale.
Natale (25 dicembre) in pantanella, Pasqua in polverella.
Natale (25 dicembre) al balcone, Pasqua al tizzone.
Da Natale (25 dicembre) in là il freddo se ne va.
A San Silvestro (31 dicembre) la neve alla finestra.
Domani, altro sostanzioso aggiornamento.
andrea75 [ Sab 12 Nov, 2005 09:26 ]
Oggetto:
:shock: Praticamente un'enciclopedia dei proverbi!
Ci si può scrivere un libro! :P Cmq Luisito da te mi sarei aspettato anche qualcosa di più in dialetto! ;)
burjan [ Sab 12 Nov, 2005 21:54 ]
Oggetto:
Citazione:
Cmq Luisito da te mi sarei aspettato anche qualcosa di più in dialetto
Ah sì? e 'mmò so-c....i vostri!!!
Beccatevi questo:
"Pe' San Bastiano va su lu monte e guarda lu pianu - si lu pianu non rinverdigghja, apri la mattera spanne e spanigghja - si lu pianu rinverdigghja, va-dda la mattera e-ppocu spanigghja".
Per chi riuscirà a tradurre il proverbio, spiegandone anche il significato, propongo di assegnare 50 punti.
:muhehe:
burjan [ Sab 12 Nov, 2005 22:01 ]
Oggetto:
Gennaio
L'Epifania (6 gennaio) il più gran freddo che ci sia.
Di Pasqua Epifania (6 gennaio) il vento se ne va via.
La Pasqua Epifania (6 gennaio) tutte le feste porta via.
Per San Vincenzo (16 gennaio) l'inverno mette i denti
Per Sant'Antonio Abate (17 gennaio) maschere e serenate.
Sant'Antonio (17 gennaio) dalla barba bianca, se non nevica poco ci manca.
Per Sant'Antonio (17 gennaio) il freddo ha più unghie del demonio.
Per San Sebastiano (20 gennaio) un'ora in più abbiamo.
A San Sebastiano (20 gennaio) l'estate è ancor lontano.
Per San Sebastiano (20 gennaio) la neve cade piano piano.
A Sant'Agnese (21 gennaio) la lucertola per la siepe.
A Sant'Agnese (21 gennaio) la lucertola per il maggese.
Del'inverno non me ne curo, purché San Paolo (25 gennaio) non faccia scuro.
Febbraio
Madonna Cannelora, de l'inverno semo fora. Se ce fa lu sulicillu, quaranta jorni d'invernicillu. Lo faccia o no lo faccia, ci starà lu friddu fino a Pasqua
Candelora (2 febbraio) in foglia, Pasqua in neve.
Candelora scura dell'inverno non si ha paura.
Candelora al solicello, siamo solo a mezzo inverno.
Se nevica per la Candelora, sette volte la neve svola.
Candelora, se tempesta se gragnola dell'inverno semo fora.
Per San Biagio (3 febbraio), il Mitrato, il freddo è andato.
Sant'Agata (5 febbraio): la terra rifiata e la merenda è ritrovata.
Sant'Agata conduce la festa a casa.
Per San Valentino (14 febbraio) la primavera sta vicino.
Per San Valentino l'allodola fa il nidino.
Per San Valentino fiorisce lo spino.
Marzo
Marzu sciuccu, grano da per tutto 8))
Marzu tegne, aprile stegne, chi è bellu de forma de magghji artorna 8))
Marz’asciuttu ma non tuttu 8))
Marz’umbrusu ma no piuvusu 8))
San Giuseppe (19 marzo) frittellaio è un dì per metà festaio.
Per l'Annunciata (25 marzo) la rondine è tornata.
Aprile
San Vincenzo (5 aprile) chiaro, assai grano scuro, pane nessuno.
Al 5 d'aprile (San Vincenzo) il cucù deve venire.
Acqua di San Giorgio (23 aprile) carestia di fichi.
A San Marco (25 aprile) le vacche passano il varco.
San Marco (25 aprile) bagnato porta il fieno sul selciato.
San Marco Vangelista (25 aprile), maggio alla vista.
Per Santa Caterina (29 aprile) le vacche alla cascina.
Aprile, ogni goccia un barile
Maggio
A San Cataldo (10 maggio) esce il freddo ed entra il caldo.
Fino all'Ascensione (metà maggio) non lasciare il tuo giubbone.
Se piove per l'Ascensione ogni cosa va in perdizione.
Fino a Sant'Ubaldo (16 maggio) il freddo lotta con il caldo.
Né de Magghjo né de magghjone non te leà lu pilliccione
Giugno
Se piove de giugno la notte, è mejo che Cristo ce manna la morte :badmood:
La vigilia di San Giovanni (23 giugno) piove tutti gli anni.
La guazza di San Giovanni (24 giugno) cura tutti i malanni.
Luglio
Aprile ‘nte scuprì, magghju vacce adagio, giugno ‘nce ntignà, lujo fa quel che te pare :freddo:
Per Santa Cristina (24 luglio) di mattina l'aria è fina.
Se piove per Sant'Anna (26 luglio), l'acqua diventa manna.
A Santa Marta (29 luglio) s'attacca la luce sotto la cappa.
Per San Pietro (30 luglio) se piove e fa gragnola, la durata è men di un'ora.
Agosto
Per San Donato (7 agosto) l'inverno è nato.
San Lorenzo (10 agosto) asciuga i rivi.
San Lorenzo (10 agosto) l'innocente, mille fuochi in cielo accende.
Per Santa Chiara (11 agosto) ogni goccia una quartara.
Se piove a San Ponziano (13 agosto), il vino costa meno del grano.
