Nella giornata di oggi i venti sono di maestrale (NW), non di scirocco.

Quindi la dicitura che hai trovato è corretta.

...e allora non è sbagliato dire che quella è la direzione del vento visto che invece è la sua provenienza (con tanto di freccia che indica NW)?
La direzione è una cosa, il verso è un'altra.
Ovvero la direzione, come geometria insegna, è semplicemente la linea che rappresenta il percorso, alla quale poi va aggiunto un verso.
Dato che una bandierina sventola con la coda in verso opposto da quello di provenienza del vento, ecco allora che si è provveduto a dotare tutte le bandierine (rigide) di punta che indichi la direzione e il verso di provenienza.
Se sovrapponi una bandierina così fatta alla rosa dei venti la punta indicherà da dove proviene il vento e il nome del vento.
Sono di coccio e lo premetto ma se leggo nella pagina meteo di Andrea "
Direzione del vento 337 ° / N-NW" interpreto che il vento
VA in quella direzione ovvero 337° / N-NW e non che
VIENE da 337°. E questo perchè il termine direzione in italiano dovrebbe esprimere un moto a luogo e non da luogo ovvero indicare il punto verso cui ci si muove e non da dove si proviene. Detto questo ne deduco però che in relazione ai venti per convenzione si indichi per "direzione" il punto di provenienza del vento e che quindi per un maestrale come quello di poco fa 337° /NW sia la coda della bandierina mentre 157° / SE sia la punta.
INSOMMA: se leggo direzione 180° S devo interpretare che il vento viene da SUD e soffia verso NORD. Giusto?

Guarda, il problema si risolve molto semplicemente per convenzione si stabilisce che del vento si rilevi ed indichi la direzione di provenienza, e quindi il verso da cui proviene il vento.
Ma è abbastanza semplice capire il motivo di tale convenzione, è tutta questione del sistema di riferimento adottato.
Il vento è una massa d'aria in movimento che ha origine da qualche parte, ci investe durante il suo moto e non ha mai origine dove siamo noi, e se è così non siamo comunque in grado di avvertirne lo spostamento o quasi.
Se fossimo in grado di generare un vento allora avrebbe senso indicarne direzione e verso di destinazione (se soffi su una torta tu cerchi di prendere la mira per spegnere le candeline e non ti preoccupi di non soffiare in faccia a chi ti sta alle spalle), proprio come quando imbocchiamo l'autostrada in direzione Roma... siamo noi a muoverci con quella destinazione ed è quella l'informazione che ci interessa conoscere o trasmettere visto che noi restiamo al centro del nostro sistema di riferimento e non ci interessa più sapere da dove veniamo.
Ma se rischiassimo di essere investiti da un'auto che proviene da Milano in direzione Roma, l'informazione più utile per noi, sarebbe quella per come poter reagire, cioè proprio quella della posizione dell'auto incriminata e della sua provenienza per poter evitare l'impatto.
Così ai naviganti interessava sapere molto chiaramente da dove venisse il vento (che glie ne fregava a loro dove sarebbe andato a finire dopo... l'importante era come sarebbe andata a finire per loro

), anche perchè ogni vento ha le sue caratteristiche e i navigatori ne conoscono difetti e virtù, quindi sanno che se ci si trova nel Tirreno e c'è vento di libeccio in rinforzo, molto probabilmente tenderà a venire da scirocco, poi arriverà del maltempo, e poi una rapida rotazione a ponente e maestrale (tipica perturbazione atlantica), con tutte le conseguenze del caso e le dovute precauzioni da prendere.
Molto probabilmente, quindi, il metodo stesso di indicare la provenienza del vento è dovuto alla necessità di prevederne i movimenti futuri, sfruttandolo per la navigazione e permettendoci di salvare la pellaccia.
