La temperatura percepita dal nostro corpo è quasi sempre diversa da quella reale, e quando fa freddo ad un tasso di umidità più elevato corrisponde una minor temperatura percepita.
Per sicurezza ho cercato la regola esatta che è questa: quando i valori oscillano tra i -6°C e i +5°C il freddo percepito aumenta in modo proporzionale al tasso di umidità.
Però (solamente durante la notte) mi capita spesso di avvertire una maggior sensazione di freddo quando è sereno e l'aria è limpida, rispetto a quando è nuvoloso o c'è nebbia fitta, ovviamente a parità di temperatura. Potrebbe essere una mia sensazione personale, ma ho cercato di dargli una spiegazione.
Ripensando alla discussione sulla brina fatta pochi giorni fa, ho avuto un'illuminazione: potrebbe essere che il nostro corpo si comporti come il suolo o come le lamiere delle auto e perda più calore per irraggiamento durante le notti serene, tendendo a diventare più freddo dell'aria? Se così fosse ci sarebbe un nuovo parametro da aggiungere alla temperatura percepita, oltre all'umidità e al wind chill.
Vorrei sapere che ne pensate.
