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Meteocafè - Quando L’Umbria Si Apre In Due
Dic96 [ Mar 09 Giu, 2020 12:10 ]
Oggetto: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Un titolo simbolico per descrivere le differenze che spesso, nella nostra piccola regione, si hanno non solo tra località distanti (confine Lazio vs confine Emilia) ma anche tra quelle vicine. Come se una linea in verticale tagliasse in due la regione, rimarcando l’indole più o meno tirrenica dei territori.
Nello specifico vorrei porre all’attenzione la giornata di ieri quando le aree poste tra la catena dei monti amerini e quelli martani venivano flagellate da un sistema temporalesco stazionario e dannoso, mentre immediatamente più a est il ternano si accoppiava alla Valnerina creando un fortino asciutto, duraturo e inespugnabile.
Approfittando delle tante competenze raccolte in questo forum vorrei chiedere qualche interpretazione su una giornata così particolare, provando a capire cosa ha tenuto al riparo la Valle del Nera e come mai in altre circostanze quest’ultima risulta invece carburante di rami temporaleschi che restano inclinati tra Sibillini e ternano, regalando piogge durature.
A margine vorrei sottolineare la duplice vocazione della Conca di Terni, che per i motivi suddetti in alcuni casi riceve precipitazioni generose da ovest, somigliando all’orvietano (sudovest regionale), mentre in altri ricorda di essere figlia del fiume che scorre in Valnerina (sudest regionale) e dunque ne riprende le relative condizioni meteo.
:)
and1966 [ Mar 09 Giu, 2020 12:24 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Splendida la "contemporaneità " foto vs vista radar, molto didattica. Complimenti.
La butto li: Corsica, Amiata e Peglia, vogliono dire qualcosa? :mah:
GiagiMeteo [ Mar 09 Giu, 2020 12:28 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Può essere anche stata la sfortuna a giocare a favore?
Perché alla fine in grossa parte a causare accumuli sono stati temporali, anche autorigeneranti (vedi Umbertide o Todi).
Quindi possibile che Terni sia stata semplicemente "saltata"...oppure no?
daredevil71 [ Mar 09 Giu, 2020 12:32 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Splendida la "contemporaneità " foto vs vista radar, molto didattica.
La butto li: Corsica, Amiata e Peglia, vogliono dire qualcosa? :mah:
Beh ...sull'effetto Peglia sono molto titubante...in genere blocca (sopratutto negli ultimi anni)i temporali provenienti da sud ovest e impedisce l'afflusso nel sanvenanzese ...la giornata di ieri è stato un evento molto raro. . L'influenza sul ternano mi sembrerebbe minima...comunque è molto interessante capire come l'orografia regionale influenzi o meno lo sviluppo e il passaggio dei fari fronti ...non solo temporaleschi...topic molto interessante.
Dic96 [ Mar 09 Giu, 2020 12:38 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Può essere anche stata la sfortuna a giocare a favore?
Perché alla fine in grossa parte a causare accumuli sono stati temporali, anche autorigeneranti (vedi Umbertide o Todi).
Quindi possibile che Terni sia stata semplicemente "saltata"...oppure no?
La spiegazione della sfortuna o del buco non mi convince perché non parliamo delle classiche “macchie di leopardo”. Qui parliamo di una valle lunga 70 km (grossomodo) che non vede quasi una goccia, mentre per un intero pomeriggio, appena ad ovest, mena un sistema organizzatissimo. Non parliamo di un istante o di una zona ristretta come può essere un solo comune
La pongo in altro modo: ok esistono gli autorigeneranti ma è un caso che la Valnerina e solo la Valnerina sia rimasta in ombra per un giorno intero?
daredevil71 [ Mar 09 Giu, 2020 12:44 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Può essere anche stata la sfortuna a giocare a favore?
Perché alla fine in grossa parte a causare accumuli sono stati temporali, anche autorigeneranti (vedi Umbertide o Todi).
