Ok ma, esclusa la pioviggine originata da strati nebbiosi più o meno consistenti, tutte le altre forme di condensazione al suolo non sono un po' troppo relative ?
Mi spiego, la condensazione al suolo infatti dipende dalla sua natura. Per esempio, si "bagna" molto di più un manto erboso che uno spazio sterrato, ancora di meno una strada asfaltata.
Se di notte si espongono due tettoie alla condensa notturna, una di plastica e l'altra di lamiera, vediamo che all'alba quella di lamiera sgocciola mentre quella di plastica è solo un po' umida.
In definitiva quindi, se il pluviometro è di plastica o roba simile, accumulerà meno condensa di uno metallico fornendo così due rilevazioni diverse.
Ho voluto sollevare la questione perchè sono sicuro che almeno fino a primi anni '90, questi tipi di precipitazione non erano mai rilevate (pioviggini da nebbia a parte). Forse anche perchè con l'introduzione delle strumentazioni elettroniche on line, a meno di interventi manuali, non è stato più possibile stabilire di che tipo di accumulo si trattasse.
Ben inteso è solo una questione di principio perchè in fondo si sta parlando di briciole, ma è anche vero con questo "scherzetto" in fondo all'anno si possono accumulare 50-60 mm in più.