Per San Rocco (16 agosto) la rondine fa fagotto.
Da San Bartolomeo (24 agosto) la rondine va con Dio.
A Sant'Agostino (28 agosto), la testa sul cuscino.
Agosto, sei il più galante, secchi i fossi e tagli le piante
Settembre
A San Matteo (21 settembre) tanto è la notte tanto il die.
Per San Cosma e San Damiano (26 settembre) ogni male stia lontano.
Ottobre
San Francesco (4 ottobre) dopo il caldo viene il fresco.
A San Francesco (4 ottobre) arriva il tordo e il fresco.
Se piove avanti la messa prima (per San Simeone, 8 ottobre), piove tutta la mattina.
Per Santa Teresa ( 15 ottobre) prepara la tesa.
All'Ave Maria (per S.Pietro d'Alcantara, 19 ottobre), o a casa o per la via.
Novembre
Per ogni santi (1 novembre) mantello e guanti.
Per i santi (1 novembre) la neve è per i campi.
Prima o dopo i morti (2 novembre) la burrasca è alle porte.
Per i morti (2 novembre) la neve negli orti.
L'estate di San Martino (11 novembre) dura tre giorni e un pochino.
Oca castagne e vino per festeggiare San Martino (11 novembre).
Da San Martino (11 novembre) l'inverno è in cammino.
Per Sant'Omobono (13 novembre) o neve o tempo buono.
Per San Clemente (23 novembre) l'inverno mette un dente.
Per Santa Caterina (25 novembre) la neve si avvicina.
Per Santa Caterina (25 novembre) o neve o brina.
Da Santa Caterina (25 novembre) il freddo si raffina.
Per Santa Caterina (25 novembre) tira fuori la fascina.
A Sant'Andrea (30 novembre) la neve è per la via.
Sant'Andrea (30 novembre) porta o neve o bufera.
Dicembre
Se piove per Santa Bibiana (2 dicembre) dura quaranta dì e una settimana.
Per Santa Bibiana (2 dicembre), scarponi e calza di lana.
A Santa Barbara (4 dicembre) sta' intorno al fuoco e guardalo.
Per San Nicolò di Bari (6 dicembre), festa o non festa, a scuola non si resta.
A San Nicola di Bari (6 dicembre), la rondine passa i mari.
Chi si rinnova per Maria (8 dicembre), scampa la malatia.
Se San Damaso (11 dicembre) venerate, sarete in pace con chi amate.
Da Santa Lucia (13 dicembre) il freddo si mette in via.
Sante Lùcie (13 dicembre), el fredo scrùscie (dicono a Udine).
Da Santa Lucia a Natale il dì s'allunga quanto un passo di cane.
A San Gaziano (18 dicembre) lo scaldino in mano.
A Natale (25 dicembre) freddo cordiale.
Natale (25 dicembre) in pantanella, Pasqua in polverella.
Natale (25 dicembre) al balcone, Pasqua al tizzone.
Da Natale (25 dicembre) in là il freddo se ne va.
A San Silvestro (31 dicembre) la neve alla finestra.
snow96 [ Dom 13 Nov, 2005 15:12 ]
Oggetto:
Io ne aggiungo alcuni, non legati però ad un mese particolare dell'anno.
"Sotto l'acqua ci sta la fame, sotto la neve ci sta lu pane"
"Se s'arnuvola sopra la vrina, o acqua, o neve, o strina"
"Neve fatta de notte dura 'na pigna de fave cotte"
"Neve marzolina, arriva la sera e va via la matina"
Ma ne ho altri...
Daniele77 [ Sab 17 Dic, 2005 18:29 ]
Oggetto: Proverbi Folignati
Alcuni detti che testimoniano la rivalità di alcune zone dell'umbria.
-Spiellu spilluzza, Fulignu s'aguzza, Spiellu s'è scarcatu, Foligno s'è aguzzatu
-A Bêagna, quanno piôe è 'na gra' lagna
-Spiellu spella, Fulignu sfoia, Spoletu spoia, Terni tiranni, becchi c.... quilli de Narni,e se più tristi li volete, annate a Otricoli e ce li trôerete.
- Fulignu più lu guardo e più è malignu.
-Magna e bii è de Fuligni, bii e magna è de Bêagna.
-Se Béagna, ciavesse 'l portu, Fulignu saria un ortu.
-A Cannaiola (frazione di Trevi) se seminano li facioli e nascono li ladri.
-'Gni casa, a Spellu, un prete, un porcu, n'agnellu.
burjan [ Sab 17 Dic, 2005 18:49 ]
Oggetto:
Bravissimo!
Aggiungo:
- La corsa dell'ignoranza parte da Terni, se ferma a Spoleto e arrìa a Fulignu
- Il nobil perugino, per parlar bene, trasforma il pane in pene e la pace in pece
- Li tre-mmammocci de Spellu, quillu che sta in mezzo è lu più tuntu
- Guai a-qquillu cellu che-ppassa tra Fulignu e Spellu
- Ti abbandono maledetta Italia, vò a la Vescia
- Invettiva: Va a-Nnarni a fatte arbatte
- Spellu, più lu guardi e più è bellu. Se lu guardi da le mura fà schifu addirittura
:mrgreen:
Daniele77 [ Sab 17 Dic, 2005 19:01 ]
Oggetto:
Montefarco ce lu ficco e ce lu cargo ce lu tengo na mezz'ora pe fa scialà da la signora. :hihihi: :hihihi: :hihihi: :hihihi: :hihihi: :hihihi: :hihihi: :hihihi: :drunk: :drunk: :drunk: :drunk: :drunk: :drunk: :drunk:
andrea75 [ Sab 17 Dic, 2005 19:07 ]
Oggetto:
AIUTO! Il forum è stato preso d'assalto dai nemici! Qualche perugino venga in soccorso please................ :|
burjan [ Sab 17 Dic, 2005 19:08 ]
Oggetto:
Citazione:
Montefarco ce lu ficco e ce lu cargo ce lu tengo na mezz'ora pe fa scialà da la signora
Politically very, very incorrect... I like it!!! :lol: :lol:
techsoundsystem [ Sab 17 Dic, 2005 19:23 ]
Oggetto:
hai dimenticato
- A Fuligni magni e 'ntigni!