Quindi possibile che Terni sia stata semplicemente "saltata"...oppure no?
La spiegazione della sfortuna o del buco non mi convince perché non parliamo delle classiche “macchie di leopardo”. Qui parliamo di una valle lunga 70 km (grossomodo) che non vede quasi una goccia, mentre per un intero pomeriggio, appena ad ovest, mena un sistema organizzatissimo. Non parliamo di un istante o di una zona ristretta come può essere un solo comune
La pongo in altro modo: ok esistono gli autorigeneranti ma è un caso che la Valnerina e solo la Valnerina sia rimasta in ombra per un giorno intero?
non credo sia solo un caso...le variabili sono tante a partire da quelle orografiche e direzione dei venti in primis.
Porano444 [ Mar 09 Giu, 2020 12:49 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Il Peglia può costituire una barriera con le correnti umide nei medio basso strati della colonna.
Con le nuvole temporalesche.
Più che Peglia per quello che viene da ovest il Monte Amiata fa "stau - favonio" per molti km attorno a lui.
Possiamo dire che l'effetto stau-favonio dell'accoppiata Amiata - Cetona arriva facile alla zona del Peglia.
Verglas [ Mar 09 Giu, 2020 12:52 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Mi ritrovo perfettamente in questo topic aperto da dic96. Anche il mio paese vive una situazione del genere: temporali e perturbazioni da ovest che scaricano il grosso pochi km più a nord, quindi zona cimina, e continuano il loro transito spesso sulle zone immediatamente a nord della conca. Ho sempre pensato a qualche corrente sfavorevole con effetti a microscala.
daredevil71 [ Mar 09 Giu, 2020 12:54 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Il Peglia può costituire una barriera con le correnti umide nei medio basso strati della colonna.
Con le nuvole temporalesche.
Più che Peglia per quello che viene da ovest il Monte Amiata fa "stau - favonio" per molti km attorno a lui.
Possiamo dire che l'effetto stau-favonio dell'accoppiata Amiata - Cetona arriva facile alla zona del Peglia.
interessante...ma credo ti sia rimasta fuori un pezzo della seconda frase...ps hai qualche link sul discorso della barriera alla colonna? mi piacerebbe approfondire.
Dic96 [ Mar 09 Giu, 2020 13:19 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Splendida la "contemporaneità " foto vs vista radar, molto didattica. Complimenti.
La butto li: Corsica, Amiata e Peglia, vogliono dire qualcosa? :mah:
Grazie and, non saprei rispondere. Perché a volte qui da ovest arrivano “carrettate” d’acqua che bisogna dire basta
Valerio75 [ Mar 09 Giu, 2020 13:47 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Buongiorno, mi presento brevemente, sono di origini umbre, dove tutt'ora vivono i miei famigliari, ma per motivi lavorativi vivo in provincia della Spezia, ma ogni mese circa (a parte periodo del lockdown) torno giù, ieri ho vissuto in pieno il violento nubrifragio, direi autorigenerante che s'è formato intorno alle 12.30 e andava avanti a brevi intervalli sino alle 21, posso dirvi che fossi e fiumiciattoli in secca nel giro di poco sono esondati tutti, grandine di grosse dimensioni qua haimè con vari danni, e anche galline morte poiché l'acqua è entrata nel pollaio. Tuttavia dal mio punto di vista, in queste zone molto raramente avvengono questi fenomeni, cosa invece secondo me molto più frequente nel ternano, spesso duranti i temporali estivi piove più ad est mentre l'angolo Marsciano, Todi, e l'Orvietano rimangono a secco, ieri è stato un caso molto raro, purtroppo non ho il pluviometro, ma credo che almeno 80mm siano caduti tutti.
prometeo [ Mar 09 Giu, 2020 14:03 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Delle differenze ci sono ed è innegabile. Io più che in una riga verticale le inquadrerei in 3 demarcazioni orvietano-Trasimeno, zona mediana ed appennino. Differenze che a loro volta hanno dei sotto climi peculiari.
