Per la prima volta, che io sappia, il giudice contabile si pronuncia sulla materia dell'appalto di servizi di previsione
meteo. Ne pubblico alcuni estratti, particolarmente significativi:
"La Sezione giurisdizionale, esaminata la documentazione acquisita al fascicolo processuale, reputa che la domanda risarcitoria proposta dalla Procura regionale nei confronti di ::::::::::: sia giuridicamente fondata.
A tal proposito deve sottolinearsi che la determinazione n.353, emessa il 23.12.2002 dal presidente :::::::, con la quale è stato affidato l’incarico al :::::::::::, risulta palesemente connotata da varie carenze ed incongruità.
In primo luogo, essa non reca alcuna plausibile e giuridicamente valida dimostrazione dell’effettiva utilità per l’Amministrazione Provinciale dell’incarico conferito al _______, limitandosi a richiamare acriticamente la nota n.670/PC, datata 20.12.2002, con la quale il Dirigente del 7° Dipartimento- 2° U.D.- Ufficio di Protezione Civile aveva segnalato l’esigenza di acquisire informazioni di maggior dettaglio sulle condizioni meteorologiche del territorio provinciale e ciò nell’ottica dichiarata di un miglioramento dell’organizzazione delle attività “in regime di emergenza”, di competenza della Provincia, da espletarsi in occasione di eventi idrometeorici particolarmente intensi, comportanti rischi di alluvioni, allagamenti, smottamenti del terreno, pericoli per la viabilità ecc..
Orbene, è universalmente noto che:
le previsioni meteorologiche vengono, ormai da vari anni, effettuate, con l’ausilio di strumentazioni tecnologicamente avanzatissime (satelliti geostazionari che trasmettono continuativamente dati, fotografie, filmati ecc.), da centri specializzati (tra cui le stazioni dell’Aeronautica Militare, ubicate in tutte le regioni d’Italia e, per quanto riguarda la Sicilia, in numerosi siti strategici) muniti di computers sofisticatissimi, in grado di elaborare in tempo reale le informazioni ricevute e d’individuare con notevole precisione e con congruo anticipo l’evoluzione delle condizioni atmosferiche (sono disponibili, infatti, previsioni meteorologiche settimanali oppure limitate a periodi di 72, 48, 24, 12 ore ed anche meno);
la diffusione delle informazioni concernenti le situazioni meteorologiche presenti e future riguardanti le varie zone di una stessa Regione avviene tramite i mass media (reti televisive e radio, nazionali e locali, Televideo, siti Internet, bollettini diramati dalle Capitanerie di Porto, giornali ecc.) con cadenze ravvicinate, di modo che i dati (sulle variazioni della pressione atmosferica, sull’arrivo delle perturbazioni e sull’intensità delle precipitazioni nelle singole aree, sulla direzione e sulla forza dei venti, sul moto ondoso dei mari, sulle temperature ecc.) risultano costantemente aggiornati e sono facilmente accessibili a tutti;
inoltre, al precipuo scopo di prevedere e prevenire tempestivamente i rischi per il territorio, per le persone e per le cose, derivanti da fenomeni meteorologici particolarmente intensi ed anomali, operano strutture organizzative a livello nazionale e locale (ad es., i Dipartimenti della Protezione Civile ed il Servizio Tecnico Idrografico Regionale, disciplinato dall’art. 3 della L.R. n.14/1998).
Tenuto conto di tale contesto organizzativo, non si comprende affatto come il _______ potesse ritenere che il __________ (il quale non era neanche laureato in discipline afferenti la meteorologia e non disponeva sicuramente di strumentazioni tecnologicamente avanzatissime, come quelle in dotazione ai Centri dell’Aeronautica Militare, al Servizio Tecnico Idrografico Regionale, ai Dipartimenti Nazionale e Regionale della Protezione Civile) fosse in grado di fornire informazioni sulle condizioni micro-climatiche del territorio provinciale di maggior dettaglio, pregio ed utilità rispetto a quelle elaborate e diffuse dagli Organi specializzati sopra indicati.