:inchino:
snow96 [ Sab 17 Dic, 2005 19:31 ]
Oggetto:
Eh va beh, mi sento chiamato in causa! :D
- Lu pecoraru quanno viè a Spoleti, je pare d'esse giudice e notaio, la coda de la pecora è la penna, lu sicchiu de lu latte è calamaio (questo è fantastico)
- Mejo tisico che lello (lello=ternano)
- Lu ternano se fa grossu, che a calà je vene sempre a tempu
- Foligni magna e 'ntigni, Bevagna 'ntigni e magna
- Folignati magna lumache, Perugini magna facioli, Marchiciani lasciali fori
- Mejo un mortu dentro casa che un Marchiciano fori da 'a porta
- Se lu Cocernu mette 'u cappellu, ammazza lu porcu e armetti u vitellu
...to be continued... :lol:
marvel [ Sab 17 Dic, 2005 19:43 ]
Oggetto:
Perdonate la mia ignoranza in materia, ma ho capito solo la metá dei detti.
In particolare non ho capito:
-Spiellu spella, Fulignu sfoia, Spoletu spoia, Terni tiranni, becchi c.... quilli de Narni,e se più tristi li volete, annate a Otricoli e ce li trôerete.
che sono quelli di Narni?
I ternani tiranni?
Fulignu sfoia?
- La corsa dell'ignoranza parte da Terni, se ferma a Spoleto e arrìa a Fulignu
riassumendo: chi é il piú ignorante, chi vive da dove parte l'ignoranza o dove arriva? :confuso:
E questa:
- Guai a-qquillu cellu che-ppassa tra Fulignu e Spellu
cioé? Cellu=uccello???
ah... forse ho capito :roll:
Questa é bella:
- Lu pecoraru quanno viè a Spoleti, je pare d'esse giudice e notaio, la coda de la pecora è la penna, lu sicchu de lu latte è calamaio (questo è fantastico) :lol:
- Invettiva: Va a-Nnarni a fatte arbatte
Insomma, sti narnesi erano temutissimi..., o no?
Grazie per eventuali spiegazioni ;)
Fantastici... aggiungetene altri, ma spiegateli pure.
:bye:
burjan [ Sab 17 Dic, 2005 21:46 ]
Oggetto:
Citazione:
- La corsa dell'ignoranza parte da Terni, se ferma a Spoleto e arrìa a Fulignu
riassumendo: chi é il piú ignorante, chi vive da dove parte l'ignoranza o dove arriva
Su questo punto il proverbio è volutamente vago.... :D
Citazione:
Guai a-qquillu cellu che-ppassa tra Fulignu e Spellu
A causa dei cacciatori
Citazione:
- Invettiva: Va a-Nnarni a fatte arbatte
Insomma, sti narnesi erano temutissimi..., o no?
No! Il proverbio si spiega con la presenza in zona di officine meccaniche, fin dalla fine del secolo scorso.
E, sempre nei dintorni:
Le fiche de Amelia, li persichi de Papignu e li cituruni de Fuligni
marvel [ Dom 18 Dic, 2005 13:42 ]
Oggetto:
a proposito: é vero che la leggendaria Narnia, da cui anche ultimamente é stato tratto un film (di prossima uscita) fa riferimento proprio a Narni?
zerogradi [ Dom 18 Dic, 2005 14:00 ]
Oggetto:
Ne ho altri, anche di zone limitrofe....
-Il Tevere 'nsaria Tevere, se la Nera 'njè dasse a bevere..
-Norcia, Cascia e Visse,Dio li fe' e, ppu' li maledisse,
e ppu' rivordò la mane e benedisse Cascia, Norcia e Visse...
(questo allude ai terremoti ed alla ricostruzione migliore)
-Sanguinari li Spulitini, tradituri li Casciani, settefaccie li Nurcini, senza fede li Vissani
-Montefargu è la ringhiera dell'Umbria. :lol:
-Lu meju de Janu è lu più tristu de lu munnu
-Spiellu più piôe e più è bellu
-Massa, grassa pe' chi ce sta, no' pe' chi ce passa (questo è per Pablo) :mrgreen:
-Pancottari li Gualdesi, lumacari i Nocerini, l'uni e l'antri senza quatrini
-A Castellu je piace più la trippa che lu budellu (questo è per Fabio)
A presto se ne trovo altri.... :wink: :bye:
Daniele77 [ Dom 18 Dic, 2005 18:31 ]
Oggetto:
Nuovi detti, questa volta con traduzione.
-La léngua batte do' lu dente dòle.
(Si dice di una persona che torna a parlare spesso di un argomento piacevole o spiacevole che gli interessa)
-A 'gni tristu lavoratore 'gni ferru je pegghiòra.
(Chi non ha voglia di lavorare se la prende con gli attrezzi che adopera)
-Lu maritu 'n è-dda tutte, chi fa belle e-cchi fa brutte.
(Le donne dopo il matrimonio possono diventare più belle o più brutte a seconda della fortuna incontrata)
-Lo male entra a-llibbre e scappa a once.