Certo l instabilità tipica del periodo estivo aumenta il gap tra un posto e l altro rispetto alla stagione fredda però credo che la medesima cosa accade anche in altre regioni.
daredevil71 [ Mar 09 Giu, 2020 14:23 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Buongiorno, mi presento brevemente, sono di origini umbre, dove tutt'ora vivono i miei famigliari, ma per motivi lavorativi vivo in provincia della Spezia, ma ogni mese circa (a parte periodo del lockdown) torno giù, ieri ho vissuto in pieno il violento nubrifragio, direi autorigenerante che s'è formato intorno alle 12.30 e andava avanti a brevi intervalli sino alle 21, posso dirvi che fossi e fiumiciattoli in secca nel giro di poco sono esondati tutti, grandine di grosse dimensioni qua haimè con vari danni, e anche galline morte poiché l'acqua è entrata nel pollaio. Tuttavia dal mio punto di vista, in queste zone molto raramente avvengono questi fenomeni, cosa invece secondo me molto più frequente nel ternano, spesso duranti i temporali estivi piove più ad est mentre l'angolo Marsciano, Todi, e l'Orvietano rimangono a secco, ieri è stato un caso molto raro, purtroppo non ho il pluviometro, ma credo che almeno 80mm siano caduti tutti.
grazie del contributo...ma l'episodio che riporti dove è localizzato? ps benevenuto nel forum
Dic96 [ Mar 09 Giu, 2020 14:31 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Delle differenze ci sono ed è innegabile. Io più che in una riga verticale le inquadrerei in 3 demarcazioni orvietano-Trasimeno, zona mediana ed appennino. Differenze che a loro volta hanno dei sotto climi peculiari.
Certo l instabilità tipica del periodo estivo aumenta il gap tra un posto e l altro rispetto alla stagione fredda però credo che la medesima cosa accade anche in altre regioni.
Sono d’accordo sulle tue 3 distinzioni, tuttavia a volte la zona mediana viene inghiottita da una delle due laterali. Quindi Terni o Perugia (ad esempio) vanno di pari passo o con le tirreniche o con l’appennino.
Nel caso specifico mi interrogavo sull’assenza di “carburante” avutasi ieri a est, perché altre volte è proprio la Valnerina ad essere esplosiva. Ieri invece ha persino inibito, mi sembra palese.
andrea75 [ Mar 09 Giu, 2020 15:07 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Queste sono le discussioni interessanti che andrebbero portate avanti, senza troppi fronzoli e senza "meteo-tifo". Bravi a tutti i partecipanti, e benvenuto a Valerio nel forum. ;)
GiagiMeteo [ Mar 09 Giu, 2020 15:10 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Se qualcuno è bravo in grafica, bisognerebbe cercare di fare una mappa con le tre "zone" ben delimitate e poi ognuno aggiunge una particolarità microclimatica della propria zona.
In modo così da poter creare una mappa fedele al clima umbro, così radicalmente diverso anche in pochi km ;)
Dic96 [ Mar 09 Giu, 2020 15:14 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Se qualcuno è bravo in grafica, bisognerebbe cercare di fare una mappa con le tre "zone" ben delimitate e poi ognuno aggiunge una particolarità microclimatica della propria zona.
In modo così da poter creare una mappa fedele al clima umbro, così radicalmente diverso anche in pochi km ;)
In questo forum ogni zona ha i suoi “mostri”
:D
Personalità di spicco che sanno raccontare il loro territorio coi minimi dettagli e sanno anche analizzare gli eventi appena passati.
Non sono certo io (ho nozioni base). Spero sempre in una loro partecipazione, in primis per una spiegazione su ieri e in secundis (perché no) anche per qualche lavoretto da conservare come quello che ipotizzi tu.