Né la determinazione n.353 del 23.12.2002 fornisce alcuna delucidazione in proposito, essendo altresì priva (in violazione di quanto disposto dall’art. 110, comma 6, del D.L.vo n.267/2000, dall’art. 66 dello Statuto e dall’art. 56 del “Regolamento di Organizzazione degli Uffici e dei Servizi” della Provincia di Messina) di qualsiasi concreta e seria valutazione relativa alla sussistenza dell’elevata e specialistica professionalità, di cui avrebbe dovuto essere in possesso il soggetto destinatario dell’incarico conferito dall’Amministrazione.
D’altro canto, esaminando gli elaborati (allegati al fascicolo processuale) relativi alle “previsioni meteorologiche” quotidianamente eseguite dal __________, si nota agevolmente che esse, in realtà, consistevano in una mera sintesi delle informazioni e dei dati già diffusi dagli Organi specializzati e facilmente accessibili, senza spese, tramite i mass media.
La pretestuosità delle scarne argomentazioni con cui il ________ ha inteso dare una giustificazione giuridica all’incarico (illegittimo e superfluo) conferito al __ emerge con tutta evidenza anche:
dall’erroneo riferimento (contenuto nella determinazione n.353 del 23.12.2002) all’art. 17, comma 11, della L. n.109 del 1994, coordinata con le disposizioni della L.R. n.7/2002, che non hanno alcuna attinenza con le “previsioni meteorologiche” (riguardando, invece, l’affidamento a professionisti esterni, muniti di laurea, di incarichi di studio, progettazione o direzione di lavori pubblici);
dall’ulteriore generico riferimento (effettuato dal _____ in sede di deduzioni rese al P.M., ai sensi dell’art. 5 della L. 14.1.1994, n.19) alla presunta utilità che le “previsioni meteorologiche” eseguite dal ____ avrebbero, comunque, potuto avere in vista della migliore programmazione delle attività agricole (a tal proposito, non si comprende come previsioni a cadenza quotidiana potessero utilmente influire sulla programmazione agricola, la quale notoriamente necessita di una prospettiva temporale ben più ampia).
Conclusivamente, il Collegio Giudicante reputa che le circostanze sopra descritte denotino uno spreco di denaro pubblico di rilevanti dimensioni (per € 11.160,00), derivante sia dalla violazione della specifica normativa vigente in materia di presupposti e di limiti per il conferimento dell’incarico di “esperto” a soggetto esterno all’Amministrazione Provinciale di Messina sia dall’inosservanza dei fondamentali canoni di razionalità, economicità, efficienza ed efficacia, che, in base all’art. 97 della Costituzione ed all’art. 1 della L. 7.8.1990, n.241, costituiscono “limiti legali esterni” all’esercizio della discrezionalità amministrativa e rivestono anche notevole importanza per la tutela dei precarii equilibri delle pubbliche finanze.
Tale danno risulta cagionato dall’illecito comportamento tenuto dal presidente Buzzanca, in cui appaiono indiscutibilmente ravvisabili profili di notevole superficialità e d’inescusabile negligenza (se non addirittura di dolo) sia nella fase di verifica dell’effettiva sussistenza dei presupposti “di fatto e di diritto” prescritti dalla legge per potersi procedere all’affidamento dell’incarico al _______ sia, soprattutto, nella fase di valutazione “ex ante” della concreta necessità e della giuridica utilità per l’Amministrazione dell’incarico conferito (considerato che era notorio che le previsioni meteorologiche venivano già effettuate e diffuse da Organi altamente specializzati operanti a livello nazionale e locale e che esse erano agevolmente accessibili, senza spese, tramite i mass media).
Ce n'è abbastanza per ricavare cospicue indicazioni in merito ai requisiti di professionalità del personale che deve operare ed alle caratteristiche aggiuntive dei servizi offerti rispetto a quelli acquisibili gratuitamente.