(Il male si presenta in breve tempo e ci vuole molto per guarirlo)
INDOVINELLO
-Più è-ccallu e-ppiù è-ffriscu
Risposta: lo pane.
snow96 [ Dom 18 Dic, 2005 18:53 ]
Oggetto:
Hei, perugini, ternani, tifernati!
Postate qualche proverbio pure voi!
:bye:
burjan [ Dom 18 Dic, 2005 22:56 ]
Oggetto:
Torniamo ai proverbi campanilistici o simili:
- A Santuracchjiu arcojono l'acqua co' lu sicchjiu (le condutture fanno schifo);
- Li selleri de Trevi, lu perzicu de Papigno, lu cetrone de Fuligni
- Selleri de Trevi e gobbi de Fuligni
- Fulignu e Spellu: decco e dello (i due centri sono vicinissimi)
- Chi passa a la Leggiana e non è puntatu, tocca dì che Sergio no l'ha vistu o Barduccio 'nz'era arzatu (Sergio e Balduccio erano due noti pettegoli di Leggiana)
e infine, sempre per la serie: Politically very incorrect:
Quilli de Sustinu cacceno l'acqua e bevono vino, quilli de La Franca mettono la carne dove che manca (a Sostino grandi bevitori, alla franca grandi sc... :mrgreen: )
Forza umbro-etruschi!!!! Dite la vostra! :bye:
snow96 [ Lun 19 Dic, 2005 21:04 ]
Oggetto:
Per Burjan (e per tutti), apro un post in off topic...ti devo parlare di un disco di musica popolare che non puoi non conoscere...
icchese [ Mer 04 Apr, 2007 15:53 ]
Oggetto: Re: Meteo-proverbi Italici.
Gennaio
L'Epifania (6 gennaio) il più gran freddo che ci sia.
Di Pasqua Epifania (6 gennaio) il vento se ne va via.
La Pasqua Epifania (6 gennaio) tutte le feste porta via.
Per San Vincenzo (16 gennaio) l'inverno mette i denti
Per Sant'Antonio Abate (17 gennaio) maschere e serenate.
Sant'Antonio (17 gennaio) dalla barba bianca, se non nevica poco ci manca.
Per Sant'Antonio (17 gennaio) il freddo ha più unghie del demonio.
Per San Sebastiano (20 gennaio) un'ora in più abbiamo.
A San Sebastiano (20 gennaio) l'estate è ancor lontano.
Per San Sebastiano (20 gennaio) la neve cade piano piano.
A Sant'Agnese (21 gennaio) la lucertola per la siepe.
A Sant'Agnese (21 gennaio) la lucertola per il maggese.
Del'inverno non me ne curo, purché San Paolo (25 gennaio) non faccia scuro.
Febbraio
Madonna Cannelora, de l'inverno semo fora. Se ce fa lu sulicillu, quaranta jorni d'invernicillu. Lo faccia o no lo faccia, ci starà lu friddu fino a Pasqua
Candelora (2 febbraio) in foglia, Pasqua in neve.
Candelora scura dell'inverno non si ha paura.
Candelora al solicello, siamo solo a mezzo inverno.
Se nevica per la Candelora, sette volte la neve svola.
Candelora, se tempesta se gragnola dell'inverno semo fora.
Per San Biagio (3 febbraio), il Mitrato, il freddo è andato.
Sant'Agata (5 febbraio): la terra rifiata e la merenda è ritrovata.
Sant'Agata conduce la festa a casa.
Per San Valentino (14 febbraio) la primavera sta vicino.
Per San Valentino l'allodola fa il nidino.
Per San Valentino fiorisce lo spino.
Marzo
Marzu sciuccu, grano da per tutto
Marzu tegne, aprile stegne, chi è bellu de forma de magghji artorna
Marz’asciuttu ma non tuttu
Marz’umbrusu ma no piuvusu
San Giuseppe (19 marzo) frittellaio è un dì per metà festaio.
Per l'Annunciata (25 marzo) la rondine è tornata.
Aprile
San Vincenzo (5 aprile) chiaro, assai grano scuro, pane nessuno.
Quattro aprilante quaranta giorni durante :D
Al 5 d'aprile (San Vincenzo) il cucù deve venire.
Acqua di San Giorgio (23 aprile) carestia di fichi.
A San Marco (25 aprile) le vacche passano il varco.
San Marco (25 aprile) bagnato porta il fieno sul selciato.
San Marco Vangelista (25 aprile), maggio alla vista.
Per Santa Caterina (29 aprile) le vacche alla cascina.
Aprile, ogni goccia un barile
Maggio
A San Cataldo (10 maggio) esce il freddo ed entra il caldo.
Fino all'Ascensione (metà maggio) non lasciare il tuo giubbone.
Se piove per l'Ascensione ogni cosa va in perdizione.
Fino a Sant'Ubaldo (16 maggio) il freddo lotta con il caldo.
Né de Magghjo né de magghjone non te leà lu pilliccione
Giugno
Se piove de giugno la notte, è mejo che Cristo ce manna la morte
La vigilia di San Giovanni (23 giugno) piove tutti gli anni.
La guazza di San Giovanni (24 giugno) cura tutti i malanni.
Luglio
Aprile ‘nte scuprì, magghju vacce adagio, giugno ‘nce ntignà, lujo fa quel che te pare
Per Santa Cristina (24 luglio) di mattina l'aria è fina.
Se piove per Sant'Anna (26 luglio), l'acqua diventa manna.
A Santa Marta (29 luglio) s'attacca la luce sotto la cappa.