Valerio75 [ Mar 09 Giu, 2020 16:03 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Buongiorno, mi presento brevemente, sono di origini umbre, dove tutt'ora vivono i miei famigliari, ma per motivi lavorativi vivo in provincia della Spezia, ma ogni mese circa (a parte periodo del lockdown) torno giù, ieri ho vissuto in pieno il violento nubrifragio, direi autorigenerante che s'è formato intorno alle 12.30 e andava avanti a brevi intervalli sino alle 21, posso dirvi che fossi e fiumiciattoli in secca nel giro di poco sono esondati tutti, grandine di grosse dimensioni qua haimè con vari danni, e anche galline morte poiché l'acqua è entrata nel pollaio. Tuttavia dal mio punto di vista, in queste zone molto raramente avvengono questi fenomeni, cosa invece secondo me molto più frequente nel ternano, spesso duranti i temporali estivi piove più ad est mentre l'angolo Marsciano, Todi, e l'Orvietano rimangono a secco, ieri è stato un caso molto raro, purtroppo non ho il pluviometro, ma credo che almeno 80mm siano caduti tutti.
grazie del contributo...ma l'episodio che riporti dove è localizzato? ps benevenuto nel forum
E' localizzato nel comune di Avigliano Umbro, parte del comune di Baschi, comune di Todi e comune di Montecastrilli, come riportato nella cartina postata sopra, ma in serata si è esteso leggermente più a sud, ma ritornando al discorso di cui sopra, nel caso di alta pressione e leggere infiltrazioni di aria fresca in quota, tende ad essere più interessato il versante centrale e orientale dell' Umbria, mentre con infiltrazioni di aria atlantica come in questo caso, il versante occidentale ha la meglio.
il fosso [ Mar 09 Giu, 2020 23:17 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Come sempre è la direzione/intensità delle correnti a giocare con l'orografia; e allora ecco che in questo caso, con il flusso d'aria da SW, le zone colpite hanno beneficiato del transito della zona di convezione inserita nel flusso, e l'orografia l'ha accentuata, mentre procedendo verso Sud si andava sempre più nella zona periferica del flusso convettivo, e l'orografia ha potuto "giocare" sempre più localmente con l'instabilità della massa d'aria.
Poi ci sono zone che vengono più spesso colpite dalla zona più instabile dei sistemi perturbati in ingresso sul nostri bacini (vedi ad esempio Levante ligure, alta Toscana ecc...); perchè è la stessa orografia del territorio e dei mari prospicienti, a determinare le modulazioni sinottiche più ricorrenti (vedi Genova low ecc...), perturbando la direzione dei flussi.
Il più grande esempio che abbiamo sotto gli occhi è la semi-permanente di Islanda; dove l'enorme ciclone che spesso si forma sul nord Atlantico, non è altro che un enorme ciclone orografico, generato dalla rotazione impressa ai flussi zonali polari a valle di Groenlandia, causata dall'altrettanto enorme ostacolo orografico che la grande isola rappresenta; e per questo più il flusso zonale è intenso, più il ciclone è profondo o addirittura multiplo.
Per questo alcune zone del nostro territorio regionale, beneficiano più spesso delle perturbazioni; perchè le sinottiche più ricorrenti tendono a favorire soprattutto certe zone.
Poi c'è da fare il discorso sulla convezione termica, che qual'ora attiva egualmente ( cosa che capita di rado e soprattutto in piena estate ) su tutto il territorio regionale, tende a favorire sempre più certe zone che altre; in questo caso esclusivamente per ragioni orografiche.
PS. Comunque, per rincuorare Dic96, nei prossimi due giorni la tua zona dovrebbe essere bella attiva. ;)
daredevil71 [ Mer 10 Giu, 2020 20:20 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Ad esempio oggi la mia zona completamente saltata e forse il Peglia e i Colli di San Vito in Monte hanno stoppato tutto.
Fili [ Mer 10 Giu, 2020 20:25 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Ad esempio oggi la mia zona completamente saltata e forse il Peglia e i Colli di San Vito in Monte hanno stoppato tutto.