Per San Pietro (30 luglio) se piove e fa gragnola, la durata è men di un'ora.
Agosto
Per San Donato (7 agosto) l'inverno è nato.
San Lorenzo (10 agosto) asciuga i rivi.
San Lorenzo (10 agosto) l'innocente, mille fuochi in cielo accende.
Per Santa Chiara (11 agosto) ogni goccia una quartara.
Se piove a San Ponziano (13 agosto), il vino costa meno del grano.
Per San Rocco (16 agosto) la rondine fa fagotto.
Da San Bartolomeo (24 agosto) la rondine va con Dio.
A Sant'Agostino (28 agosto), la testa sul cuscino.
Agosto, sei il più galante, secchi i fossi e tagli le piante
Settembre
A San Matteo (21 settembre) tanto è la notte tanto il die.
Per San Cosma e San Damiano (26 settembre) ogni male stia lontano.
Ottobre
San Francesco (4 ottobre) dopo il caldo viene il fresco.
A San Francesco (4 ottobre) arriva il tordo e il fresco.
Se piove avanti la messa prima (per San Simeone, 8 ottobre), piove tutta la mattina.
Per Santa Teresa ( 15 ottobre) prepara la tesa.
All'Ave Maria (per S.Pietro d'Alcantara, 19 ottobre), o a casa o per la via.
Novembre
Per ogni santi (1 novembre) mantello e guanti.
Per i santi (1 novembre) la neve è per i campi.
Prima o dopo i morti (2 novembre) la burrasca è alle porte.
Per i morti (2 novembre) la neve negli orti.
L'estate di San Martino (11 novembre) dura tre giorni e un pochino.
Oca castagne e vino per festeggiare San Martino (11 novembre).
Da San Martino (11 novembre) l'inverno è in cammino.
Per Sant'Omobono (13 novembre) o neve o tempo buono.
Per San Clemente (23 novembre) l'inverno mette un dente.
Per Santa Caterina (25 novembre) la neve si avvicina.
Per Santa Caterina (25 novembre) o neve o brina.
Da Santa Caterina (25 novembre) il freddo si raffina.
Per Santa Caterina (25 novembre) tira fuori la fascina.
A Sant'Andrea (30 novembre) la neve è per la via.
Sant'Andrea (30 novembre) porta o neve o bufera.
Dicembre
Se piove per Santa Bibiana (2 dicembre) dura quaranta dì e una settimana.
Per Santa Bibiana (2 dicembre), scarponi e calza di lana.
A Santa Barbara (4 dicembre) sta' intorno al fuoco e guardalo.
Per San Nicolò di Bari (6 dicembre), festa o non festa, a scuola non si resta.
A San Nicola di Bari (6 dicembre), la rondine passa i mari.
Chi si rinnova per Maria (8 dicembre), scampa la malatia.
Se San Damaso (11 dicembre) venerate, sarete in pace con chi amate.
Da Santa Lucia (13 dicembre) il freddo si mette in via.
Sante Lùcie (13 dicembre), el fredo scrùscie (dicono a Udine).
Da Santa Lucia a Natale il dì s'allunga quanto un passo di cane.
A San Gaziano (18 dicembre) lo scaldino in mano.
A Natale (25 dicembre) freddo cordiale.
Natale (25 dicembre) in pantanella, Pasqua in polverella.
Natale (25 dicembre) al balcone, Pasqua al tizzone.
Da Natale (25 dicembre) in là il freddo se ne va.
A San Silvestro (31 dicembre) la neve alla finestra.
VARI
"Sotto l'acqua ci sta la fame, sotto la neve ci sta lu pane"
"Se s'arnuvola sopra la vrina, o acqua, o neve, o strina"
"Neve fatta de notte dura 'na pigna de fave cotte"
"Neve marzolina, arriva la sera e va via la matina"
"Se Monte Cucco mette 'l cappello vende le capre e compra 'l mantello,
se Monte Cucco mette le brache vende 'l mantello e compra le capre" :rain:
DragonIce [ Mer 04 Apr, 2007 16:35 ]
Oggetto:
Citazione:
Cmq Luisito da te mi sarei aspettato anche qualcosa di più in dialetto
Ah sì? e 'mmò so-c....i vostri!!!
Beccatevi questo:
"Pe' San Bastiano va su lu monte e guarda lu pianu - si lu pianu non rinverdigghja, apri la mattera spanne e spanigghja - si lu pianu rinverdigghja, va-dda la mattera e-ppocu spanigghja".
Per chi riuscirà a tradurre il proverbio, spiegandone anche il significato, propongo di assegnare 50 punti.
:muhehe:
Cos'è una sfida?
La traduzione dovrebbe essere che se per san sebastiano la piana nn è verde prendi la mattera e panifica, se è verde invece è meglio di no..
il significato dovrebbe essere che visto che san sebastiano cade a gennaio.. la piana dovrebbe essere o bianca di neve o scura per la terra lavorata e seminata, quindi il raccolto per l'estate nn dovrebbe avere problemi...(e ci sarà qiundi farina per panificare), se invece è verde le piantine sono già alte e un'eventuale ondata di freddo potrebbe rovinarle.. compromettendo il raccolto...(e quindi ci sarà meno farina da usare)
A questo punto.. quante cavolate ho sparato? :roftl:
se è giusto i punti li voglio sul serio eh! :twisted:
burjan [ Mer 04 Apr, 2007 20:42 ]
Oggetto: Re: Meteo-proverbi italici.
Citazione:
Cmq Luisito da te mi sarei aspettato anche qualcosa di più in dialetto
Ah sì? e 'mmò so-c....i vostri!!!
Beccatevi questo:
"Pe' San Bastiano va su lu monte e guarda lu pianu - si lu pianu non rinverdigghja, apri la mattera spanne e spanigghja - si lu pianu rinverdigghja, va-dda la mattera e-ppocu spanigghja".
Per chi riuscirà a tradurre il proverbio, spiegandone anche il significato, propongo di assegnare 50 punti.
:muhehe:
Cos'è una sfida?
La traduzione dovrebbe essere che se per san sebastiano la piana nn è verde prendi la mattera e panifica, se è verde invece è meglio di no..
il significato dovrebbe essere che visto che san sebastiano cade a gennaio.. la piana dovrebbe essere o bianca di neve o scura per la terra lavorata e seminata, quindi il raccolto per l'estate nn dovrebbe avere problemi...(e ci sarà qiundi farina per panificare), se invece è verde le piantine sono già alte e un'eventuale ondata di freddo potrebbe rovinarle.. compromettendo il raccolto...(e quindi ci sarà meno farina da usare)
A questo punto.. quante cavolate ho sparato? :roftl:
se è giusto i punti li voglio sul serio eh! :twisted:
Doppi complimenti Dragon:
1) Per aver tirato fuori questo topic antidiluviano;
2) Per avere azzeccato perfettamente il significato del proverbio!! :celebrate:
andrea75 [ Mer 04 Apr, 2007 21:04 ]
Oggetto: Re: Meteo-proverbi italici.
Doppi complimenti Dragon:
1) Per aver tirato fuori questo topic antidiluviano;
2) Per avere azzeccato perfettamente il significato del proverbio!! :celebrate:
Per dirla tutta il topic l'ha ritirato fuori Icchese ;) Diamo a Cesare quel che è di Cesare, che se non erro ha aggiunto pure un proverbio.
Cmq complimenti a Dragon lo stesso, perché io del proverbio di Luisito avevo davvero capito ben poco! :D Quindi, 50 punti concessi ;)
DragonIce [ Mer 04 Apr, 2007 23:17 ]
Oggetto: Re: Meteo-proverbi Italici.
Che spettacolo..
giuro che nn avevo proprio notato che fosse cosi vecchio!
ma dove l'hai ripescato icchese?!
grazie del bonus andrea! :lol:
icchese [ Gio 05 Apr, 2007 10:01 ]
Oggetto: Re: Meteo-proverbi Italici.
Che spettacolo..
giuro che nn avevo proprio notato che fosse cosi vecchio!
ma dove l'hai ripescato icchese?!
grazie del bonus andrea! :lol:
Veramente mi ci ha indirizzato Andrea a seguito di una mia domanda riguardo la possibilità
di dedicare una sezione del sito a detti e proverbi popolari magari corredati di spiegazione scientifica
dove è possibile chiaramente. Suppongo quindi che molti iscritti a Linea Meteo da poco come me non lo conoscano.
Meriterei un bonus!!!! :oops: :oops: :oops:
Federico [ Gio 05 Apr, 2007 19:04 ]
Oggetto: Re: Meteo-proverbi Italici.
scusate ma il più noto
Rosso di sera bel tempo si spera
non lo inserite?
andrea75 [ Gio 05 Apr, 2007 20:15 ]
Oggetto: Re: Meteo-proverbi italici.
scusate ma il più noto
Rosso di sera bel tempo si spera
non lo inserite?
Giusto! ;) Forse nella sua semplicità era difficile da ricordare :)
icchese [ Gio 05 Apr, 2007 20:31 ]
Oggetto: Re: Meteo-proverbi Italici.
scusate ma il più noto
Rosso di sera bel tempo si spera
non lo inserite?
Giuro che volevo farlo poi è squillato il telefono e mi è passato di mente!!! :mah: :mah:
Ora c'è qualcuno in grado di dare una spiegazione scientifica al fenomeno?
burjan [ Gio 05 Apr, 2007 20:50 ]
Oggetto: Re: Meteo-proverbi italici.
scusate ma il più noto
Rosso di sera bel tempo si spera
non lo inserite?
Giuro che volevo farlo poi è squillato il telefono e mi è passato di mente!!! :mah: :mah:
Ora c'è qualcuno in grado di dare una spiegazione scientifica al fenomeno?
Dalla vecchia ma sempre valida "Guida alla meteorologia" di G.Roth, Mondadori:
"Ogni qualvolta il colore dei fenomeni crepuscolari volge al giallo o al bianco p da prevedere una graduale diminuzione della visibilità. Se poi vi sono delle nuvole negli strati atmosferici inferiori, in prossimità della linea dell'orizzoonte, si prospetta un peggioramento del tempo. Il rosso di sera, che promette il bel tempo, è dunque un indicatore attendibile soltanto se appare in un cielo senza nubi, oppure, anche in presenza di nubi, se si mostra dopo una giornata di pioggia".
andrea75 [ Gio 05 Apr, 2007 20:51 ]
Oggetto: Re: Meteo-proverbi italici.
scusate ma il più noto
Rosso di sera bel tempo si spera
non lo inserite?
Giuro che volevo farlo poi è squillato il telefono e mi è passato di mente!!! :mah: :mah:
Ora c'è qualcuno in grado di dare una spiegazione scientifica al fenomeno?
La spiegazione scientifica non esiste.... magari fosse così facile prevedere il tempo :) Anzi, per dirla tutta si può affermare che il proverbio, molto popolare in tutta Italia, non dice affatto la verità, almeno in alcuni casi. Uno di questi casi si ha infatti quando il "rosso di sera" è dato dal fatto che il cielo al tramonto del sole si presenta diffusamente arrossato per la presenza di nubi alte e sottili (Cirrostrati) che riflettono la luce del sole. Fenomeno che di solito annuncia l'arrivo di aria calda in arrivo ad alta quota. Aria che precede un fronte cioè una perturbazione, quindi il tempo tende a peggiorare anziché migliorare.