Con tutto il rispetto per il Peglia, dubito che una collinetta di 800m, peraltro abbastanza isolata, riesca ad avere tutto questo effetto... ;)
Frasnow [ Mer 10 Giu, 2020 20:30 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Ad esempio oggi la mia zona completamente saltata e forse il Peglia e i Colli di San Vito in Monte hanno stoppato tutto.
Con tutto il rispetto per il Peglia, dubito che una collinetta di 800m, peraltro abbastanza isolata, riesca ad avere tutto questo effetto... ;)
Mi interesserebbe sapere quanto mi tengono in ombra i Martani invece, secondo me qualcosa bloccano. Che ne pensi?
daredevil71 [ Mer 10 Giu, 2020 20:35 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Ad esempio oggi la mia zona completamente saltata e forse il Peglia e i Colli di San Vito in Monte hanno stoppato tutto.
Con tutto il rispetto per il Peglia, dubito che una collinetta di 800m, peraltro abbastanza isolata, riesca ad avere tutto questo effetto... ;)
beh oggi l'effetto Peglia ha funzionato ...i suoi 837 m hanno " rimbalzato" il fronte proveniente dall' orvietano..vedremo in serata che succefera' :blink:
Fili [ Mer 10 Giu, 2020 23:59 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Ad esempio oggi la mia zona completamente saltata e forse il Peglia e i Colli di San Vito in Monte hanno stoppato tutto.
Con tutto il rispetto per il Peglia, dubito che una collinetta di 800m, peraltro abbastanza isolata, riesca ad avere tutto questo effetto... ;)
Mi interesserebbe sapere quanto mi tengono in ombra i Martani invece, secondo me qualcosa bloccano. Che ne pensi?
I Martani sono una catena, con cime ben oltre i 1000 metri. Non saranno l'himalaya, ma sicuramente qualcosina più del Peglia influiscono sul microclima della valle Umbra sud ;)
daredevil71 [ Gio 11 Giu, 2020 08:00 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Ad esempio oggi la mia zona completamente saltata e forse il Peglia e i Colli di San Vito in Monte hanno stoppato tutto.
Con tutto il rispetto per il Peglia, dubito che una collinetta di 800m, peraltro abbastanza isolata, riesca ad avere tutto questo effetto... ;)
Mi interesserebbe sapere quanto mi tengono in ombra i Martani invece, secondo me qualcosa bloccano. Che ne pensi?
I Martani sono una catena, con cime ben oltre i 1000 metri. Non saranno l'himalaya, ma sicuramente qualcosina più del Peglia influiscono sul microclima della valle Umbra sud ;)
infatti credo che il Peglia abbia " rilevanza" su zone come San Venanzo Orvieto e poco piu'...non su altre aree...ammesso e non concesso che questa influenza sia rilevabile.
Fili [ Gio 11 Giu, 2020 08:27 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Ad esempio oggi la mia zona completamente saltata e forse il Peglia e i Colli di San Vito in Monte hanno stoppato tutto.
Con tutto il rispetto per il Peglia, dubito che una collinetta di 800m, peraltro abbastanza isolata, riesca ad avere tutto questo effetto... ;)
Mi interesserebbe sapere quanto mi tengono in ombra i Martani invece, secondo me qualcosa bloccano. Che ne pensi?
I Martani sono una catena, con cime ben oltre i 1000 metri. Non saranno l'himalaya, ma sicuramente qualcosina più del Peglia influiscono sul microclima della valle Umbra sud ;)
infatti credo che il Peglia abbia " rilevanza" su zone come San Venanzo Orvieto e poco piu'...non su altre aree...ammesso e non concesso che questa influenza sia rilevabile.