C'è però un secondo caso in cui il proverbio potrebbe avere una parziale verità, ovvero nel caso in cui il cielo è sereno e presenta un colore rosato solo dopo che il sole è sparito sotto l'orizzonte. La polvere in sospensione nell'aria e l'umidità si accumulano nei bassi strati perché la pressione aumenta e diffondono la luce rossa mentre trattengono gli altri colori.
andrea75 [ Gio 05 Apr, 2007 20:52 ]
Oggetto: Re: Meteo-proverbi italici.
AAAAAAAHH! Luisito, mi hai anticipato di un minuto, ma alla fine abbiamo detto le stesse cose! :inchino:
Federico [ Ven 06 Apr, 2007 00:23 ]
Oggetto: Re: Meteo-proverbi Italici.
CMq è un proverbio valido per tutto l'anno.......
Altri proverbi delle mie parti sono stati già tutti inseriti.
Cmq dato anche se non è propriamente in tema dalle mie parti c'è la credenza che osservando come si lavano i gatti dopo aver mangiato si può dire se piove o meno.
Se con la zampa arrivano sopra le orecchie allora pioverà. Altrimenti no....... :shock: :shock: :shock: :shock:
Questa è proprio forte ma tra gli anziani del posto è molto in voga......
zerogradi [ Ven 06 Apr, 2007 06:44 ]
Oggetto: Re: Meteo-proverbi italici.
A Spoleto si dice che se i gatti sono nervosi, saltano, fanno le "matterie", poi nevica...
Non c'è un vero proverbio, è una credenza popolare.
snow96 [ Ven 06 Apr, 2007 10:06 ]
Oggetto: Re: Meteo-proverbi Italici.
CMq è un proverbio valido per tutto l'anno.......
Altri proverbi delle mie parti sono stati già tutti inseriti.
Cmq dato anche se non è propriamente in tema dalle mie parti c'è la credenza che osservando come si lavano i gatti dopo aver mangiato si può dire se piove o meno.
Se con la zampa arrivano sopra le orecchie allora pioverà. Altrimenti no....... :shock: :shock: :shock: :shock:
Questa è proprio forte ma tra gli anziani del posto è molto in voga......
Anche a Spoleto c'è questa idea, mia nonna usa il gatto come barometro. Non ho mai analizzato l'attendibilità del fatto, ma...potrebbe esserci un fondo (fondo fondo) di verità.
Il veterinario mi spiegava che il lavaggio del pelo da parte dei gatti serve anche a renderlo liscio e leggermente idrorepellente, per cui, ammesso che il gatto percepisca abbassamenti di pressione o aumenti di umidità, e prevedendo di dover passare molto tempo all'aperto (sarebbe il suo mestiere, quando non mangia e non dorme davanti al camino) ho pensato che potrebbe lavarsi insistentemente sopra le orecchie proprio per rendere quella parte del corpo il più impermeabile possibile.
E' solo una mia idea, e forse completamente folle, ma è certo che solo in alcune occasioni i gatti si lavano sopra le orecchie, mentre la maggior parte delle volte trascurano completamente quella zona, dedicandosi ad altre più comode....
snow96 [ Ven 06 Apr, 2007 10:12 ]
Oggetto: Re: Meteo-proverbi italici.
A proposito...
- Neve fatta de notte dura una pigna de fave cotte
Sta a significare che la neve scesa di notte dura ben poco, forse dovuto al fatto che la neve notturna è dovuta a un temporaneo abbassamento della temperatura, non supportato da un vero calo della temperatura dell'aria dovuta alla circolazione atmosferica.
Ma sono piuttosto scettico, sappiamo tutti molto bene che in condizioni di dinamicità atmosferica il gradiente termico giorno/notte è ampiamente surclassato dalle variazioni termiche dovute alla circolazione. Il più stupido richiamo caldo può vanificare qualsiasi abbassamento di temperatura per eliminazione di irraggiamento solare.... lo sappiamo tutti, no? :evil: :evil: :evil:
burjan [ Ven 06 Apr, 2007 21:35 ]
Oggetto: Re: Meteo-proverbi italici.
CMq è un proverbio valido per tutto l'anno.......
Altri proverbi delle mie parti sono stati già tutti inseriti.
Cmq dato anche se non è propriamente in tema dalle mie parti c'è la credenza che osservando come si lavano i gatti dopo aver mangiato si può dire se piove o meno.
Se con la zampa arrivano sopra le orecchie allora pioverà. Altrimenti no....... :shock: :shock: :shock: :shock:
Questa è proprio forte ma tra gli anziani del posto è molto in voga......
Anche a Spoleto c'è questa idea, mia nonna usa il gatto come barometro. Non ho mai analizzato l'attendibilità del fatto, ma...potrebbe esserci un fondo (fondo fondo) di verità.
Il veterinario mi spiegava che il lavaggio del pelo da parte dei gatti serve anche a renderlo liscio e leggermente idrorepellente, per cui, ammesso che il gatto percepisca abbassamenti di pressione o aumenti di umidità, e prevedendo di dover passare molto tempo all'aperto (sarebbe il suo mestiere, quando non mangia e non dorme davanti al camino) ho pensato che potrebbe lavarsi insistentemente sopra le orecchie proprio per rendere quella parte del corpo il più impermeabile possibile.
E' solo una mia idea, e forse completamente folle, ma è certo che solo in alcune occasioni i gatti si lavano sopra le orecchie, mentre la maggior parte delle volte trascurano completamente quella zona, dedicandosi ad altre più comode....
Il metodo del lavaggio dietro le orecchie è diffuso anche sulle Dolomiti bellunesi, oltre che, ovviamente, a Foligno.
Io non credo Snow che la tua idea sia stupida. Forse lo è di + la mia alternativa, che prevede in caso di variazioni di pressione un qualche minimo disturbo all'organo dell'equilibrio, che il gatto tenterebbe di sanare con lo strofinio.
Federico [ Sab 07 Apr, 2007 10:12 ]
Oggetto: Re: Meteo-proverbi Italici.
Vedo che siamo un pò tutti meteo-gattofili!
andrea75 [ Gio 12 Apr, 2007 15:37 ]
Oggetto: Re: Meteo-proverbi italici.
Aggiungo altri proverbi trovati in rete:
"Sereno a Capodanno, bel tempo tutto l'anno"
"Natale al sole, Pasqua al tizzone"
"San Paolo sereno (25 gennaio), Candelora scura (2 febbraio) e l'inverno non fa più paura"
"Se piove il Venerdi Santo, piove per maggio tutto quanto"
"Se piove a San Gorgonio (9 settembre), tutto l'anno è un demonio"
"Per Sant'Omobono (13 novembre) o neve o tempo buono"
"Per San Frediano (18 novembre) la neve al monte e al piano"
In più, mancava il più classico
"Cielo a pecorelle, pioggia a catinelle"
snow96 [ Gio 12 Apr, 2007 15:54 ]
Oggetto: Re: Meteo-proverbi italici.
- Se s'arnuvola sopra la vrina, o acqua o neve o strina.
icchese [ Gio 12 Apr, 2007 16:15 ]
Oggetto: Re: Meteo-proverbi Italici.
Nell'uegubino si dice:
"Dopo tre brinate acqua o neve aspettate" :D :D
A proposito del cielo a pecorelle acqua a catinelle mi sembra di aver letto su un Focus
di qualche anno fa una spiegazione scientifica del fenomeno che però non ricordo.
Qualcuno sa dirmi qualcosa a riguardo? :bye:
andrea75 [ Gio 12 Apr, 2007 16:26 ]
Oggetto: Re: Meteo-proverbi italici.
A proposito del cielo a pecorelle acqua a catinelle mi sembra di aver letto su un Focus
di qualche anno fa una spiegazione scientifica del fenomeno che però non ricordo.
Qualcuno sa dirmi qualcosa a riguardo? :bye:
Ritorna un po' il discorso fatto per l'altro proverbio "Rosso di sera, bel tempo si spera"... si tratta anche in questo caso di una mezza verità. Il "cielo a pecorelle" è in realtà un cielo coperto per altocumuli, come questi:
La presenza di altocumuli disposti regolarmente nel cielo precede l’arrivo del fronte freddo (e quindi ci può stare una previsione di maltempo, e di pioggia), ma dopo un periodo di cattivo tempo costituiscono una transizione verso schiarite più ampie.
E' quindi ovvio che non sempre un proverbio, seppur basato su questioni verosimili, è sufficente per descrivere esattamente la situazione in corso e quella prevista. Serve piuttosto un oservazione a larga scala, che ccolleghi tra loro le osservazioni: nubi e loro evoluzione, andamento della pressione, rotazione dei venti, ecc ecc...
burjan [ Gio 12 Apr, 2007 21:19 ]
Oggetto: Re: Meteo-proverbi italici.
La presenza di altocumuli disposti regolarmente nel cielo precede l’arrivo del fronte freddo
Di quello caldo, Andri.
andrea75 [ Gio 12 Apr, 2007 21:30 ]
Oggetto: Re: Meteo-proverbi italici.
La presenza di altocumuli disposti regolarmente nel cielo precede l’arrivo del fronte freddo
Di quello caldo, Andri.
Ho sempre saputo che una disposizione continua degli altocumuli indicassse l'arrivo di un fronte freddo........ :| ma posso anche sbagliarmi... :roll:
http://www.villasmunta.it/Tabelle/fronte_freddo.htm
burjan [ Gio 12 Apr, 2007 22:11 ]
Oggetto: Re: Meteo-proverbi italici.
http://www.villasmunta.it/Tabelle/fronte_caldo.htm
Se preceduti da cirri e altostrati, di sicuro anticipano un fronte caldo. Se si ammassano improvvisamente, forse possono anche precederne uno freddo, ma è la prima volta che lo leggo.
burjan [ Mar 24 Giu, 2008 22:30 ]
Oggetto: Giugno, proverbi folignati
Qualche proverbio meteoagronomico della mia terra:
Marzo crisci li panni
Aprile no li levà
Maggghjo vacce adacio
Giugno non ce 'ntegne 'l grugno
***
E' mejo che Cristo ce manna la morte
che de Giugno a piove la notte (danneggia il grano)
***
Pè-ssan gnovanni se cacciono cipolle e aji
***
Se piove de Magghjo vacce co lu carragghjiu
Se piove de Giugno vacce co lu pugnu (detto del raccolto delle olive)
***
Pè San Pietro pia la farge e correje dietro (detto della mietitura)
***
Se trona ce la sona
Se lampa ce la scampa.
Poranese457 [ Mer 25 Giu, 2008 08:08 ]
Oggetto: Re: Giugno, proverbi folignati
Qualche proverbio meteoagronomico della mia terra:
Se trona ce la sona
Se lampa ce la scampa.
Per la serie... "Can che abbaia...... MORDE!!!!!!!!!" :D