Personalmente credo non abbia alcuna influenza, se non sulla movimentazione di nubi basse o nebbie. Però non conosco il clima locale ;)
Adriatic92 [ Gio 11 Giu, 2020 08:58 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Scusate se mi intrometto, non conosco il micro-clima di quella zona, però vi posso assicurare che un basso rilievo (seppur insignificante) , può influenzare l'area circostante del territorio. Il monte Conero ad esempio che è l'unico promontorio a quasi 600mt sul mare a ridosso del capoluogo marchigiano (Ancona) , divide proprio
la parte sud da quella nord in due sfaccettature climatiche differenti. Riguardo alle correnti, so che favonizza addirittura con lo scirocco, in minima porzione , la zona nord di Ancona in un raggio d'azione comunque ristretto. Inoltre cambia pure la distribuzione pluviometrica, a nord del Conero la pluviometria annuale risulta ben più elevata rispetto alla parte sud. ;)
Adriatic92 [ Gio 11 Giu, 2020 09:09 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Scusate se mi intrometto, non conosco il micro-clima di quella zona, però vi posso assicurare che un basso rilievo (seppur insignificante) , può influenzare l'area circostante del territorio. Il monte Conero ad esempio che è l'unico promontorio a quasi 600mt sul mare a ridosso del capoluogo marchigiano (Ancona) , divide proprio
la parte sud da quella nord in due sfaccettature climatiche differenti. Riguardo alle correnti, so che favonizza addirittura con lo scirocco, in minima porzione , la zona nord di Ancona in un raggio d'azione comunque ristretto. Inoltre cambia pure la distribuzione pluviometrica, a nord del Conero la pluviometria annuale risulta ben più elevata rispetto alla parte sud. ;)
Ah, dimenticavo di dire che nella stagione invernale in condizioni di HP da inversione, le nebbie della Val Padana fino a Rimini rientrano su parte del settore costiero a nord di Ancona, il Conero fa da muro invece a sud, se ad esempio di giorno a Senigallia troviamo la nebbia con +5° , a Porto Recanati o a Numana abbiamo +13° e sole.
Poranese457 [ Gio 11 Giu, 2020 09:12 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Anche i Vulsini, che sono miseramente alti 600m e spicci, hanno la loro influenza sul clima di questa specifica parte di umbria e la loro influenza termina proprio all'inizio della "pedemontana pegliese" (perdonatemi)
Non sto qui ad elencare le innumerevoli volte in cui questi sciocchi rilievi ci hanno regalato nevicate inaspettate, frenando in maniera repentina le scaldate in arrivo da SW
Quindi si, il Peglia potrà avere la sua influenza ma finchè non avremo una qualsiasi stazione meteo affidabile in quella zona non avremo alcun tipo di confronto/raffronto da poter fare in maniera scientifica.
giantod [ Gio 11 Giu, 2020 09:19 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Rispondo da utente interessato che ha vissuto per molto tempo nel versante E del Peglia nella vallata che gli anziani chiamavano una delle valli secche umbre.
Il Peglia nonostante non sia elevato, influenza in modo importante la formazione di temporali specie estivi con direzione in quota SW ed W come in questi giorni.Temporali che si formano nell'orvietano raramente portano accumuli importanti al di qua, arrivando spompati e spesso per avere importanti temporali sulle vallate verso Fratta Todina-Montecastello di Vibio (1) e Marscianese (2) l'incipit è proprio nella zona del Peglia, o tra San Venanzo-Collelungo-Ripalvella nel (1) caso oppure verso San Venanzo - Civitella-Poggio Aquilone nel (2). In tutti i casi la zona di San Venanzo è punto di partenza per la vallate ad E-NE.
Nelle precipitazioni frontali non inciderà in modo eclatante ma il versante orvietano è senza dubbio più piovoso.
Il Peglia vede precipitazioni importanti nel caso di correnti da W-NW, specie per nevicate
Carletto89 [ Gio 11 Giu, 2020 12:06 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Rispondo da utente interessato che ha vissuto per molto tempo nel versante E del Peglia nella vallata che gli anziani chiamavano una delle valli secche umbre.
Il Peglia nonostante non sia elevato, influenza in modo importante la formazione di temporali specie estivi con direzione in quota SW ed W come in questi giorni.Temporali che si formano nell'orvietano raramente portano accumuli importanti al di qua, arrivando spompati e spesso per avere importanti temporali sulle vallate verso Fratta Todina-Montecastello di Vibio (1) e Marscianese (2) l'incipit è proprio nella zona del Peglia, o tra San Venanzo-Collelungo-Ripalvella nel (1) caso oppure verso San Venanzo - Civitella-Poggio Aquilone nel (2). In tutti i casi la zona di San Venanzo è punto di partenza per la vallate ad E-NE.
Nelle precipitazioni frontali non inciderà in modo eclatante ma il versante orvietano è senza dubbio più piovoso.
Il Peglia vede precipitazioni importanti nel caso di correnti da W-NW, specie per nevicate
Sto cominciando a conoscere queste zone negli ultimi anni per ragioni legate a parentela acquisita e mi rendo conto che ad esempio tra Todi e Fratta Todina c'è un mondo talvolta e l'esempio che porti è veramente calzante.
Tra l'altro, all'oliveto di mia moglie in zona Migliano di Marsciano, che si trova più o meno in una propaggine nord Peglia, mi sono reso conto in questo periodo di quanta poca pioggia riesca a cadere con queste correnti.
Mi riprometto di installarci un pluviometro, magari anche manuale, ma una cosa alla quale ho fatto caso è proprio il terreno sempre particolarmente asciutto e (forse è solo una casualità) del concime dato agli olivi che fatica a sciogliersi nonostante il periodo ricco di occasioni piovose.
In linea d'aria non dista molto dal San Venanzese e comincio a nutrire una certa curiosità sul micro clima di questa area umbra.
Dic96 [ Dom 14 Giu, 2020 22:36 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Boba Fett [ Dom 14 Giu, 2020 23:35 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
non si vede niente del genere sulla rete
Dic96 [ Lun 15 Giu, 2020 00:07 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
non si vede niente del genere sulla rete
Io la sera dell’evento avevo dato un’occhiata alla mappa colorata sul sito “centrometeo” (rete lineameteo).
Se ti riferisci a quella, onestamente, fatico a fidarmi perché va per interpolazione (sbaglio?), nella zona non ci sono stazioni. E siccome avevo notato una trentina di millimetri non l’ho presa per buona.
Mi sembra letteralmente impossibile con una simile mole di danni e i fossi tutti fuori.
Dic96 [ Sab 20 Giu, 2020 01:22 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Bombe d'acqua e danni enormi, sei Comuni in ginocchio: chiesto lo stato di emergenza
Da Amelia a Todi, Avigliano, Montecastrilli, i sindaci si riuniscono e chiedono i finanziamenti: danni per oltre due milioni di euro. Consorzio di Bonifica Tevere Nera in campo
http://www.ternitoday.it/attualita/...evere-nera.html
daredevil71 [ Sab 20 Giu, 2020 07:26 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Bombe d'acqua e danni enormi, sei Comuni in ginocchio: chiesto lo stato di emergenza
Da Amelia a Todi, Avigliano, Montecastrilli, i sindaci si riuniscono e chiedono i finanziamenti: danni per oltre due milioni di euro. Consorzio di Bonifica Tevere Nera in campo
http://www.ternitoday.it/attualita/...evere-nera.html
l'articolo contiene diverse inesattezze ( comune di Castel dell'Aquila non e' un comune)...comunque se vogliamo aprire un topic dedicato al dissesto idrogeologico avrei tanto da raccontare.
MilanoMagik [ Sab 20 Giu, 2020 14:48 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Premetto la mia solita ignoranza, non mi baso su studi o dati, ma semplice osservazione, per cui liberi di smentirmi:
Per il discorso dei monti e delle colline, io ho notato spesso che il Subasio per quanto piccolino (1.290 m) riesce spesso a sfaldare i trenini nevosi da est, mi sembra incredibile siccome scavalcano l'intero appennino che ha punte anche molto più alte, ma nonostante ciò arrivati nei pressi di Armenzano/Collepino si sfaldano in maniera praticamente totale.
Uno degli episodi più eclatanti lo ricordo proprio nelle nevicate dello scorso marzo, quando questo è successo nella quasi totalità dei nuclei.
Questo però non si ferma solamente al mero inverno, di solito con i temporali estivi pomeridiani almeno un nucleo al giorno (in casi di instabilità) si forma nei pressi di Costa di Trex, diventando anche piuttosto potente, questo però, 9 volte su 10 prova a scavalcare Assisi e il Subasio tutto, sfaldandosi in pochissimo tempo e perdendo praticamente tutta l'energia, tant'è che qui arrivano solo due gocce.
I fenomeni più cattivi, duraturi e pericolosi per queste zone sono degli autorigeneranti che si formano nei pressi di Torgiano-Bettona, cosa che accade anche abbastanza spesso, di solito da lì tendono a spostarsi verso est e raggiungere la piena maturità proprio sopra Bastia-Costano, per poi "fermarsi" nella loro ulteriore traslazione verso est per anche alcune ore (non potrebbe essere per colpa dell'ostacolo Subasio?)
Di solito si tratta anche di multicelle che si formano una dietro l'altra manco fossimo la costa toscana settentrionale :lol:
Dic96 [ Sab 26 Set, 2020 19:11 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Ieri l’Umbria s’è divisa di nuovo in due:
Qualcuno ha parlato di “effetto Corsica” da Todi in giù. Non sapevo che la mia area fosse interessata dal suddetto fenomeno, non se ne parla mai. Dal Tirreno entrano sempre piogge soddisfacenti o abbondanti. Quasi sempre, se non erro, in risalita dal viterbese. Eravamo per caso sotto il tiro di correnti “rare”, per esempio ovest puro? Come si spiega la linea di demarcazione in foto?
GiagiMeteo [ Sab 26 Set, 2020 19:17 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Ieri l’Umbria s’è divisa di nuovo in due:
Qualcuno ha parlato di “effetto Corsica” da Todi in giù. Non sapevo che la mia area fosse interessata dal suddetto fenomeno, non se ne parla mai. Dal Tirreno entrano sempre piogge soddisfacenti o abbondanti. Quasi sempre, se non erro, in risalita dal viterbese. Eravamo per caso sotto il tiro di correnti “rare”, per esempio ovest puro? Come si spiega la linea di demarcazione in foto?
Secondo me ieri vi ha penalizzato il vento molto teso da W e non da SW, come succede di solito con intrusioni occidentali.
Comunque non so se ci possono essere altre spiegazioni.
Dic96 [ Sab 26 Set, 2020 19:19 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Ieri l’Umbria s’è divisa di nuovo in due:
Qualcuno ha parlato di “effetto Corsica” da Todi in giù. Non sapevo che la mia area fosse interessata dal suddetto fenomeno, non se ne parla mai. Dal Tirreno entrano sempre piogge soddisfacenti o abbondanti. Quasi sempre, se non erro, in risalita dal viterbese. Eravamo per caso sotto il tiro di correnti “rare”, per esempio ovest puro? Come si spiega la linea di demarcazione in foto?
Secondo me ieri vi ha penalizzato il vento molto teso da W e non da SW, come succede di solito con intrusioni occidentali.
Comunque non so se ci possono essere altre spiegazioni.
Confermo che nella Conca (come in quasi tutto il Centro Italia) soffiava un vento sostenuto. Presumo da ovest, come dici tu. Quindi dalla Corsica?
:D
Olimeteo [ Sab 26 Set, 2020 19:32 ]
Oggetto: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Non saprei. Cerco di capire per curiosità e conoscenza.
Ieri tutte le bande di precipitazioni (almeno fin verso le 20, poi non ho più seguito) viaggiavano con asse est/sudest-nordovest. Sotto quella linea niente. Come si fa a parlare di effetto ombra còrsa per poche decine di km? Chiedo.
O è solo un vento più teso e meno carico di un libeccio puro?